limbes,comunque concorderai con me che quel modo di fare non è da giornalisti,ne per vespa,nè per santoro.
per quanto riguarda il pubblico,vive sotto ipnosi da anni,come dissi in altri topic infuocati come questo,o simili a questo,se non ci si rende conto di questa realtà,le nostre saranno solo parole predicate nel più deserto dei deserti.
la rai è cambiata tantissimo nel modo di porsi,a mio avviso scopiazza ben poco di mediaset,a parte qualche caso fin troppo evidente come i programmi del falso vucumprà,e sta rendendo meglio nel web che nel catodico,spero hai dato un'occhiata al sito della rai,è davvero fatto benissimo,ecco perchè ultimamente sono più avanti di mediaset,la rete web è il futuro fella rete tv,la rai l'ha capito,il biscione no.
comunque a vespa e fede,nessun giornalista sarà capace di arrivare,a livello di schifo,è un dato di fatto,fortunatamente ci hanno graziato levandoci un anno fa mentana dalle scatole!
truffolo i furti li fece assieme all'amico intimo di hammamet,anche questo è un dato di fatto,ma almeno una parte di quei soldi fu impiegata bene,a livello imprenditoriale,quanto alle altre cose che ha fatto,non me ne importa nulla,aveva buon occhio nel campo dell'imprenditoria,indipendentemente da dove "prelevava" i danè!!!
il pubblico,a mio avviso,non ha MAI "chiesto" di "volere" reality o altre schifezze simili,sono state "imposte" da gente come la defilippi o la d'urso.
gli effetti collaterali si stanno vedendo solo in questi ultimi anni,il male andava estirpato alla radice,ma il capo biscione era già a roma da tempo,e perciò hanno preso il sopravvento su una rete che era partita con altri scopi da quelli che ci sono adesso,perfino in campo pubblicitario.
ryogo,ma boncompagni era un pappone che capiva di televisione,in quanto allevato da un mostro sacro dell'autorato tv come vaime,a differenza di ricci e cenci,che sono papponi allevati da recchia e laudisio,che erano stati gli ideatori del famoso programma hot "colpo grosso",e che sono andati avanti sulla tv intigrante,oltre le cose proibite e sul rompere gli schemi a LORO piacimento,non a quelli del pubblico,come diceva paolo villaggio un tempo"più culi,più audience"e adesso ce li spacciano come mostri sacri dell'autorato tv,ma per favore....!
tanto è vero che quasi tutte le ragazze di non è la rai,sono diventate delle persone affermate nel cinema e tv,perchè qualcosina,oltre a "concedersi" la sapevano fare.
non le esaltiamo,adesso,ma qualche coserella,la sapevano fare,anche sbagliata,quello che lontanamente,ma proprio lontanamente,può essere definito "talento",anche se un pizzico ce l'hai,fai strada per parecchio tempo,rispetto agli improvvisati di oggi che escono dal regime defilippicodursiano.
Mi son perso un passaggio... Vaime... Enrico? Questa mi è nuova...
Comunque è vero, qualcuna sapeva fare qualcosa e ha fatto strada, anche se su 150 si sono affermate pochissime... Ma appunto, era meglio vedere queste 150 ragazze in costume da bagno che facevano nulla o quasi che i litigi che si vedono oggi in TV...
appunto ryogo,era meglio prima,da non confondere con nostalgia come qualcuno forse può pensare.
per quanto riguarda vaime,proprio lui enrico vaime,quello che vedi presente ogni mattina su la7,è styato uno dei più fgrandi autori di varietà della rai,lui si può dire che sia il "papà" artistico di arbore e boncompagni,i primi innovatori del varietà tv. tra le altre cose,enrico vaime si dice che tornerà in rai il prossimo anno,e pare sarà coautore con costanzo di un nuovo programma su rai due.
