@Aquila: ma non c'e' nulla da capire del discorso di Ryogo, anche il Grande fratello e' virtualmente gratuito. Se si dovesse partire dal presupposto che il mercato anime Italiano e' morto, allora bisognerebbe aprire un capitolo enorme su quanto il mercato sia influenzato da scelte preferenziali del Pubblico ( e non delle Aziende ) che predilige opere di infimo profilo. E allora si arriverebbe al solito tam tam di Naruto e' bello, Evangelion primo anime del mondo, e roba simile.
Invece in determinati casi e' piu' saggio definire la singola opera. A prescindere che sia gratuita e che tratti di vampiri ( elemento neutrale del mio giudizio ) io vedo un classico ecchi d'azione, che considero un sub-genere in quanto l'erotismo non e' presente con eleganza quale ironica interpretazione delle fobie umane. Un classico ecchi che serve palesemente per un mercato gadgettistico, giochi in flash piu' o meno espliciti già pubblicizzati. Fosse stato un bell'hentai esplicito, pieno di loli e con interessanti scelte stilistiche, avrebbe ricevuto da parte mia elogi su elogi per l'iniziativa( pur non avendo mai visto un loli un vita mia ); l'ecchi invece e' una piaga perche' deupapera la qualità stessa dell'animazione, quindi non scrosciano applausi
Ripensando a mente fredda sulla scelta della dynit (dopo che ieri ero stato un po' ambiguo), credo che sia una scelta coraggiosa.
Certo, il fansub ti permette 1) di vedere gli episodi con uno scarto relativamente breve, 2) di poterli vedere sulla tv se disponi di un lettore multimediale (o della ps3) e 3) di potere masterizzare un'intera serie su dvd e di rivedertela come e quanto di pare.
Questi sono i motivi per cui, secondo me, si sono levate voci molto critiche nei confronti della dynit (anche perché la serie in questione non la si potrà più salvare su disco fisso e ci vorrà del tempo prima di vederla in streaming).
Certo io vorrei sapere subito se sarà in alta risoluzione o se trasmetteranno la versione non censurata, ma, per il momento, voglio dare fiducia alla dynit.
<i>anche il Grande fratello e' virtualmente gratuito</i> non è gratuito... lo devi pagare per vedere, 20 euro...
<i>Se si dovesse partire dal presupposto che il mercato anime Italiano e' morto, allora bisognerebbe aprire un capitolo enorme su quanto il mercato sia influenzato da scelte preferenziali del Pubblico ( e non delle Aziende ) che predilige opere di infimo profilo.</i>
ma anche no, dato che se i dvd costassero 10 euro, chi usa mezzi alternativi, nemmeno li comprerebbero...
<i>Invece in determinati casi e' piu' saggio definire la singola opera. A prescindere che sia gratuita e che tratti di vampiri ( elemento neutrale del mio giudizio ) io vedo un classico ecchi d'azione, che considero un sub-genere in quanto l'erotismo non e' presente con eleganza quale ironica interpretazione delle fobie umane. Un classico ecchi che serve palesemente per un mercato gadgettistico, giochi in flash piu' o meno espliciti già pubblicizzati.</i>
io invece lo vedo come richiamo per vedere se quel mercato alternativo può generare buoni frutti. prendiamo i vampiri (e ora vanno di moda grazie a "toilette new moon"), prendiamo un pò d'erotismo (che richiama meglio di altro), mettiamolo gratis ed in originale (cosa che chi ama gli anime questo vorrebbe)e vediamo se si può guadagnare qualcosa con una diversa forumula editoriale.
qua non si deve criticare l'anime, dato che la critica è mossa da una questione puramente personale, ma come è proposto... e ho notato critiche anche a questo!
manco regalati la gente vuole gli anime, ogni volta che lgi si regala qualcosa, la gente PRETENDE sempre di piu...
Concordo con chi dice che bisognerebbe focalizzarsi più sull'iniziativa in se che sul titolo proposto, anche perchè non sappiamo esattamente i motivi che hanno spinto a scegliere questo titolo. Magari Dynit dopo aver deciso di provare questa via ha semplicemente scelto una delle serie meno costose ma che avesse dei temi in grado di garantire un minimo di pubblico.
