Grandissima cavolata dire che in occidente non esistono casi simili a quelli degli hikikomori! Non sono solo i ragazzi giapponesi a venire oppressi da genitori a cui importano solo buoni voti a scuola o che il figlio diventi famoso e ricco. In questi casi è una reazione normalissima quella di cercare di fuggire dalla società che, soprattutto nella figura dei genitori delusi, ti reputa solo un fallito perchè sei una persona "nella media". E non sto parlando a caso.. Purtroppo ho conosciuto una ragazza che si poteva definire "hikikomori" e che abitava a Milano, quindi non proprio fuori dal mondo...
Boam (anonimo)
- 15 anni fa
00
Evangelion è nato proprio pensando a ragazzi come questi. Chiusi nel loro mondo costruito su misura solo per essi e tenendo fuori tutti gli altri.
Per una certo periodo della mia vita credo di essere stato anche io un "hikikomori": mi limitavo giusto ad andare a scuola e non vedevo l'ora di tornare a casa per rinchudermi nella mia camera a leggere, guardare la tv e disegnare (aggiungerei navigare ma all'epoca non avevo internet). D'estate poi non uscivo di casa per tutto il periodo delle vacanze estive ed ero l'unico che tornava a scuola senza il minimo segno di abbronzatura, pallido come un fantasma. Ora sono semplicemente un misantropo e devo dire che se sono cambiato molto è perchè ho avuto la fortuna di trovare una ragazza che mi volesse bene (la mia attuale e bellissima fidanzata ). Io però credo che per chi vive in giappone la cosa sia molto più pesante, in quanto ritengo che la società jappo, così competitiva e stacanovista, predisponga molto gli adolescenti (e non) a subire questo male. Gli Anime ed i manga ci hanno abituato a ridere sulle aberrazioni della società nipponica, dove (ad esempio) il semplice percorso di studi errato ti condiziona irreparabilmente tutto il resto dell'esistenza... per chi ci vive in effetti non deve essere semplicissimo. Cmq anche io sto leggendo il manga Welcome to the NHK ed è davvero eccezionale (oltre che in tema con l'argomento) lo consiglio caldamente.
Ovviamente questi casi esistono dapperttutto, pensate alla classica figura dello "sfigatello" o del "secchione fallito", sono solo i nomi con cui definirlo che cambiano. C'è solo una cosa che non riesco a capire bene di questi Hikikomori, sembra quasi che questi non escano mai dalla loro stanza neanche per andare a scuola o per lavorare, allora mi chiedo come ci riescono, come si mantengono? Capiamoci, anche in Giappone la scuola è obbligatoria come qui in Italia e se un ragazzo non ci va necessariamente dovrebbero venire i carabinieri a prenderti, come pure penso non credo siano molti genitori disposti a mantenere a vita un figlio "fancazzista", eppure qua si parla di circa 850 mila casi.
ma non c'era gia un articolo simile?(in cui fra l'altro mi sono inimicato metà emo del pianeta^^) welcome to nhk non l'ho ancora visto ma fanno riflettere pure gli spezzoni dal vivo contenuti in otaku no video...ora citerei una nota frase di pino scotto ma non mi voglio inimicare l'altra metà degli emo del mondo^^
cmq per quanto riguarda la socetà jappa ... se alle 10 di sera le strade sono piene di gente talmente ubriaca da non stare in piedi e spesso qualcuno vomita in stazione un motivo ci sarà no?;)
Pultroppo questo fenomeno esiste dappertutto e non solo in Giappone ed e perfettamente capibile e non una cosa impensabile, basterebbe che qualcuno gli aiutasse e li capisse ha partire dalla famiglia che molto spesso è troppo impegnata per accorgersi il disagio del proprio figlio che non vuole accettare una società e un mondo che diciamocelo e tutt'altro che facile da vivere, Anch'io nella mia adolescenza mi sentivo grossomodo cosi (naturalmente non sono arrivato al punto di cui l'articolo narrà ma molti atteggiamenti li avevo anche io), se non hai amici o familiari che ti aiutano e naturale che alcuni il mondo non riescono ad affrontarlo e si preferisce creasi un universo tutto tuo dove non esiste il dolore.
E' una malattia sociale dettata dalla società attuale. E' difficile inserirsi in una società concorrenziale e velocissima, non centrano timidezza o insicurezza, puoi essere l'umano più intraprendente di questo mondo, ma se le porte ti vengono chiuse in faccia dopo un po' cedi, perdi pezzi per strada, ti scoraggi, abbandoni e lasci perdere. Il Giappone, a differenza dell'Europa, corre su un treno al alta velocità fatto di ricerca, investimenti, alta tecnologia, alta preparazione tecnica, alto rischio, tutti fattori che rendono lo scalino tra "vita privata" e "vita sociale" difficilissimo da superare. Più si corre e più si lasciano indietro le persone.
