E' bello vedere che all'estero la morte viene vista con meno senso del lugubre: che dire, da noi sarebbe considerato irrispettoso mangiare nei cimiteri, danzare il giorno dedicato ai morti e addirittura farci una fiera estiva.Le nostre radici cristiane in questo caso pesano eccome. Cmq grazie x le news sull'O-Bon , proprio l'altro giorno vedevo la malinconia di Harhui Suzumiya nella pallosissima serue di endless night dove si vedeva questa festa dove le donne partecipavano in Kimono e mi era venuta la curiosita' di saperne di piu'.
@Ironic ce lo meritiamo perche' ci siamo presi una religione importata, e tra l'altro pure una di quelle piu' schifose, con la sua venerazione di pezzi di cadavere. Era meglio tenerci Giove e compagnia, molto piu' divertente.
KUMA-29
- 14 anni fa
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@cartaman666 se preferisci Giove e compagnia perche li trovi divertenti allora apprezzi anche le loro abitudini omossessuali e strampalate...complimenti bella religione!
"...da noi sarebbe considerato irrispettoso mangiare nei cimiteri, danzare il giorno dedicato ai morti e addirittura farci una fiera estiva..."
Purtroppo siamo stati sfortunati a nascere a fine '900, ci siamo persi molte tradizioni religiose locali, tra dolci dei morti, calze dei morti, fiere, feste! Anche solo gli usi che si avevano in casa di lasciare la tavola apparecchiata e la porta aperta per sfamare gli spiriti dei propri cari di ritorno dall'aldilà, rimasuglio nelle campagne, fa ben capire cosa ci siamo persi! (purtroppo) ç__ç Ora i morti stanno solo al cimitero, si applaude ai funerali e si sta tristi e senza banchetto, che delusione...
Veramente nel cristianesimo delle origini si mangiava davanti alle tombe dei propri defunti e si dava anche una porzione al defunto. S. Agostino criticava questa pratica perché capitava che si eccedeva troppo con il vino e che alla fine i morti da piangere non erano più uno soltanto..
Ma che interessanti questi articoli sulle tradizioni giapponesi che appaiono spessissimo in anime e manga e non sono sempre immediatamente comprensibili per noi occidentali ^^ La mia penfriend giapponese mi aveva detto che andava a casa della mamma in questi giorni: ora so perchè, grazie a AC XD L'uomo che sfoga la sua rabbia nel video della coda per i poster, però, io non l'ho visto: forse sfoga la sua rabbia in modo giapponese, molto pacato ^^
Wow! Come sono movimentate e colorate le feste giapponesi! Nonostante il Giappone sia un Paese così all'avanguardia, i suoi abitanti rispettano ancora i vecchi costumi e le antiche tradizioni. Quanto mi piacerebbe poter partecipare ad almeno una di queste celebrazioni! Sapendo che è praticamente impossibile, mi tocca organizzare delle festicciole che riproducono quelle nipponiche per amici "nippomani" e familiari. E' un vero peccato che invece qui da noi l'aspetto riguardante le feste tradizionali sia andato perduto e che ora prevalga invece solamente quello legato alle sagre...
Mi associo a Nekomajin per farti i complimenti per l'articolo, ReiRan Di queste feste studiai molto per il mio esame sullo Shinto (e praticamente tutto l'esame fu sul tema della morte, con certi aneddoti e tradizioni, come l'automummifacazione in vita, brrr), tuttavia condivido il pensiero di molti, son tradizioni estremamente interessanti e un giorno vorrei tanto poterle toccare con mano
ogni tanto delle belle pillolone di cultura, tradizioni e folklore giapponese sono un vero toccasana! che costumi bellissimi e coloratissimi, che fantastiche danze e che clima travolgente! quando sono stato a Tokyo ho assistito ad una Matsuri, e credevo che quella fosse il top in fatto di feste, ma questa Awa Odori è molto ma molto di più, sia come numeri che come bellezza! l'origine di questa danza mi ricorda vagamente i rituali dionisiaci dove tutti gli ubriachi compiono balli orgiastici, però i giappi non sono così attaccati alla terra (come direbbe Nietzsche) !
bellissimo anche il fatto che possano danzare anche i turisti! come mi piacerebbe provarci!
certo che gli otaku giapponesi sono una forza della natura! arrivare addirittura a rubare dei banalissimi poster... allucinante... devono arrivare a distribuirli gratis! c'è da ridere per non piangere!
ancora complimentoni ReiRan per questa dettagliatissima e interessantissima notizia!
