A parte che mi sembra logico notare come se le serie sono troppe nessuno riesce a seguire tutto ciò che vuole ogni notte... se l'alternativa sono i DVD non ci vedo nulla di male. E se le emittenti non hanno soldi per pagare le serie, allora davvero è meglio l'online, magari con forme di abbonamento e video in streaming di buona qualità (ma sempre via PC)...
normale che si sia arrivati a questo punto, quando una serie la si può seguire on-line o scaricare da internet. Certo il fascino di un DVD di una serie preferita è paragonabile solo all'avere una serie manga originale (io ho tutti i DVD di Aquarion), ma i costi sarebbero elevati. Se si riuscisse ad unire il mercato dei DVD con la distribuzione on-line il Giappone farebbe BINGO! ma non credo che per ora la cosa sia attuabile.
Concordo, non sono tipo da dvd ma un abbonamento online lo farei. Non necessariamente economico, per me andrebbe bene anche un canone di dieci/venti euro al mese, dipende da cosa offrono. Per uno streaming "illimitato" in hd o per delle scan disponibili in contemporanea col Sol Levante val la pena spendere qualche soldino, almeno secondo me. Così come molta gente (all'estero) compra i romanzi in formato ebook, Internet potrebbe aprire le porte di un mercato vastissimo se trovassero il coraggio di investirci su (seriamente). Certo è che sperare di andare avanti solo vendendo i dvd è troppo pericoloso, a parte i collezionisti sempre più persone preferiscono soluzioni più pratiche ("usa e getta"). Ma non dimentichiamoci che i giapponesi sono dei protezionisti, sembra quasi che esportino a malincuore la loro roba all'estero. Il che, visto il successo mondiale che hanno ormai anime e manga, imo è un <i>grande</i> errore.
ximpalullaorg (anonimo)
- 15 anni fa
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I loro "contenuti online" pieni di DRM se li possono tenere. Continuo a preferire un supporto fisico (anche se ahime' viziato da ridicole politiche regionali).
E' vero anche che non so quanto costino in Giappone i dvd degli anime (io per completare Harui devo spendere 100€ per 13 puntate, in Italia), però secondo me devono ingegnarsi per combattere la pirateria tramite qualche metodo alternativo di distribuzione. Anche a pagamento, soprattutto a pagamento. Una specie di creative common. Watashiwa 7 suggeriva le scan in contemporanea con l'uscita del cartaceo. Offrendo questo servizio i vari servizi di scanlating sarebbero arginati in buona parte (almeno credo), per esempio, e considerata la gamma di pubblico raggiungibile, facendo pagare una cifra simbolica a testa, gli intoiti sarebbero enormi. Fatto sta che avere il supporto fisico di una cosa che piace è il massimo della vita, non si prescinde.
Per me la distribuzione migliore sarebbe in download anche a pagamento di serie in DiVX. Lo streaming on line non riesco a seguirlo mi rompo a stare davanti a un PC, preferisco il divano e un 40 pollici. A questo punto avendo la possibilità di scaricare ciò che voglio in italiano in modo legale me lo riverserei io su DVD e risparmierei 200 euro di payTV per seguire gli anime. Io sono stato in Giappone e i prezzi dei DVD sono molto più alti dei nostri fino anche a 5.000-6.000 yen pari a 40-50 euro.
ma lo scoprono solo adesso? la cosa era risaputa e per fortuna che in Giappone si comprano più DVD e BD che da noi altrimenti avrebbero già chiuso da un pò...per i mercati esteri un pò dipenderà da loro (prezzi delle licenze) ma anche dalle case estere che fanno una cernita sulle decine di serie che ogni 3/4 mesi vengono proposte in nippolandia...
ragazzi ma vi leggete? state parlando di streaming in ITALIA dove a stento andiamo a 300 k. questo discorso se lo possono permettere i giapponesi e forse pure tutto il resto del mondo ma NON l'italia.