Sul mercato anime italiano, più che morto direi agonizzante: Panini morta, Shin Vision/Fool Frame/Exa/Emc/comediavolosichiama morta, Yamato sta fallendo o cmq è probabile abbandoni il mercato home video e l'unica che parrebbe abbastanza sana è la Dynit (anche grazie a delle ottime scelte di mercato), che però dipende parecchio anche dai contatti con la tv, visto che gli ultimi 4 annunci importanti andranno tutti in tv (Inu, TTGL, CG ed E7)... in più Mtv è in crisi e Rai4 non è ancora una realtà solida... di certo non è mercato in salute
P.S. per pietà, non riesumiamo i cadaveri della Shin Vision, la ferita è ancora aperta...
Bell'iniziativa, potrebbe essere un'abile mossa per risollevare il mercato mettendo in commercio solo quelle serie che nel Web trasmesse sottotitolate hanno avuto un discreto successo (almeno penso sia questo il piano della Dynit), quanto meno e un'augurio che faccio visto in che condizoni siamo messi.
Fang (anonimo)
- 14 anni fa
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Questi sono i motivi per cui, secondo me, si sono levate voci molto critiche nei confronti della dynit (anche perché la serie in questione non la si potrà più salvare su disco fisso e ci vorrà del tempo prima di vederla in streaming).
Ecco uno che finalmente ha inquadrato la questione... Il problema per chi si lamenta è questo, che l'iniziativa Dynit toglie la possibilità di scaricarsi la serie e masterizzarsela. Eh sì, niente fansub a 1080p da conservare AL POSTO DEI DVD. Lo streaming, per chi è in buona fede, è più che sufficiente per vedere in anteprima e gratuitamente la serie (e si devono beccare pure critiche per questo), chi poi l'apprezzerà la comprerà in dvd come è giusto che sia. Sto leggendo commenti vergognosi di alcuni utonti dei siti che si occupavano del fansub di Dance in the Vampire Bund, alcuni talmente ridicoli che superano l'immaginazione. Inutile dire che tipi del genere non sborseranno mai un euro in animazione, e intanto infestano la rete spacciandosi per animefan. Se comprassero qualche maglietta firmata in meno e qualche dvd in più, invece di biascicare in pessimo italiano le loro fesserie, staremmo tutti meglio. A me, come a molti qui presenti credo, se una cosa piace la COMPRA, sostenendo editori che di certo non lavorano per la gloria ma per portare il pane a casa come tutti. Ben vengano sperimentazioni simili da parte di Dynit o qualsiasi altro editore, che portano solo vantaggi al vero consumatore di anime, e nel contempo mettono i bastoni tra le ruote a quegli inutili scaricatori abusivi, che in privato riempiono torri di dvdrip e fansub di serie licenziate, mentre in pubblico si incensano e si atteggiano a veri appassionati.
Aquila: vederlo 24 ore su 24 e' follia pura, parlo delle reti tradizionali. L'esser gratuito non e' necessariamente un pregio, il senso e' chiaro sul costo dei DVd, si tratta a mio avviso di un problema qualitativo. Il supporto originale deve, prima di tutto, possedere un valore intrinseco nell'opera stessa; e senza ombra di dubbio garantire un livello tecnico che necessita strettamente del supporto. Se i personaggi sono disegnati con due linee e lo streaming rende grandemente, c'e' un problema di fondo ( ma stiamo dicendo la stessa cosa, ovvero che si tratta di un degrado condizionato dalle scelte del pubblico su anime di bassa lega )
sull'opera, ribadisco, non mi trovi favorevole. Il mercato gadgettistico e' sempre esistito, e il veicolo scelto lo trovo ancor di piu' degradante. Creare animazione in funzione di immagini semi erotiche, qualche giochino in flash con la tipa che si tocca, e un poggia mouse con i davanzali, ha una sua logica e dignità solo con l'Hentai. Se dovessi ipotizzare un mercato che sforna cartoni con l'intento unico e solo di vendere un mare di spazzatura, e non di raccontare storie, mi sentirei nauseato
e' già cosi' ? peggio ancora, di certo non mi esalta un nuovo progetto che non allude, ma palesa tale vincolo biunivoco immondo. Che possa vedere gratuitamente le puntate non me ne puo' fregar di meno, preferisco pagare e vedere qualcosa di valido. S'incomincerà a produrre nuovamente cartoni prima o poi?