@demone: nessun tono offensivo, nessun flame; il ragionamento e' demenziale ( e non chi lo formula ) semplicemente perche' proponi un associazione faziosa e priva di pertinenza, accostando figure professionali estremamente diverse, con un curriculum diverso, con ideali e funzioni all'interno non solo della televisione, ma nella società, diametralmente opposte L'utopia del rinnovo macroscopico della classe dirigente e dell'informazione e analogo all'etichetta Berlusconiana sulla sinistra tutti comunisti. Tutti e' un parolone, usato nei contesti populisti; Santoro in quell'elenco e' una bestemmia che non puoi elargire semplicemente per un tuo gusto personale, Montanelli era di Destra ma non per questo un cattivo giornalista ( e su Berlusconi ne diceva di cotte e di crude politicamente ) Anche Travaglio e' parziale, l'uomo e' parziale; il problema e' che avere un orientamento sta diventando oggi un problema, come se un magistrato comunista fosse un handicappato; in cosa si distingue la notizia di Travaglio da quella di Santoro, che camminano a braccetto? E' lo stesso identico modo di fare giornalismo, non e' che il tuo pregiudizio nasca dalla mania " internet=meglio"?
l'altra utopia allucinante e' proprio la santificazione del web. Il web non e' l'informazione, come non lo e' la televisione ( che tuttavia in Italia risulta Totalmente predominante ); l'informazione non e' solo un prodotto, ma una predisposizione che nasce dalla Cultura. E' superfluo leggere il Fatto o Libero se non si ha uno spirito critico, e nell' Italia analfabeta lo spirito critico scarseggia. Questo e' il problema , non Silviuccio, la mediaset, la manovra imprenditoriale, il grande fratello; questo sono effetti, Berlusconi rappresenta il cittadino italiano per eccellenza, un po imbroglione, un po paraculo, molto chiacchierone, che sguazza nell'ignoranza altrui
basta conoscere la dottrina comunista per confutare lo slogan pubblicitario; basta studiare la storia d'italia per riscontrare le grandi contraddizioni strutturali ( d'alema ! ); basta conoscere l'abc della costituzione per diffamare le porcate proposte, non c'e' bisogno di internet
Assenzio, ottima esposizione, straquoto alla grande.
P.S.: ribadisco poi il che concetto "Berlusconi = grande imprenditore e saggio timoniere di mediaset" è una cavolata, mediaset ha iniziato proponendo schifezza, l'ha prodotta per 30 anni e la sta ancora distribuendo. O vogliamo parlare delle frequenze nazionali "abbordate" in pieno stile piratesco e rimaste in mano sua solo grazie a Craxi? Ed erano ancora gli anni'80. Retequattro abusiva è storia di 10 anni dopo. Il laido è rimasto a galla solo per protezioni politiche e malavitose di ogni genere, ed ha avuto successo solo perchè aveva scelto gli uomini giusti in corrispondenza del periodo giusto per imbarcarsi nell'avventura televisiva, all'epoca dominio della Rai "lottizzata" ai vari partiti, senza l'ombra di un solo serio competitore; e questa invasione per i due fattori di cui sopra ha standardizzato i gusti delle masse, che purtroppo come ha detto Assenzio evidentemente non si rendono conto di nulla perchè assuefatte a mantenere la propria consapevolezza dormiente. La libertà di internet è solo un miraggio generato dalla possibilità di sfogo di quelli che comunque uno spirito critico gia lo possedevano ed in quel mezzo hanno trovato mezzo di esprimersi. Quelli che questa consapevolezza non ce l'hanno generano mostri nella rete, allo stesso modo dei loro "simili" nel mondo reale...tutti quei siti di ultrasinistra anarco-fatton-sfasciavetrine tipo indymedia, o gli equivalenti di destra/nazisti/negazionisti/antiscientifici...gente totalmente dominata da quell'idea che non vede nient'altro.
