Io l'ho iniziato e onestamente non sono così convinto. Il gameplay mi sembra sempre un more of the same, tecnicamente non c'è nulla di innovativo e la trama sembra un po' tirata via con momenti decisamente cringe... Sul raramente si ha l'impressione di ripetere le stesse azioni, io boh? A me pare di fare sempre le stesse cose, le stesse che già facevo pure con persona, tanto che dopo un po' neanche leggo più, tanto sono sempre le solite banalità (magari giusto nei personaggi c'è un po' di backstory). Anche i dungeon finora sono tutti uguali con tante stanze chiuse da cui devi trovare il passaggio.
Giudizio da rivedere dopo averlo finito, ma onestamente mi pare lontanissimo dall'essere un capolavoro.
Rebirth l'ho trovato migliore, ha più varietà, ha i suoi bei problemi pure lui, ma non ti sembra mai di stare a ripetere meccanicamente le stesse cose (il gioco di carte è favoloso).Comparto tencico a parte, letteralmente quale JRPG di questo livello è uscito negli ultimi anni? Sta sfondado in un anno che è gia di platino per il genere tra Yakuza 8, Final Fantasy Rebirth, Persona 3 Reaload + DLC e ecc... se non è un capolavoro questo, non so cosa; Persona 5 pure era (giustamente) osannato ma aveva molti più problemi e aveva fatto anche dei passi indietro, questo sta solo avanti.
Rebirth l'ho trovato migliore, ha più varietà, ha i suoi bei problemi pure lui, ma non ti sembra mai di stare a ripetere meccanicamente le stesse cose (il gioco di carte è favoloso).Comparto tencico a parte, letteralmente quale JRPG di questo livello è uscito negli ultimi anni? Sta sfondado in un anno che è gia di platino per il genere tra Yakuza 8, Final Fantasy Rebirth, Persona 3 Reaload + DLC e ecc... se non è un capolavoro questo, non so cosa; Persona 5 pure era (giustamente) osannato ma aveva molti più problemi e aveva fatto anche dei passi indietro, questo sta solo avanti.
Banalmente ti prendo un gioco che tecnicamente fa (apparentemente) schifo: Octopath Traveler 2. Quello mi ha divertito tantissimo, le storie erano per la maggior parte ben riuscite e nonostante non avesse attività extra, avevi sempre la sfida da fare.
Metaphor in questo momento mi sta annoiando tanto, ripeto, è un giudizio ancora parziale dato che non ho ancora finito il gioco. Conta anche che trovo che gli archetipi siano poco bilanciati (vedi mercante che è veramente troppo overpowered), su questo ad esempio rebirth fa un lavoro egregio di bilanciamento.
Quello che mi ferma sempre di questi giochi è il fatto che le traduzioni siano sempre stravolte e lontano dagli intenti originali per intromissione da parte di alcuni traduttori di gusti e morale personali
A tal proposito mi sono informato (come faccio sempre ultimamente con tutti i nuovi giochi orientali che vengono fatti uscire in occidente) e apparentemente non dovrebbero aver stravolto o censurato nulla (ripeto però: APPARENTEMENTE), hanno solo leggermente cambiato la scrittura di alcuni testi ma senza alterarne il significato.
Quello lo posso accettare anch'io, che da quel punto di vista generalmente sono MOLTO pignolo.
Quello è un comune lavoro di adattamento, anzi mi pare di qualità parecchio alta. Per scrupolo non ho mancato di consultarmi con chi traduce di mestiere. Posto che c'è una corposa demo disponibile (4-5h) e potete controllare come rende in italiano.