<i>ce lo meritiamo perche' ci siamo presi una religione importata, e tra l'altro pure una di quelle piu' schifose, con la sua venerazione di pezzi di cadavere.</i> A livello popolare, Cartman 666, l'usanza di mangiare presso le tombe si era mescolata con originale sincretismo al sistema religioso cattolico. I morti avevano una loro potenza, erano entità soprannaturali, anche malefiche se non allietate con il cibo o con altri doni, che non erano affatto previste nel sistema religioso cattolico, così come il Purgatorio è un'invenzione a posteriori della Chiesa per meglio integrarsi con la credenza ormai diffusa nelle terribili anime che aleggiavano senza pace nel mondo dei vivi sotto forma di fantasmi e fate. Purgatorio come luogo di espiazione intermedio, destinato ai morti di morte violenta e a chi non si è pentito in punto di morte.
Passando alla notizia in sé abbiamo qui un buon collage d'informazioni, non c'è che dire, hai un'ottima intuizione nello scovare notizie e collazionarle, ReiRan. In un'agenzia turistica lavoreresti bene come compilatrice di opuscoletti-guida. Poche, semplici e sparute informazioni per il turista medio, non male. Manca una certa dose di approfondimento antropologico e di rielaborazione in questo tuo articolo. Mi ha lasciato un po' spiazzata perché non è da te. Ma voglio spiegarti i motivi della mia perplessità, dal momento che la mia formazione nel campo delle tradizioni e dell'antropologia non mi permette di elogiare questo articolo. Di sicuro hai raccolto le notizie fondamentali per parlare di questa usanza e le hai collegate nel modo corretto per dar loro la parvenza di profondità. Ma la profondità è proprio quello che manca e ciò si evince particolarmente in certi punti:
- <i>che è rappresentativo della sofferenza delle anime morte, che deve essere alleviata</i> In base a cosa tu qui scrivi che deve essere la sofferenza delle anime morte (questa poi! le anime muoiono?) ad essere alleviata? Non può essere semplicemente il contrario? Che cioè siano i vivi ad aver bisogno di catalizzare in qualche modo un evento sconcertante come la morte dei propri cari o di ingraziarsi delle potenziali entità pericolose in virtù del loro status di non più appartenenti al mondo dei vivi? Insomma, tu qui non spieghi il motivo per cui queste <i>anime morte</i> abbiano bisogno di essere alleviate, pur ammettendo, ripeto, che siano esse ad averne bisogno.
-<i>poiché la storia venne tramandata e si trasformò da leggenda in tradizione, venne istituito un vero e proprio culto dedicato ai propri antenati</i> E' evidente che qui non ti sono chiare le dinamiche dell'evoluzione delle tradizione e dei culti ad esse legati, né il rapporto tra leggenda e tradizione. Chi dice che la leggenda si trasforma in tradizione e che dalla tradizione nasca il culto? Molto spesso, anzi sempre, il percorso non è affatto lineare come lo presenti tu. Fosse così semplice potremmo tranquillamente capire il significato di certe pratiche di cui si è perso il senso nei secoli, ma che le popolazioni interessate continuano a perpetrare, pur avendone perso il significato originario. Spesso la tradizione consolida un culto che è nato prima e in moltissimi casi la leggenda nasce a posteriori per spiegare l'usanza che si tramanda nei secoli, per darle un senso e conferirle autorità. La leggenda in qualche modo dà peso a qualcosa di sacro che esiste fin dalle origini della comunità interessata, si tratta di una rielaborazione o di qualcosa che nasce con l'usanza continua, ma mai prima di essa e aprioristicamente!
-<i>in particolare si banchetterà con i morti, portando loro del cibo e mangiando nei cimiteri</i> Questo uso si presenta con modalità differenti in tutto il modo e nell'area mediterranea era ancora presente fino a tempi recentissimi. Nella sola Sicilia l'usanza di mangiare presso le tombe era ancora diffusa fino agli anni '50 del XX secolo. Fu la Chiesa ad abolire tali pratiche, non tanto perché <i>irrispettose</i> come qualcuno su questo topic ingenuamente ha scritto, ma perché lesive del sistema cultuale cristiano, in quanto implicavano un attaccamento ai beni terreni anche dopo la morte. Mi stupisco di come certa utenza possa scrivere determinate cose senza prima essersi accertata della loro verità.