Come detto da qualcuno prima di me, "Welcome to N.H.K." racconta molto bene questo problema che affligge la giovane società giapponese. Detto ciò, mi sento di dire che anch'io sono un hikikomori, rispondo perfettamente a tutti i parametri, anche se il mondo lo spacco.
Ma mi domando, quanti problemi ha la società giapponese? tanti, ma tanti. Il problema sta nel ritmo della società odierna, davvero rapida, difficile da sostenere e stare al passo è ancora più problematico. Bisognerebbe forse puntare maggiormente al sociale, soprattutto in un paese come il giappone sempre attento allo sviluppo e alla ricerca, ma così si evolverà davvero o inploderà socialmente? Vedremo.......
questo è un male del nostro tempo, l'unica cosa che si può fare è cercare di aiutarli, nient'altro, in ogni caso devono avere un minimo di volontà per uscire dal tunnel dell'emarginazione sociale... bene bene, con tutti questi articoli magari ci scappa pure la tesina per la maturità...
Davvero un brutto male sociale;la solitudine è una di quelle cose che non augurerei a nessuno,un circolo viziosio da cui è difficilissimo uscire...c'è sempre bisogno di qualcuno accanto! Siamo fatti x stare insieme anke se alle volte finiamo x allontanarci volontariamente...Difficile capire cosa c'è dentro ad ognuno di noi x capire meglio questi malesseri...Alle volte vorrei poter coprire l'occhio destro e vedere nell'animo delle persone (alla HOMUNCULUS)...chissà ke tipi saremmo...
Ciò che proprio non mi sento di condividere è il voler dipingere gente che vive queste situazioni come dei semplici sfigatelli che soffrono una presunta inferiorità nei confronti del resto della società, e che hanno bisogno di essere aiutati. Questo isolamento è quasi sempre voluto, non subìto (ma di certo non vissuto come una "moda" alla stregua dei tanti ragazzini oggi in crisi adolescenziale, che vogliono solo farsi notare). Come per ogni buon misantropo "è il resto della società che è sfigata" perchè banale, superficiale e corrotta, ed in definitiva invivibile per gente che magari ha semplicemente una sensibilità superiore alla media. A questo punto meglio rinchiudersi nel proprio castello a vivere dei propri interessi (di solito tantissimi) almeno nel tempo libero. Se poi c'è da andare a scuola o da lavorare lo si fa comunque, ma per il resto si fa tranquillamente a meno del resto dell'umanità, o almeno di una sua gran parte. Di gente speciale, dalle grandissimi attitudini, che sceglie volutamente di comportarsi così e limitare i contatti con l'esterno al minimo, la storia dell'umanità è piena (vedi Pontormo o Leopardi) e in un certo senso gran parte dei nostri cari mangaka, da buoni artisti (anche se compresi), si comportano proprio così; basta pensare a Kentaro Miura che fa una vita da vampiro (lavora di notte e va a dormire quando albeggia). Ed in fondo noi appassionati di manga non siamo tutti un po otaku? ...soprattutto quì in Italia, dove cmq i manga sono tutto sommato di nicchia. Ok forse son uscito un po fuori tema visto che l'articolo parla di seri e gravi casi patologici, ma se si vuol osservare il problema nelle sue varie e più diffuse sfumature non si tratta certo di un fenomeno raro. Se mi esprimo così è perchè qualche esperienza vissuta in tal senso l'ho avuta. Ciao a tutti gli Hikikomori e gli Otacu presenti!
Ho però pensato una cosa: se si mettono in contatto due o più Hikikomori questi avrebbero molte esperienze in comune, interessi da condividere, ed in difinitiva finirebbero per socializzare... ed a quel punto smetterebbero automaticamente di essere degli Hikikomori! O_O Cacchio sono un genio! ho risolto il problema
Hmmmm, interessante teoria, ma secondo me finirebbero per aggredirsi/odiarsi per l'invasione reciproca dello spazio vitale.
Per il resto al di la del "problema" legato alla non autosufficienza economica, non è tutto sto male la condizione di misantropo ritirato dal mondo....anzi più che una malattia è la normalissima reazione ad una società che meriterebbe di essere cancellata con le bombe. Di certo è molto più malato chi ci lascia le strazze per karoshi o chi comunque si devasta la vita per lo stress e la sottomissione ai capi per avere le briciole che cadono dall'alto.
Alla fine l'hikikomori sarebbe un problema curabile senza problemi se non avesse come uniche vie di uscita ambienti estremamente competitivi come l'università (per chi volesse terminare gli studi) o altri posti di lavoro con pretese mostruose dai dipenenti e salario non certo idoneo. Forse è dall'altra parte della barricata il problema del giappone.
Chissà come potrebbero essere impiegati con lavori da casa gli hikikomori...alla fine il telelavoro è fattibile con le infrastruttre che hanno la...
Posso interloquire Oberon..siamo proprio proprio sicuri che gli "hikikomori" siamo una razza speciale??
