La prima serie è stata bellissima, ora aspetto la conclusione di Paris-hen sottotitolato, e l'avvento di una nuova serie è un'altra bellissima notizia! Senza dubbio questo titolo è tra i migliori del suo genere e non solo...
Generalmente giro alla larga dagli shoujo viste le recenti pubblicazione, che non sono certo dei capolavori a volte si dimostrano il contario di un capolavoro. Però Nodame Cantabile mi attira parecchio essendo un manga molto apprezzato dai ragazzi e da persone che sinceramente trovo un pò incompatibili con gli shoujo. Un'occhiata ce la posso dare, di sicuro non mi farà male. Un'osservazione: le donne mangaka sono quelle più cagionevoli. La Hoshio sparisce ogni 3 mesi, la Yazawa ha interrotto la pubblicazione di Nana giusto qualche giorno fa e ora anche lei...per non parlare di altri autrice che magari non conosco. Spero che si riprenda presto, faccio i miei migliori auguri di pronta guarigione^^
Questo, a differenza di Sweet Blue Flowers, potrebbe essere quel titolo appartenente a un genere che non mi piace ad attirarmi lo stesso. Forse perchè, come ha già detto ichimaru, piace pure a coloro che hanno gusti differenti, il rispetto dei fan e il tema della musica classica è un titolo che potrei guardare con gusto.
Sono molto curioso per questo titolo, mi ispira molta curiosità, cercherò sicuramente di guardare l'anime il prima possibile.. Ovviamente sarei molto interessato anche al manga, se qualcuno le editasse (magari jpop o la neonata gp )
Bellissimo Nodame.. anch'io sto aspettando i sub della seconda... e la notizia di una terza serie mi rende anche più felice! Magari il manga venisse in Italia... è così strano che nessuna casa editrice italiana l'abbia comprato.. è molto popolare in Giappone... i misteri della vita! La storia è troppo bella e originale... uno shoujo fuori dai canoni tradizionali... Semplicemente splendido!!
Beh, non hanno tutti i torti a mettersi in procinto di concludere l'anime con una terza stagione, visto che il manga è interrotto sine die, purtroppo (sensei, guarisca presto!)
Anch'io vorrei leggere il manga, cosa per ora impossibile, e/o vedere l'anime. Gli shojo li apprezzo molto e questo titolo sembra peraltro molto più di un semplice shojo
Avevo letto qualcosa al riguardo e ora vedo che è ufficiale: considerando che sono a metà della seconda serie da un po', forse riuscirò a mettermi in pari per l'inizio della terza! A dire il vero, non stravedo per "Nodame Cantabile", perché, per i miei gusti, ricorre eccessivamente alla demenzialità (cosa che sicuramente per altri sarà il suo punto di forza!), ma nel complesso la ritengo comunque una buona serie.
Praticamente annunciano la conclusione di una serie prima che l'autrice ne abbia realmente scritto il finale...hmmm...perchè la cosa suona strana solo a me? Cmq un'appendicite, per quanto possa essere grave ha una degenza al più di una settimana...ok che esistono le complicazioni ma qui qualcuno o esagera oppure nasconde qualcosa. Prima tunnel carpale poi maternità, adesso questo; capisco essere cagionevoli di salute ma questa è ad un passo dalle malattie autoindotte...
Eleison (anonimo)
- 15 anni fa
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@Armisael "nasconde qualcosa" Occuparsi di un bambino nel suo primo anno di vita (diciamo anche i primi due anni) è un lavoro a tempo pieno. Se Tomoko Ninomiya ha deciso di rivedere le sue priorità e dedicare il suo tempo al piccolo Kousuke non è certo da biasimare. Sono sicuro che sia veramente difficile per lei trovare il tempo per disegnare manga in questo periodo. Bisogna solo avere pazienza e attendere che il neonato cresca un po'.
Per quanto riguarda la terza serie di Nodame, beh ho sentimenti contrastanti: da un lato sono felice anche perché finora ho visto tutto ciò che sia stato trasmesso (sia anime che drama), ma allo stesso tempo mi inquieta un po' il fatto che, per forza di cose, gli animatori dovranno realizzare un finale senza materiale cartaceo al seguito. Spero solo che cerchino di crearlo su indicazioni dell'autrice.
Il manga di Nodame, per chi è interessato, si riesce a trovarlo tradotto in italiano (come l'anime) grazie all'impagabile lavoro dei fansub. Finchè non verrà pubblicato anche in Italia, merita di essere letto anche così, a costo di qualche diottria (o almeno io quando leggo libri e manga sullo schermo del pc lascio sullo schermo sempre un po' dell mia vista XD). Però non è uno shoujo ma uno josei (l'equivalente dei seinen). Speriamo che l'autrice si riprenda presto; magari i suoi mali sono una conseguenza dello stress a cui è sottoposta: già la vita di un mangaka sembrerebbe essere assai pesante (almeno dalle varie notizie che si possono leggere), poi come diceva Eleison non è roba da poco seguire un neonato; poi immaginano ci siano un sacco di aspettative che le pendono sulla testa; le auguro di rimettersi presto!
