A causa dei ritmi estenuanti della produzione di anime, gli animatori non possono ricevere le dovute correzioni e i veterani non hanno tempo per trasmettere le proprie competenze, il che rappresenta un'ulteriore fuga di cervelli.
Credo fermamente che sia giunto il momento di riconsiderare il modello di produzione e il consumo di grandi quantità di opere solo per vendite temporanee a breve termine
Credo fermamente che sia giunto il momento di riconsiderare il modello di produzione e il consumo di grandi quantità di opere solo per vendite temporanee a breve termine [...] dell'animazione è soggetta a un costante e elevato turnover, dovuto a salari insostenibili, lunghi orari di lavoro e molestie, che la rendono meno redditizia
L'azienda oltre all’aumento di light novel acquisite ha affermato di voler aumentare il numero di anime prodotti da 33 a 40 l'anno, risultato già ottenuto nel 2020 con 31 serie televisive, 5 film e 4 OVA
Tanto rimarranno sempre e solo imitazioni, i veri anime si fanno solo in Giappone, quelli degli altri paesi spesso mi sembrano un mix di più stili, specie quelli occidentali, non sono nè carne e nè pesce e non li gradisco. Ogni cultura dovrebbe far proprio il suo stile personale non scimmiottare quello che fa più tendenza e che riscuote più successo, ispirarsi ci può stare, prendere alcuni elementi vincenti degli anime giapponesi anche, ma poi ci si deve mettere del proprio e rendere unico quello stile.
Tanto rimarranno sempre e solo imitazioni, i veri anime si fanno solo in Giappone, quelli degli altri paesi spesso mi sembrano un mix di più stili, specie quelli occidentali, non sono nè carne e nè pesce e non li gradisco. Ogni cultura dovrebbe far proprio il suo stile personale non scimmiottare quello che fa più tendenza e che riscuote più successo, ispirarsi ci può stare, prendere alcuni elementi vincenti degli anime giapponesi anche, ma poi ci si deve mettere del proprio e rendere unico quello stile.
Tanto rimarranno sempre e solo imitazioni, i veri anime si fanno solo in Giappone, quelli degli altri paesi spesso mi sembrano un mix di più stili, specie quelli occidentali, non sono nè carne e nè pesce e non li gradisco.
Ogni cultura dovrebbe far proprio il suo stile personale non scimmiottare quello che fa più tendenza e che riscuote più successo, ispirarsi ci può stare, prendere alcuni elementi vincenti degli anime giapponesi anche, ma poi ci si deve mettere del proprio e rendere unico quello stile.
La famosa frase di Picasso torna sempre utile: i cattivi artisti copiano, i buoni artisti rubano.
Senza contare che sfortunatamente continuiamo ad essere occidentali centrici, continuano a pensare di essere al centro del mondo, continuiamo a far finta che chi sfiderà il Giappone saremmo noi quando ormai è fin troppo chiaro che Corea e Cina nei prossimi anni tireranno fuori sempre più serie di spessore, non può come semplice forza lavoro in sub appalto.
Cina e Corea potranno anche fare grandissime opere ma saranno sempre diverse da quelle giapponesi.
Osamu Tezuka si è ispirato alla Disney ma solo sul lato grafico sui contenuti era completamente diverso... Ora che leggo Astro Boy con i suoi temi sociali mi rendo conto di quanto il sensei Tezuka era avanti...
Non secondariamente non è facile da capire e forse mai lo capirò al 100% ma esiste il Giappone poi esistono gli altri paesi asiatici...
Tanto rimarranno sempre e solo imitazioni, i veri anime si fanno solo in Giappone, quelli degli altri paesi spesso mi sembrano un mix di più stili, specie quelli occidentali, non sono nè carne e nè pesce e non li gradisco. Ogni cultura dovrebbe far proprio il suo stile personale non scimmiottare quello che fa più tendenza e che riscuote più successo, ispirarsi ci può stare, prendere alcuni elementi vincenti degli anime giapponesi anche, ma poi ci si deve mettere del proprio e rendere unico quello stile.
Occhio che a forza di dormire qualcun altro si sveglia...
E non credo serva citare Arcane o Blue Eye Samurai.
Il Giappone, hanno ragione qui sopra, dovrebbe dare una bella tagliata alla produzione di melma e concentrare di più i propri sforzi su progetti più curati
Ci avrei giurato che ci trovavo il commento di Juppo qui...oltre che inneggiare a Trump crede in un mondo dove il Giappone è unico ed inimitabile. Purtroppo non è così e se le condizioni di lavoro e certe magnagne del business anime non cambieranno continuerà ad esserci una emorragia di animatori verso Cina e Corea e il livello giapponese si abbasserà ancora di più
Ci avrei giurato che ci trovavo il commento di Juppo qui...oltre che inneggiare a Trump crede in un mondo dove il Giappone è unico ed inimitabile. Purtroppo non è così e se le condizioni di lavoro e certe magnagne del business anime non cambieranno continuerà ad esserci una emorragia di animatori verso Cina e Corea e il livello giapponese si abbasserà ancora di più
Non vedo cosa c'entra Trump visto che mi sono limitato ad esprimere la mia opinione unicamente nell'articolo inerente la Switch 2.
