sempre più in attesa per questa opera,ma si sa quando uscirà?
ehi,sono primo per la prima volta!
Utente6677
- 14 anni fa
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esce a fine ottobre se il bravo Cristian non si smentisce originariamente era previsto a fine settembre ma evidentemente hanno capito che sarebbe stata cosa buona e giusta annunciarlo a Lucca (infatti, dice sempre il buon Cristian, il secondo numero uscirà poi a novembre e dopo avrà cadenza bimestrale )
peccato per le onomatopee non tradotte, ma alla fine chissene: nei volumi d/visual questa cosa mi infastidisce ma non mi ha poi creato grandissimi problemi di comprensione
mi intriga tantissimo l'uso dell'alto/basso, come un romanzo scritto
niente, il 29 ottobre deve arrivare PRESTOOOO!!!
.:°zero93°:.
- 14 anni fa
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mi interessa molto questo manga e sembra che sarà una buona edizione
Per il discorso onomatopee la volontà dell'autore è sovrana, tuttavia non comprendo il discorso sulla mancata traduzione in piccolo; essendo una scelta meramente estetica tanto valeva testare un attimo le reazioni del pubblico per capire o meno se la cosa avrebbe potuto infastidire di lettori.
Molto bella invece l'idea di usare un carattere stile romanzo. Nel complesso sembra un'ottima edizione.
sono in febbrile attesa per leggerla...comunque mi dispiace se mancheranno le traduzioni in piccolo,che mi permattano di comprendere meglio determinata situazioni e su questo sono d'accordo con horus
Clautheold (anonimo)
- 14 anni fa
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Non ho mica capito perché l'autore non voglia far sostituire le onomatopee... Qualcuno mi spiega un motivo? Io non ci arrivo O.o (poi per carità, se lo dice lui bene, ma il motivo...)
A me da fastidio quando le traducono in piccolo, però se non me le traducono non capisco cosa vogliano dire... Se fanno un buon lavoro nel togliere quelle giapponesi e mettere quelle italiane non è meglio?
Certo che c' è gente che ti sa proprio prendere per la gola... e proprio per questo credo che attenderò ancora un po' per esaltarmi all' uscita di questo lavoro. Prima è tra le mie mani, prima avrò una mia impressione, anche se c' è da dire che l' hanno pensato proprio bene!
le onomatopee non tradotte io non le sopporto, io prendo Slam dunk e ci può pure stare che le onomatopee rimangono in jap, conosco il rumore di un pallone da basket che rimbalza quindi riesco ad immaginarmelo. Ma qui è diverso, ci sono i mecha, alcuni combattimenti, un minimo di traduzione e d'obbligo. Se ad esempio qualche robot usa un arma laser, mica so che rumore fa comunque da un lato trovo giusto lasciare le tavole in originale, però potevano usare il sistema che usano quelli di Planet manga che le mettono in piccolo che comunque non è bello da vedere. ma ormai hanno deciso. probabilmente non lo prenderò, ma fino ad ottobre valuterò per bene
Contento per il fatto che non siano state sovrascritte/riadattate le onomatopee. Chi mi conosce lo sa che son sempre stato fortemente contrario all'adattamento grafico delle onomatopee che, anche se fatto in maniera ottimale (ed in pochissimi in Italia lo san fare bene da quel che vedo), non può evitare di manomettere il lavoro dell'autore (o del letterista jap nel migliore dei casi ).
Non sono assolutamente contento invece per la mancanza di traduzioni in piccolo in prossimità delle onomatopee, fosse anche poco fuori la vignetta. Sinceramente non vedo come possano alterare l'equilibrio estetico di una tavola. Questa vorrei che Posocco me la spiegasse meglio
Quella del lettering ed il font "da romanzo", sulla carta sembra un'ottima idea, versatile e originale; non vedo l'ora di poterne apprezzare la resa italiana.
con un po' di fantasia e avendo visto serie piene di mecha le onomatopee me le creerò personalizzate XD. Non è un dramma. Fossero questi i drammi dei manga... Ben venga quest'edizione.
@Clautheold Le onomatopee sono comunque dei disegni integrativi alla tavola, per questo alcuni autori sono contrari alla loro cancellazione e sostituzione con onomatopee italiane.
Scusate, ma qui si parla di non adattarle graficamente, cioè di non smanettare sulle tavole... E quando si fa riferimento al "tradurle in piccolo" immagino che il buon Posocco si riferisse all'aggiungere la traduzione in piccolo vicino/sopra/di fianco alle onomatopee stesse... Una completa mancanza di traduzione credo sia una mancanza molto grave per la comprensione della tavola, mal che vada credo opteranno per una soluzione simile a FullMetal Alchemist. Lo acquisterò comunque, a prescindere. Attendo chiarimenti dal Posocco.