Siamo perchè temo di dovermici mettere anche io...perchè questa fase mi sà tanto che la passo anche io un pochino...mi stò facendo troppo assorbire dalla rete e sapete,mi piace anche troppo...
Sono sicuramente una persona un pò sfigata per chi mi conosce nella realtà,un pò sfortunatella,che nella realà ha combinato e combinerà poco,un parolaio,che si costruisce la propria "another life" sul Web...però lo faccio consapevolmente ed in modo propositivo ( e su questo un mio buon amico ha ragione) non sono un troll,non parlo per parlare e non vado a distruggere l'altrui lavoro - che so quanto fatica costa - anzi..se posso dò una mano anche ai miei avversari ( vero fesso) in nome della positività..
Tipo classico della "sinistra" direbbe qualcuno....e quanto si sbaglierebbe non lo sà....
non credo che gli "hikikomori" siamo una razza speciale,ma solo i "bambini perduti" della nostra epoca...personalmente non sono Peter pan...non sono abbastanza un uccello nella mia mente e neppure nel mio cuore...
Non sono abbastanza egoista.. Solo una persona un pò solitaria,e tremendamente vuota.
La nota di Ammaniti era in uno Specialino piuttosto interessante dedicato agli adolescenti in oriente ed occidente...davvero molto bella... <i>Adolescenti,in corsa verso un futuro che non c'è.... </i>..
[<b>Antonio.</b>: "tremendamente vuota"? Non direi proprio!]
@Debris: hikikomori razza speciale non lo so, anche se si tratta di gente che sicuramente ha una sensibilità superiore alla norma (da artista maledetto oserei dire), ed è forse proprio questa sensibilità che li rende speciali, sensibilità che se incanalata e sfruttata positivimente potrebbe portare a qualcosa di speciale e positivo: come ho già detto molti artisti (siano essi letterati, pittori, poeti o mangaka) sono, non dico degli hikikomori, ma sicuramente degli asociali cronici (ma spesso tutto sommato felici e/o realizzati nel loro piccolo). Senza voler fare lo psicologo/psicanalista da quattro soldi basta vivere la cosa positivamente (lo so può sembrare assurdo ma funziona) e trasformarla in qualcosa di positivo. Cmq per esperienza (ho 28 anni) posso dire che questa è solitamente una fase transitoria o che per lo meno col tempo va diluendosi... ma non scompre e non è detto che la cosa sia un male.
p.s.: Debris io sono uno di quelli che è fermamente convinto del fatto che non esistano persone prive di attitudini o abilità particolari, ma solo persone che sono inconsapevoli delle loro peculiarità latenti... cacchio mi faccio paura, quasi quasi fondo una setta new-age! Ciao!
Beh, innanzitutto, la condizione di hikikomori non credo che sia propriamente una scelta libera; più che altro è una scelta obbligata, dettata da una oggettiva incapacità di vivere il mondo che li circonda.Non stiamo parlando di semplici "turbe" adolescenziali, ma di situazioni di vera sofferenza.Infatti il fenomeno non riguarda solo i giovani under 20, ma anche quelli compresi nella fascia di età 20-30, e quì le cose sono veramente più complicate.Magari è un modo di esprimere un fortissimo disagio, che non implica, come talvolta succede, l'uso di droghe o di comportamenti deviati (sarebbe ben più grave);Non voglio fare il sociologo o lo psicologo d'accatto, ma si tratta veramente di un problema grave.
@jabawack Le sequenze dal vivo di Otaku no Video sono una PARODIA di quelle trasmesse dalle trasmissioni stile "la vita in diretta" giapponesi, riguarda con occhio attento l'intervista al cosplayer di Gundam e chiediti perchè ha dietro la mascherina di Char e perchè si vede così bene nella foto ricordo (oltre al motivo per cui avrebbe dovuto concedere un'intervista se non voleva farsi beccare, specie dalla segretaria che s'inchina manco fosse l'imperatore in persona...)
Comunque il termine hikikomori è solo un nome di un fenomeno che è sempre stato presente nel mondo, forse più oggi di ieri, ma non è un problema solo nipponico... Io ho già aiutato delle persone a uscire fuori da questo tunnel, perchè io per primo rischiavo di finirci (e se mio padre non moriva di tumore forse ci sarei finito eccome...), se avete bisogno di qualche consiglio o solo di essere ascoltati vi darò la mia mail.