Slanzard: ho visitato il link che avete fornito nell'articolo, non conosco la lingua, ma se non ho preso una cantonata sembra giri intorno uno specifico merchandising erotico
fang: o magari ci sono persone che non vedono e non scaricano una serie del genere, considerandola pattume. L'utopia dello streaming come veicolo pubblicitario Solo del Dvd e quindi dell'anime, potrebbe non avere un nesso con il caso in questione
Sutamandrus (anonimo)
- 14 anni fa
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Sinceramente ... non ho parole nel vedere gente che sa solo lamentarsi ... e non capisce che il mercato degli anime è praticamente morto ... a meno di pochi "miracolati" casi, fare oggi un DVD di animazione in Italia è praticamente u suicidio ... quando la sera stessa della messa in vendita si trova un anime già scaricabile da Torrent o simili ... Dopo la dipartita di EXa/EMC, Panini Video e le sempre più insistenti voci di una Yamato Video ormai stanca di perdere dei soldi ... perché lametrasi anche di inziative pregevoli? Scusate ma ... parlo da chi compra animazione dalla prima VHS Yamato e dalle prime Granata ... e vedere come il mercato è stato martoriato da dwonload illegali o pretese sempre maggiori mi rode ... i ricordi legati ai tempi delle VHS mi portano a pensare ad un mondo veramente diverso ...
Eiken (anonimo)
- 14 anni fa
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Il mercato non è morto per via del download ma perchè il mercato è avaro di idee e novità. Sentire ancora gente che da colpa al p2p come scusa per mancate vendite mi da solo tristezza. Davvero credete che se la gente oggigiorno con tutti i cazzi di problemi che ha se non può vedersi un cartone a scrocco correrebbe subito a spendere 300 euro per una serie completa? Siete proprio dei fessi se ragionate così.
In ultimo ADN ha ragione, vi lamentate persino di uno streaming gratuito. Se non vi piace il genere NON lo guardate, sembra che qualcuno vi constringa, crescete va. Ciò che è da lodare è l'iniziativa che è una novità. Almeno la Dynit ci prova.
@Eiken Sembrerebbe una stupidaggine, ma in effetti il p2p ha in parte ammazzato il mercato home video anime... Però guardiamo che prodotti sono... è il mercato mainstream quello che ha subito le maggiori perdite, non quello di nicchia, perchè quel mercato sa che lavoro c'è dietro all'animazione e la paga. Un conto è pagare 4€ a episodio per Gurren Lagann o Lovely Complex (giusto perchè sono novità), un conto è far pagare 5€ a episodio per un Naruto col doppiaggio Mediaset ed essere pure indietro. Che poi certa gente si lamenterebbe anche di pagare un euro a episodio per le serie che ama è un altro discorso...
TBH (anonimo)
- 14 anni fa
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Il mercato anime è morto perchè chi lo finanzia si è ridotto ad un numero sempre più risibile nel tempo. Potenzialmente potrebbe fornire anche buoni numeri (credo che chi guardi animazione siano più di 1000 persone, ovvero le tirature nostrane) ma alla fine chi acquista è sempre il "fesso"... si perchè quello furbo è quello che scarica a scrocco, giusto? Tra chi non è interessato di animazione (ma casualmente scarica tutto) e chi trova 1000 motivi più o meno risibili per non acquistare l'originale ("eh il doppiatore Z su quel personaggio al minuto x:y fa la vocina leggermente diversa dal giapponese... ah il giapponese non lo conosco però l'intonazione si capisce eh!" oppure: "eh il fansub in quel punto è diverso, è giusto sicuramente il fansub e ha sbagliato l'editore perchè chi fa i fansub è appassionato mentre l'editore no, è brutto e fa tutto per soldi, se ne sbatte dell'opera, invece i fansubber amano la serie, amano il giapponese, sono fighi e fanno tutto aggratis"), dicevo... ci si è ridotti a pochi. Insomma la gente preferisce scaricare suonerie o votare quei fessi del grande fratello o amici anzichè acquistare un dvd di animazione, tanto per quello c'è internet.
@eiken: la gente coi problemi che ha se non può scaricare di certo non è detto che acquisti (su questo concordo alla perfezione con te). Però considera che se *esiste* un'alternativa a costo zero, anche se la serie interessa sarà comunque più portato a scaricare rispetto ad acquistare. Se a me piace tantissimo Gurren Lagann tra spendere 100 euro per i box originali o tenermi i fansub comprensibili in italiano... la scelta non è così scontata. Per 100 euro risparmiati potrei benissimo farmi bastare i fansub tanto alla fine restano comunque comprensibili no? Quel che voglio dire è che comunque quando sul piatto della bilancia metti un "costo > 0" e sull'altro metti "0", l'interesse per il bene viene in un modo o nell'altro sempre ridimensionato verso il basso. Nel caso di anime ci si inventano le scuse più impossibili per convincersi che, si, tutto sommato la serie non interessa più così tanto perciò la si scarica.