Luca
- 14 anni fa
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Lo prenderò a prescindere, attenderò cmq chiarimenti anch'io per la traduzione delle onomatopee: daccordissimo sul non adattamento grafico, per niente sulla non traduzione.
Non credo che lo acquistero non mi piacciono i mecha però è bello vedere che una casa editrice si impegni cosi tanto per ottimizare un prodotto , rispettando il volere del mangaka
Le onomatopee le preferirei almeno in calce alla pagina, a lato, insomma dove si può negli spazi tra le vignette. Imparare a leggere il katakana è abbastanza facile, ma la grande maggioranza dei suoni giapponesi non corrispondono all'onomatopea italiana.
Quanto ai font maiuscolo/minuscolo aspetto di vederli (una pagina in anteprima? ^^; ), ma le poche cose che ho visto così realizzate mi fanno un po' storcere il naso onestamente.
Beh, effettivamente notavo ieri leggendo Venus Wars che tradurre le onomatopee in piccolo è sostanzialmente inutile. Le onomatopee sono pensate in modo da impattare istantaneamente il lettore non appena vede la pagina, e se per comprendere il significato dell'onomatopea devi andare a scandagliare la pagina alla ricerca del significato, beh, si perde la quasi totalità del suo impatto. Per cui non la considero una grave mancanza, sempre partendo dal presupposto che è stato l'autore a non volere la traduzione (cosa che però fa perdere punti alla comprensione del manga, visto che le onomatopee sono messe per essere comprese, e noi, non conoscendo il jap, non ne siamo in grado).
Soddisfatto invece dal resto della spiegazione, che per lo meno sembra mostrare una certa attenzione alla traduzione e all'adattamento.
Ma, meglio provare.A me l'idea k nn traducano le onomatopee nn mi piace x nnt.Almeno x me, la lettura poi risulta a mio parere, + lenta.L'ho provato cn gintama, e nn so, nn mi piace.Per il resto, finkè nn ho il volumetto tra le mani, nn so k dire.
Utente6677
- 14 anni fa
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@ Tano-kun: ecco qua alcune tavole dell'edizione americana con l'alto/basso:
In breve, sì alle onomatopee originali, ma occorre mettere una traduzione vicino a mio avviso, sennò si perde in comprensibilità. Detto questo, prenderò di sicuro il primo numero e spero che come sempre o quasi avviene in flashbook il lavoro sia fatto nella maniera migliore.
Mi accodo a chi dice che non mettere neppure le traduzioni delle onomatopee a bordo pagina od in calce sia una cavolata da primato, anzichè farsi delle seghe mentali sull'ordine Nome-Cognome dell'Autore dovevano pensare meglio alla fruibilità delle tavole anche perchè come giustamente fatto notare, al di là del non voler/aver tempo per imparare il katakana, le onomatopee spessissimo non corrispondono, un esempio su tutti "Wan wan" vi pare un cane che abbaia? Ecco.
Il resto ottimo lavoro ovviamente, ma un lavoro di questo grado non può permettersi dei passi falsi simili.
'Sta cosa delle onomatopee mi ha ricordato la lettura dei recenti seinen Planeta (Hanzo, Gaku, Team Mediacal Dragon), che non erano adattati e/o tradotti in alcun modo (solo negli ultimi numeri son comparse un paio di traduzioni in piccolo), e oggettivamente si perdeva molto con questo mutismo di sottofondo... La traduzione in piccolo in prossimità dell'onomatopea direi sia la scelta più indolore per tutti: -i puristi ed i fanatici della grafica non si vedranno toccate le tavole -chi ha bisogno della traduzione ha a disposizione i mezzi per comprendere appieno ciò che accade nella tavola -... chi invece neanche bada alle onomatopee (a quanto pare ci son anche esemplari simili di lettore O_o ) ignorerà a maggior ragione queste traduzioni minuscole.
Ovviamente la soluzione altrettanto inutile sarebbe quella quella delle traduzioni a fine volume: come voluta, ad esempio, da Inoue con Slam Dunk Deluxe, dove eri costretto ad andare a fine volume per vedere la traduzione, oltre che dei rumori, anche delle scritte sui tabelloni, le grida del pubblico et similia
Ripeto, scelta assai infelice a parer mio, spero vivamente che Flashbook ci ripensi, visto che dalla spiegazione qui sopra mi sembra di aver capito, e mi si corregga se sbaglio, che non son stati imposti restrizioni alle traduzioni in piccolo.
