Questa intervista mia ha dato i brividi, in senso positivo. E' bello sentire una persona adulta parlare bene dei giovani e dei loro ideali. Ce ne vorrebbero di più così! In più rappresenta il volto migliore del Giappone, quello capace di raffrontarsi con la cultura occidentale, in grado di analizzare con profondità le diversità, vedendo i lati positivi di entrambi i mondi. Peccato solo che sia così breve!
Kouga
- 16 anni fa
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Io direi che è bello anche da parte di TV Sorrisi e Canzoni proporre interviste a personaggi simili senza fare domande scontate o stupide e bollarle con qualche censura.
Su Nagai c'è poco da spendere, è un mito che parla da sé.
Mistobaan
- 16 anni fa
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Go Nagai vi trascina nell'incubo!
ryoma
- 16 anni fa
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Go è un mito crede ancora nell'anima dei giovani un'intervista da far venire i brividi e un mito non ci sono parole
veu
- 16 anni fa
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Bellissima intervista!!!!
Grande Go!
Peccato che non abbiano fatto domande sul perché Cutie Honey non è ancora arrivata in Italia! Del resto Cutie Honey è stato un cartone importantissimo che ha rivoluzionato il genere maghette presentando per la primissima volta una maghetta supereroina, ed è stata la prima a dare il via al filone delle supereroine celebri dagli anni '90 in poi.... una menzione dovevano farla!
Nero
- 16 anni fa
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Concordo, intervista bellissima e molto interessante, spero che essendo pubblicata su tv sorrisi e canzoni sia letta anche da coloro accusano l'animazione come violenta, volgare, ecc.., forse è la volta buona che qualcuno invece di accusare cominci a pensare.
baljak
- 16 anni fa
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Però sembrano domande solo sul Nagai delle trasposizioni tv e solo "robotiche", quello più cartaceo e "compromettente" (per violenza, erotismo, ambiguità bene/male etc.) neanche lo considerano (chissà perchè )
Futoshi
- 16 anni fa
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Concordo con baljak. Sembra che le domande "scomode" sui suoi manga le abbiano evitate apposta... Il sospetto è che questa intervista, basata quasi esclusivamente su Goldrake, serva a spingere la vendita dei DVD e magari a creare i presupposti per una ritrasmissione in TV senza troppe intromissioni del Moige... Eppure capire quello che c'è alla base dei suoi manga sarebbe stato molto più interessante... Alle considerazioni che fa Nagai durante l'intervista ci arrivavamo anche noi, che quei cartoni li abbiamo visti e digeriti...
Ibra gear second
- 16 anni fa
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Concordo con baljak e Fuoshi, è un intervista che merita apprezzamenti in quanto sintomo di un riconoscimento da parte di un "puntino" minuscolo dell'opinione pubblica nei confronti di un autore che ha contribuito a rivoluzionare anche il nostro panorama televisivo, però...
...però, insomma, è un pò limitata, non troppo consapevole della dimensione dell'autore e delle sue opere. Si inserisce in un discorso su Goldrake ma si poteva fare di più, magari informandosi anche meglio.
"(...) in Italia, è stato accusato di essere un cartone troppo violento, e di istigare alla violenza i bambini. Ha ricevuto la stessa accoglienza in Giappone?" Ma come si fa a pensare che possa aver avuto la stessa accoglienza se sono la patria degli anime e dei robottoni? è un esempio però per me fa capire bene che comunque sul tema non ci capiscono niente.
Insomma, è come avere Roberto Baggio e chiedergli solo dei suoi anni alla Juve.
Gash
- 16 anni fa
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"Ritengo comunque che sia necessario non fare di tutta l’erba un fascio: anche la Bibbia narra episodi di efferata violenza come quello di Caino e Abele, ma quella rappresentazione cruda della brutalità umana è funzionale alla trasmissione di un messaggio di pace. Allo stesso modo, quando si analizza un film o un cartone animato, bisogna sempre saper valutare con attenzione qual è il messaggio che esso sottende, senza soffermarsi al solo livello grafico."
Kaneda
- 16 anni fa
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Vabbè dai, dopo tutto non mi aspettavo nulla ed invece qualcosa è saltato fuori. Mi piace molto ciò che Nagai dice sulla resistenza, accostandola a Goldrake e co. Così come Actarus non vorrebbe pilotare Goldrake, combattere e sentire il peso del fardello della sopravvivenza della razza umana, nello stesso modo durante la seconda guerra mondiale molti giovanotti hanno imbracciato un fucile e in barba alla loro giovinezza sono saliti sulle colline. Anche loro, come Actarus avrebbero preferito fare altro, ma non l'hanno fatto.
baljak
- 16 anni fa
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La chicca sarebbe stata una domanda sull'esperienza di "Harenchi Gakuen", chiedendogli cosa pensa della PTA e quindi del Moige.
luked
- 16 anni fa
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mi sapete dire quanto dedica sorrisi e canzoni tv ad argomenti anime/manga o simili???? pensavo fosse una rivista per vecchiette amanti della rai ^^.