@ryogo ma non erano interviste reali....(giuro che su qualche rivista ho letto che lo erano)... mi son preso male per niente?? bon magari stanotte gli do na riguardata. thx comunque
luviblu, evidentemente non hai mai conosciuto la VERA SOFFERENZA se ti permetti di scrivere che quei ragazzi sono solo degli "sfigati" come li chiami tu. Qui ci troviamo di fronte ad un vero e proprio rifiuto di mostrarsi al mondo e le cause possono variare da persona a persona. La società, i genitori troppo assenti e che usano la scusa del lavoro per non occuparsi dei figli.... a chiunque, vedendo come il mondo sta andando a rotoli, verrebbe voglia di chiudersi in camera e non uscire più. Parlo per esperienza personale. Per tre anni ho vissuto questa vita. Sveglia di notte e a letto di giorno. Non perchè fossi una "sfigata" o perchè non avessi voglia di far nulla, ma perchè il bullismo a scuola, la solitudine e l'ignoranza dei miei genitori mi avevano convinta a crearmi un mondo tutto mio sulla rete. Solo grazie alla nascita di una terza sorellina in casa ho avuto il coraggio di uscire per andare a trovarla in ospedale ed è solo per lei che ho iniziato a condurre una vita "normale". Tutto questo per dire che le ragioni per cui questi ragazzi si chiudono potrebbero essere molteplici, ma assolutamente non si tratta di persone che non hanno voglia di far nulla. Semplicemente sono troppo deboli e i genitori, che fingono, o non hanno voglia di vedere il problema, lo son ancora più di loro.
luviblu@ e proprio per pregudizi come il tuo che fanno in modo che siano ancora piu a disagio con gli altri... perché non provi a conoscerla la persona prima di giudicare
"degli sfigati appunto" Complimenti per l'ignoranza... Spero che tu, un giorno, possa trovarti in una situazione vicina a quella di questi ragazzi e solo allora, forse, potrai capire.
[<b>Moderatore</b>: Ragazzi, qua si la discussione può scadere velocemente, vi prego di non esagerare. Avete sicuramente tutti dei buoni motivi per pensarla come volete ma non fatemi fare brutta figura come neo-moderatore - Narzal]
Beh come prima cosa inizia ad imparare l'italiano che male non fa. Di certo non depone a favore di una capacità di comprensione tutto questo tuo accusare senza aver esaminato le cause, anzi avendole proprio negate a priori.
Poi vedi, è tutta una questione di cultura la definizione del prossimo che si può dare. Chi non ha cognizione di causa dice "ah son dei fessi" mentre chi ha un minimo di preparazione sulla questione della salute mentale vede un sacco di altre cose.
Wah...i commenti di luviblu mi han fatto davvero incavolare. Anzi adesso visto che ci sono tiro il sasso ed anzichè nascondere la mano la metto in vista ed alzo il medio...
Giusto per curiosità...chi sei tu? Che fai nella vita che possa giustificare tanta arroganza e presunzione di superiorità? Hai mai avuto a che fare con qualcuno in posizione di superiorità che per partito preso ti vuol fare le scarpe? O con persone che non accettano il tuo modo di essere e che bollano qualsiasi tua azione come una cosa da falliti? Perchè dal mio punto di vista è proprio la gente come te, che col parallelo sensibile=diverso=sfigato rende possibile i feomeni come quello dell'hikikomori o dei deboli che si sottomettono a chi li maltratta e dopo reiterati abusi finiscono per ritirarsi dal mondo. Gente che fa quati ragionamenti merita davvero tutto il disprezzo possibile.
[<b>Moderatore</b>: Uff, fa caldo qui. Io fossi in voi prenderei la scusa per fare un discorso costruttivo invece che cercare la lite a tutti i costi - Narzal]
Debris (anonimo)
- 15 anni fa
00
Tranquillo Oberon io la vivo in modo positivo...altrimenti davvero sarebbe finita...
Se fondi una setta - od ungruppo su Faccia di pietra ( sic) voglio la tessea numero 2.
Concordo con Armisael... in pratica uno dei mali più grandi della nostra società è l'ignoranza, che va a braccietto colla superficialità, l'insensibilità e l'egoismo... si fa presto a sparare commenti inopportuni e fuori tema senza aver neanche provato a leggere due righe sull'argomento, ma se anche le nuove generazioni, che son le dirette interessate, approcciano in maniera così ottusa alla vita... davvero, quale futuro ci stiamo (vi state) preparando? Ricondurre tutto ai "bulli" o ai "genitori poco presenti" (ma che centrano? magari fosse così banale il problema) davvero denota una conoscenza della vita pari a quella assimilabile guardando "fiction" e "telenovelas" di quarto ordine... e mi fermo quì per rispetto al nostro caro moderatore
@Gioielle: ovviamente anche tu hai la mia solidarietà: tessera n. 3!
Boh (anonimo)
- 15 anni fa
00
Mod in un discorso costruttivo lasci passare frasi tipo "sono semplicemente degli sfigati" ? Senza togliere nulla al libero pensiero eh ma tra i vari post c'è chi afferma di essere o essere stato un hikikomori , quindi è anche un offesa verso i vostri utenti , almeno cancella i suoi post (guarda facendo così il topic rimane costruttivo e in più previeni del flame o/ ) o modificaglieli boh lol vabbeh vedi tu
cosa dire, se vivete in una società ipercompetitiva come il Giappone e' ovvio che accadano cose del genere. Ma non e' solo il Giappone, in cui succede questo, anzi sia in italia che in europa il fenomeno e' molto piu' diffuso di quanto sembri.