Comunque, con questa serie e iniziativa si è arrivati all'apice del paradosso che ben evidenzia lo stato malato del fandom e di quanto gli "appassionati" siano interessati realmente all'edizione italiana (ovvero, se un 10% di chi naviga su animeclick acquista dvd è già un lusso). Addirittura si è arrivati a dire che allora ci si rivolgerà ai fansub inglesi (!!!!) piuttosto di guardare quelli ufficiali italiani... cioè ma vi rendete conto?! A questi scrocconi dico solo che non vi meritate nulla... per voi sarebbe cosa buona che fallisse l'animazione giapponese in toto, almeno così le vostre manie di scroccaggine verrebbero dirottate verso altri lidi.
e' cosi' secondo quale parametro? perche' le aziende nostrane stanno fallendo ?
In italia fare un discorso del genere non e' possibile, non esiste un metro di paragone con un percorso aziendale simile. O meglio, se attingiamo al mercato cinematografico che distribuisce al dettaglio, si paleserebbero una serie di Ovvie considerazione che sembrano dimenticate. L'animazione in Italia ha un giro di mercato scorporato dalla realtà; il circuito ha due enormi difetti 1) e' lento, passa troppo tempo tra uscita in Giappone e vendita in Italia 2) e' costoso, un'opera perde il titolo di nuova ( con relativi sovrapprezzi ) dopo un gap di tempo troppo ampio Immagina se un film del 2008 uscisse in Italia nel 2010, costando quando una news. Possibile? no
Allora in tale collocazione, diventa Molto pesante la struttura stessa dell'anime, ovvero le puntate; sovrapprezzi non una volta, ma ogni singolo episodio. E non puoi neanche ammortizzarli, perche' il bacino di utenza e' basso, le serie pubblicizzate sono esattamente le piu' lunghe e per i ragazzini che non lavorano.
Perche' il mercato anime e' morto? perche' le scelte aziendali sono state demenziali, si e' cercato un margine di profitto che non esiste scegliendo un target di prodotto sbagliato; il mercato andava direzionato verso la " nicchia ", non il massivo, ricavi discreti ma sicuri, la multinazionale non attacca . il fansub e' una condizione fisiologica sequenziale, che il mondo della pornografia ha ampiamente anticipato. Rimane a galla l'elite di produzione o il cult, il pornetto si trova navigando.
Perche' ci si lamenta dell'iniziativa? perche' non ha senso, bisogna proporre Anime di altissimo livello narrativo e tecnico, o grandi cimeli del passato o recentissime novità, poi vediamo se non vende
stiupendo ragazzi davvero ho visto le prime tre puntate di dance in the vampire bund merita tantissimo mi a stupito troppo!!!! poi la prima puntata sembra una cassata (tipo alla gintama ma senza idiozie varie) e poi....
Personalmente sono un fautore dello Streaming - pensavo all'annuncio dei DVD e non avevo proprio guardato la nota - e ne sono elice...
Per quanto riguarda il problema del mercato italiano - e mica solo italiano - della pirateria,piacerebbe confrontare i famosi numeri,che poi contano...più volte si è notato come si sia fatta una politica erronea soprattutto in quest'epoca di informazione istantanea spacciando e vendendo per nuovissimo quel che nuovissimo non era più - ..il problema è che magari le aziende sono piccole e con piccoli capitali ??
Possibile. Forse non era meglio evitare una caccia forsennata ai pirati - allineandosi agli Ukase delle Major e della SIAE che fà,come si è visto ultimamente - solo i propri interessi ? E non certo gli interessi generali...e cercare accordi con i migliori e più seri gruppi fansubber,quelli che hanno dimostrato - ANCHE a loro danno - di rispettare le regole.
La lotta ai falsi riguarda altri campi. Riguarda la criminalità organizzata.
Il pubblico che vuole acquistare i DVD,e magari i Blu Ray, c'è eccome,ben fatti,ben confezionati e c'è anche il canale delle edicole e quello delle tv - gli accordi con le TVdigitali che hanno sete di contenuti non ad altissimi costi,le serie dei telefilm costano tanto e un palinsesto di soli reality non si può costruire - sono altra via...
