L'avevano già detto Ishikawa che avevano scelto Dreamworks come referente dei diritti o comunque partner commerciale di preferenza. Comunque, anche se Spielberg continua a collaborarci, ne ha cedutola gestione a terzi.
Futoshi
- 16 anni fa
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Ma non bastava il capolavoro di Oshii???
Pupuione
- 16 anni fa
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@Futoshi
No, a quanto pare ci sarà anche l'americanata commerciale piena di CG, un film per quelli che si accontentano di vederli e basta.
Spero di no, ma la vedo dura.
Xed
- 16 anni fa
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Penso che mi darò all'alcol.
@l@stor
- 16 anni fa
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Scusate ma quindi sarà in CG come Appleseed 2004?? Aaah gli americani...sempre a fa cazzate
Slan
- 16 anni fa
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Come al solito i commenti patetici degli otaku si sprecano. Del resto sarebbe difficile aspettarsi altro. Comunque, live 3d vuol dire che il film sarà girato con cineprese 3d, come Avatar di Cameron, e non che sarà tutto in cg. E comunque ritengo che Ghost in the Shell sia molto fumo e poco arrosto, la solita nipponata piena di citazioni fintamente colte e poco più. Vedetevi Blade Runner piuttosto, sperando che la sua origine americana non fomenti i vostri pregiudizi intellettualoidi...
Mot
- 16 anni fa
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@Slan Ma almeno lo hai mai letto GITS?
Slan
- 16 anni fa
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Si, purtroppo...
Philia
- 16 anni fa
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spero che almeno lo affidino a un bravo regista; se ne potrebbe tirare fuori un grandissimo film (anche se non ne vedo l'utilità dato che la versione di oshii è già superba).
ultramanmattia
- 16 anni fa
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BASSTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!
Pupuione
- 16 anni fa
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@Slan Se non capisce dove vuogliono andare parare sia Shirow che Oshii, la colpa non è degli otaku.
Purtoppo hai letto GITS, a me dispiace per il tankobon.
Blade Runner è molto bello, ma fra BR e tutti gli altri film rifatti dai vari Spider Man e company non ci trovi differenze per caso?
Poi non tutti i registi ti portano l'arrosto già pronto sul tavolo, alcuni preferiscono farti pensare prima "mangiare"
Slan
- 16 anni fa
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Allora, non mi pare che Shirow abbia intriso i suoi fumetti di chissà quali messaggi cosmici. Non ha fatto altro che riversarci dentro le sue elucubrazioni sull'anima, che possono al massimo suggestionare qualche adolescente in crisi mistica e a digiuno di filosofia, per il resto bastano i libri di Sterling, Egan, Bear (anche Gibson, se proprio non si ha niente da fare) per trattare certi argomenti in maniera molto più appagante. Tralasciamo poi le noiose spiegazioni pseudoscientifiche che riempiono il fumetto, che ricordano tanto il Technobabble di alcuni episodi di Star Trek. E' inutile commentare poi le varie esternazioni sulla cinematografia americana, tanto è risaputo che è sufficiente criticare l'america e la sua cultura per sembrare intellettuali....
Epicuro
- 16 anni fa
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Suvvia Slan, non mi pare che offendendo tu stia facendo una figura migliore di chi s'è lanciato in grossolani attacchi contro la notizia in questione. Offendendo, mi chiederai? Chi? Il sottoscritto, ad esempio. Ebbene, io apprezzo Shirow pure non essendo un "qualche adolescente in crisi mistica e a digiuno di filosofia", amo COME disegna e COME racconta il suo mondo. Poi, ho letto anche Sterling ed Egan, persino Gibson (che Neuromante non è proprio un testo così blando d'affrotare se proprio non si ha null'altro da fare). Poi, apprezzo molto pure Oshii che non è solo citazionismo "fintamente colto" come cerchi di ridurlo. Infine ti faccio notare che le pecche che vai ad affibbiare a Ghost in the shell solo gli stessi difetti che in molti amano tirar fuori nel tentativo di denigrare Blade runner. Io da parte mia riesco a capire che nel capolavoro di Scott c'è molta carne al fuoco così come nei lavori di Shirow ed Oshii.
P.S. ah, e per essere precisi Ridley Scott non è americano ma inglese, che non è la stessa cosa. P.P.S. ah, e per essere ancora più precisi personalmente non ho nulla contro la filmografia americana e trovo Spielberg un ottimo autore che purtroppo non sta attraversando il suo periodo più felice.