Gallica è totalmente informale con il protagonista nella lingua giapponese, traducendo alla lettera, si perde tale sfumatura, pertanto va aggiunto qualcosa per mostrare questo suo lato del carattere anche un po' mascolino, cosa che i giapponesi fanno principalmente non utilizzando il keigo, ovvero linguaggio onorifico. Questo non è stravolgere, al contrario. Un traduttore automatico tradurrà il pronome "ore" (che usa Gallica) e "watashi" esattamente alla stessa maniera per dire ad esempio "io sono", senza le differenze di tono che solo un esperto della lingua può cogliere. Per cui, in fase di adattamento DEVI aggiungere qualcosa per far emergere tale sfumatura caratteriale del personaggio, che altrimenti risulterebbe piatto (come quelle traduzioni automatiche), e questa è una cosa che proprio la gente laureata di Twitter fa fatica a comprendere. Auguri poi a raccapezzarvi con Hulkenberg, che invece parla in perfetto sonkeigo, ossia il giapponese rispettoso forbito. Poi, l'attenzione è alta perché alcuni recenti jrpg hanno avuto localizzazioni non all'altezza (su tutti Eiyuden), e questo è fuori di dubbio, ma non è il caso di Metaphor. Se vi piace tanto informarvi consiglio di ascoltare il parere di chi la lingua la conosce davvero e traduce di mestiere, e non dare retta ai primi screen fatti male che capitano a tiro.
Le legittime perplessità di Zelgadis me le ricordo anche sotto la recensione di Nier Automata, lo considero un talismano, portano bene. Complimenti a Dragonx96 per i suoi commenti molto precisi.
Quello che mi ferma sempre di questi giochi è il fatto che le traduzioni siano sempre stravolte e lontano dagli intenti originali per intromissione da parte di alcuni traduttori di gusti e morale personali. Passa la voglia di investirci tempo e denaro.
Quello è un comune lavoro di adattamento, anzi mi pare di qualità parecchio alta. Per scrupolo non ho mancato di consultarmi con chi traduce di mestiere. Posto che c'è una corposa demo disponibile (4-5h) e potete controllare come rende in italiano.
Gallica è totalmente informale con il protagonista nella lingua giapponese, traducendo alla lettera, si perde tale sfumatura, pertanto va aggiunto qualcosa per mostrare questo suo lato del carattere anche un po' mascolino, cosa che i giapponesi fanno principalmente non utilizzando il keigo, ovvero linguaggio onorifico. Questo non è stravolgere, al contrario. Un traduttore automatico tradurrà il pronome "ore" (che usa Gallica) e "watashi" esattamente alla stessa maniera per dire ad esempio "io sono", senza le differenze di tono che solo un esperto della lingua può cogliere. Per cui, in fase di adattamento DEVI aggiungere qualcosa per far emergere tale sfumatura caratteriale del personaggio, che altrimenti risulterebbe piatto (come quelle traduzioni automatiche), e questa è una cosa che proprio la gente laureata di Twitter fa fatica a comprendere. Auguri poi a raccapezzarvi con Hulkenberg, che invece parla in perfetto sonkeigo, ossia il giapponese rispettoso forbito. Poi, l'attenzione è alta perché alcuni recenti jrpg hanno avuto localizzazioni non all'altezza (su tutti Eiyuden), e questo è fuori di dubbio, ma non è il caso di Metaphor. Se vi piace tanto informarvi consiglio di ascoltare il parere di chi la lingua la conosce davvero e traduce di mestiere, e non dare retta ai primi screen fatti male che capitano a tiro.
Purtroppo ti devo dare ragione, ho già notato alcune cose strane nella traduzione italiana in determinati passaggi, però non mi sembra al livello di un Tales of Vesperia come "stravolgimento", quindi è ancora accettabile.
E poi a parer mio è un po' un peccato farsi frenare solo da quello, se ti piace il gameplay o il mondo di gioco direi che comunque una chance potresti dargliela.
Quello è un comune lavoro di adattamento, anzi mi pare di qualità parecchio alta. Per scrupolo non ho mancato di consultarmi con chi traduce di mestiere. Posto che c'è una corposa demo disponibile (4-5h) e potete controllare come rende in italiano.