- <i>assomigliano molto alle sfilate dei carnevali occidentali, o forse più alla festa messicana el Día de los Muertos.</i> Perché hai preso proprio questi due esempi? Ce ne sarebbero altri mille da portare, meglio non fare collegamenti troppo forzati, dal momento che le tradizioni orientali non si possono paragonare tout court alle tradizioni dell'altro capo del globo: diversa la mentalità, ma soprattutto il contesto culturale in cui si sono formate.
Altro appunto: hai spiegato come è nata la danza a livello di leggenda, ma manca la spiegazione di cosa rappresenti la danza in questo specifico caso, quale sia la sua valenza cultuale. Di sicuro infatti non abbiamo a che fare affatto con una danza gioiosa atta a festeggiare un lieto evento. La danza è percuotimento del terreno, modo per risvegliare le sue energie vitali e la vegetazione o stimolare la potenza dei morti. Tramite la percussione ritmata del suolo i morti vengono svegliati, vengono rinvigoriti dal movimento dei vivi, in un continuum tra vita e morte che nel mondo popolare non è mai venuto meno.
Ecco i miei appunti. Certo, considero il target per cui è stata composta la notizia, ma a mio avviso potevi risparmiarti molte informazioni superficiali, che l'80% dell'utenza non ha letto di sicuro, per scrivere una notizia più sintetica e allo stesso tempo più pregna di significato e di analisi dell'evento descritto. Mi dispiace, ma ripeto, la mia formazione non mi permette di farne un elogio.
Non punto il dito, ma spero che l'autore di certe aberranti uscite si renda conto di aver proferito delle ignobili cazzate, non mi metto a contestare punto su punto perchè in tutta onestà mi prenderebbe lo sconforto a dover spiegare certe cose. Magari domani proseguo nella shitstorm...i fricchettonismi new age per farmi rigurgitare bile nera ci sono, vedremo.<br><br>P.S.: la cultura umana ha radici psicologiche molto più comuni di quanto il primo intellettuale da due soldi possa contestare con patetiche rimostranze geografiche, anzi consiglierei al soggetto in questione di analizzare la genetica delle migrazioni umane per capire quanto in realtà alcune cose siano molto più vicine di quanto si pensi.
@Armisael<br>Non capisco con quali credenziali tu possa venire a farmi discorsi del genere. Questa è la mia branca di studi. Se sei un mio collega potrebbero uscir fuori discussioni interessanti. Però credo proprio che tu non lo sia visto che hai un'altissima considerazione degli studi antropologici!<br><br>Di sicuro hai letto male qualcosina, considerando anche l'orario <img class="emoticons" src="/images/Emoticons/suprised.gif" alt="" title=" "> , dal momento che proprio io non ho fatto nessuna rimostranza geografica, proprio perché le radici psicologiche della cultura umana sono comuni. A me può non essere chiara la genetica delle migrazioni umane ( e qui potrebbero nascere altre discussioni, ma andremmo OT, peccato), ma se la mettiamo così allora a te non è affatto chiara la dinamica della trasmissione culturale, dell'acculturazione e dell'inculturazione. Non c'è certo bisogno di tirare in ballo la genetica! Sai che a volte può essere fuorviante e spesso fantasiosa, vero?<br><br>Fricchettona new age? <img class="emoticons" src="/images/Emoticons/biggrin.gif" alt="" title=":D"> Etichetta originale! D'altronde potrebbe essere un titolo più simpatico che il solito, trito, dottore in Antropologia culturale ed etnologia.
Diciamo che in sostanza la penso realmente così, ma ci ho messo del flame per motivi che astraggono da animeclick, aggiungici l'ora e non è così difficile capire che ho calcato troppo la mano anche se l'intento era quello di provocare una reazione con spiegazioni più precise e meno del tipo "è così perchè è così e basta" non so se mi spiego. Comunque, tirando in ballo la genetica mi riferivo agli aplogruppi, che sono riscontrabili materialmente appunto.
