Viceversa, fare come sta facendo ultimamente la Disney (vedasi la terza trilogia di Star Wars)
Viceversa, fare come sta facendo ultimamente la Disney (vedasi la terza trilogia di Star Wars)
Questa cosa la fanno un po' tutti da Disney a Netflix a Amazon a Warner Bross, ecc spesso questi colossi seguono le critiche del pubblico, avvolte ci prendono, avvolte no.
Viceversa, fare come sta facendo ultimamente la Disney (vedasi la terza trilogia di Star Wars)
Questa cosa la fanno un po' tutti da Disney a Netflix a Amazon a Warner Bross, ecc spesso questi colossi seguono le critiche del pubblico, avvolte ci prendono, avvolte no.
In effetti, e in fondo metodi infallibili non esistono. Comunque penso che negli ultimi anni stiano esagerando con questa tendenza, quindi sarebbe bello se si ricordassero che anche l'altra modalità (realizzare l'opera così come la vuole il suo autore) può funzionare.
si è già messo al lavoro su un nuovo progetto che sembrerebbe collegato ad un altro dei suoi capolavori animati, Nausicaä della Valle del Vento.
Oggi ha 83 anni, considerando le tempistiche con cui realizza i suoi film probabilmente questo film su Nausicaä uscirà quando avrà 87 o 88 anni.
Viceversa, fare come sta facendo ultimamente la Disney (vedasi la terza trilogia di Star Wars)
Questa cosa la fanno un po' tutti da Disney a Netflix a Amazon a Warner Bross, ecc spesso questi colossi seguono le critiche del pubblico, avvolte ci prendono, avvolte no.
Paradossalmente la terza trilogia di star wars è deragliata proprio quando si è voluto andare verso una direzione inconsueta con episodio 8 e poi con il 9 si è tentato di ritornare sui binari prestabiliti (fallendo).
Miyazaki poi va anche oltre e persegue sempre e solo il suo estro e le sue impostazioni.
E avendo ormai da tempo un "suo" pubblico, accontentare sé stesso significa accontentare anche loro.
Beh oddio… magari è più “composto” ma il contenuto delle risposte non è troppo migliore.Già, un po' come un certo Alan Moore ma almeno Miyazaki-san è più educato.
La risposta di Miyazaki spiega tante cose sulla deriva del cinema ed animazione usa: cercare di accontentare tutti e non accontentare nessuno. Meglio rimanere fedeli a se stessi ed accontentare le anime affini.
Forse adesso si ricomincerà a lasciare maggiore libertà agli autori, un metodo non immune dal rischio flop ma che può comunque avere successo mentre oggi si insiste troppo sul lasciare decidere parecchio ai produttori, che inseguono eccessivamente i gusti del pubblico, come se fosse l'unico metodo che funziona.
Beh oddio… magari è più “composto” ma il contenuto delle risposte non è troppo migliore.Già, un po' come un certo Alan Moore ma almeno Miyazaki-san è più educato.
Ho fatto prima l’esempio di Rebel moon, ti pare un capolavoro o anche soltanto un buon film? 🫠 Eppure quello è tutto farina del sacco del suo regista.
Altro esempio sarà sicuramente Coppola con Megalopolis dove il regista si è venduto il vigneto per produrre il film e già si prospetta un buco di bilancio non indifferente nelle finanze di Lionsgate.
Giusto ma per ogni Rebel Moon esiste anche un Kingdom Of Heaven dove la Director's Cut in questo caso ti regala un vero capolavoro in paragone di una versione mediocre (senza offesa per chi ha gradito) uscita al cinema.
ognuno libero di spendere i propri soldi come preferisce
Beh oddio, vallo a dire a loro. Considerata l’importanza che ha in Giappone posso immaginare che molti dei programmatori che hanno contribuito al progetto fossero fan di Miyazaki. Non immagino cosa puoi provare sentendoti dire certe cose dal tuo idolo.In generale Miyazaki mi sembra che eviti di criticare profondamente o se lo fa si limita a dire che certe cose non gli interessano. Un modo di fare, mi si passi il luogo comune, molto giapponese!
Questo è ovvio, ma sottolinea ancora di più come in occidente sia difficile far collimare autorialità e successi al botteghino.
Però fai esempi sbagliati citando registi ormai a fine carriera che o hanno i soldi per sponsorizzare le loro opere di tasca propria o sfruttano il loro nome come strategia di marketing per farsi finanziare
Apple non si è mai fatta problemi nel dire che l'obiettivo non era tanto quello di fare cassa al botteghino ma di recuperare poi i soldi dalla piattaforma
Sono nomi che negli anni hanno racimolato non pochi flop commerciali e/o di pubblico che non hanno un appeal paragonabile a Miyazaki in Giappone.Se mi parli di autorialità dovresti citare
Per ogni film folle con un ottimo box office hai un flop al botteghino per controbilanciare, Poor things è stato un progetto interessante, ma Kinds of Kindness uscito poco dopo ha fatto un buco nell'acqua, chi si salva probabilmente è chi riesce a far tanto con molto poco e anche il risultato non è scontato.per non parlare degli ottimi risultati di film completamente folli
Una casa come la A24 sta diventando sempre più grande affidandosi anche e soprattutto a questi tipi di progetti
E comunque c'è bisogno di grandi film per ispirare nuovi registi, portare nuove idee, far sì che l'arte progredisca invece di stagnare.