esattamente Armisael, hai detto una cosa a mio avviso fondamentale Coloro che attingono da internet informazioni, sono esattamente coloro che lo sorreggono e ne fanno già a priori un uso consapevole. Con questo non voglio svilire il valore di tale supporto, ma ridimensionarlo Le persone abituate all'apatia mentale ( e non perche' educate dalla tv di Berlusconi, ma per pura responsabilità personale, amebe a priori e non indotte ) utilizzeranno il mezzo come loro congeniale. Esaltare Freccero, per giunta stimabilissimo, perche' ha proposto gli anime in tv, il nuovo messia , significa a mio avviso sviare totalmente l'argomento centrale del conflitto " televisivo " scegliere il cartone japponese rispetto alle veline di canale 5 non e' sintomo di rinascita, sposta solo i poli; piuttosto fate studiare sto popolo di pastori del benessere
Facile dire "fate studiare sto popolo di pastori del benessere", ma la scuola cosa fa' e cosa può fare per educare al meglio la massa? E in base a quale criterio bisognerebbe studiare una cosa piuttosto che un'altra?
Io odio la mediaset, infatti se tolgono il grande fratello toglieranno anche colorado, mai dire..., zelig, eccetera. e comunque, solo in italia succedono cose del genere. Che schifo!
Demone, se dici che Vespa è un giornalista il giornalismo potrebbe anche incavolarsi parecchio, eh, stiamo attenti. Santoro ad Annozero fa il conduttore, il giornalista lì lo fa appunto Travaglio, quindi credo che i ruoli siano rispettati e che comunque, come dice Assenzio, vadano di pari passo, quindi il fatto che si è dato una leggera moderata non mi dà più di tanto fastidio. E anche lo stesso Mentana, non vedo che male abbia fatto... anzi, lo so bene che male ha fatto per non stare più in tv, ma detto per inciso, quando c'era lui il tg5 era un telegiornale.
Ahiaiaiaiaiaih, per uno che imprende il punto è dove preleva i tubetti, o da dove arrivano, e soprattutto come si impone, ché se non entrava rubando e con favoritismi e chiusure di un occhio e pure dell'altro non aveva dove andare se non in carcere.
Ora, vado in modalità "teoria e metodo dei mass media". Una emittente (a livello di intrattenimento) non può imporre niente. Un canale televisivo fa la sua offerta di programmi, questi possono avere un riscontro favorevole o meno da parte del pubblico e di conseguenza un programma se ha successo va avanti, se no chiude e si cerca un'altra strada che interessi di più. Nel processo comunicativo l'emittente riceve il feedback del pubblico, ovvero i dati ascolto (poco seri), la popolarità sociale di un determinato programma, sondaggi eccetera, e se questo indica che il contenuto è recepito e gradito l'emittente ha l'indicazione di cosa il pubblico vuole e si comporta di conseguenza. Se la tv è uno schifo è perché a chi la guarda va bene così, e lo sappiamo in virtù del fatto che la guarda. Un mucchio di programmi che non avevano il riscontro che i produttori si attendevano sono stati chiusi. In tv non ci sono istituzioni che possono imporre chissà che cosa, davvero, c'è solo l'utile economico della pubblicità e di altri introiti e il successo, stop. Per questo quando sento gente che si lamenta che in tv ci siano gf, de filippi, reality caciara e monnezza varia, e poi la stessa gente sta a guardarseli, divento un bestia. Bravo imbecille, se non lo guardi il programma chiude, c'è bisogno di una laurea per arrivarci? La tv d'intrattenimento risponde alle esigenze della sua utenza, e l'utenza media, come sottolineano correttamete Armisael e Assenzio (e non solo perché lo dicono loro, ma perché è l'evidenza dei fatti), è a livello ameba - o se si preferisce truzzo, bimbominkia, burino, ignorante nel midollo, ultratarato e via discorrendo. E dai tempi dei romani e anche prima che funziona così. Panem et circenses, e va tutto ok! Fate divertire la massa con quello che le piace!