Gallica è totalmente informale con il protagonista nella lingua giapponese, traducendo alla lettera, si perde tale sfumatura, pertanto va aggiunto qualcosa per mostrare questo suo lato del carattere anche un po' mascolino, cosa che i giapponesi fanno principalmente non utilizzando il keigo, ovvero linguaggio onorifico. Questo non è stravolgere, al contrario. Un traduttore automatico tradurrà il pronome "ore" (che usa Gallica) e "watashi" esattamente alla stessa maniera per dire ad esempio "io sono", senza le differenze di tono che solo un esperto della lingua può cogliere. Per cui, in fase di adattamento DEVI aggiungere qualcosa per far emergere tale sfumatura caratteriale del personaggio, che altrimenti risulterebbe piatto (come quelle traduzioni automatiche), e questa è una cosa che proprio la gente laureata di Twitter fa fatica a comprendere. Auguri poi a raccapezzarvi con Hulkenberg, che invece parla in perfetto sonkeigo, ossia il giapponese rispettoso forbito. Poi, l'attenzione è alta perché alcuni recenti jrpg hanno avuto localizzazioni non all'altezza (su tutti Eiyuden), e questo è fuori di dubbio, ma non è il caso di Metaphor. Se vi piace tanto informarvi consiglio di ascoltare il parere di chi la lingua la conosce davvero e traduce di mestiere, e non dare retta ai primi screen fatti male che capitano a tiro.
Le legittime perplessità di Zelgadis me le ricordo anche sotto la recensione di Nier Automata, lo considero un talismano, portano bene. Complimenti a Dragonx96 per i suoi commenti molto precisi.
E se ne parla sempre troppo poco a parer mio, soprattutto quando si valuta un titolo.
Vediamo se ci si limiterà a questo oppure salteranno fuori casi eclatanti, però meglio tenere alta la guardia. E soprattutto pretendere qualità per titoli che non vengono fatti pagare certo poco.
Quello è un comune lavoro di adattamento, anzi mi pare di qualità parecchio alta. Per scrupolo non ho mancato di consultarmi con chi traduce di mestiere. Posto che c'è una corposa demo disponibile (4-5h) e potete controllare come rende in italiano.
Gallica è totalmente informale con il protagonista nella lingua giapponese, traducendo alla lettera, si perde tale sfumatura, pertanto va aggiunto qualcosa per mostrare questo suo lato del carattere anche un po' mascolino, cosa che i giapponesi fanno principalmente non utilizzando il keigo, ovvero linguaggio onorifico. Questo non è stravolgere, al contrario. Un traduttore automatico tradurrà il pronome "ore" (che usa Gallica) e "watashi" esattamente alla stessa maniera per dire ad esempio "io sono", senza le differenze di tono che solo un esperto della lingua può cogliere. Per cui, in fase di adattamento DEVI aggiungere qualcosa per far emergere tale sfumatura caratteriale del personaggio, che altrimenti risulterebbe piatto (come quelle traduzioni automatiche), e questa è una cosa che proprio la gente laureata di Twitter fa fatica a comprendere. Auguri poi a raccapezzarvi con Hulkenberg, che invece parla in perfetto sonkeigo, ossia il giapponese rispettoso forbito. Poi, l'attenzione è alta perché alcuni recenti jrpg hanno avuto localizzazioni non all'altezza (su tutti Eiyuden), e questo è fuori di dubbio, ma non è il caso di Metaphor. Se vi piace tanto informarvi consiglio di ascoltare il parere di chi la lingua la conosce davvero e traduce di mestiere, e non dare retta ai primi screen fatti male che capitano a tiro.
Le legittime perplessità di Zelgadis me le ricordo anche sotto la recensione di Nier Automata, lo considero un talismano, portano bene. Complimenti a Dragonx96 per i suoi commenti molto precisi.
Detto questo, il lavoro dell'adattatore è davvero difficile e non sempre il materiale su cui si lavora, lo sappiamo, è quello originale. Per anni, e spesso tuttora, le traduzioni in altre lingue di produzioni giapponesi sono state fatte usando la versione inglese americana (Eiyuden Chronicles è solo l'ultimo di una lunga lista, ma il caso più scandaloso recente è quello di Fire Emblem - Three Houses, gioco che adoro, ma che ha subito un pesante lavoro di censura da parte di NOA).
Mi pare tuttavia di capire (parlo bene inglese, un po' di spagnolo e di francese, purtroppo non il giapponese, ma seguo molti canali e portali linguistici) che i titoli Atlus sono tradotti ed adattati direttamente dalla lingua originale in ognuno degli idiomi poi disponibili nei testi (cosa che avevo letto tempo fa sulla pagina in inglese del sito Atlus West). Sarebbe il giusto modo di lavorare, ma al momento non ho conferme ufficiali.
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