Carina l'idea se non altro per imparare a vestirsi e truccarsi ma penso che le donne italiane sarebbero un fallimento come geisha. Sono troppo rumorose, abituate a dire quello che pensano senza tanti problemi e in molti casi anche poco discrete. Le caratteristiche per essere una buona geisha non fanno proprio parte della nostra cultura. Per quanto mi piacciano l'abbigliamento e l'idea di imparare poesie e musica so che non sarei capace di sopportare molte altre cose (a parte la discrezione, che anch'io trovo una cosa fondamentale nella vita). @jawback: tecnicamente lo scopo non è attizzare ma intrattenere. In effetti questo è un altro problema: spiegare agli uomini italiani (non intendo te, immagino fosse una battuta) che la geisha non è una prostituta.
Bella iniziativa. Certo, chi si iscrive non pretenderà di diventarlo veramente ma è un modo come un altro per divertirsi e avvicinarsi in qualche modo alla cultura e alle tradizioni giapponesi. Ben vengano iniziative come questa.
Una curiosità, Ito è gemellata con una città italiana, Rieti.
mmm io mi trovo d'accordo con Musashi, le donne occidentali paragonate a quelle orientali hanno troppe differenze sia fisiche che culturali per una cosa del genere. Comunque può essere carina come esperienza
Se accettano anche uomini ai corsi, io sono pronto ad andare persino a Milano. Il sogno di una vita: mettermi un bel kimono dai colori non troppo accesi (quelli della foto sono allucinanti), truccarmi da donna, circuire qualche cretino con delle moine e rubargli i soldi (qualcuno dirà che non serve travestirsi da donna, basta una pistola giocattolo). Tanto presenza c'è, bellezza pure, discrezione non tanta (anche sigillandomi le labbra, parlerebbero le sopracciglia), grazia a gogo, non serve neanche depilarsi. Parto.
A musashi. Il vero problema è spiegare agli uomini che le donne in generale non sono putas, ma è come quadrare il cerchio o ricavare oro dal piombo (o materia grigia da un cervello fisiologicamente unchi -scusate il nipponismo, significa "roba fumante che assomiglia vagamente a cioccolata, ma senza la stessa fragranza né sapore", praticamente merda). Che delle prerogative non facciano parte di una cultura, dipende. Anche una ragazza giapponese trucida e alla moda non sarebbe in grado di muoversi con grazia o intrattenere (forse qualche vecchio pervertito). Non tutte le donne italiane sono rumorose, lo stereotipo della donna italiana media sì (per inciso quella che lavora, rompe il cazzo un po' a chiunque, ha due vite con due uomini entrambi di una tristezza infinita ed è stronza -limitiamoci a questo insieme facilmente osservabile in natura). Delle donne che mi è capitato di incontrare alcune avevano un'eleganza e una semplicità di modi che in confronto la moglie dell'imperatore è un picchiatore.
Dovrò dirlo alla mia ragazza... il kimono ce l'ha già... Comunque ogni iniziativa culturale è sempre ben accetta, specialmente dopo la delusione della festa alla scuola elementare che, quest'anno, è stata orribile...
LAVERITà (anonimo)
- 15 anni fa
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cosa non si fa per i soldi! NON TUTTO è IN VENDITA!
L'idea è interessante, lo farei anch'io se solo fossi meno gretta e più femminile XD Ma queste cose le lascio alle donne più femminili e delicate, io mi accontenterei di passare un po' ti tempo in loro compagnia a vedere quest'arte suprema di armoniosità
yuuki85 (anonimo)
- 15 anni fa
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a me sembra solo una speculazione per allietare due ore della vita di questi milanesi. Il giappone non si assorbe in due ore, bisogna sentirlo, essere consapevoli di quello che significa essere una geisha..non sono tutte rose e fiori...il corso dovrebbe essere aperto solo per coloro che davvero sono appassionati e non per divertimento...
Be il prezzo è buono, anche se in realtà sarà una vetrina del corso vero. Comunque visto che la geisha va oltre la mera fisicità se una vuole provare che provi senza timore
KenzotenmaFRNSGL tutti coloro degni di essere chiamati uomini lo sanno "che le donne in generale non sono putas" chi non lo sa semplicemente non è ne è degno ;)
Bella iniziativa, atta ad avvicinare sempre di più due culture così diverse come quella italiana e giapponese. Credo che farò leggere a quella nippofila di mia sorella questo articolo, così l'associazione avrà altri 25 euro in cassa XD A parte gli scherzi, credo che ci saranno (forse) poche iscritte, non mi pare che la cultura giapponese sia vista di buon occhio qui in italia. Ovviamente sono tutti condizionati dagli stereotipi ma in giro di ignoranza ce ne è tanta...
""Messaggio scritto da IoLoSo (anonimo) il 06/03/2009 alle 11:45 (messaggio da moderare) infatti era ANCHE prostitute all'occorrenza ^^""
Non sono d'accordo. Dai documentari e da quello che ho letto in giro poteva capitare che la geisha si concedesse ad un cliente perchè innamorata di lui ma non lo faceva per soldi. I soldi che lui le dava non erano per il rapporto.
PURTROPPO l'immagine (SBAGLIATA) di geisha quale prostituta si è diffusa in occidente a causa dei soldati americani che alla fine della seconda guerra mondiale arrivarono in giappone e incontrarono finte geishe che si occupavano di tutto tranne che arte...
Comunque trovo che sia una bella iniziativa per diffondere la cultura giapponese anche da noi. In due ore impari poco ma c'è scritto che fanno anche corsi più approfonditi Credo che sia una bella esperienza. Trovo molto bello il trucco applicato al viso tinto di bianco. Esalta molto gli occhi, le ciglia e la bocca a cuoricino e copre eventuali difetti del volto. Se non sbaglio il velo di tintura bianca serviva anche a rendere più luminosi i volti di queste donne anche in ambienti con poca illuminazione (la corrente elettrica non esisteva ancora).
Pain
- 15 anni fa
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uh che bello, avviserò la mia raga nella speranza che riesca a finire la cerimonia del thé prima che si raffreddi
Pain
- 15 anni fa
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@Nekomajin se dovessimo affidarci esclusivamente ai documentare allora si che saremmo apposto...diciamo che l'immagine della geisha è arrivata in occidente un pò "deviata" ma ciò non toglie che in passato molte di loro si concedessero ai loro clienti solo per denaro. non si può fare di tutta l'erba un fascio. poi, le condizioni storiche in cui si è sviluppata la figura della geisha non erano mica quelle di oggi
@Pain infatti se volessimo accertarci di come andavano veramente le cose dovremmo tornare indietro nel tempo a intervistare tutte le migliaia di geiko e maiko che si sono viste in giappone durante i secoli Tuttavia continuo a credere che la prostituta e la geisha siano due figure diverse. Forse l'abbigliamento simile alla geisha ma meno curato e con meno stoffa dell'antica prostituta giapponese ha "contaminato" l'immagine della geisha donna d'arte. Il suo lavoro era intrattenere e far compagnia con la sua arte che imparava dopo anni di studio, disciplina e sacrificio. è chiaro che in quanto essere umano il rapporto col cliente poteva anche avvenire ma non era quello il suo lavoro. Il tutto sottolineato come sempre da un umile IMHO cioè secondo il mio modesto parere