Saluti
Slan
- 16 anni fa
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Tengo a precisare che ovviamente non era mia intenzione offendere nessuno. Ci mancherebbe. Ho solo espresso un parere, certo un po' stizzito per la verità, ma non capisco perchè ci si debba strappare le vesti ogni qualvolta una produzione statunitense prende in mano un soggetto tratto da un anime o un manga. Comunque, tornando a Scott, ciò che fa la differenza non è tanto la nazionalità del regista, quanto la produzione, e da questo punto di vista Blade Runner è un film americano, oltre che per contenuti e sensibilità.
Deckard
- 16 anni fa
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Considerato come Scott fosse un dittatore sul set e nella produzione, dire che Blade Runner è un film americano mi sembra un'espressione un po' forte: BR è Ridley Scott, che è inglese.
Cmq, senza offesa Slan, io la fase dell'otaku invasato l'ho passata da un pezzo (anche se il mio nick forse mi tradisce visto cos'hai tirato fuori tu ) e ho declassato molto Shirow negli ultimi anni, ciononostante ho trovato il tuo intervento volutamente flammoso, sa molto di Troll.
Cioè, sacrosanta la libertà di parola eh? ma cosa lo leggi e cosa ci posti a fare in 'sto sito quando sai benissimo che non troverai alleati del tuo pensiero ma solo gente su cui tu finisci sparerai a zero?
Buon proseguimento cmq...
Pupuione
- 16 anni fa
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@Slan "... ma non capisco perchè ci si debba strappare le vesti ogni qualvolta una produzione statunitense prende in mano un soggetto tratto da un anime o un manga..."
Come non capisci? Per caso il cinema americano ti ha dato l'impressione di non rispettare le idee originali degli autori con i vari remake di film famosi, oppure non ricordi quanti film sono stati fatti solo ed esclusivamente per essere spettacolari per la vista?
Oltre i gusti personali, potrò avere il dubbio che alla fin fine ne uscirò deluso?
Epicuro
- 16 anni fa
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A Slan sulla questione Ridley Scott: la mia, naturalmente, era solo una provocazione fatta per rispondere ai tuoi toni offensivi. Ma, permettimi di dire che in un film serio (e Blade runner è un film serio) quel che più conta è il regista. Nel caso di Scott poi abbiamo tra le mani un personaggio che già prima di Blade runner aveva saputo girare quel capolavoro de I duellanti per cui non credo che Blade runner sia farina del sacco della produzione. Tuttalpiù i produttori avranno imposto la scelta del finale posticcio (poi tagliato nella directors cut, per fortuna) o la voce in terza persona (tolta anch'essa) per non parlare della scena dell'unicorno.
Infine, io personalmente non mi sono mai strappato le vesti a priori. Anzi, nel caso di Alita sono molto curioso di vedere il lavoro di Cameron anche fosse una totale reinterpretazione del manga originale. Anzi, meglio se è diverso. Alla fin fine io ho amato il live di Casshern anche nel suo essere rielaborazione d'un personaggio storico dell'animazione. Nel caso di Ghost in the shell vorrei prima sapere chi sarà il regista definitivo prima diparlare a vanvera.
Alla prossima
cartman666
- 16 anni fa
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A mio avviso ritengo Ghost in the Shell, sia film che serie animate, quanto di meglio abbia fatto l'animazione giapponese, non riesco proprio a capire gli attacchi di Slan, la Dreamworks onestamente tra le sue produzioni non ha fatto niente che possa essere minimamente paragonabile, se non colossali vaccate commerciali. Presumo pertanto che ne verrà fuori una boiata pazzesca, onestamente non credo che i nomi citati alla produzione di questo film siano in grado di fare un prodotto all'altezza. Poi posso sbagliarmi ma non mi aspetto nulla di buono dalla Dreamworks, che come prima produzione cartoon fece un orripilante cartone religioso, Giuseppe principe d'egitto se non ricordo male, brrrrr rabbrividisco.
