Concordo

Ha fatto bene a rimanere fedele alla sua scelta.

Non so come funzioni in Giappone, ma al massimo il rosa può identificare il genere femminile, non l'ho mai visto come un colore che indica l'erotismo, anzi, quello secondo me viene identificato meglio dal rosso.

A meno che non siano in qualche sottotrama che non ho approfondito o nei capitoli che ancora mi mancano (ma quelli di Nagoshi li ho fatti tutti), non mi sovvengono scene di sesso in Yakuza. Ed è giusto così, poiché anche quando vai nei cabaret club con le donnine puoi solo parlarci, come succede in quelli veri. Kiryu e gli altri personaggi che controlli in Yakuza sono estremamente seri e buoni anche nei loro rapporti con l'altro sesso, magari ti viene lasciato intendere che lo facciano (Kiryu nel 5 convive con una donna quindi magari lo fanno, nella loro intimità, off screen, non ci è dato sapere) ma mai viene mostrato.

Anche io non ho particolari ricordi di questo rosa nei capitoli a cui ho giocato. Secondo me quel che viene sottinteso nei vari giochi va bene, nonostante si parli spesso e volentieri di "gente di malaffare", mi è parso sempre tutto molto garbato in questo senso. L'unico ricordo che ho di qualche momento piu esplicitamente hot (ma davvero è un parolone) è quando nel 4 o 5, non ricordo, giochi a ping pong con le ragazze in yukata dopo il relax alle onsen (mi pare) e si intravedono appositamente un po' di grazie. Ma sembrava più una roba da commedia sexy all'italiana che non altro! 🤣 Quindi anche troppo puliti secondo me.

A meno che non siano in qualche sottotrama che non ho approfondito o nei capitoli che ancora mi mancano (ma quelli di Nagoshi li ho fatti tutti), non mi sovvengono scene di sesso in Yakuza. Ed è giusto così, poiché anche quando vai nei cabaret club con le donnine puoi solo parlarci, come succede in quelli veri. Kiryu e gli altri personaggi che controlli in Yakuza sono estremamente seri e buoni anche nei loro rapporti con l'altro sesso, magari ti viene lasciato intendere che lo facciano (Kiryu nel 5 convive con una donna quindi magari lo fanno, nella loro intimità, off screen, non ci è dato sapere) ma mai viene mostrato.

In tutti i giochi c'è un minigioco con le hostess in cui bisogna conquistarle con regali vari e frasi giuste, e questo porta ad alcuni appuntamenti fuori dal club. Il terzo appuntamento si conclude ad un love hotel, lo schermo diventa rosa, e poi le varie ragazze ringraziano per aver passato una notte fantastica.
Non è esplicito ma è abbastanza chiaro cosa succede.

Il ping-pong scollacciato alle terme è un luogo comune che più comune non si può, lol

Forse il riferimento al rosa come colore sessuale è dovuto al discorso dei pinku eiga , ma condivido lo stesso l'osservazione di Nagoshi.
Insomma ognuno ha sicuramente un qualche elemento che può trovare sexy o perfino erotico, ma non vuol dire mica che ti parte subito l'orgasmo solo perché lo vedi!

Io trovo eccitanti le trame a strisce, ma non è che vado in estasi appena vedo la bandiera americana o qualcuno con una maglietta così.

Non so come funzioni oggi, ma io sapevo che il rosa in Giappone un tempo era addirittura considerato un colore "maschile", sfumatura di "virilità" perfino, in netto contrasto con la mentalità occidentale.
E questo perché è il colore dei fiori e dei petali di ciliegio, che erano uno dei metaforici rimandi alla figura del samurai ("splendido ma effimero").

Non so come funzioni oggi, ma io sapevo che il rosa in Giappone un tempo era addirittura considerato un colore "maschile", sfumatura di "virilità" perfino, in netto contrasto con la mentalità occidentale.

Brevissima nota storica. In realtà anche da noi il rosa era considerato 'più maschile' (in quanto simile al rosso), mentre l'azzurro era femminile, a richiamo del velo della Vergine, per quanto con scarso dibattito e interesse.
La distinzione odierna nasce dopo la seconda guerra mondiale e si radicalizza negli anni '70 e '80 circa.

Non so come funzioni oggi, ma io sapevo che il rosa in Giappone un tempo era addirittura considerato un colore "maschile", sfumatura di "virilità" perfino, in netto contrasto con la mentalità occidentale.

Brevissima nota storica. In realtà anche da noi il rosa era considerato 'più maschile' (in quanto simile al rosso), mentre l'azzurro era femminile, a richiamo del velo della Vergine, per quanto con scarso dibattito e interesse.
La distinzione odierna nasce dopo la seconda guerra mondiale e si radicalizza negli anni '70 e '80 circa.

Sì, ovviamente le simbologie legate ai colori sono cambiate anche nel mondo occidentale a seconda dei tempi. Nell'Antica Roma ad esempio il rosa era il colore della femminilità sacro a divinità come Venere e Diana.