RyOGo, se distruggi la scuola, la scuola non può fare più niente - lei che già è bella di suo. La scuola ti tiene un ragazzo quanto, cinque, sei ore al giorno? E' l'educazione complessiva che manca, quella familiare e sociale, nonché lo stimolo personale, ovvio. In ogni caso bisognerebbe studiare tutto, avere curiosità a 360°, soprattuto acquisire un pensiero proprio e consapevole, logico, ragionato, un pensiero critico che sta diventando sempre più latitante.
chissà perchè assenzio,armisael elimbes dite frasi diverse,ma unite dallo stesso contesto e per di più su ciò che ho detto io.
ovvero che un porgramma diesducativo,brutto e di raccomandati non va guardato e va fatto chiudere solo non guardandolo,eppure si ostinano coi sondaggi,auditel e pubblicità per farlo guardare,purtroppo rincoglioniti,inebetiti e ipnotizzati davanti al regime defilippicodursianbo ce ne sono a bizzeffe,bisognerebbe cominciare dalle persone anziane e "massaie" per finire con le ragazzine,ovvero "i portatori potenziali di successo" di un programma,fatti fuori loro,fatti fuori i programmi,sono da convincere loro,così come il fatto che il web è una salvezza da tutto questo,personalmente lo ritengo non solo un concetto di libertà,il web,ma anche di comprendere una realtà che è diversa da quella che propina il catodico,MOLTO DIVERSA.
la scuola è definitivamente morta coi raccomandati,col bullismo,con la pedofilia e coi tronisti,per cambiarla i professori dovrebbero essere armati di fucile tutti i giorni fin dall'asilo,visto che la rovina mediatica comincia dai genitori,i veri educatori di tutto il sistema.
la maggior parte di noi che scrive qui credo abbia vissuto la teledipendenza degli anni 80 e 90,ha visto l'evolvere della tv,e credo che quella attuale a nessuno piaccia,e si farebbe l'impossibile per cambiarla in meglio.
internet non è miraggio,ma speranza di vivere almeno mediaticamente meglio,in modo da essere sparati meno merda possibile addosso,è chiaro che essendo un media,è soggetto a propinarci merde,ma non ancora ai livelli della tv,quindi è un ambiente sicuramente più pulito che io straquoto.
visto che i valori d'un tempo non ci sono più,credo sia meglio "rimboccarsi i neuroni" e cominciarli a farli funzionare con il verso giusto e con il prroprio giudizo,anzichè ammassarsi sulla merda che viene proprosta ogni giorno dal catodico.
inoltre freccero,lo ribadisco,è un o che da questo punto ci h visto bene e sta proponendo un'alternativa agli anime logori mediasettiferi,senza alcun tipo di problema a cominciare dal moige,giusto per tornare in argomento,non abbiamo mpoi il desiderio di rivederli su youtube,visto che c'è lo streaming rai che funziona benissimo.
l'ho detto prima,noi siamo molto piu' avanti di tutti quelli che sbavano ancora davanti al catodico,è solo un mio pensiero,ma stranamente anche in un'altra versione,in parte avete appoggiato ciò che vi ho detto.
bene,detto questo,la mia discussione su questo topic può dirsi conclusa,abbiamo a mio avviso tratto delle conclusioni anche divergenti,ma che almeno hanno chiarito un pò il casino sollevato questi giorni nella querelle youtube-biscione.
bene,andate avanti coi commenti,vi seguirò comunque,intanto me ne torno sulla mia scheda!arrivederci a tutti!