Non terrei troppo conto di molti commenti sulla "miriade di forum" occorre considerare ripeto quanto si vuole guadagnare.
10 - 100 o il più possibile,nel terzo caso non investite in animazione. ma in corporate bond.
Oh e poi comunque esiste anche la crisi economica...non credete alle favole che raccontano ai TG!
Soldi non ne girano questi ultimi due anni e neanche l'anno prossimo,quindi....fra Tv digitale nuova e altro...
TBH (anonimo)
- 14 anni fa
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La crisi esiste, c'è e si sente, però l'italiano è un individuo strano! Non rinucia ad uscire il weekend, non rinuncia all'iPhone o all'ultimo gingillo elettronico, non rinuncia alla vacanza e chiede prestiti per fare viaggi... però alla fine si lamenta che mancano i soldi e vuole essere aiutato... Eh ma così è troppo comodo!! Vabbè era un leggero sfogo OT (a scanso di equivoci dico che era un discorso generale ma in parte verificato di persona. Non tutti fanno così per carità però c'è anche questo 'andazzo')
TBH; e appunto, proprio perche' In Italia l'animazione non ha un largo consenso come genere ludico principale, come " bene secondario primario " , il fansub diventa un variante che penalizza in maniera marginale. Il cittadino medio predilige tutte quelle spese che hai elencato all' acquisto di un anime, pirateria o non. Questo e' un punto centrale del discorso; capire che l'usufruitore di materiale illegale Non rappresenta un eventuale acquirente mancato.
Ed e' attraverso tale presupposto che le aziende dovrebbero muoversi, fornendo uno strepitoso sistema di acquisto e spedizione al dettaglio e risolvendo i problemi citati nell'intervento precedente. Qui non si tratta di mancanza di mezzi pubblicitari, che necessitano di linguaggi alternativi come streaming gratuito di prova, ma di strutturare un merchandising sul giusto prodotto.
Ottima iniziativa, sto seguendo il manga, ed il tratto non mi fa impazzire, però la storia non è malaccio, anche se per me il vero vampiro è solo Alucard di Hellsing
"Perche' il mercato anime e' morto? perche' le scelte aziendali sono state demenziali, si e' cercato un margine di profitto che non esiste scegliendo un target di prodotto sbagliato; il mercato andava direzionato verso la " nicchia ", non il massivo, ricavi discreti ma sicuri, la multinazionale non attacca . il fansub e' una condizione fisiologica sequenziale, che il mondo della pornografia ha ampiamente anticipato"
assenzio ha esplicato in effetti un'idea, una situazione che io stesso avevo soppesato, ma mi chiedewvo quanto potesse essere veritiera. certezze non ne avremo mai, ma sicuramente così come l'occasione fa l'uomo ladro, alcune situazioni e ambienti si vengono a creare per cause poco lineari ma chiare, se ripercorribili all'inverso
A me sembra lampante che l'appassionato per vedere al meglio ciò che ama PAGA, e anche bene, per mantenere il mercato, mentre il pubblico generalista invece se non vede in TV una cosa ne guarda un'altra, e se sa che la può avere gratis, prova a vederla. Ora mi chiedo perchè io da adolescente pensavo che 20€ per 2 episodi in VHS fossero un buon prezzo (e le opere avevano un bel ritardo rispetto al Giappone) mentre ora chi si ritiene appassionato fa' fatica a pensare che 50€ per 13 episodi con doppia traccia audio (o tripla, quadrupla) e sottotitoli con un box ben fatto non sia un affarone... Che siano meno appassionati causa saturazione dalla rete?
@RyOGo> Forse molti appassionati si sono semplicemente viziati a causa dei preziosi servizi che propongono i gruppi di fansub. Perché dovrebbero vedersi un anime via streaming, a una qualità orrenda, senza fonts fighe e senza karaoke con tanti begli effetti, quando i fansubbers mettono a disposizione tutto questo, in filmati a risoluzione 1080p?
Ho l'impressione che molti presunti fan si siano dimenticati (oppure non se ne siano mai resi conto) della reale funzione dei fansub: ovvero permettere di godersi preventivamente serie meritevoli (ma anche no), e fungere da buon trampolino pubblicitario per le eventuali edizioni ufficiali.