Clautheold (anonimo)
- 14 anni fa
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@RyOgo Grazie, credo di aver capito. Probabilmente è che associo le onomatopee più ai dialoghi che ai disegni...
Questo sicuramente lo prenderò non me lo farò sfuggire , finalmente si hanno più info sul'edizione italiana. Per quanto riguarda la questione delle onomatopee non tradotte la penso pure io come Oberon, che secondo me la soluzione migliore è quella della traduzione in piccolo in prossimità dell'onomatopea.
@ Clautheold Credo che più o meno tutti considerino le onomatopee importanti quanto te, ma sono d'accordo con gli autori nel non volerle modificare graficamente. Ma una traduzione a fianco la vedrei come una soluzione ottimale.
Beh, non so voi, ma io la traduzione delle onomatopee la leggo. La migliore imho è quella in piccolo direttamente in prossimità (magari sopra, o sotto) di quella giapponese. Cioè, come fare altrimenti? A meno di non conoscere già tutte le onomatopee della lungua giapponese...
Per quanto mi riguarda,il mancato adattamento delle onomatopee non inficerà sulla scelta di acquistare quest'opera..chiuderò un occhio .. anzi..l'intervento di Posocco,dimostra con quanta attenzione Flashbook si sia apporcciata all'adattamento ..moolto fiducioso!
Antonio. (anonimo)
- 14 anni fa
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Il font da romanzo non mi convince, stonerà parecchio purtroppo :/
Ottimo per il non adattamento delle onomatopee, invece
uno che sa (anonimo)
- 14 anni fa
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Dite quel che volete ma le edizioni panini restano sempre le migliori!!! altrochè flashbook!!!
Non vedo l'ora *__* Però non condivido per niente la scelta di non adattare le onomatopee,essa è molto penalizzante,avrei preferito la traduzione in piccolo accanto all'originale. Sono molto curioso di vedere la resa dei caratteri alto/basso in un manga,ma non penso influenzerà molto l'esperienza della lettura. Sono comunque fiducioso sul lavoro che farà la Flashbook su questo manga e lo acquisterò sicuramente.
@Picciotta74
Ma il primo numero non esce il 30 settembre?Sulla wishlist dice così... Anche se ho letto in giro che l'uscita è slittata a Novembre...Si sa la data esatta?
Non vedo l'ora che esca!!!! L'edizione promette benissimo, sarà senza dubbio diversa dalle normali edizioni a cui simao abituati, e sarà proprio questo a renderla speciale!!!!
Utente6677
- 14 anni fa
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@ Tano-kun: dovere!
@ Drakon: si, la whishlist dice così perché questa era la data stabilita inizialmente; se vai sul sito FB la data ora è 30 ottobre e lo stesso Posocco ha confermato che per non precisati motivi (cough... *Lucca* cough...) l'uscita è slittata a fine ottobre
Leggendo sta news mi sono improvvisamente ricordata che devo ancora prenotarlo in fume: provvederò al più presto. Lodevole questo attento lavoro di adattamento da parte della FB: testimonia della loro serietà e contemporaneamente dell'importanza dell'opera, anche se, sotto tutte le richieste dell'autore.mi sembra di leggere un po' della sua famigerata estrosità XD Vabbè, agli artisti si perdona tutto, soprattutto se geniali^^ Quello delle onomatopee non mi sembra un problema così grande: del resto sono per lo più scritte in hiragana, basta procurarsi un semplice specchietto con la traslitterazione in romanji e chiunque le può leggere. Del resto, di solito, oltre a traslitterare, nelle edizioni italiane si adatta pure, usando le onomatopee americane, diverse da quelle giap: più di una volta mi è capitato di notare la diversità dei suoni fra un manga e Topolino ad esempio... Al font da romanzo ci faremo l'abitudine, penso..come alla lettura non ribaltata a suo tempo.