@ Ryogo: la cultura come valore e' assoluta, non ha materie di preferenza ne orientamenti. Oltre agli argomenti e i programmi " scolastici", costruiti su un percorso prima generico e poi sempre piu' specialistico, l'informazione e' il frutto della curiosità. La cultura nella sua totalità e' positiva, dal mein kampf alle tesi di Lenin, e se interessato sei portato a leggerle entrambe. La formazione non puo' avere come affidatario solo una scuola di maestri sottopagati, l'alunno deve diventare autonomo e finirla di difendere la sua condizione di mummia, dietro il vittimismo da piccolo scrivano fiorentino. Stiamo nel 2009, se si vuole si puo', C'e' benessere, i bambini non lavorano, la società non puo' offrire una condizione piu' favorevole Perche' si parla di " cattivi maestri " ? perche' oggi il pluralismo culturale non esiste
Demone: assolutamente l'opposto. Vedi il grande problema dell' Italiano, come un grandissimo romanzo ( il Gattopardo ) descrive splendidamente, e' l'incapacità di cogliere le reali dinamiche, inebetito da un illegittimo superomismo : io ho ragione, io sono Dio, chi non mi e' affine non capisce niente. Quanti dicono che la televisione sta diseducando? una marea. Nella mia ignoranza ( e nel mio altrettanto illegittimo superomismo ) credo sia esattamente il contrario, L'italiano sta diseducano la televisione. La televisione e' uno specchio, e badate, uno specchio eterogeneo; il programma d'intrattenimento ha una sua specifica connotazione nel palinsesto, non va classificato spazzatura. E non si esclude che uno spettatore della De Filippi sia piuttosto colto e raffinato
Se la generazione Italiana e' monotematica, non va oltre un confine esistenziale ( non televisivo ) costruito su figa-sballo-soldi, non comprendo la ricerca del " male " nella televisioni. Siamo noi, i nostri fratelli, i cugini, i figli e gli amici ad essere deprecabili
Internet e' la stessa cosa demone. La Destra Ignorante reputa Facebook una minaccia politica , se fosse colta si farebbe solo grasse risate. Facebook, la stronzaggine per eccellenza, un pantano del concetto di social network, altro che De Filippi! Internet ha il pregio di estremizzare l' eterogeneità televisiva, ma e' solo un mezzo potenziale, non la soluzione; come ha grandi possibilità, ha anche enormi limiti e rischi
Citare Freccero, senza offesa ( e ribadisco, senza offesa ), e' una correlazione tematica stupida, faziosa. Come puo' il cartone giapponese diventare l'emblema della buona televisione ? e' la De Filippi d'oriente, pari pari, intrattenimento Vedere gli anime e' da stupidi? no, assolutamente, e' da stupidi ricadere nella stessa monotonia di pensiero, nell' esaltazione dell'anime
Ma in pratica la cosa riguarda solo il GF? bè, se si, chissenefrega, quelle rare volte che accendo la tv faccio i salti mortali per evitare schifezze simili (e non solo il GF), figurarsi ritrovarmele poi anche su youtube, ma chi se ne frega! qualcosina la guardavo anche io, però se scompare, bè, pazienza! a parte che youtube ha un archivio video di roba mediaset che nemmeno mediaset ha, e questo è certo! dato che studio aperto fa vedere millemila video da youtube nei servizi, la prossima causa sarà youtube vs. mediaset??!
Ad Assenzio. Più o meno concordo con tutto quanto hai detto ma ormai sono arrivato al punto di credere fermamente che la televisione involgarisca spontaneamente ed educhi suo malgrado. Siamo passati da un'età dell'ignoranza diffusa nel paese (non per colpa della gente ovviamente, ma delle condizioni sociali e della povertà -perché bisogna ricordare che la cultura è sì curiosità ma anche investimento di soldi, capitava spesso di non poter scegliere) che veniva in qualche modo mitigata dagli intenti positivi dei primi anni di programmazione (coi vari sceneggiati -attori che venivano dal teatro, che sapevano emozionare la gente dal vivo-, varietà -figli dell'avanspettacolo e