Beh esiste anche In Italia e in Europa questo fenomeno ma in Giappone e molto più grave basta guardare le statistiche dei suicidi di giovanissimi che e molto alta (il che posso definirla una loro emergenza sociale), ciò non toglie che questo fenomeno a mio parere si sta allargando e va esaminato caso per caso perchè evidentemente non tutti sono uguali, si deve ammettere però che se questo fenomeno assume tali proporzioni e colpa buona parte della società crudele e menefreghista come ho già detto prima, poi qualcuno ha detto che sono solo degli "sfigati" questa affermazione non mi trova daccordo, per come la vedo io e solo gente troppo debole d'animo che non riesce ad affrontare questo mondo, gli "sfigati" come dice qualcuno sono ben altri che si credono chissa chi solo perchè frequentano certi posti o fanno determinate cose e mi fermo qui per non alimentare liti e per rispetto al moderatore (sperando che non l'abbia già indispettito il moderatore XD).
BigJammy (anonimo)
- 15 anni fa
00
Per come la vedo io questo fenomeno è molto diffuso anche in Italia, conosco un paio di ragazzi in questa situazione che sembrano "spariti" dal mondo. Ma vorrei solo far notare una cosa, moltissimi geni del passato avevano problemi di socializzazione o psichiatrici (basta pensare a John Nash o Einstein), e spesso questo essere "diversi" anche se in modo positivo porta l'uomo a isolarsi dal mondo. Un po' perché rimangono delusi dal mondo, o non trovano qualcuno simile a loro con cui condividere le emozioni, o magari si sentono l'invidia degli altri addosso, ciò li porta a rinchiudersi su se stessi per coltivare i propri interessi. Con questo non dico che tutti gli hikikomori siano dei geni incompresi, ma può capitare che alcuni di loro abbiano un tipo di intelligenza molto sviluppata in un particolare campo ma che non rende a pieno nella società moderna (come Einstein che si dice andasse male in matematica a scuola)
@ Oberon: la penso più o meno come te sull'argomento. Giusto un po' di tempo fa è stata pubblicata una notizia del genere sempre su questo sito, e la discussione è stata accesa. Già nell'altro post avevo citato persone come Thoreau o McCandless che si sono allontanati dalla società di propria spontanea volontà per entrare in stretto contatto con la natura. Secondo me tutte le persone con un po' di interessi intelligenti possono essere considerati hikikomori, visto che la stragrande maggioranza delle persone non ha niente di serio da fare nel tempo libero, e io stesso faccio fatica ad incontrare persone che abbiano i miei stessi interessi.
@ jabawack: io stesso mi ero scontrato con te la scorsa notizia, sebbene non sia emo per niente (anzi...). Poi per quanto mi riguarda la frase di Pino Scotto la puoi anche citare, visto che mi piace molto.
Ho prenotato in fumetteria i primi due numeri di Welcome To The NHK e non vedo l'ora che arrivino per leggermeli.
Slan (anonimo)
- 15 anni fa
00
Einstein aveva problemi di socializzazione e andava male in matematica? Su quale fumetto l'avete letto?
@oberon "..Di gente speciale, dalle grandissimi attitudini, che sceglie volutamente di comportarsi così e limitare i contatti con l'esterno al minimo, la storia dell'umanità è piena (vedi Pontormo o Leopardi)..." Leopardi non era un hikikomori, la sua non era una scelta voluta ma semplicemente necessaria...leggetevi quando parla della social catena e capirete...
@bruttabestia in effetti entrambi ci siam andati giu un pelo troppo pesanti nel primo post su sta roba(in effetti tutta la "pacata discussione"^^) cmq per evitare rotture al neo mod evito di postare la frase di scotto che creerebbe flame(letteralmente indi avrai capito qual'è^^) cmq se mi scaldo tanto contro certa gente è per il fatto che io non ho avuto certo na vita in discesa... vedo che tiran fuori bullismo e company ma tapparsi in casa è imho e rigorosamente imho una strategia da "perdenti". poi...se avessi un euro per ogni volta che mi è crollato il mondo addosso e mi son rialzato potrei tranquillamente comprarmi italia 1^^ razzo.. imho se uno è in difficoltà morde invece di nascondersi poi va a opinioni. bye^^
Certo buttiamo fuori di casa una persona che ha dei problemi a rapportarsi con la società...tipo buttare in mare uno che non sa nuotare per insegnargli a nuotare. Sai che sei un genio, come han fatto a non pensarci prima.