E si, l'antropologia culturale resta un campo sul quale ho dei grossi, grossissimi dubbi specie quando dalla ricerca, raccolta e catalogazione di dati si lancia in azzardi teorici che non possono non ricordare le teorie di Freud agli inizi della psicologia. Interessante come inizio, e dopotutto da qualche parte ed in qualche modo si deve pur cominciare, ma non è il caso di innalzarne il vessillo di scienza potente e risolutiva, di bestialità ne sento parecchie. No non studio nulla di strettamente correlato, ma frequentando ben 3 persone che si occupano di questo ambito, vedo che persino loro hanno dei dubbi in merito (e parlo di gente che si fa mesi su e giu per le Ande ancora prima della laurea, non i primi cazzoni di passaggio) quindi...
Cacolo! E c'è ancora il secondo round? Ah ah ah! Ricorda che hai a che fare con una dolce fanciulla! Peccato che per il dopo pranzo Catulla non c'è più e non può più controbattere fino al prossimo fine settimana.
Armisael, non pretendo di innalzare il vessillo dell'antropologia culturale come scienza, hai frainteso. Nè tantomeno ho dato spiegazioni arbitrarie. Ma quello che mi sembra azzardato da parte tua è innanzitutto il collegamento con le teorie di Freud, che con questo ambito, ahimè, almeno per quello che ho studiato finora, hanno ben poco a che fare. Dei dubbi sulla scientificità esatta dell'antropologia ce li ha anche la sottoscritta. Ma in fondo è meglio così. Il voler a tutti costi conferire un'aura positivista a tale area tematica ha prodotto le bestialità più mostruose nell'ambito della disciplina. Che si può fare allora quando ci si ritrova davanti a tematiche culturali? Non si deve tentare di capirne le dinamiche di diffusione e di sviluppo? Non si deve tentare un approccio conoscitivo, seppur non esatto ( per quanto anche le scienze cosiddette esatte oggi come oggi possano esser definite tali, considerati gli ultimi risvolti)? Insomma, è meglio lasciarsi andare allo scetticismo totale e al relativismo di ogni interpretazione? Non penso che le persone che conosci tu, appunto perché valide, la pensino così. Sennò che senso avrebbe occuparsi di questo ambito?
Comunque sia, la discussione è sempre più interessante. Possiamo parlarne pure all'infinito e a ogni ora!
Sono di corsa pure io maledizione, ma punto a proseguire la discussione pure io più avanti. Freud non centra nulla, era solo un parallelismo. Ha fatto la storia e dato origine ad una scienza che nel bene o male funziona e col tempo ha dimostrato di essere in grado di perfezionarsi, ma le teorie iniziali ora sono estremamente sputtanate o comunque considerate degli abbozzi più che delle leggi di base. Poi in realtà sarebbe da mettersi a parlare delle correlazioni tra antropologia, psicologia e le moderne neuroscienze, dal momento che si stanno aprendo nuovi campi d'indagine in merito, ma sarebbe impelagarsi in un macello di proporzioni epiche con il rischio anche di mettermi a dire grandissime cazzate, dovrei rinfrescare la memoria in proposito, perchè tra neurologia, psichiatria e tutto il resto è davvero troppa roba. E devo darci degli esami XD
Sulle tematiche culturali, beh si io sono un terribile relativista. Poi si, si possono catalogare e collegare con metodi "accademici occidentali" ma senza l'osservazione diretta dall'interno sarebbe sempre come, passami l'ennesimo esempio, cercare di analizzare dei pesci in un acquario sigillato...utile fino ad un certo punto. E lo stesso nella cultura umana, c'è sempre un punto per passare oltre il quale è necessario cambiare approccio; e questo vale anche per la maggior parte delle altre scienze, solo che alcune prettamente razionali (es. matematica, fisica) lo fanno senza problemi da sempre, per altre, tra cui la stessa medicina, è sempre un problema infrangere le ortodossie che vengono a crearsi di continuo...
Approfondimento interessante, fa sempre piacere leggere articoli dove si possono apprendere usi, costumi e ricorrenze di un altro paese con una differente cultura
<i>Un uomo infuriato sfoga la sua rabbia, gridando che lui è stato in fila dalle 5 del mattino e non è riuscito a ottenere nulla…</i>
Certo che sfruttano davvero bene gli anime a scopo commerciale!