non dei bagni degli autogrill- e programmi di approfondimento politico in cui i giornalisti facevano le domande) a un'età del boom tecnologico dove però all'avanzamento dei mezzi (di acquisizione della conoscenza) non corrisponde un miglioramento sociale (e la gente non pensi di essere più intelligente solo perché lo dice Brain Training), né per quanto riguarda la proposta educativa né per quanto riguarda il materiale (una più rapida diffusione delle informazioni significa un minor controllo sulla loro attendibilità). E' cresciuto l'utilizzo di internet e dei telefonini ma solo per ragioni o commerciali (questo non è un male, uno può non comprare in Italia), o ormonali (capiamoci) o fancazzistiche: la rete resta un insieme di circoli chiusi legati più o meno labilmente tra di loro, esattamente come le società e gli ambienti culturali (positivi e negativi -penso ai siti dell'orgoglio anoressico o a cose di gran lunga peggiori) reali di cui sono la manifestazione. Anche la televisione (per chi ancora la vede e può rendersene conto), da piccola nicchia che esprimeva i gusti di una minoranza mediamente acculturata (di autori che sapevano scrivere, di conduttori che sapevano parlare e di ospiti che sapevano stare zitti) è andata assorbendo sempre di più gli umori esterni fino al punto di risultarne completamente satura. E siamo ad oggi: il programma non è più di chi lo fa (perde cioè la sua valenza propositiva) ma di chi c'è dentro. Se alla gente piace la rissa da stadio e il pettegolezzo non serve più lo sforzo di autori sadici e di comparse pagate dei tempi di stranamore e dei programmi della D'Eusanio... basta raccattare quattro trosche e quattro tirabusciò (termine che per me equivale a burini stronziformi) per strada, o anche soltanto due leghisti (che litigano fra loro già se abitano in due città a due km di distanza). Quello che fa specie è la quasi totale assenza del disagio reale. Vivremo pure nell'epoca del benessere ma le amicizie sono sempre più superficiali, le priorità sempre più ridicole (oggi si considera indispensabile guardare determinate cose, leggere determinati libri, giocare determinati giochi per avere rapporti sociali -quello che era bagaglio culturale si riduce a gadgettistica da esposizione). E l'informazione da frutto di curiosità diventa pettegolezzo alla "sai che la mia amica mi ha detto che il fidanzato di quella, etc", manca completamente di contenuti discutibili (in senso degni di discussione). In questo forse c'è condizionamento dall'esterno, nel fatto di riproporre solo ed esclusivamente l'aspetto gaudente o quello morboso. Tutti vogliono sapere i cazzi degli altri ma alla fine, come mi insegna quel tuttologo di Sgarbi (insegnare è un termine forte, diciamo che rappresenta bene l'idea), sapere vagamente tante cose è come non conoscere niente nello specifico. Cultura derazionalizzata... dalle competenze di settore all'incompetenza generale.
La sola differenza fra rete e televisione è proprio -come hai sottolineato- il livello di eterogeneità (o pluralismo, anche se il termine ha assunto un significato quasi negativo -i famosi discorsi "se c'è questo allora deve per forza esserci anche quello"): nella rete si trova il meglio e il peggio della realtà (secondo me, in entrambi i casi, sempre con modalità più o meno fantasiose; il "me" virtuale non rappresenterà mai perfettamente quello reale, per quanto si espongano sinceramente le proprie opinioni -non voglio entrare in campo filosofico ma ogni volta che ci si sposta dalla persona fisica del parlantescrivente il grado di verità scema, seppur in maniera impercettibile -in alcuni casi estremi si creano mondi paralleli); in televisione si fa una passata di quello che generalmente è più probabile trovare (se sei cieco, sordo, tua moglie ti picchia e non hai un cazzo da fare tutto il giorno -la descrizione del dirigente tipo della Rai). E questo mi preoccupa.