il loro problema, quello in giappone, sta nell'enorme quantità di cacca che spacciano nelle loro televisioni. riducessero il quantitativo di spazzatura (e già si va nel risparmio) e diminuissero i prezzi dei loro supporti fisici (prezzi minori = maggior incentivo all'acquisto) e poi facciano i conti.
sono fortunati che quei 300.000 non sono come me... evidentemente comprano di tutto! io compro solo quello che mi piace di tutte le case editrici (tranne, ovviamente, panini) che meritano i miei soldi, i quali non crescono sulle piante XD
si sapeva che il nocciolo del mercato era costituito dai supporti.....che tra l'altro costano di più che in quasi tutto il resto del mondo(ancora da capire il perchè).....inutile dire che anche il nocciolo duro ha un suo limite di spese questo è da sottolineare
Comunque quei grafici non li ho capiti....non fanno altro che mostrare l'equazione della domanda aggregata che è uguale per tutti i beni....hanno semplicemente aggiunto i famosi 300000....non è che spieghi chissà cosa.
io sogno ancora oggi di avere uno specie di Digitale terrestre giapponese, possibilmente con sottotitoli in inglese per gli anime da guardami a casa!!!
è ora che il mercato di anime in giappone crolli per poi risorgere dalle proprie ceneri... è necessario che operino delle scelte drastiche, in primis sul prodotto da creare. Le opere tratta da un manga specialmente se di successo dovrebbero essere fedeli all'opera originale senza stravolgimenti di trama e ecessive edulcorazioni visive. Dai dati di ascolto risulta infatti che durante parti filler gli ascolti crollano con consequente calo degli introiti publicitari utilizzati dalle tv per pagare gli studi di produzione per la messa in onda. Potrebbero quindi apettarre un pochino o cmq sospendere temporaneamente la messa in onda come fanno con le stagioni di un telefilm.
Per le opere originali o meno famose dovrebbero essere un po più selettivi; è evidente che molte opere, tralasciando i gusti personali, obiettivamente non possono guadagnarsi una fetta di pubblico sufficiente riversando cosi l'ammortizzamento dell' investimento sui pochi appassionati. (non voglio fare il moralista e non ne sarei neanche in grado; ma gueste produzioni "spazzatura", che sepesso risultano in perdita, continuano ad alimentare il problema sociale degli otaku terminali che a mio IMHO rappresentano la quasi totalità di quei 300.000 appassionati) Considerando anche che un anime potenzialmente ha un mercato internazionale e destinabile a fasce di età molto larghe risulta palese che la crisi del settore non derivi da mancanza di pubblico, probabilmente in aumento a livello mondiale,ma da una saturazione del mercato con prodotti scadenti e politiche commerciali volte spremere oltre le naturali possibilità la propria utenza come un merchandising forsennato e spesso assurdo e una pubblicità martellante esagerata.
near, hai usato il termine "otaku terminale" e "produzioni spazzatura" su AC. ora devi aspettarti delle conseguenze (o forse ti ho salvato col mio intervento XD XD )!!!!
Sarò una voce fuori dal coro, ma ultimamente sto acquistando solamente DVD di Serie TV. L'unico Anime che al momento seguo in DVD è <i>Tutor Hitman REBORN!</i> che mi costa un occhio della testa a volume, acquistando la serie direttamente in giapponese da YesAsia.
Ho avuto modo di visionare <i>Tengen Toppa Gurren Lagann</i> in giapponese previo fansub inglesi molti mesi prima della messa in onda su <i>Rai4</i> e l'unico titolo per cui attualmente spenderei ma che non è ancora in negozio è <i>Gantz</i>.
Il mio primo Anime in Bluray è stato comunque <i>Sky Crawlers</i> di Mamoru Oshii, e non mi sono pentito dell'acquisto.
