Resto sempre indeciso se provarlo oppure no, il prezzo non aiuta.
Concordo, da un lato mi interessa perché è qualcosa di diverso, dall’altro non sono sicuro che questo tipo di comicità mi possa piacere… Se fosse uscito come normale tankobon, a 5.20, l’avrei provato sicuro, così è in lista ma le priorità sono altre. Ultimamente star comics, soprattutto, e panini stanno riducendo sempre più i manga in formato economico, che per alcune serie tipo questa, wind breaker, ayakashi triangle, andrebbero più che bene, spostandosi verso edizioni tipo jpop… panini pure con prezzi mediamente più alti…
Volevo leggerlo su Manga Plus ma poi ci ho ripensato... certe battute in inglese non le avrei capite... forse lo proverò ora in italiano. Ormai la roba interessante meno di sette euro non costa
Personalmente l'avevo preso senza molte aspettative, invece a sorpresa mi ha conquistato: davvero delizioso, non vedo l'ora che esca il secondo volume ✨️
Sembra molto carino e interessante. Purtroppo però non posso permettermi di iniziare un ulteriore serie, quindi spero in un adattamento animato. Mi sembra anche una perfetta opera da adattare, visto com'è impostata.
Volevo leggerlo su Manga Plus ma poi ci ho ripensato... certe battute in inglese non le avrei capite... forse lo proverò ora in italiano. Ormai la roba interessante meno di sette euro non costa
Gli ho dato una possibilità ma non ho trovato affatto divertenti né le battute né gli sketch comici...
Concordo, se una storia interamente basata sulla comicità riesce a malapena a strapparti mezzo sorriso allora vuol dire che proprio non ci siamo.
Per me non è nemmeno un discorso di creatività nelle battute, il vero problema è che è proprio la “struttura” della comicità giapponese ad essere troppo differente da quella occidentale. In una coppia il capocomico racconta un episodio surreale ed esilarante, mentre la spalla lo redarguisce aspramente sottolineando l’ilarità della situazione…… Ci sono anche variazioni, ma fondamentalmente lo schema dei “manzai” giapponesi sta tutto qui. Anche in Occidente ci sono spesso e volentieri coppie comiche e anche noi italiani ne abbiamo parecchie di famose (penso non so ad Ale e Franz, Luca e Paolo, Ficarra e Picone…), però in questo caso penso sia proprio la cultura alla base ad essere profondamente diversa.
E’ una mia ipotesi ma credo che la società giapponese apprezzi questo tipo di comicità per due motivi: per l’assurdità dell’episodio raccontato (dal capocomico) e per il fatto che questo venga subito ridicolizzato e sminuito (dalla spalla). Un episodio anormale che esce dalla quotidianità che subito viene “ricacciato indietro” perché troppo fuori dagli schemi per essere accettato……in nuce un po’ quello che è il fondamento della cultura giapponese nel suo insieme, secondo me.
Poi per carità questo è solo un mio personalissimo ragionamento, magari sono io che non capisco le battute o sono troppo un tristone (il che è anche vero ).
Nel caso di Show-ha Shoten forse sono un po’ troppo severo nel giudicarlo, però io ho trovato molto più simpatici gli interventi dei personaggi secondari piuttosto che quelli dei due protagonisti…e questo per me è già tutto dire. Come manga qualche riflessione interessante sulla comicità ce l’ha, però per i miei canoni è davvero troppo poco.
E ho pure il sospetto che sia arrivato anche da noi solo perché disegnato da Obata, altrimenti dubito sarebbe mai stato preso in considerazione dagli editori italiani.
Mi ero dimenticata di sottolineare: l'ho apprezzato moltissimo pur NON ridendo nel modo più assoluto alle battute. Detta con brutale franchezza, secondo me la comicità giapponese è perfino imbarazzante. Però si apprezza tutto il resto; consiglio caldamente di provarlo senza pregiudizi.
Il tema mi ispira, i disegni e la troppo giovane età dei protagonisti meno (temo un secondo Bakuman, che già non mi era piaciuto per lo stesso motivo), quindi si vedrà. Avrei preferito che qualcuno recuperasse Beshari Gurashi di Masanori Morita, che era simile nella storia ma con personaggi disegnati in maniera più adulta.
Mah, vero che in occidente storicamente la "coppia" comica è diversa, c'è quello "intelligente" (che poi non è necessariamente così, anzi) e lo "stupidotto" ma i presupposti delle battute sono sempre basati sull'iterazione, sull'azione-reazione dei 2 comici come nel manzai.
Semmai i dubbi sono QUANTO quel tipo di comicità fatto di battute anche molto "recitate" sia trasferibile in "fumetto". Ed è lì che l'opera comica riesce o non riesce.
Magari col "manzai" è più difficile far ridere un occidentale, ma non credo dipenda strettamente dalla tipologia di scena comica il successo nel fumetto.
Preso quasi per caso, mi ha sorpreso, indipendentemente dalle battute comiche (alcune fanno ridere, altre meno), è un manga fresco, simpatico, i protagonisti sono interessanti e i personaggi secondari sostengono molto bene tutta la storia. Sicuramente prenderò il secondo volume per decidere se metterlo in casella.
Mah, vero che in occidente storicamente la "coppia" comica è diversa, c'è quello "intelligente" (che poi non è necessariamente così, anzi) e lo "stupidotto" ma i presupposti delle battute sono sempre basati sull'iterazione, sull'azione-reazione dei 2 comici come nel manzai.