P.S. E non è che il digitale abbia poi migliorato tanto la situazione. Sappiamo benissimo che introdurlo in Italia non è stato un modo per uniformarsi all'europa ma per moltiplicare le reti (e le entrate) del gruppo Fininvest (questo penso sia ormai chiaro a tutti, anche ai più ingenui -capita spesso che la bassezza morale di chi legifera sia la stessa di chi trae profitti dalle leggi, cosa politicamente trasversale -Papi a Dalemik gli auguri di Natale li fa sempre), ma a parte questo l'offerta si rivolge sempre allo stesso tipo di utenza che attingeva informazioni dai canali analogici (salvo le varie eccezioni che più che colmare un vuoto hanno moltiplicato un merito già esistente ma dimensionalmente minore -perché Rai4 replica l'idea di Mtv più un ibrido Italia1/Rai2 meno esasperato nelle porcate, se trasmettesse anche drama orientali diventerebbe una rete autenticamente innovativa). Anche Freccero nell'intervista dell'altro giorno si rendeva conto che la televisione è diventata uno specchio antiquato (il discorso sullo streaming) e parebbe logico (anzi è scientificamente sicuro) che finirà per occupare uno spazio sempre più marginale nella vita delle persone -----> Quindi si svuoterà di qualsiasi intento propositivo (ancora c'è chi a fatica studia belle trasmissioni) riducendosi a pozzanghera dove far sguazzare i rospi (tanto per far lasciare la Rai a Vespa bisognerà come minimo mandare l'esercito e un nutrito gruppo di artificieri -non lo schiodi neanche col tritolo).
@KenzoTenma Veramente Rai4 trasmise un drama orientale, certo c'è differenza tra "La leggenda di Bruce Lee" (trasmesso) e un eventuale "1 litro di lacrime" (e qui sì che la televisione tornerebbe ad avere un'utilità)...
Kenzo: bellissimo intervento. Le mie parole erano particolarmente circoscritte alla genesi piu' che all'effetto, cioe' stabilire, secondo me in maniera lampante, che il palinsesto o in generale i contenuti non sono condizionanti, ma condizionati. Come un programma scolastico banalmente si adegua alle possibilità cognitive degli allievi, l'informazione si adegua a colui che la riceve. Questo capovolgimenti di prospettiva apparentemente superfluo e' probabilmente uno dei Cardini della questione italiana, e non solo.
Il digitale nasce da un'esigenza legale, che molti chiaramente non conoscono. La proroga sui canali mediaset ritenuti illeciti, e' stata possibile ( con una manovra a mio avviso altrettanto strampalata ) attraverso una postilla ipotetica sul digitale terreste, che avrebbe dovuto " in un futuro prossimo " provvedere a riequilibrare il disavanzo. Non e' stato cosi', e' una piattaforma fortemente monopolizzata, nessuno s'informa, sky e' stata recentemente penalizzata su alcuni introiti , eppure il silenzio. Il problema di Murdock non ci appartiene, o forse no?
Chi ha cervello farà le valigie, Berlusconi e' uno, ma gli Italioti sono troppi
Ma poi si nota l'ignoranza... La mediaset non può diventare partner di youtube (come hanno fatto molte case discografiche)? Almeno puo mettere tutti i suoi programmi guadagnandoci ancora, invece di pagare i giudici per assecondare le loro preteste. Ma come gia detto, l'Italia è un paese di merda, soprattutto per le persone di merda che ci abitano.
ribadisco il concetto scritto in un altro post,questo è il primo passo per arrivare alla web o iptv che dir si voglia di mediaset,ovvero eliminare la concorrenza. personalmente credo sia troppo presto,l'Italia non è pronta per una tv via web,in gran parte dell'Italia non c'è l'adsl normale figurarsi quella da 7 mega necessaria al servizio,e dove c'è non viene usata,ci sono milioni di italiani che pur potendo non si fanno l'abbonamento. Come pensano di forzarli? Col digitale terrestre è stato possibile forzare la gente spegnendo l'analogico ma in questo caso? Certo che se gli sforzi per favorire la diffusione del loro nuovo decoder,hanno come conseguenza il superamento del digital divide accendo un cero a Berlusconi e lo propongo come santo subito,a casa ho il vecchio modem 56k e non c'è speranza di avere l'adsl neanche fra 10 anni
Possiamo solo che essere contenti per questo. Alla fine YouTube è YOU apposta perche ci vanno i filmati amatoriali. Se poi li riempiamo di spezzoni di televisione ci può stare ma quando diventa un ossessione, allora no. Allora se volete vedere il GF andate su canale 5 e vedetevi quelle quattro cavolate che dicono che ormai pure quello ha perso credibilità XD
Sempre meglio di adesso...