Ma basta dai. Questi produttori giapponesi ormai sono sul libro paga di Emily. Tutta questa strabordanza femminile a base di tette e idiozie è giunta a rasentare la nausea e il ridicolo, è il trionfo della sottocultura plusnetworkiana fatta di misandria e omofobia.
È davvero significativo poi come l'animazione giapponese col tempo abbia finito col trasformarsi nei suoi peggiori luoghi comuni, e cioè: fatta al computer, violenta (leggasi l'inutile splatter degli ultimi anni), pornografica (fanservice degno del peggior trash in stile Lino Banfi e Alvaro Vitali). Non c'è da stupirsi quindi che la credibilità internazionale degli anime sia pari a zero, visto che si autoghettizzano pur di spolpare fino all'osso quei poveretti degli otaku. Questione di marketing, certo. Ma fa riflettere come anche un inno al marketing come Hollywood riesca a sfornare ogni anno un tot numero di buoni film, mentre sul versante giapponese quali sarebbero i buoni titoli? Una mediocrità come Death Note e una bambinata malamente mascherata da prodotto adulto come Code Geass?
A questo punto qual'è il futuro degli anime, ancora nelle fumetterie e nelle videoteche o nei sexy shop?
jabawack
- 16 anni fa
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citando una faccina di un noto forum: "ma che è sta merda?"
Sarganatas
- 16 anni fa
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Anche a me sinceramente come si è messo il mercato dell'animazione degli ultimi anni, per finire con quest'ultimo Mach Girl, sembra che il pregiudizio rivoltole da sempre (all'animazione) sia diventato realtà, c'era bisogno di mangarci ancora su su una serie girellara come Mach Go Go Go, non bastava il film degli ideatori di Matrix che comunque saranno ricordati per quello e non certo per speed racer (con tutto rispetto), ormai non si fa altro che creare opere stantie su opere stantie giusto per il gusto di far soldi come questa notizia dimostra, salvando le poche eccezioni...
Solo una cosa Billy Joe, ti rendi conto di essere nettamente in minoranza, vero? Poi non è per fare paragoni assurdi o essere polemici ma visto che a te le cose universalmente rionosciute non piacciono ovviamente la Gioconda è uno schizzo da quattro soldi, e per abbassare il tiro, facendo un'esempio calcistico un Ronaldinho sarà solo un bambino un pò cresciutello a cui piace giocare a palla, sarà così imagino vero? Dico questo perchè nonostante tu abbia notato i difetti dell'animzione giapponese hai smontato due capolavori come Death Note che forse non brilla per originalità ma certamente ha una regia magistrale, una colonna sonora degna di un film di Hollywood e personaggi che sembrano vivi, similmente dicasi per Code Geass che vive sui sentimenti che riesce a trasmettere ma a te questo non interessa, infatti mi chiedo quali siano i tuoi canoni per decidere comè un'anime (eramente non voglio essere polemico). Comunque è vero che ognuno è libero di pensarla come vuole e ovviamente tu non hai offeso nessuno, però perdonami se leggendo il tuo articolo sono d'accordo su tutto, veramente su tutto tranne l'ultimo rigo che inizialmente pensavo fosse una battuta ma poi ripensandoci bene mi sa che non è così...
baldios
- 16 anni fa
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come si chiamerà in italia, mototopA e autogatto? e uno spin off sulla scimmia del cartone non lo fanno?
MCMXC
- 16 anni fa
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...come amante delle donne al volante, quando ho letto il titolo sono subito entrato in fibrillazione...
...e quando ho visto il video, sono entrato in depressione...che orrore...
È davvero significativo poi come l'animazione giapponese col tempo abbia finito col trasformarsi nei suoi peggiori luoghi comuni, e cioè: fatta al computer, violenta (leggasi l'inutile splatter degli ultimi anni), pornografica (fanservice degno del peggior trash in stile Lino Banfi e Alvaro Vitali). Non c'è da stupirsi quindi che la credibilità internazionale degli anime sia pari a zero, visto che si autoghettizzano pur di spolpare fino all'osso quei poveretti degli otaku. Questione di marketing, certo. Ma fa riflettere come anche un inno al marketing come Hollywood riesca a sfornare ogni anno un tot numero di buoni film, mentre sul versante giapponese quali sarebbero i buoni titoli? Una mediocrità come Death Note e una bambinata malamente mascherata da prodotto adulto come Code Geass?
A questo punto qual'è il futuro degli anime, ancora nelle fumetterie e nelle videoteche o nei sexy shop?