Il fatto, però, è che oggi la gente vuole avere tutto subito, e con tutti gli optional. Pertanto preferisce godersi i fansub, che si trovano con relativa facilità e con qualità sempre crescente (e soprattutto sono gratuiti), piuttosto che aspettare qualche mese per un dvd che costa 20€, sputando perfino sulla diffusione gratuita via streaming da parte dell'editore. Tutto solo perché lo streaming non possono scaricarselo e metterselo su BD, o se possono farlo, fa schifo vederselo sul TV LCD 42''.
Gran parte dei fan è di questo che si lamenta. Ed è disposta perfino a guardarsi i sub in inglese, pur di non supportare questo tipo di iniziativa, che mostra un coraggio incredibile da parte della Dynit, in un mercato torbido come quello italiano... Si vede che lo spirito del fansubbing (o almeno di quelli che ne fruiscono, perché di gruppi seri ce ne sono e sono onesti nella loro attività) è diventato più importante della passione: oggi non si è più appassionati di "anime"... si è appassionati di "fansub", il che è tremendo.
<i>Ora mi chiedo perchè io da adolescente pensavo che 20€ per 2 episodi in VHS fossero un buon prezzo</i>
Perché avevi già l'anima dell'otaku
Comunque, battute a parte, il discorso di Assenzio è ineccepibile, il mercato e la comunicazione ormai sono globali, e in tempo reale, non è più possibile pensare come si pensava un tempo e agire come se i network non legassero tutta la parte del mondo che manda avanti il mercato in questo caso degli anime. Tutto si va velocizzando a ogni secondo, l'immediatezza della conoscenza e della fruizione ne è la diretta conseguenza, e che sia giusto o sbagliato non è più possibile per le case di distribuzione tergiversare o prendersi troppo tempo a riflettere sull'uscita da lanciare o sui diritti da acquisire. E di cosa, poi.
Che si critichi la scelta di Dynit ci può stare, senza nulla togliere all'iniziativa che è notevole e come sempre per questa casa è al passo con i tempi e gli appassionati, a differenza di tutte le altre. E' una legittima perplessità sul solito prodotto commerciale che trova spazio togliendolo ad altri meno "spendibili" ma di caratura superiore.
La risposta a RyOGo e DarkBahamut_87 deriva proprio da questo. Il target dei primi, quelli commerciali, è per la maggior parte più piccolo, limitando così la disponibilità all'acquisto, mentre come già detto puntare sui secondi significherebbe fare delle scelte magari meno main stream ma più certe dal punto di vista della fidelizzazione e del conseguente ricavato, vista la maturità, e quindi la disponibilità a intavolare un ragionamento di premiazione (economica) di tale coraggio, del target cui sono indicate.
L'appassionato che ha una certa età o una certa maturità - o i soldi -, per vedere quello a cui tiene e incentivare chi gli permette di farlo, paga. Ricordiamocelo. Da un bambino non si può pretenderlo un discorso del genere, e per una volta non è giusto nemmeno farlo.
Questa si che è una bella notizia..!!! E con che rapidità..!!! Bisogna proprio fare i complimenti alla Dynit peer questa iniziativa, poi è anche un modo per testare l'appetibilità del prodotto. Personalmente credo che darò una possibilità a questo titolo, mi ispira
DarkBahamut: Ma quale coraggio, non si sta provando la piattaforma di streaming pubblicitario su un anime impegnato, ma su un ecchi, su un soft-hentai, su un prodotto a scopo erotico e con un merchandising che senza internet non va da nessuna parte, il quale esula dalla vendita dei DVD. Come ringraziare una ditta di film hard che usa lo streaming preventivo, associata ad un mercato di oggettistica ose', indicandola come Azienda modello che ha una nuova visione del cinema. Fischi per fiaschi insomma
Ryogo e' un problema di contesto, come Limbes fa notare. Non si tratta di sola globalizzazione, ma di mera domanda. La cinematografia risponde con distribuzione al dettaglio dopo pochi mesi, e con prezzi inferiori ai 20 euro subito, per film di altissimo livello tecnico. L' Animazione non riesce ad essere altrettanto competitiva neanche con serie già in corso e parzialmente acquisite; " problemi contrattuali, tempi tecnici, errori di consegna " , cavolate . Compito delle aziende esportatrici instaurare un circuito di contemporaneità, che non e' un vezzo, ma una domanda di mercato basilare
20 euro per due episodi di una serie " nuova " ( che spesso nuova non e' ) rappresenta una follia oggi, 50 euro per 13 episodi continua ad esserlo se non risolve i problemi a monte, ovvero che questa offerta e' postuma di anni. Che miseria, Ergo proxy e' del 2006 e dopo 4 anni costa 82 euro su 24 epidosi, Harry Potter ha un cofanetto dei primi 5 a 40 euro, copia digitale del film e contenuti speciali; il nuovo costa solo 13 euro, tra qualche mese 10 Se Ergo proxy mette sul tavolo roba interessante, ed e' spropositato, figuriamoci il pattume che gira
Scusa, una domanda, Assenzio: ma l'anime l'hai visto? Io sono riuscito a guardarne soltanto una puntata, ma io tutto 'sto ecchi e soft-hentai che dici tu mica ce lo vedo...
