Da grande fan del genere, penso che sia piacevole come una granita a luglio ma che dimentichi nel giro di un paio di giorni; è troppo di nicchia per attirare pubblico che non sia già fan di tematiche queer e per chi è fan di tematiche queer è troppo superficiale per avere peso nel discorso.
Da grande fan del genere, penso che sia piacevole come una granita a luglio ma che dimentichi nel giro di un paio di giorni; è troppo di nicchia per attirare pubblico che non sia già fan di tematiche queer e per chi è fan di tematiche queer è troppo superficiale per avere peso nel discorso.
Quindi... è una specie commedia romantica yaoi a tema cross-dressing, tipo "Love Stage" solo meno "spinta"?
Da grande fan del genere, penso che sia piacevole come una granita a luglio ma che dimentichi nel giro di un paio di giorni; è troppo di nicchia per attirare pubblico che non sia già fan di tematiche queer e per chi è fan di tematiche queer è troppo superficiale per avere peso nel discorso.
Quindi... è una specie commedia romantica yaoi a tema cross-dressing, tipo "Love Stage" solo meno "spinta"?
È una commedia romantica classica nel senso letterale: è indirizzata a un pubblico maschile e c'è una contendente favorita dalla narrazione.
Saki è la vera protagonista della storia, di Makoto non abbiamo che scorci del passato e poco del presente, almeno fin dove ho letto.
Saki si introduce dicendo "di non essersi mai invaghita così tanto di qualcunə" e quando Makoto dice "guarda che sono un ragazzo", lei risponde "ah, quindi c'è una versione uomo e una donna di te? Che figata spaziale!"
E quindi si taglia una scena di costruzione drammatica con un cambio di direzione verso un approccio molto leggero.
Yaoi? Non direi, Ryuuji viene introdotto come "ah, è solo un tuo amico d'infanzia" alla seconda tavola.
Crossdressing? Makoto mi pare più il solito mappazzone giapponese dove si mischia l'essere una persona trans, l'essere una persona omosessuale e il volersi vestire non conforme.
In realtà volersi vestire non conforme non significa essere una persona omosessuale o essere una persona trans.
Come essere una persona omosessuale non significa essere una persona trans; possono coesistere eh ma non sono automatismi.
Questo si ricollega a ciò che ho detto sull'essere un prodotto editoriale troppo superficiale per chi è dentro certi ambienti.
In ultimo no, non è come love stage; i sentimenti sono sullo sfondo.
PS Si potrebbe evitare di usare la "ə", per favore? Mi da fastidio...
PS Si potrebbe evitare di usare la "ə", per favore? Mi da fastidio...
Premetto: non sono fan della "ə", non mi piace come soluzione linguistica e faccio fatica a leggerla. Tuttavia @Sanpog l'ha usata corettamente per spiegare dei concetti in cui effettivamente serviva.
La lingua italiana è limitata su certi aspetti. Le soluzioni attuali, come la "ə", non sono comode ma talvolta necessarie.
Dandoti il merito di averlo chiesto 'per favore', mi introduco maleducatamente a gamba tesa per rispondere io: @Sanpog è liberə di esprimersi come vuole, fastidiosa o meno che sia la "ə". Specialmente dato il tema dell'articolo e il discorso che stava facendo Sanpog.
PS Si potrebbe evitare di usare la "ə", per favore? Mi da fastidio...
Premetto: non sono fan della "ə", non mi piace come soluzione linguistica e faccio fatica a leggerla. Tuttavia @Sanpog l'ha usata corettamente per spiegare dei concetti in cui effettivamente serviva.
La lingua italiana è limitata su certi aspetti. Le soluzioni attuali, come la "ə", non sono comode ma talvolta necessarie.
Dandoti il merito di averlo chiesto 'per favore', mi introduco maleducatamente a gamba tesa per rispondere io: @Sanpog è liberə di esprimersi come vuole, fastidiosa o meno che sia la "ə". Specialmente dato il tema dell'articolo e il discorso che stava facendo Sanpog.
E allora? Chi se ne frega se l'ha usata correttamente o meno, perchè pure io a casa mia o con i miei amici uso dei modi o dei termini per esprimermi specifici che, per quanto possano essere usati correttamente, al di fuori della mia vita privata se usati in pubblico urterebbero la sensibilità di qualcuno, perciò evito di farlo.
È una questione di rispetto, oltre che di educazione, perchè in tal caso pure io se parlassi con te o con qualcun'altro, seguendo il principio del "sono libero di esprimermi come mi pare", potrei mandarti a quel paese, essere maleducato o usare termini offensivi e fregarmene di aver urtato la tua sensibilità.
Tutto quello che ho fatto è stato chiederle gentilmente di non usare la "ə" quando parla con me perchè mi da fastidio, non le ho detto di no usarla più con chiunque altro, quindi qual'è il problema?
Se non vuoi contribuire all'argomento della conversazione allora stai zitto e pensa agli affari tuoi invece di fare il moralista leccaculo che nessuno te l'ha chiesto, grazie.
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