E io continuo a dirlo... apprezzo molto che in questi ultimi anni finalmente "continuino" a fare "seconde stagioni" o comunque seguiti, senza lasciare anime inutilmente incompiuti.
Tra l'altro bella la prima stagione, sicuro da vedere anche la seconda.
Non ho mai approfondito troppo la questione, ma da quanto ho capito è più dovuto ad una crescente consapevolezza da parte dei comitati e da investimenti più mirati. Prima si buttavano soldi un po' a destra e manca, sperando di rientrarci sulla quantità. Ma anche una volta trovata la serie di successo, non era detto che tutti i membri del comitato fossero interessati a produrne un seguito, o comunque bisognava "rimettersi d'accordo", e spesso non se ne faceva niente. Ora, con investimenti più mirati e produttori più consapevoli, si produce una stagione già pensando alle successive, che infatti vengono spesso annunciate subito al termine della precedente.Sono super d'accordo con te... forse sarà dipeso anche dalla grande popolarità che stanno avendo gli anime negli ultimi anni. Questo porta a continuare anche quelli non mainstream.E io continuo a dirlo... apprezzo molto che in questi ultimi anni finalmente "continuino" a fare "seconde stagioni" o comunque seguiti, senza lasciare anime inutilmente incompiuti.
Tra l'altro bella la prima stagione, sicuro da vedere anche la seconda.
Non ho mai approfondito troppo la questione, ma da quanto ho capito è più dovuto ad una crescente consapevolezza da parte dei comitati e da investimenti più mirati. Prima si buttavano soldi un po' a destra e manca, sperando di rientrarci sulla quantità. Ma anche una volta trovata la serie di successo, non era detto che tutti i membri del comitato fossero interessati a produrne un seguito, o comunque bisognava "rimettersi d'accordo", e spesso non se ne faceva niente. Ora, con investimenti più mirati e produttori più consapevoli, si produce una stagione già pensando alle successive, che infatti vengono spesso annunciate subito al termine della precedente.
Anche se guardi i nomi dei comitati, prima cambiavano da una serie all'altra (SAO Project / SAOII Project) mentre ora rimane invariato.
Prendere comunque quello che ho scritto con le pinze.
Mah la storia della pubblicità per il manga non è mai stata troppo vera. Nel comitato l'unico ad avere quel preciso interesse è l'editore (che comunque guadagna anche dall'anime in sé), ma non vale per distributore, emittenti, case discografiche e di merchandise... Però sì, l'enorme aumento degli introiti degli anime è sicuramente uno dei fattori.Neanche io ho mai approfondito la cosa e la tua analisi potrebbe essere plausibile.
Può anche darsi che molto spesso la serie anime veniva usata per promuovere il prodotto in questione, non facendola poi proseguire così da vendere i manga per chi voleva continuare la storia. Una sorta di investimento pubblicitario.
Ora invece con il boom degli anime non solo si vendono i manga di quella IP, ma riescono a guadagnare anche dando seguito alla serie animata. Insomma più si espande il prodotto e più entrano i ricavi anche da gadget e cose simili.
Un'altra visione può anche essere rivolta alle piattaforme (Crunchyroll, Netflix ecc...) dove magari propongono costi dei diritti a loro favorevoli.
Queste sono solo mie riflessioni.
Non ho mai approfondito troppo la questione, ma da quanto ho capito è più dovuto ad una crescente consapevolezza da parte dei comitati e da investimenti più mirati. Prima si buttavano soldi un po' a destra e manca, sperando di rientrarci sulla quantità. Ma anche una volta trovata la serie di successo, non era detto che tutti i membri del comitato fossero interessati a produrne un seguito, o comunque bisognava "rimettersi d'accordo", e spesso non se ne faceva niente. Ora, con investimenti più mirati e produttori più consapevoli, si produce una stagione già pensando alle successive, che infatti vengono spesso annunciate subito al termine della precedente.
Anche se guardi i nomi dei comitati, prima cambiavano da una serie all'altra (SAO Project / SAOII Project) mentre ora rimane invariato.
Prendere comunque quello che ho scritto con le pinze.
Sì poi naturalmente ogni caso va preso a sé, ma per lo meno l'intenzione c'è e quindi si riesce a mettersi d'accordo in fretta (più comunemente rispetto al passato).Qui ci hanno messo poco più di 6 mesi per annunciarla mentre per altre ci hanno messo addirittura anni (es. Dorohedoro). Immagino che le modalità di annuncio di un progetto variano da comitato a comitato (in base al budget e alla disponibilità degli studi di animazione), ma in generale ho notato una certa tendenza da parte dei giapponesi: sui social come X indicano quasi sempre come "episodio finale" anche un semplice finale di stagione, e lo trattano come tale fino a un annuncio di un proseguimento. Con "Makeine" è stato così: il 12° episodio è stato considerato come "ultimo episodio della serie", e dopo 6 mesi annunciano la seconda stagione. O hanno fatto i vaghi per aumentare l'effetto sorpresa dell'annuncio oppure all'epoca la seconda stagione era ancora in fase di definizione.
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