Slan
- 16 anni fa
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Evidentemente qui non ci capiamo, o vogliamo far finta di non capire. Innanzitutto, dire che la Dreamworks non ha prodotto niente di buono è una colossale fesseria. Tra l'altro che senso ha dire: "è inutile che intervieni tanto qui non ti appoggia nessuno", non mi pare che sia il massimo della dialettica. Poi il fatto che un regista sia di una certa nazionalità, non implica che il film diretto da quest'ultimo si possa considerare di quella stessa nazionalità. Altrimenti anche film come "Sodato Jane" o "Black Hawk Dawn", sempre di Scott, sarebbero da considerare inglesi, oppure bisogna adottare il criterio che un film è americano solo quando è una cacata? Infine, considero abbastanza ingenuo scandalizzarsi perchè una trasposizione cinematografica non ricalca pedissequamente il soggetto da cui è tratta. D'altra parte la stessa cosa capita spesso anche con gli anime, quando vengono mutuati da un manga, o forse la libertà artistica non è concessa quando si tratta di americani? A me pare che spesso gli avventori di questo sito si lascino andare a considerazioni grossolane, se non addirittura in malafede, quando di mezzo c'è qualche aspetto della cultura americana.
Pupuione
- 16 anni fa
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La questione non è il rifacimento preciso e perfetto dello stesso film (chi se lo guarderebbe?) ma solo il rispetto che ci dovrebbe essere verso chi ha creato la storia originale.
Nei vari remake fatti, partendo anche dal primo film di Gojira/Godzilla o "i sette samurai", mi pare che l'azione svolta sia stata: compro, cambio quello che non mi piace come mi pare, rifaccio. Se a te non da fastidio, a me si.
°°/
Epicuro
- 16 anni fa
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Slan ha scritto:"Poi il fatto che un regista sia di una certa nazionalità, non implica che il film diretto da quest'ultimo si possa considerare di quella stessa nazionalità"
Ed infatti in più d'una occasione t'ho spiegato che l'esempio di Scott era una provocazione in risposta ai tuoi strali. Poi che io personalmente tenda a dare principale importanza al regista più che alla produzione è un'altra storia. Parlando seriamente, credo che uno dei maggiori problemi dell'industria cinematografica americana odierna sia il suo essere schiacciata da prezzi ormai fuori misura. Troppi kolossal produttivi uno dopo l'altro lasciati lì a prendere muffa. Troppi produttori autoproclamati divinità della pellicola pronti a lisciare il più liscio dei filmoni alla ricerca della chimera del film adatto a tutti. I risultati di questa politica sono caterve di film costati un occhio dalla testa che faticano a rientrare nelle spese. Gli esempi si sprecano, Io robot, The island, Hulk, ecc... Gli unici che in questa grande produzione cercano di salvarsi sono proprio quei film dove il regista s'impone ancora in qualche maniera. I primi due Spiderman, Il signore degli anelli (considerandolo come produzione ibrida), Master & Commander... Ovvimente qui sto parlando delle produzioni di superfice (non in senso negativo), il cinema indipendente è un'altra storia ma sinceramente non mi pare che qui si parlasse di questo.
Saluti
Slan
- 16 anni fa
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Ho capito quello che vuoi dire, e in parte concordo. Però quello che io contesto è il modo di argomentare di alcuni, perché parafrasando molti dei commenti che si trovano su questo sito si deduce che "gli americani, popolo di idioti illetterati trasformano in merda tutto quello che toccano" e francamente trovo più irrispettoso questo che non i miei presunti strali contro gli otaku. Per quanto riguarda il problema dei costi, bisogna tener conto che con le produzioni di genere, come quelle fantasy e fantascientifiche, non si può fare altrimenti per ovvi motivi, come è ovvio che per recuperare quanto speso si cerchi di allargare il target il più possibile a discapito talvolta della qualità. Ma ripeto, è un problema dei film di genere e non si può fare altrimenti. Anche se poi, come sostieni giustamente, è sempre possibile fare delle grandi produzioni che siano artisticamente valide, e di queste il cinema americano ne è pieno. Comunque, per chiudere, a me non piacciono i pregiudizi culturali, che siano antiamericani o di altro tipo. E' tutto qui il senso dei miei interventi.
Epicuro
- 16 anni fa
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Beh, vedo che un punto d'incontro civile l'abbiamo trovato alla fine.