Sissì, va bene tutto.... ma le onomatopee non tradotte NO! Cioè, vogliono veramente pubblicare un fumetto senza i rumori? Che cavolo di fumetto è? E non importa che si parli di manga, comic ecc., qualsiasi sia la provenienza geografica, trattasi comunque di fumetto. Senza rumori di fondo, ma stiamo scherzando? Insomma, va benissimo non pasticciare le tavole per adattarle, ma le traduzioni in piccolo che male gli fanno? Su Nodame, il primo che mi viene in mente perchè appena letto, funzionano benissimo. Spero ardentemente che ci ripensino. E poi, qual è il problema con Lachesis? Un nome così dichiaratamente preso dalla mitologia greca, lo sarà per un motivo, no? Che senso avrebbe trasformarlo in Rachesis (suona orrendo...)? Insomma, attendo questo manga da infinito tempo, l'ho prenotato in fumetteria da un pezzo, vorranno mica rovinarlo in questa maniera, vero? Piuttosto, a malincuore, scaffale, con quello che costa... siiigh!
Interessante scoprire nuovi particolari su un manga che mi ha sempre incuriosito (e che purtroppo non so ancora se prenderò, sia per mancanza di fondi sia perché non sono un fan dello stile grafico di Nagano). Questa edizione però mi sembra promettere benissimo... e mi tenta sempre di più... Alcune riflessioni sulle cose che finora sono state più discusse, senza intenti polemici...
@Slanzard: Concordo in toto, tranne quando dici che "noi, non conoscendo il jap, non [...] siamo in grado" (di comprendere le onomatopee). Come qualcun altro ha già scritto, non si tratta di imparare il giapponese per "decifrare" le onomatopee. E' sufficiente imparare i katakana. Io l'ho fatto anni e anni fa solo con l'aiuto di alcune sigle originali che mi capitavano a tiro in TV e con materiale di fortuna, quando internet non ce l'aveva ancora nessuno e il mio PC era un "misero" 286... Ora si va su internet, ci si procura uno specchietto (come suggerisce Friederike72) e si imparano.
@sglapz: Cito: "A me l'idea k nn traducano le onomatopee nn mi piace x nnt.Almeno x me, la lettura poi risulta a mio parere, + lenta" Ti assicuro che leggo più velocemente mille onomatopee in giapponese che la frase che hai scritto tu...
@Armisael: Cito: ""Wan wan" vi pare un cane che abbaia?" Perché, "Bau Bau"?
Il punto è che le onomatopee non vanno tradotte proprio perché sono diverse da quelle che usiamo noi (che, quando non sono del tutto - e infelicemente - inventate, altro non sono se non parole inglesi! Andate a cercare sul vocabolario "splash", "bang", "crash", "sigh" (che oltretutto si legge "sai"), "gulp", "gasp", ecc. Perché quelle giapponesi le "traduciamo" e quelle inglesi no? Cos'è, razzismo culturale?)!
Esempio: Full Metal Alchemist: leggere le traduzioni in "italiano" delle onomatopee per me è solo una perdita di tempo nonché fonte di "inca%%atura" quando vedo che non rendono le sfumature del suono originale e quando vengono tradotte alla buona! Pensiamo al rumore dei passi: in base al materiale di cui sono fatte le scarpe di chi cammina e il suolo su cui questi cammina, il suono risulta diverso, e l'onomatopea giapponese ne rende conto; la "traduzione" in italiano no!
Critichiamo gli autori che si prostrano alla censura (capita spesso per le serie TV), e quando ce n'è uno che difende il suo lavoro e soprattutto la sua arte ci lamentiamo pure... Io credo che Nagano (e probabilmente anche la Flashbook) abbia preso in considerazione il fatto che scelte del genere avrebbero ridotto il numero di copie vendute in Italia, ma ha preferito che la sua opera arrivasse il più possibile integra tra le nostre mani. Certo, l'ideale sarebbe leggerla in giapponese, ma a me basta ammirare i disegni e le onomatopee (che sono sempre disegni) così come li ha fatti l'autore... Ah, dimenticavo: anche gli spazi bianchi all'interno di una tavola sono sacri! Scritte che non erano presenti nelle tavole originali potrebbero dirottare la lettura o spezzare l'attenzione del lettore... Gli spazi bianchi servono a farci immaginare quello che succede tra una vignetta e l'altra... Se ci si mette in mezzo la traduzione di una onomatopea (e magari non si capisce neanche di quale), la "magia" degli spazi bianchi perde il suo effetto...
Si potrebbe star qui a discutere per ore sulle scelte di Nagano e della Flashbook... Io sto dalla loro parte, e dalla parte del fumetto in generale...
Eccolo il capolavoro di cui si parlava nella news sull'editoriale di "mega". Son contentissimo che ci sia un così grande lavoro sull'adattamento di "The Five Star Stories", e spero... anzi confido, anzi sono sicuro che verranno colte alcune finezze come il nome neutro per i fatima, i registri linguistici e mille altre dettagli che, messi insieme, rendono la qualità dell'opera.
