La penso completamente come Mamoru Oshii "Film e manga sono due mondi separati" nelle trasposizioni animate dei manga sono per la libertà creativa dei registi, sceneggiatori, animatori grazie a ciò abbiamo avuto nel corso dei decenni una grandissima inventiva a favore dell'arte.
La penso completamente come Mamoru Oshii "Film e manga sono due mondi separati" nelle trasposizioni animate dei manga sono per la libertà creativa dei registi, sceneggiatori, animatori grazie a ciò abbiamo avuto nel corso dei decenni una grandissima inventiva a favore dell'arte.
Esatto, vai a dirlo però a quelli che stanno col manga in mano durante la visione delle serie/film a dire "Ah! Questo è un filler! Questo non c'è! Questo è diverso!"
Il secondo film di Lamù al tempo è stato tutt’altro che ben accolto. Se non sbaglio inizialmente fu anche “rinnegato” o qualcosa di simile. La sua rivalutazione è avvenuta solo negli anni a seguire.
Credo che buona parte del successo di Lamù sia dovuto all’anime, grazie a Mamoru Oshii e Akemi Takada. Credo che la Takahashi sia stata sempre poco riconoscente verso Oshii.
La penso completamente come Mamoru Oshii "Film e manga sono due mondi separati" nelle trasposizioni animate dei manga sono per la libertà creativa dei registi, sceneggiatori, animatori grazie a ciò abbiamo avuto nel corso dei decenni una grandissima inventiva a favore dell'arte.
Esatto, vai a dirlo però a quelli che stanno col manga in mano durante la visione delle serie/film a dire "Ah! Questo è un filler! Questo non c'è! Questo è diverso!"
E poi ci sono anche manga per cui gli autori si danno molta libertà artistica che finiscono per creare delle scene abbastanza astratte. Se vogliamo trasporre una tale opera nel medium di animazione, che per sua natura preferisce degli oggetti più concreti da smuovere sullo schermo, i registi devono per forza usare la propria immaginazione. Questa cosa l'avevo percepita leggendo nientemeno che Sailor Moon.
Cmq, io penso che c'è una via di mezzo. Va benissimo darsi libertà creativa, ma se il tuo progetto è basato su qualcosa di già esistente, bisogna cmq esserne fedeli, nel senso che bisogna rispettare i concetti originali. Per riuscire in tale impresa bisogna conoscere molto bene il lavoro originale e saper immedesimarci.
Non dico, ora, che Oshii non l'abbia fatto con Urusei Yatsura (non ho visto il film, quindi non posso commentare a riguardo), ma dato che si parla generalmente... E già che siamo sul tema, c'è da dire che Ghost in the Shell, il manga originale, è un'opera anni luce diversa da qualsiasi trasposizione animata, compreso il bellissimo primo film amato ed acclamato che, ironicamente, ha impiantato una certa reputazione a quest'opera che, in realtà, era una lettura un po' più leggera.
Molto interessante: un po' di "dietro le quinte" che, oltre a soddisfare mere curiosità, aiutano anche a capire come girano certi ingranaggi nascosti nel mondo del manga e dell'anime. Grazie!
Esatto, vai a dirlo però a quelli che stanno col manga in mano durante la visione delle serie/film a dire "Ah! Questo è un filler! Questo non c'è! Questo è diverso!"
E poi ci sono anche manga per cui gli autori si danno molta libertà artistica che finiscono per creare delle scene abbastanza astratte. Se vogliamo trasporre una tale opera nel medium di animazione, che per sua natura preferisce degli oggetti più concreti da smuovere sullo schermo, i registi devono per forza usare la propria immaginazione. Questa cosa l'avevo percepita leggendo nientemeno che Sailor Moon.
Cmq, io penso che c'è una via di mezzo.
Va benissimo darsi libertà creativa, ma se il tuo progetto è basato su qualcosa di già esistente, bisogna cmq esserne fedeli, nel senso che bisogna rispettare i concetti originali. Per riuscire in tale impresa bisogna conoscere molto bene il lavoro originale e saper immedesimarci.
Non dico, ora, che Oshii non l'abbia fatto con Urusei Yatsura (non ho visto il film, quindi non posso commentare a riguardo), ma dato che si parla generalmente...
E già che siamo sul tema, c'è da dire che Ghost in the Shell, il manga originale, è un'opera anni luce diversa da qualsiasi trasposizione animata, compreso il bellissimo primo film amato ed acclamato che, ironicamente, ha impiantato una certa reputazione a quest'opera che, in realtà, era una lettura un po' più leggera.
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