Semmai i dubbi sono QUANTO quel tipo di comicità fatto di battute anche molto "recitate" sia trasferibile in "fumetto". Ed è lì che l'opera comica riesce o non riesce.
Magari col "manzai" è più difficile far ridere un occidentale, ma non credo dipenda strettamente dalla tipologia di scena comica il successo nel fumetto.
Dal canto mio, vedo il questo tipo di comicità "comprensibile" solo se entriamo nell' ottica della rigidità della società giapponese. Sentirsi dare ordini bislacchi da un tuo superiore o aspettarsi del buon senso da una persona non acculturata o particolarmente brillante rende il manzai funzionale solo se quelle dinamiche le vivi 24 ore al giorno tutti i giorni. Il giapponese è fatto oltre che di forme anche di registri da usare nei momenti opportuni, ed è questa la parte divertente. panini avrebbe dovuto fare un minimo di percorso d'avvicinamento al genere, almeno ci saremmo evitati lettori che bollano il manga con frasi del tipo "spreco di risorse: non fa ridere".
“ Sentirsi dare ordini bislacchi da un tuo superiore o aspettarsi del buon senso da una persona non acculturata o particolarmente brillante rende il manzai funzionale solo se quelle dinamiche le vivi 24 ore al giorno tutti i giorni.”
tra ottobre novembre e dicembre sono 10 le serie nuove che ho iniziato
Concordo, da un lato mi interessa perché è qualcosa di diverso, dall’altro non sono sicuro che questo tipo di comicità mi possa piacere…
Se fosse uscito come normale tankobon, a 5.20, l’avrei provato sicuro, così è in lista ma le priorità sono altre.
Ultimamente star comics, soprattutto, e panini stanno riducendo sempre più i manga in formato economico, che per alcune serie tipo questa, wind breaker, ayakashi triangle, andrebbero più che bene, spostandosi verso edizioni tipo jpop… panini pure con prezzi mediamente più alti…
Stessa cosa per me!
Oramai un manga nuovo meno di 7€ non costa
Concordo, se una storia interamente basata sulla comicità riesce a malapena a strapparti mezzo sorriso allora vuol dire che proprio non ci siamo.
Per me non è nemmeno un discorso di creatività nelle battute, il vero problema è che è proprio la “struttura” della comicità giapponese ad essere troppo differente da quella occidentale.
In una coppia il capocomico racconta un episodio surreale ed esilarante, mentre la spalla lo redarguisce aspramente sottolineando l’ilarità della situazione……
Ci sono anche variazioni, ma fondamentalmente lo schema dei “manzai” giapponesi sta tutto qui.
Anche in Occidente ci sono spesso e volentieri coppie comiche e anche noi italiani ne abbiamo parecchie di famose (penso non so ad Ale e Franz, Luca e Paolo, Ficarra e Picone…), però in questo caso penso sia proprio la cultura alla base ad essere profondamente diversa.
E’ una mia ipotesi ma credo che la società giapponese apprezzi questo tipo di comicità per due motivi: per l’assurdità dell’episodio raccontato (dal capocomico) e per il fatto che questo venga subito ridicolizzato e sminuito (dalla spalla).
Un episodio anormale che esce dalla quotidianità che subito viene “ricacciato indietro” perché troppo fuori dagli schemi per essere accettato……in nuce un po’ quello che è il fondamento della cultura giapponese nel suo insieme, secondo me.
Poi per carità questo è solo un mio personalissimo ragionamento, magari sono io che non capisco le battute o sono troppo un tristone (il che è anche vero
Nel caso di Show-ha Shoten forse sono un po’ troppo severo nel giudicarlo, però io ho trovato molto più simpatici gli interventi dei personaggi secondari piuttosto che quelli dei due protagonisti…e questo per me è già tutto dire.
Come manga qualche riflessione interessante sulla comicità ce l’ha, però per i miei canoni è davvero troppo poco.
E ho pure il sospetto che sia arrivato anche da noi solo perché disegnato da Obata, altrimenti dubito sarebbe mai stato preso in considerazione dagli editori italiani.
Detta con brutale franchezza, secondo me la comicità giapponese è perfino imbarazzante.
Però si apprezza tutto il resto; consiglio caldamente di provarlo senza pregiudizi.
Mah, vero che in occidente storicamente la "coppia" comica è diversa, c'è quello "intelligente" (che poi non è necessariamente così, anzi) e lo "stupidotto" ma i presupposti delle battute sono sempre basati sull'iterazione, sull'azione-reazione dei 2 comici come nel manzai.
Semmai i dubbi sono QUANTO quel tipo di comicità fatto di battute anche molto "recitate" sia trasferibile in "fumetto".
Ed è lì che l'opera comica riesce o non riesce.
Magari col "manzai" è più difficile far ridere un occidentale, ma non credo dipenda strettamente dalla tipologia di scena comica il successo nel fumetto.
Dal canto mio, vedo il questo tipo di comicità "comprensibile" solo se entriamo nell' ottica della rigidità della società giapponese. Sentirsi dare ordini bislacchi da un tuo superiore o aspettarsi del buon senso da una persona non acculturata o particolarmente brillante rende il manzai funzionale solo se quelle dinamiche le vivi 24 ore al giorno tutti i giorni. Il giapponese è fatto oltre che di forme anche di registri da usare nei momenti opportuni, ed è questa la parte divertente. panini avrebbe dovuto fare un minimo di percorso d'avvicinamento al genere, almeno ci saremmo evitati lettori che bollano il manga con frasi del tipo "spreco di risorse: non fa ridere".
E’ perfetto anche per l’Italia, ahimè.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.