Poi in tutta onestà tralasciando i casi limite è perfettamente razionale essere disgustati dal prossimo, anzi il vero degenerato è quello che in questa società si trova a suo agio e la sostiene adeguandosi ai ritmi ed alle consuetudini disumane che la definiscono.
Poi c'è chi è mentalmente stabile e pur essendo disgustato dalla maggior parte dei propri simili ce la fa a viverci in mezzo senza particolari traumi, ma con abbondante stress, e c'è chi invece non resiste ad uno stato continuato di pressioni di ogni genere e per non esserne schiacciato si ritira, alcuni consciamente altri no.
Se poi c'è qualcuno che si sente in diritto di criticare e giudicare queste persone dall'alto della propria "esperienza di vita vissuta" (e non per sminuire alcunchè ma non penso che in una società individuale (contrapposta ad una "collettiva" quale è quella giapponese) come quella italiana abbiate potuto sperimentare chissà quali devastanti traumi SOCIALI per poter avere davvero cognizione di causa sull'argomento) come ho gia detto, fatevi un esame di coscienza su come avete finora trattato il prossimo.
E visto che siamo in vena di citazioni: "This is my life, this is my life I'll decide not you!"
@ bruttabestia: si anche io la penso così, quando si hanno un po’ di interessi intelligenti, appassionanti ed appaganti viene automatico dedicarsi solo ad essi ed escludere dal proprio bozzolo tutto il resto che è così mediocre, triste ed aberrante. Certo noi facciamo un discorso un po’ più generalista visto che quella dell' Hikikomori credo sia una patologia un tantino più complessa e seria.
@ luviblu: guarda con tutto il garbo del mondo e senza polemizzare ti voglio dire che: 1 - innanzitutto ti auguro di non avere figli se la pensi davvero così … 2 - non credo che se uno si ritrova un figlio che vive la realtà in maniera così problematica, la prima cosa che debba fare sia prenderlo a calci per costringerlo a tornare alla vita reale: ci parli, lo incoraggi, provi a capirlo, lo lasci un po’ respirare dandogli tempo... di certo non credo sia possibile forzare niente e nessuno a cambiare opinioni nei riguardi della società. Così credo che aumenterebbe solo l'astio. E poi così riconduci tutto ad un ambito da "crisi adolescenziale" che credo riguardi relativamente poco la questione. Ci sono articoli che parlano di auto-reclusi adulti (che di certo non vivono alle spalle di mamma e papà avendo tagliato il cordone ombelicale da tempo) che vivono questo rifiu-to spesso senza trascurare neanche i loro doveri lavorativi (anche se magari si limitano a fare il mino indispensabile per sopravvivere).
E poi davvero... banalizzare infantilmente il tutto riconducendolo ad un essere "perdenti" o "vincenti" , "fighi" o "sfigati"... mi sa che siamo rimasti ad uno stereotipo adolescenziale che sguazza di brutto nel qualunquismo e nei luoghi comuni: Ci sono sfigati che sono degli esibizionisti dalla gran faccia tosta e che credono pateticamente di essere dei vincenti, e ci son degli autentici talenti, che semplicemente vengono etichettati come nerd perché in realtà superiori alla gretta media dei coetanei e non, e che alla fine preferiscono appartarsi da questo schifo. Non credo proprio quindi che la questione verta su un aspetto così ordinario, un minimo di apertura mentale dai! Come diceva Bertrand Russell : "Il problema dell' umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. " Ognuno tragga le proprie conclusioni…
Anch'io sto leggendo NHK, lo consiglio caldamente a tutti coloro che vogliono sapere di più sugli hikikomori. Anch'io potevo definirmi una di loro, sopratutto grazie alle continue pressioni di mia madre che voleva a tutti i costi che diventassi pianista, di mio padre che invece mi voleva scrittrice, dei miei compagni che mi prendevano in giro perchè ero la prima della classe, delle mie compagne che sparlavano di me alle mie spalle... Uscivo solo per andare a scuola e al corso di pianoforte, ogni volta che uscivo era sempre di sera ed ero sempre da sola, non parlavo con nessuno, ma non me ne importava: ero praticamente Hikikomori... Anche se, come avete detto voi, per un giapponese deve essere ancor più terribile diventarlo, in quanto la sua società è davvero molto più esigente della nostra. In quanto a me... sono uscita dalla situazione imponendomi. Ho smesso con il piano, ho iniziato a farmi rispettare tra i compagni e stringere amicizie tra le compagne, uscire di più con loro al pomeriggio... Intanto ho iniziato a essere più d'accordo con mio padre, e ora, infondo, desidero anch'io diventare scrittrice. Povero Jun, gli auguro di riprendersi al più presto...
@ jabawack: secondo me l'hikikomori ha problemi molto più seri di questi, è proprio sentirsi totalmente diverso dalla società, ed è questo che lo porta ad estraniarsi. Non è questione di avere una vita facile o difficile, perchè noi TUTTI dobbiamo affrontare delle avversità (vorrei proprio conoscere qualcuno a cui fili tutto bene), non è questione di sapersi rialzare ma è un 'solo' sentimento di disadattamento. E' una situazione più complicata di quanto sembri, ma non è decisamente detto che un hikikomori sia infelice: la scelta può anche essere spontanea.