Se viviamo realmente in una democrazia occidentale ognuno deve essere libero di sostenere chi ritiene più adeguato.
Secondo me l'animazione giapponese non verrà scalzata da quella cinese e sudcoreana.
Per ragioni sociali ogni Paese realizza animazione in base alla propria cultura e come hanno spiegato i più grandi esperti di cultura giapponese il Giappone si distingue nettamente dagli altri paesi asiatici.
Di più non so perché per capire queste cose in profondità occorre vivere in Giappone per decenni e decenni e conoscere tutta l'Asia.
@Ironic74
Ti quoto manuale perché non so spezzare i commenti con il quote.
Con i giapponesi faccio fatica ad interagire ☹️ ci provo ma non sono al livello di fare una soddisfacente conversazione online qualche volta va bene ma spesso regna l'incomprensione.
Ho avuto la fortuna di stringere un'amicizia con un signore italiano che vive in Giappone da 45 anni uno dei più grandi conoscitori del Paese del Sol Levante che mi ha spiegato la differenza tra il Giappone e resto dell'Asia.
Io stavo dicendo un'altra cosa ovvero che l'animazione giapponese non può essere sostituita da quella cinese e sudcoreana nel senso che se la Cina e la Corea del Sud diventano leader del settore faranno prodotti per i gusti dei cinesi e sudcoreani.
Per quanto riguarda i problemi dell'animazione giapponese purtroppo noi occidentali non possiamo fare niente.
Neanche io sono tanto fiducioso per il futuro.
@Emil73
Mi sono un po' ingarbugliato per colpa mia non so spiegare le cose.
Nel senso che cinesi e sudcoreani semplicemente fanno animazione seguendo la propria cultura con tutte le ispirazioni che vogliamo prese dal Giappone ma non sarà mai come un anime fatto in Giappone.
Se poi l'animazione giapponese verrà surclassata per quantità e qualità da quella cinese e sudcoreana questo non c'entra.
Lo dice perfettamente Yoshioka
"Credo che in qualsiasi opera visiva ci siano elementi che possono essere creati solo sulla base del background culturale del paese o della regione e dei valori coltivati nel corso di un lungo periodo di tempo, e che ci sia un tipo di animazione che può essere creata solo con la sensibilità e la natura nate in Giappone."
Quindi solo sul piano economico e successo l'animazione cinese e sudcoreana può superare quella giapponese.
Io più che unica ritengo che l'animazione giapponese sia una singolarità nella storia dell'umanità.
A causa dei ritmi estenuanti della produzione di anime, gli animatori non possono ricevere le dovute correzioni e i veterani non hanno tempo per trasmettere le proprie competenze, il che rappresenta un'ulteriore fuga di cervelli.Credo fermamente che sia giunto il momento di riconsiderare il modello di produzione e il consumo di grandi quantità di opere solo per vendite temporanee a breve termine
Molto semplice, i Giapponesi devono puntare a meno quantità ma più qualità.
Devono fare meno anime, ma di qualità superiore, invece di fare 100 anime la metà dei quali buoni e l'altra metà di bassa qualità. Ne dovrebbero fare che só 60 per esempio, ma tutti di buona qualità.
Tanto rimarranno sempre e solo imitazioni, i veri anime si fanno solo in Giappone, quelli degli altri paesi spesso mi sembrano un mix di più stili, specie quelli occidentali, non sono nè carne e nè pesce e non li gradisco. Ogni cultura dovrebbe far proprio il suo stile personale non scimmiottare quello che fa più tendenza e che riscuote più successo, ispirarsi ci può stare, prendere alcuni elementi vincenti degli anime giapponesi anche, ma poi ci si deve mettere del proprio e rendere unico quello stile.
Occhio che a forza di dormire qualcun altro si sveglia...
E non credo serva citare Arcane o Blue Eye Samurai.
Il Giappone, hanno ragione qui sopra, dovrebbe dare una bella tagliata alla produzione di melma e concentrare di più i propri sforzi su progetti più curati
Considerazioni sacrosante, ma i giapponesi devono davvero svegliarsi e cambiare radicalmente rotta se non vogliono finire che gli rubino i loro prodotti di punta da sotto al naso.
Penso da sempre che dovrebbero puntare molto di più sulla qualità e non sulla quantità come oggi. Produrre tipo un terzo degli anime che fanno oggi ma farlo davvero bene, pagando anche un modo adeguato gli animatori ed evitando di subappaltare all'estero.
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Voglio dire, potevano pensarci prima di cominciare ad appaltare la produzione di anime a Corea, Cina, Filippine etc... perché gli animatori costavano poco (anche meno dei giapponesi che a sua volta erano considerati economici e venivano appaltati dagli occidentali). Credevano davvero che sarebbero stati capaci solamente di seguire istruzioni in eterno e di non fare proprio quello stile?
Che poi non sono solo Cina e Corea, ormai tutti imitano lo stile degli anime. C'è la Powerhouse Animation negli USA, l'Evil Pirate Studio in Russia etc.
Se invece si parla di mettere fuori legge una volta per tutte l'appalto/outsourcing, allora mi trova d'accordo. E non vale solo per l'animazione.