Bah vedo che parecchia gente che lavora riesce a stare dietro benissimo anche ad un neonato, sto mito del bambino che occupa a tempo pieno mi ricorda molto tutta quella gente che si fa sei mesi di ferie pagate per "gravidanza a rischio" quando invece è solo poltronite acuta...ed una disegnatrice il lavoro lo può svolgere (deve?) benissimo in casa, non regge neppure la scusa delle attenzioni necessarie...quindi salvo condizioni fisiche precarie come un abitante del biafra, poche balle su. E' così grave ammettere una crisi creativa? Resto dell'idea che avrebbe fatto più bella figura restando sul vago citando lo "stress"...
E intanto in italia continuano a dormire,sia per quanto riguarda nodame che per molti altri titoli,sia manga che anime,che meriterebbero di arrivare nel nostro paese ma nessuno si decide a pubblicare per poi pubblicare serie vecchissime o di basso livello:basta guardare cosa sta facendo ultimamente la dynit:dopo haruhi e fmp non ha piu fatto uscire niente di buono (salvo forse freedom,ma con modalità di uscita discutibili).
@ Armisel sei un po' troppo duro; c'è situazione e situazione; non sono madre ma ho lavorato talmente tanto a contatto con genitori e bambini, anche molto piccoli, che posso dirti che non vale la stessa regola per tutti. C'è sicuramente chi se ne approfitta, chi davvero non ce la fa, chi ce la fa benissimo... ma le situazioni con i neonati sono talmente varie che una regola non c'è. Le mie erano solo teorie. Ma stiamo andando molto OT!
Non ho mai visto questo anime, forse perché non ne sapevo neanche dell'esistenza... Comunque mi ha incuriosita, quando avrò un po' di tempo me lo guarderò certamente. Per il manga peccato che non c'è in Italia, non mi sarebbe affatto dispiaciuto.
Sono duro però sono giusto, qui non conta un cavolo
Dicevo...sono duro perchè tra reparto e "conoscenti" ne vedo a vagoni di casi del genere e trovo intollerabile che si siano creati questi "miti" in merito alle condizioni di salute quando si tratta in fin dei conti solo di uno stato fisiologico lievemente alterato. Ci sono casi e casi ovviamente ma mi pare strano marciarci così tanto.
Comunque tornando in tema, effettivamente è curioso che nessuno l'abbia pubblicato in Italia, ma essendo ancora lontano dalla conclusione, con i presupposti delle interruzioni già avvenute, non è una cattiva mossa attendere di avere il pacchetto completo...
Se pensiamo ai mangaka come degli artisti (creano storie e disegni no?) allora non dovremmo stupirci se hanno delle pause più o meno lunghe, se invece i mangaka devono diventare dei semplice operai che utilizzano idee standard/commerciali per sfornare il prodotto richiesto dagli stessi fan allora è giusto lamentarsi e anzi bisogna spronarli per avere il premio di produzione a fine anno (altro che Golden Week!).
Preferisco un manga con tempi lunghi/lunghissimi ma con una storia completa, bella e originale. Per dipingere l'intera Cappella Sistina Michelangelo ci ha messo la bellezza di 6 anni Poi se l'autrice si prende delle pause per questioni familiari o questioni creative poco mi interessa.
Spero che il manga venga un giorno licenziato dalla J-POP, almeno avrei la certezza (o quasi) di uscite regolari, qualità garantita ad un prezzo onesto (e non come Pluto che strapago per una versione penosa).
Avete notato che Tomoko Ninomiya è l'ennesima mangaka che sospende la lavorazione dei suoi manga per problemi di salute? Sembra veramente che ci sia un'epidemia che attacca solo i mangaka. Comunque speriamo che si sia ristabilita del tutto e che sia di nuovo in forma.
Io finora ho visto solo la prima serie e l'ho trovata bellissima! Una storia particolare e intensa, in cui l'amore per la musica è protagonista. La colonna sonora poi è splendida e può avvicinare alla passione per la musica classica tante persone che magari non ne sono abituate all'ascolto. La cosa straordinaria è che ti sembra di ascoltare la musica anche solo guardando le tavole disegnate dalla Ninomiya... E' bello sapere che ci sono autrici intelligenti e sensibili come lei, soprattutto considerando il panorama a volte arido e squallido delle proposte creative. Consiglio la visione di "Nodame" a tutti!
La Paris-hen prima serie mi ha lasciata parecchio male, perché, con tutto il materiale che c'è, io ci avrei fatto una serie da almeno 23 episodi. Perciò, quando ho sentito la notizia della nuova serie, mi sono detta che probabilmente aspetteranno al fine del manga - che è ormai prossima, è più che palese - per farla. E io lo spero tanto, sinceramente. Perché, finora, ha seguito il manga punto per punto e anche le modifiche fatte non sono mai state rilevanti. Sperando che non si presenti anche per questa serie il brutto vizio dei giapponesi di fare l'anime prima del tempo e di rovinare così il finale di una storia. -_-
Se volete un consiglio, guardatela in inglese, la Paris hen: io feci così, altrimenti la starei ancora ad aspettare.
I mangaka si ammalano come tutti (e comunque, che si sappia, il prossimo mese il capitolo uscirà!); solo che, essendo la loro produzione decisa in base alla rivista, è ovvio che venga annunciato se l'autore in questione non sta bene e che quindi il capitolo non uscirà. Se uno scrittore X si ammala e il suo romanzo non arriva in casa editrice per quella settimana, ma due settimane dopo, a noi lettori non verrà certo detto, per dire. Se l'uscita di un libro viene spostata è per questioni che riguardano la casa editrice, non l'autore.