Anzi, per quello che c'è nel primo episodio (e ciò che sembra offrire dal suo finale) finora sembra più una serie di genere mystery/hardboiled a sfondo soprannaturale, che un ecchi come stai insistendo tu.
ah, be, io ancora questo anime non lho visto, mi ha attirato abbastanza (anzi più di abbastanza) per il chara e il tratto pulito, i colori accattivanti, mi sono bastate poche immagini per interessarmi..poi ovviamente c'è da fare iconti con la realtà dei fatti tuttavia nn immaginavo davvero fosse un soft hentai o erotico o pseudo erotico softissimo... questa mi giunge nuova poi avremo sicuramente tutto il fansub del mondo (anche se sperovivamente di no, a tonnellate non lo sopporto..)
Vedremo, Alucard... Al momento, in tutta sincerità, di ecchi e soft-hentai ci vedo ben poco (specialmente quest'ultimo, non so da dove lo abbiate cacciato fuori). Appena ne avremo possibilità, ce lo guarderemo e ne trarremo le conclusioni.
Fang (anonimo)
- 14 anni fa
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Paragonare il mercato cinematografico con con quello anime o delle produzioni seriali in genere è come mettere a confronto le pere con le mele, non ha nessun senso. Punto primo, i film sono prodotti e distribuiti già a priori per il mercato mondiale, è normale che ci sia contemporaneità di trasmissione/vendita. Punto secondo, non si può mettere sulla bilancia il prezzo di un film con quello di una serie, a meno di non voler fare un discorso in malafede. Un ragionamento serio si può fare solo mettendo a confronto media uguali (film con i film): su dvd-store vedo che Up della Pixar (disco singolo) costa 19.90€, Bastardi senza Gloria (disco singolo) 14.90€, Totoro (disco singolo) 13.90€, Evangelion 1.01, sempre disco singolo costa 17.90€. Come vedi, facendo un'analisi onesta, i prezzi sono nella stessa fascia. Senza considerare che un film come Up ha ben altre tirature rispetto ad un anime, il che consente di spalmare i costi su un numero di dvd molto superiore. Dov'è la follia dei prezzi? Parliamo ora delle serie. Una cosa che molti ignorano o si dimenticano è che gli anime, così come la maggior parte dei telefilm, NON sono prodotti pensando ad una loro esportazione, si pensa prima di tutto al mercato interno. Se poi il successo di una serie determina un interesse all'estero, per i produttori è solo grasso che cola, loro i conti se li fanno con il mercato interno. Per inciso, non esiste IL mercato mondiale degli anime, esistono gli anime, prodotti dai giapponesi per i giapponesi, e siccome piacciono anche all'estero, a chi ne fa richiesta i giapponesi vendono i diritti per pubblicarli, punto. Può piacere o meno, ma questa è una realtà che va accettata, invece di dire cose tipo "Compito delle aziende esportatrici instaurare un circuito di contemporaneità, che non e' un vezzo, ma una domanda di mercato basilare". Ma quale circuito? Quale domanda? E soprattutto, quale mercato? È semplicemente improponibile. Parliamo di prezzi ora. Un box di anime nuovi oggi costa sui 50€ per circa 13 episodi, che sono meno di 4€ ad episodio (non 10€ come dice qualcuno), le complete edition di serie più vecchie costano lo stesso anche per 26 episodi (e il succitato ergo proxy esce a giorni a 45€, per chi sia interessato...), quindi meno di 2€ ad episodio. Sono prezzi scandalosi? Vogliamo andare a vedere quanto deve spendere chi si compra i box appena usciti di un telefilm come Grey's Anatomy (eh sì, perché il confronto bisogna farlo con un'altra produzione seriale, non con quello che pare)? Dai 30€ ai 40€ a box per quanti box, per avere la serie completa? Io dico che ci vuole un po' di onestà intellettuale quando si parla di queste cose, nessuno è obbligato a comprare se non vuole, né io faccio una colpa a chi non vuole comprare, ma almeno si dica chiaramente "io non sono interessato a comprare dvd di anime", "io non spendo soldi in animazione". Invece quello