Poi, piccola nota aggiuntiva sui costi: è vero che per mettere in scena certi spettacoli non bisogna lesinare sui fondi ma è altrettanto vero che ultimamente alcuni budget si sono gonfiati a dismisura e non sono convinto che tutta questa montagna di soldi venga poi spesa per "ingigantire le riprese". Tremo quando vedo che la trilogia del Signore degli anelli è venuta a costare meno in proporzione d'un solo film di Harry Potter (ed alcuni pure la pubblicizzavano 'sta cosa!). Il mio timore è che le grosse produzioni si stiano trasformando in enormi pachidermi che nulla hanno di meglio che mordersi la propria coda. Da parte mia sono molto più curioso di vedere cosa porteranno gli sviluppi delle nuove tecnologie. Voglio vedere quali saranno i percorsi tracciati da film dal costo contenuto (per essere prodotti per il grande pubblico) come 300 o Sincity ma dall'alto interesse. E qui chiudo la parentesi.
P.S. poi, lo tengo a precisare, non sono antiamericano in generale ed ancor meno nel cinema dove tra l'altro il mio cineasta preferito di sempre era americano.
Saluti
Slan
- 16 anni fa
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Concordo con quanto hai scritto. Comunque non mi riferivo a te, anzi, come interlocutore sei stato più sensato e costruttivo di tanti altri. Stammi bene...
Fukuro
- 16 anni fa
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"Per quanto riguarda il problema dei costi, bisogna tener conto che con le produzioni di genere, come quelle fantasy e fantascientifiche, non si può fare altrimenti per ovvi motivi, come è ovvio che per recuperare quanto speso si cerchi di allargare il target il più possibile a discapito talvolta della qualità."
Il problema è proprio questo Slan, è questo il motivo di molti commenti negativi a notizie del genere su questo sito, da parte di seri appassionati di animazione giapponese. E il fatto che spesso tu abbia interpretato la cosa come "considerazioni grossolane, se non addirittura in malafede, quando di mezzo c'è qualche aspetto della cultura americana" è sintomatico di come queste critiche lo siano davvero. Ma assolutamente non in modo pregiudizioso... costruite piuttosto dopo diversi anni di trasposizioni cinematografiche statunitensi, molto interessanti sulla carta (indipendentemente dal regista), ma rivelatesi in seguito delle produzioni oggettivamente scadenti finalizzate unicamente al guadagno delle grandi aziende. Non puoi pretendere altrimenti da un sito dedicato alla passione per anime e manga. Le tue ragioni sono comunque assolutamente sensate e condivisibili.
Ramaja
- 16 anni fa
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@ Slan Però quello che io contesto è il modo di argomentare di alcuni, perché parafrasando molti dei commenti che si trovano su questo sito si deduce che "gli americani, popolo di idioti illetterati trasformano in merda tutto quello che toccano" e francamente trovo più irrispettoso questo che non i miei presunti strali contro gli otaku.
Ti parafraso io la questione: gli americani (ma anche noi e con buona pace, i giapponesi) SONO un popolo di idioti presi in massa, cresciuti con TV spazzatura e lucette scintillanti al cinema come gli indiani davanti alle perline degli inglesi. Non stiamo spalando letame sulle produzioni americane in generale, ma sul cinema delle Major, ormai incapaci di produrre qualcosa di originale e di farlo con stile. Ormai sono al punto che vado a vedere solo i film non pubblicizzati (e ci sono, pure quelli americani) ma se guardo agli ultimi episodi di Guerre stellari o anche all'ultimo Indiana Johnes (che purtroppo è di Spielberg) e penso al suo possibile remake dell'opera di Oshi (perche il film è suo e prende solo ispirazione dal fumetto!) non posso fare a meno di fasciarmi la testa. Sappiamo tutto quanto è stao criticato "Munich" e Spielberg non commetterà due volte lo stesso errore, di non dare al suo pubblico una sana dose di buonismo caramelloso unito ai fuochi d'artificio colorati. Con questo non voglio sparlare di film di grandi registi (penso ai Cohen per esempio) ma i Remake americani sono quasi sempre orrendi! Vuoi esempi recenti di film snaturati in passato? Pensa al remake di Nikita, "Nome in codice Nina", con Bridget Fonda, o al remake di "Insomnia", rispetto all'originale norvegese con Stellan Skarsgaard del 1997. Un esempio più oscuro potrebbe essere "the running men" (l'implacabile, in italiano) rispetto all'originale francese "il prezzo del pericolo".
Si può rovinare l'anima di un film se non lo si è capito davvero, e come tu dimostri, capire Ghost in the Shell non è da tutti.
Oddio!!! penso già a un GitS col lieto fine: questa notte non dormirò!