non so... ha un che di infantilmente inquientante... sia per colonna sonora che per colori e immagini... per quanto io detesti i film interamente in CG la questione si bilancia col fatto che adoro i corti, e questo l'ho trovato davvero suggestivo. alcune scene sono assolutmente iperrealistiche... l'uomo con 3 gambe e due teste (anzi la "cosa" meccanica dovrei dire)... oggettistica sincopata O_o
WOW! Interessante, agghiacciante, e molto bello, pensare che è del 1998; un animazione spettacolare. Io ci vedrei bene un anime sarebbe veramente piacevole da guardare.
Beh, essendo del 1998 bisogna dire che sta parecchi anni avanti. Complimenti veramente. Interessante anche lo stile molto particolare ed effettivamente molto inquietante. Tirando le somme un corto veramente da non perdere...
wow, tecnicamente è da paura, soprattutto per quando è stato fatto, ma per il resto mi sembra un'opera vuota e priba di senso... Solo la voglia di creare una storia inquietante (ma neanche troppo) e sfoggiare computer grafica (e qui ci riesce benissimo!)
@ Alu: esattamente il mio pensiero, certo che mi turba moltissimo il pensiero che i corti siano gli unici destinatari del famoso filone impegnato ( Ponyo ponyo! ); sono d'accordo anche con la funzionalità dell'elemento grafico che traduce l'inquietudine esistenziale
Turbo perche' priva di senso? chiaramente i corti alludono, e qui ci sono fior fior di allusioni. Capovolto il rapporto genitore figlio ( che definisce la " famiglia artificiale " puerili e non sufficientemente sensibili ) si preclude una porta su cui svetta un enorme Love al neon. Sottostimando l'entità della sua azione, si appresta a cambiare il chip emozionale ( svilimento totale di valori ben precisi ); mentre le macchine, in maniera ironicamente grottesca temono le ore, la natura, l'inesorabile requiem, il ragazzino rimane turbato non tanto dall'inatteso finale ( che finale e' questo? dice ) ma dal fatto di non poter comprendere. Valori vs antivalori, eppure nel suo precoce cinismo si chiede se potrà cambiare il mammapapà ( ulteriore bivalenza comportamentale, senti l'esigenza ma freddamente )
Mah.. sonoun pò perplesso o meglio inquieo, sicuramente questo corto è un lavoro fatto molto bene, però l'ho trovato anche abbastanza forte, quasia voler denunciare ceti aspetti della società modrna, non saprei.. Cmnque un buon lavoro, nonostante non mi piaccia la CG l'ho travoto fatto molto bene.
ancora co 'sto ponyo ahah , già ma è verissimo, alcuni corti mi hanno colpito molto più che tanti rinomati celebrati lungometraggi... per esempio ho amato l'inquietante Kigeki, cupo e allo stesso tempo divertente, quasi spassoso nella sua lugubre compattezza.
Io penso che anche Ponyo sia un bel film e non solo per bambini....il punto è che viene indirizzato ad altro ambito - è una favola davvero -
Quando vuole fare sperimentazione Ghibli ci riesce benissimo..guardate Nikonuni...alla fine è sperimentazione.
Personalmente sono sempre rimasto affascinato dai corti,a volte perdo giornate intere a guardarli...sono davvero piccoli concentrati di arte purissima..Perchè saltano fuori adesso ?' Perchè qualcuno si è ricordato di averli e di metterli on line,qualcun'altro,l'amministrazione di Youtube,ha deciso di guardare da un'altra parte, e qualcuno come noialtri appassionati li ha incrociati nei siti giusti ricordandosi di segnalarli..Ci sono spesso molte notizie che nel Web passano senza esser notate....
prendevo un po in giro, e giravo un po per prendere l'argomento; Kigeki, bhe stai parlando dell'eccellenza a mio avviso il web e' nel limbo, non esente da denaro e derivati purtroppo
ah, sei un grande, se prima ti adoravo ora ti idolatro. Kigeki è da veri intenditori, dieci minuti scarsi (o quanto era ora non mi sovviene) di pura, violenta tenebrosa poesia. un corto a mio parere che tutti dovrebbero vedere ^^
Ecco un video prodotto da Koji Morimoto in quegli anni... e io me lo vedevo ben 10 anni fa' (o di più?) <object width="560" height="340"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/NWOLYJ_ZrLY&hl=it_IT&fs=1&color1=0xcc2550&color2=0xe87a9f"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/NWOLYJ_ZrLY&hl=it_IT&fs=1&color1=0xcc2550&color2=0xe87a9f" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="560" height="340"></embed></object>
@Alu: reciproca idolatria, la genesi di un nuovo culto ? XD l'unico elemento di Kigeki per il quale non ho mai trovato una risposta esauriente, e' il libro che la fanciulla consegna; si legge Denny's Go... , mi piacerebbe comprendere l'allusione e il sogghigno
@ Ryogo: bellissimo, conoscevo anche questo, trovato sfogliando gli sperimentali elencati su animeclick ( diversi molto carini )
ho notato che e' stato introdotto il genere Tamarro, cos'e' questa sublime iniziativa?
@Assenzio Pensa vederlo 10 anni fa in tarda sera in TV che emozione era (l'emittente locale della mia zona trasmetteva quel che beccava da un canale musicale francese). E poi, Ken Ishii ormai non è più così sconosciuto per chi se ne intende di arte videoludica (ogni riferimento alle copie di REZ per PS2 vendute a 500€ ai critici d'arte l'una è puramente voluto... ma tanto ormai lo potete scaricare in HD per XBOX360)
genesi di un nuovo culto? ahahah ma ben venga, ai posteri più che l'ardua sentenza direi un felice proseguimento giaaaaa..... il libro ,ma lo sai che non me lo ricordavo? ora devo andarci a rivedere, è stato tanto tempo fa, Kigeki merita di essere rivisto con una certa ciclicità adoro questo genere di corti *_*
@Ryogo: sconvolgente almeno quanto trovare a tarda sera un prodotto ambiguo XD esistono altri video musicali francesi che utilizzano un corto orientale, da questo punto di vista son furbetti e hanno gusto
@Alu: i corti, oggigiorno, sono il top dell'animazione, e non secondo una visione classista. Anche la Pixar ha realizzato corti sublimi, che onestamente trovo superiori a lungometraggi ben piu' pubblicizzati
non ricordo i titoli, ma due stupendi li considerai inarrivabili: uno che trattava di un vecchio che giocava a scacchi, e l'altro di un uccellino che non poteva volare