che si legge sono sempre e solo scuse nella migliore delle ipotesi, e falsità nella peggiore: "i dvd costano troppo", "il doppiaggio fa schifo", "le traduzioni dei fansubber sono migliori perché sono fatte da appassionati, non da gente pagata che se ne frega" (è vera, lo giuro! o_O). Scuse che poi alcune persone che magari si vedono Gurren Lagann su Rai4, usano come giustificazione per scaricarselo invece di comprare i dvd. Voglio dire, hai già fruito gratuitamente dell'opera, le possibilità sono due: o ti è piaciuta e la vuoi avere (compri i dvd), o non ti è piaciuta al punto da spingerti all'acquisto (quindi ti basta averla vista in tv). Qualcuno mi spieghi la logica di scaricarsela invece di comprarsi i dvd perché io non lo capisco. O meglio riesco a capirlo solo aggiungendo alla frase "non compro dvd di anime" il sottinteso "perché devo pagare". Perché non so voi, ma io a leggere le scemenze che dicono questi tizi mi sento offeso nell'intelligenza: cavolo, non solo sei un piratozzo e dovresti stare zitto, ma mi vuoi prendere pure per deficiente?
come ho scritto in precedenza Bahamut, mi sono affidato al sito ufficiale e all' informazioni in rete, a prescindere dal fatto che non e' la quantità e la tipologia di scene ecchi, ma il genere stesso che non rende giustizia ad un'eventuale sperimentazione
Fang: perdonami, ma hai fatto delle osservazioni curiose 1) già a priori non significa nulla, la distribuzione in contemporanea non e' fisiologica, non e' un dono di natura, ma risultato dovuto esattamente dalla richiesta di tempi piu' ristretti ( sia per l'uscita cinematografica sia per la conversione vendita al dettaglio ) Poiche' l'animazione non e' piu' un prodotto meramente regionale, deve scalzare i vincoli e le pastiche odierne 2) Stiamo parlando di anime seriali, L'animazione Myiazakiana segue lo stesso circuito cinematgrofico. A maggior ragione deve esserci un evoluzione del settore, avendo al suo interno esempi di dinamiche funzionali 3) Poiche' il mercato estero assume un ruolo non piu' marginale, nessuno si e' posto invece il problema di notare una politica passiva. Non esiste il mercato mondiale? le serie tv ? poiche' l'animazione non ha il supporto televisivo, che e' un tramite di rallentamento all'uscita del DVD, non capisco il discorso dell'impossibilità. Molto piu' semplice ipotizzare che c'e' stato un assestamento condiviso 4) esempio lampante quello dei cofanetti, fai un paragone con le serie e vedi. Ergo proxy a 45 euro e' un ottimo affare, 82 assolutamente no - tempo di decurtazione, 4 anni, perche? perche' viene considerato nuovo un prodotto alla data di pubblicazione in Italia e non in madrepatria, se non comprendi questo giochino e' inutile che io continui a scrivere sermoni, per giunta noiosi
il discorso sullo streaming e sullo scaricare e' inutile, ripeto, non e' un bacino d'utenza. Continueranno a non comprare, quindi la flessione del mercato va ricercata altrove; non ostico capire che un trentenne appassionato di anime non comprerà mai Naruto, mentre potrebbe essere ben disposto all'acquisto di Paranoia agent, pur dovendo sborsare 68 euro ( anime del 2004 )
Invece in determinati casi e' piu' saggio definire la singola opera. A prescindere che sia gratuita e che tratti di vampiri ( elemento neutrale del mio giudizio ) io vedo un classico ecchi d'azione, che considero un sub-genere in quanto l'erotismo non e' presente con eleganza quale ironica interpretazione delle fobie umane. Un classico ecchi che serve palesemente per un mercato gadgettistico, giochi in flash piu' o meno espliciti già pubblicizzati.
Fosse stato un bell'hentai esplicito, pieno di loli e con interessanti scelte stilistiche, avrebbe ricevuto da parte mia elogi su elogi per l'iniziativa( pur non avendo mai visto un loli un vita mia ); l'ecchi invece e' una piaga perche' deupapera la qualità stessa dell'animazione, quindi non scrosciano applausi