@Boulayo nulla, ma il problema non è questo. Il fatto che la maggior parte degli utili sia dovuto all'acquisto da parte del ristretto numero di appassionati dei DVD delle loro serie preferite è una situazione da analizzare attentamente e sulla quale possono sorgere dei timori relativamente alle tendenze future. Questa situazione evidenzia come anche in Giappone il mercato Anime stia diventando un mercato sempre più ristretto, dove la maggior parte dei profitti deriva dai portafogli degli otaku, e questo potrebbe avere anche devastanti ripercussioni sul settore Anime nel lungo termine. Il tutto è chiara dimostrazione della perdita di interesse da parte dei giapponesi sul settore Anime, che diventa sempre più prerogativa di pochi appassionati. Differenziare potrebbe essere un ottimo metodo per risollevare il mercato anime, magari come già detto da altri utenti, anche offrendo servizi di download originali a pagamento piuttosto che streming a qualità infime.
Le produzioni di cui si parla, che siano "cacca" o meno, ed è tutto da vedere, restano comunque di nicchia, sia in Giappone che all'estero. Il motivo per cui costano tanto è abbastanza semplice, i costi sono alti ( e in crescita, soprattutto quelli per la messa in onda, che viene profumatamente pagata ) e il mercato rimane piccolo. Se ci si vuol guadagnare qualcosa bisogna stare alti. Ricordando che le produzioni più popolari, non cinematografiche, non vendono DVD. E bisogna vedere anche all'estero quanta gente sia disposta a comprare alcunchè, già in Italia , dove l'offerta è già scarsa, le vendite di DVD sono minime e i prezzi già troppo bassi. Negli USA l'offerta è vastissima ma non mi sembra che siano messi meglio
I prezzi dei divd giapponesi sono esorbitanti, quindi deduco che a questo punto il motivo per cui i ricavati dipendano per il 70% dalle vendite dvd/blu ray dipenda appunto dai prezzi altissimi. Anche a mio avviso la soluzione più gradevole sarebbe uno streaming a prezzo ridotto delle collezioni dvd, quoto in tutto Rok anche io...
Condivido pienamente il pensiero di Aquila in questo caso, ed in parte anche quello di Near sulle produzioni spazzatura che sono rette solo da quei disgraziati che comprano il peggio del peggio del peggio solo perchè ci sono tette o soddisfano chissà quali perversioni... C'è roba davvero inguardabile che non ha alcun senso di esistere, me ne sto accorgendo ora che sto "vuotando" gli HD dal materiale scaricato e veramente ci sono serie che necessitano di un notevole sforzo di volontà per andare oltre al 3-4 episodio e che comunque svaccano completamente... Benvenga la crisi e la dipartita di sta roba...
<i>[...]attualmente il mercato estero si sta contraendo, il costo per episodio degli anime licenziati è circa un decimo di quello dei tempi d’oro.</i> Riflettiamo su questo dato, per favore: prima pagavamo 10€ a episodio e il mercato era fiorente, ora per una serie nuova paghiamo solo 4€ a episodio, ma le vendite scarseggiano. Il prezzo a episodio è diminuito alla vendita del 60%, il guadagno a episodio è diminuito del 90%. Se i prezzi fossero rimasti quelli di un tempo e se i cosidetti appassionati fossero disposti a fare i sacrifici che noi del peiodo d'oro facevamo, probabilmente gli intrioto sarebbero maggiori, ma se ci lamentiamo dei prezzi troppo alti anche quando ormai sono RIDICOLI talmente sono a buon mercato, allora vuol dire che noi appassionati non siamo disposti a spendere per questo tipo di intrattenimento, e quindi la "diversificazione" potrebbe tornare a farci interessare al prodotto e a volerlo comprare... Ma sinceramente, davanti a gente che parla di scaricare e vedere i fansub sul 40 pollici che, in buona fede, non tiene conto di quanti farebbero una colletta per poi condividere quel file (e poi da lì è un attimo trovarlo gratis piratato in internet) faccio fatica a vedere una via d'uscita immediata...