@ Armisael: complimenti per la citazione. Pochissime persone sarebbero state in grado di farne una del genere (e anche di capirla); comunque è stata proprio una coincidenza, visto che dopo aver postato il primo commento mi ero andato ad ascoltare quella canzone dei Judas Priest.
C'è chi pensa che gli Hikikomori siano solo degli sfigati che si devono svegliare, ma non sa che spesso sono in una condizione tale in cui qualsiasi tentativo facciano per socializzare o per vedere il mondo esterno un po' più felice, si ritrovano un sacco di persone (spesso in casa) che fanno di tutto per renderli di nuovo depressi... Facile parlare quando si hanno dei buoni amici (o presunti tali di cui bisogna vedere cosa abbiano fatto di concreto per meritarsi la stima delle altre persone), ma se nessuno ti considera una persona, anzi un peso, e qualsiasi sforzo fai ottieni solo un muro di diffidenza perchè non hai neanche il diritto di PENSARE con una tua testa, e vedi che gli amici invece di aiutarti si allontanano da te perchè gli metti tristezza, cosa faresti? Proveresti a parlare e discutere le tue sacrosante ragioni... e se ciò generasse ancora più derisione?
Quoto RyOGo, anche se può sembrare una banalità, in effetti è proprio vero che gli amici autentici si riconoscono nei momenti difficili; e chi ha delle amicizie così profonde può davvero sentirsi fortunato.
Comunque come avevo già detto ho vissuto e purtroppo sto ancora vivendo un periodo simile a quello di un Hikikomori. Son quasi due anni che sto in casa e il bello è che ho 21 anni, dovrei lavorare e vivere questa gioventù che non tornerà (come dice mia madre) però il mondo mi guarda storto. Mando curriculum a vuoto, ai colloqui mi guardano e mi trattano da idiota perchè sono introversa e timida. Alla fine ti viene da pensare che sei fatta in modo sbagliato, che tanto non potrai raggiungere obiettivi alti come gli altri che invece si sono uniformati alla grande.
Ti chiudi in camera e stai al computer per svariate ore, sentendoti a tuo agio perchè nessuno può arrivare lì e farti sentire colpevole di non essere come gli altri, di non farti vergognare del tuo hobby. Ti senti protetta.
Però questa non è vita è solo sopravvivere.
Manca la forza d'animo che hanno quelli che ci chiamano sfigati (come un'utente di qualche riga più in su). Il problema è trovarla e non continuare a pensare di essere dei 'prodotti fallati' a cui manca.
Lo so è un discorso da emo del c***o però, credo che sia un po' quello che provano i pseudo hikikomori. Manchiamo di forza d'animo, tutto qua. Il problema è che non sappiamo dove trovarla.
Vado a tagliarmi le vene ascoltando i mai kemikkal romanzzzss XD
Avevo già espresso il mio parere sull'argomento nell'altro articolo, non rientro nella categoria, ed ho una vita diciamo "nella norma" se cosi vogliamo definirla.
Credo di essere una persona di "ampie vedute" e lungi da me a sentenziare su qualsiasi argomento di punto in bianco, sopratutto su un fenomeno del genere, però una cosa mi sento di dirla.
Ho qualche amico che pur non avendo raggiunto situazioni simili, si è comunque emarginato per un motivo o per un altro dalla società, conoscendoli più a fondo, ho notato subito una sensibilità, un'empatia e intelligenza molto rara nelle altre persone, fino a che risulta estremamente più appagante stare in loro compagnia.
Se posso permettermi di esprimere ciò che penso, è che in queste persone manchi ad ogni modo un pizzico di pragmatismo, e sopratutto la positività in ciò che li circonda, d'accordo "la società fà schifo" o "la vita è impossibile" ma sforzarsi di trovare anche ciò che c'è di bello può solo che aiutare, la solitudine può essere un bene sotto certi punti di vista, ma non lo è in egual misura per altre cose.
L'uomo è un animale sociale no? e credo che in fondo si venga sempre coinvolti in un dialogo sppur minimo ed intimo, con gli altri.
@ Slan, precisazione che non c'entra molto, ma visto che l'hai chiesto.. : Einstein aveva una sindrome quasi simile all'autismo, era dislessico e incominciò a parlare molto tardi da bambino... Ovviamente non socializzava più di tanto. Inoltre, il fatto che non andasse bene a scuola non è una leggenda... sono andato a Berna recentemente e ho fotografato la sua pagella di quando aveva 17 anni (mi pare) Guardare per credere: http://img13.imageshack.us/img13/7685/pagella.jpg Di fisica aveva 3....... XD
Per quanto riguarda la questione Hikikomori, beh, mi limito schierarmi dalla parte di oberon.