Hoshimaru
- 16 anni fa
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Io preferisco il Go Nagai di Devilman (c'è pure un disegno dietro di lui nella foto), ma di quello nemmeno l'ombra, probabilmente perchè lo han tirato fuori parlandone male quegli incompetenti del tg5 sul caso di Perugia.
Ibra gear second
- 16 anni fa
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@ Hoshimaru: molto probabile, meglio nascondere la cosa. Nagai deve essere quello dei Robottoni anni '70 e basta.
Fighi
- 16 anni fa
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Come sempre un grandissimo Nagai!!
BlackWolf
- 16 anni fa
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Io Nagai l'ho sentito parlare inconferenza a venezia e li ha parlato anche della sua produzione manga. Posso quindi dire che la parte dei valori e di bene e male sono sia presenti nella sua produzione video che cartacea. Poi nei prodotti cartacei come DevilMan è presente anche la sua passione per la mitologia nostrana come ha detto nell'intervista. Per finire credo che l'interivista sia stata fatta su Goldrake anche perchè in italia è più facile che conoscano Nagai per i suoi cartoni che per i suoi manga. Ovviamente quellic he lo conoscono siamo noi fan di manga.
supernova
- 16 anni fa
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@ VEU era impossibile che parlasse di cutey honey,già l'intervistatore è stato tutto il tempo a parla di violenza ... per cutey honey sarebbe una censura totale!
se han censurato sailor moon figurati honey!( da cui appunto è nata sailor moon)
neanche di davilman gli han chiesto(ancora + violento?)
comunque grande go!
(ha fatto il mio stesso esempio riguardo la bibbia che ho scritto in un altra news sulle censure XD)
Seyra'74
- 16 anni fa
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L' intervista è centrata su Goldrake, proprio perchè è il suo trentesimo anniversario. E perchè allora, quel cartone, segnò un' epoca e una generazione. A proposito di questo e delle critiche che accompagnarono l' invasione made in japan di quel periodo, non mi sembra che siamo venuti su tanto male a goldrake & Co. anzi, direi sicuramente meglio di quanto verranno su quanti cresciuti o che stanno crescendo con i vari Yu-Gi-Oh, Naruto, One Piece... Chiedetevi se tra vent' anni qualcuno si ricorderà di celebrare la loro prima messa in onda e avrete il perchè Goldrake, Jeeg, Mazinga, Getter Robot, Daitarn, Gundam, Dalatanious e tutti gli altri sono rimasti e rimaranno a caratterizzare, con una firma indelebile, la storia. Non quella degli anime, la nostra.
Kaneda
- 16 anni fa
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@Seyra'74 Hai ragione, anche se non caratterizzerei la differenza fra le generazoni anni 70/80 con quelle di oggi soltanto dai cartoni animati. Il mondo fuori è peggiorato non poco, la televisione anche (non solo i cartoon, la TV è proprio cambiata, se fino a metà anni 90 abbiamo avuto una linea televisiva abbastanza simile a se stessa negli anni, da una decina d'anni a questa parte le cose sono decisamente mutate), in modo particolare sono spariti i programmi per bambini. Già oggi stiamo vedendo i frutti. RAI e MEDIASET hanno non poche responsabilità.
Seyra'74
- 16 anni fa
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Voglio ben sperare che la "mia" generazione e quella attuale siano state plasmate da altro che non siano solo cartoni e TV. Purtroppo l' involuzione culturale (intesa come educazione-usi e costumi) cui stiamo assistendo è il risultato della povertà di contenuti di cui si nutrono le nuove generazioni. Ma direi che è uno scambio equo tra le parti (TV e utenti-telespettatori). Sono consapevole che, naturalmente, è approssimativo generalizzare e che ci sono delle valide eccezioni, ma è la percentuale di ciò che c'è in giro che parla... D' altro canto basta pensare che è diventato impossibile vedere un film al cinema in santa pace, perchè pieno di ragazzini idioti che fanno casino dall' inizio alla fine e con cui bisogna battagliare per tutta la durata del film... Sicuramente Goldrake non si è sostituito al substrato sociale in cui sono vissuta ma se sono la persona che sono e ho ottenuto i risultati che ho ottenuto, mi piace riconoscere che è anche perchè con lui sono cresciuta.
In più rappresenta il volto migliore del Giappone, quello capace di raffrontarsi con la cultura occidentale, in grado di analizzare con profondità le diversità, vedendo i lati positivi di entrambi i mondi.
Peccato solo che sia così breve!