O forse crediamo che nuovi registi di talento arriveranno grazie a [...]
E quindi? Dovremmo beccarci roba fatta in serie per accontentare tutti? L'intrattenimento, il cinema e l'animazione sono arte e l'arte è soggettiva, ogni artista deve esprimere la propria ed il pubblico deciderà. E le case di produzione devono prendersi le proprie responsabilità come se le prendono gli artisti: Se credi in qualcosa ci punti altrimenti no. Chiedere e forzare artisti a fare cose diverse è avvilente e castrante oltre che sbagliato. Vogliono solo un nome da appiccicare a roba standard preconfezionata che non rispetta l'autore e la sua arte (es. l'obbrobrio con la serie The Witcher).La risposta di Miyazaki spiega tante cose sulla deriva del cinema ed animazione usa: cercare di accontentare tutti e non accontentare nessuno. Meglio rimanere fedeli a se stessi ed accontentare le anime affini.
Non tutti sono visionari come Miyazaki, rimanere fedeli a se stessi funziona se e soltanto se hai una visione come la sua.
Ho fatto prima l’esempio di Rebel moon, ti pare un capolavoro o anche soltanto un buon film? 🫠 Eppure quello è tutto farina del sacco del suo regista.
Il modo di produrre negli USA è tale e quale a quella di qualsiasi produzione ad alto budget che non si può permettere dei flop in serie.
Giusto ma per ogni Rebel Moon esiste anche un Kingdom Of Heaven dove la Director's Cut in questo caso ti regala un vero capolavoro in paragone di una versione mediocre (senza offesa per chi ha gradito) uscita al cinema.
Film che rimane un flop commerciale anche con una Director's Cut che può aver fatto percepire maggiormente la visione del regista.
Miyazaki ha l'incredibile bravura di riuscire a far coincidere visioni altamente autoritari con successi al botteghino, anche grazie a budget relativamente contenuti grazie all'animazione.
Un film autoriale occidentale, fatto da un regista rinnomato/storico, ti costa una valanga di denaro, se lo vedranno probabilmente in pochi e la casa di produzione difficilemente te ne finanzierà un secondo.
Altro esempio Martin Scorsese, prima dice di tutto sulle piattaforme in streaming e poi si fa finanziare The Irishman da Netflix, perchè nessuno voleva dargli certe cifre, e si dimostra un flop commerciale.
Qualche mese fa è uscito Killers of the Flower Moon, altro colossal autoriale e al box office non se lo fila nessuno e crea un buco non da poco nelle casse di Paramount e probabilmente anche Apple (che si è presa anche il flop di Napoleon).ognuno libero di spendere i propri soldi come preferisce
Questo è ovvio, ma sottolinea ancora di più come in occidente sia difficile far collimare autorialità e successi al botteghino.
Come scritto sopra secondo me l'unico che ci riesce ancora è Nolan che ti tira fuori Oppenheimer che porta a casa quasi un miliardo e sai già che nel peggiore dei casi come con Tenet comunque il suo lo fa al botteghino.
Vedo poco spazio per autori stagionati di 80 anni, che hanno voglia di produrre film da 200 milioni che nessuno si guarderà, Scorsese dopo Netflix, Paramount e Apple dove andrà a proporre la prossima idea che produrrà un flop?
(...) Un film (o libro, o qualsiasi altra opera) dev’essere espressione delle proprie idee, se lasci che gli altri ci mettano troppo lo zampino smette di essere davvero “tuo”. E il pubblico lo capisce. Spero lo capisca anche il resto degli studi.
Possibile, ma non mi venivano in mente altri esempi (potrei citare Ridley Scott che si trova nella medesima situazione, non tira fuori un successo commerciale da The Martian di 9 anni fa).
In più puoi fare dei paragoni anagrafici, Miyazaki è più vicino a Scorsese rispetto Greta Gerwig.
Vedendo i buchi finanziari generati dai 2 film in questione (c'è anche Argylle) e la director's cut di Napoleon che non si farà non credo che la strategia stia andando bene. Prima o poi anche loro faranno uno stop loss, hanno soldi infiniti, ma non credo che andranno avanti in eterno.
Sono nomi che negli anni hanno racimolato non pochi flop commerciali e/o di pubblico che non hanno un appeal paragonabile a Miyazaki in Giappone.
Onestamente come avevo scritto prima l'unico regista con cui farei un paragone è Nolan.
Per ogni film folle con un ottimo box office hai un flop al botteghino per controbilanciare, Poor things è stato un progetto interessante, ma Kinds of Kindness uscito poco dopo ha fatto un buco nell'acqua, chi si salva probabilmente è chi riesce a far tanto con molto poco e anche il risultato non è scontato.
La chiave in quel caso sono i budget risicati che permettono di sperimentare.
Il problema è anche anche nel loro caso quando producono film come Civil War che hanno 50 milioni di budget non riescono a fare il x3 al botteghino.
Avere la moglie ubriaca e la botte piena (Mattone che non si guarda nessuno e 200 milioni di budget) la vedo difficile.
Poi sono sicuro lo Scorsese di turno quando produce il suo nuovo film non abbia quell'obbiettivo, ma il risuolato non cambia.
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Oggi ha 83 anni, considerando le tempistiche con cui realizza i suoi film probabilmente questo film su Nausicaä uscirà quando avrà 87 o 88 anni.