@ Edillian: "L'uomo è un animale sociale no?" Come diceva il buon Hobbes, l'uomo per sua natura non tende assolutamente a socializzare... lo fa solo per timore degli altri individui e crea la società, per paura che qualcun altro gli rubi una parte della sua libertà; e per poter mantenere questo stato, scende continuamente a compromessi.
Ovviamente è una teoria come tante... ma che fa riflettere.
Ovviamente questi casi di Hikikomori sono davvevo preoccupanti...oltre a portare al suicidio, realmente come vivono? I genitori non impongono nulla? Giorni senza studiare,uscire di casa,leggono manga e navigano su internet. E poi? Posso capire le difficoltà nel rapportarsi con gli altri, con la famiglia, la scuola, gli amici...ma nessuno li aiuta?' I nerd americani sono solo timidi goffi e bruttini, ma non sono così asociali! Misantropia? si può parlare di questo??O sono troppo sensibili e non accettano i tempi d'oggi??
beh.. che dire nell'articolo è colpa dei genitori. Chiamare un maschio Jun che è un nome da donna non l'aiuta certo a inserirsi nella società ^^"
Seriamente: se hai una tua visione del mondo che reputi giusta, ma quello di adesso non è come quello che vorresti. Allora datti da fare per farlo diventare come lo vuoi tu!! Non diventare apatico e non rinchiuderti in te stesso ma parla, confronta le idee con i tuoi amici,parenti,gente che frequenti anche in palestra al lavoro.. e puoi stare sicuro che chi ti ascolta seriamente o ti da un consiglio sincero è una persona di cui ti puoi fidare
Si te stesso non reprimerti mai fai quello che ti piace fare
E se scredi che solo a te interessa quel che ti appassiona sbagli, manifesta i tuoi interessi e troverai altri che li condividono
La vita è in continuo movimento non esiste nessuna situazione che sia irreversibile sta a noi reagire
Il fenomeno degli hikikomori è qualcosa di cui si sente parlare da un po' di anni a questa parte prevalentemente in Giappone , ma non è certo circoscritto al solo Sol Levante. Verosimilmente in occidente casi simili di ragazzi che vivono isolandosi, estraniandosi, perdendo il contatto con la realtà della vita sociale e perdendo i contatti nella propria rete sociale vengono semplicemente definiti in altro modo dalla letteratura medica, sociologica e psicologica oltre che dai giornali. Personalmente credo sia indubbio il peso delle norme sociali che gravano su molti di questi giovani che non riescono a farvi fronte solo con le proprie forze. Certamente è vero che alcune tipicità proprie della società giapponese possono risultare più critiche, ma bisogna anche dire che le società postmoderne globalizzate dei paesi più ricchi per molti aspetti tendono a proporre fenomeni simili: l'importanza dell'apparire, il ruolo dei media, perdita di valori, perdita di reti sociali di sostegno reale, cambiamento dei ruoli famigliari e della struttura famigliare. Il fatto poi che la società nipponica sia altamente votata alla competizione intragenerazionale oltre che intergenerazionale e che ci sia un sistema scolastico particolarmente spietato anche nella precoce selezione dei migliori, costituisce ulteriore elemento disaggregante e, per alcuni, mortificante tanto da portali a rintanarsi letteralmente tra le sicure quattro mura della propria stanza.
Slan (anonimo)
- 15 anni fa
00
Attenzone, riferendomi ad Einstein io ho parlato di matematica, per quale aveva fin dall'inizio mostrato una spiccata attitudine. Durante la sua giovinezza poi non fu un puttaniere ma quasi. Se ti interessa leggi il seguente libro "L'Uomo senza frontiere" di Jeremy Bernstein, scritto da un fisico che studiò a Princeton dove insegnò Einstein. Andava male a scuola non perchè avesse chissà quali problemi, ma solo perchè era insofferente verso il modello educativo di tipo prussiano che vigeva a quei tempi. Più che un hikkikomori era sempicemente troppo eccentrico e geniale per i suoi contemporanei...
AnimeDreamer (anonimo)
- 15 anni fa
00
Io sto attreversando un specie di periodo così,ma ho paura a paragonarlo a quello dei giovani giapponesi. Non so,si teme un pò l'ammettere che ci stiamo rinchiudendo.Beh,a me succede cosi.Non mi piace piu uscire,ne passare il tempo con gli amici.Durante la settimana sto in camera mia a non fare niente e esco per andare a scuola,stop. Il sabato pomeriggio e sera esco,ma con poca voglia.Il sabato sera preferirei starmene a casa a vedere la tv. E non riesco a capire come posso essere diventata cosi,io che prima uscivo tutti i giorni..e quando dico tutti i giorni intendo tutti,tutti.:) Beh,non me ne capacito.Non so cosa mia sia successo....