La notizia in realtà si riferisce agli anime programmati in fascia notturna che finiscono per essere quelli "da otaku" o che comunque per un verso o per l'altro (eccessiva violenza ad esempio) sono di nicchia (anche Sora no Woto però mi pare venga trasmesso di notte). Ne consegue che è chiaro che titoli come questi non possano contare su ascolti molto alti e quindi grosse entrate pubblicitarie come quelli del day/prime-time. Steaming + pagamento per il premium? si può fare vediamo prima com'è il servizio però.
Quotando Ryogo, un qualcosa in meno un un DVD o un box in più, suvvia... E comunque vale sempre il supremo "De gustibus"
Più che commentare gli anime, vorrei commentare alcuni commenti lasciando un mio piccolo commento! E' incredibile quanto possano esser cari i prezzi in Giappone! E non si tratta soltanto di DVD ma anche di manga: Alcuni costano persino molto più di quelli che acquistiamo qui in Italia che includono il prezzo della traduzione e di tutto il lavoro che c'è stato per portarli sugli scaffali delle fumetterie! E' davvero troppo alto il prezzo che i giapponesi debbano pagare per leggere o guardare qualcosa di produzione propria. Esorbitante! Chissà come farò ad andare in Giappone! Non riesco a spostarmi neanche a Milano, figuratevi se ce la faccio ad andare una settimanella in Giappone! Speriamo che i sogni si avverino un giorno e che magari ci vada per lavoro o così, come dire... GRATIS! :P
Ai produttori interessa molto che il pubblico segua il passaggio televisivo della serie perchè sono soldi freschi e immediati che entrano nelle loro tasche, i guadagni con DVD e BD sono a medio e lungo termine.
Sapevo che in Giappone si vendevano QUINTALI su quintali di DVD. Però non pensavo che il mercato ne dipendesse in maniera così imponente. In realtà avrei dovuto aspettarmelo, nel senso che gli introiti devono pur arrivare da qualche parte; però avrei detto che fosse il merchandising a farla da padrone, esattamente com'è negli USA
Fra X (anonimo)
- 15 anni fa
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Grazie al vostro sito, sotto segnalazione, ho potuto notare in effetti che vengono prodotte delle vere, permettetemi il termine, c....e. XD
La crisi c'è perchè c'è più materiale in commercio che la gente che lo vuole comprare. Come ha già detto qualcuno dovrebbero concentrare gli sforzi per sfornare opere degne di essere acquistate e non riempire i loro scaffali di opere tutte uguali la cui trama è incentrata sul fan-service. Comunque con questo non voglio dire che il fan- service vada abolito, anzi... Ma non può essere il tema centrale di una storia.
Beh, più che riflettere su quali metodi dovrebbero essere intrapresi per risollevare il mercato, secondo me bisognerebbe pensare perché gli anime trasmessi in TV non vengono guardati. E, in effetti, si possono sempre riscontrare gli stessi problemi. Ma procediamo con calma: Punto primo: se trasmettono qualunque serie ad orari impossibili, ad esempio a notte fonda o all'alba, sono davvero poche le persone che guarderebbero questi anime ... Punto secondo: ormai le serie trasmesse in TV sono talmente censurate, tagliuzzate e sfigurate in ogni maniera, che ci vuole stomaco per vederle. Punto terzo: come hanno già detto alcuni, ormai molte produzioni sono ignobili, pieni solo di tette e umorismo di bassissima lega. Punto quarto: non si possono mandare in onda SEMPRE le stesse serie, quando magari si possiedono i diritti di capolavori destinati ad essere dimenticati, se si continua così ...
Insomma, mi pare logico che molti quindi si affidino ai DVD o allo streaming, perché permette di aggirare tutte queste seccature. Se nessuno fa niente per risolvere questi problemi, le possibilità che gli introiti forniti dali anime si rialzino sono prossime allo zero. Per adesso, Freccero sembra l'unico ad averlo capito.
E se le emittenti non hanno soldi per pagare le serie, allora davvero è meglio l'online, magari con forme di abbonamento e video in streaming di buona qualità (ma sempre via PC)...