Sulle onomatopee francamente non so: è pacifico che quando sono semplici scritte andrebbero adattate graficamente mentre quando assumono un valore pittorico (vedi Go Nagai) vanno lasciate così, ed in questo caso siamo spesso nella seconda opzione, ma non tradurle affatto nemmeno in un angolino mi sembra una scelta talmente filologica da essere eccessiva. Come dice Rumiko Takahashi, se il lettore giapponese può leggere quella cosa in giapponese, allora quello straniero deve poter leggere quella cosa nella sua lingua.
Ritengo doveroso, giusto a questo punto, fare delle puntualizzazioni.<br>Noi *VOLEVAMO FORTEMENTE* adattare graficamente le onomatopee, il linea con il nsotro pensiero. Fiduciosi dell'ottimo lavoro svolto dai nsotri rumoristi, abbiamo *adattato* e *mandato in visione* all'autore delle tavole di prova, per persuaderlo mettendogli sotto gli occhi la qualità del risultato. La risposta è stata che categoricamente le tavole *NON* dovevano essere toccate in *NESSUN* modo. L'unica alternativa sarebbe stata mettere *ALCUNE* traduzione in *ALCUNI* interstizi fra le vignette, dal momento che spesso le onomatopee sono moltissime e gli spazi liberi pochi. Dal momento che il risultato sarebbe stato un lavoro monco, raffazzonato e confusionario, che non è proprio del nostro modus operandi, abbiamo deciso di lasciar perdere. Ma, ribadisco, noi eravamo pronti a farne l'adattamento completo, lavoro assai più complesso e dispendioso. Poca voglia di impegnarsi, direi.<br>Fermo restando che che queste "traduzioni in calce" proprio non riescono a piacerci.<br>Poi, un chiarimento per FABIANA: non hai capito. E' l'autore stesso che, quando si trova a scrivere il nome di Lachesis in caratteri latini nelle note e negli appunti, lo scrive ogni volta in un modo diverso... non si tratta di una nostra scelta di adattamento. Nel testo del fumetto il nome della protagonista sarà sempre e solo "LACHESIS".
@ Cristian - grazie per il chiarimento. Per i nomi mi hai rassicurato, per le onomatopee mi hai terribilmente depressa. A quanto pare, l'autore stesso non vi ha lasciato alcuno spazio di manovra, che tristezza... Mettere una specie di glossario a fondo albo? Molto scomodo per il lettore, ne convengo, ma sempre meglio che il nulla dell'incomprensibilità totale...
@Futoshi Interessante la tua visione sulle onomatopee, ma non la condivido ugualmente. Anch'io ormai a furia di scan e manga con onomatopee non tradotte le ho imparate e non ho problemi di alcun tipo a leggerle, ma il fumetto dev'essere fruibile a tutti, non solo a chi conosce la lingua giapponese e le sue differenze, altrimenti tanto varrebbe importare i tankobon dal Giappone invece di stamparli in ogni nazione. Solo perchè noi siamo fortunati ad aver imparato certe cose, non possiamo pretendere che tutto il pubblico faccia altrettanto, e secondo me non si tratta affatto di censura, come la definisci tu, perchè credo che la censura sia una modifica fatta per nascondere alcune cose, e non invece per renderle più comprensibili, come ad esempio in questo caso.
Ah be' allora la questione è più vincolante di quel che avevo compreso...
Però Cristian... per le povere capre come me che proprio non riconoscerebbero la differenza tra un ideogramma qualunque è la saetta sulla fronte di Harry Potter non si può fare proprio nulla?
Un conto son le onomatopee non adattate/tradotte di (faccio un esempio) Witchcraft, dove non ci vuol poi tanta fantasia per interpretarle ... ma con FSS la cosa è decisamente più ostica direi.
Meglio le note a fine volume che nulla a 'sto punto (anche se le traduzioni in piccolo nelle vignette continuo a non ritenerle poi tanto scandalose).
Questa storia del lettering con tanto di maiuscolo/minuscolo mi attira assai, e mi sembra decisamente una buona idea. Peccato che, a causa di un'eccessivo aumento delle spese previsto per l'autunno, non credo proprio che comprerò The Five Star Stories ' Spero che qualche amico decida di comprarlo in modo da poterlo leggere "a scrocco"...
Antonio. (anonimo)
- 14 anni fa
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In questo caso ringrazio fortemente l'autore: le onomatopee sono parte integrante della tavola e del disegno. Poiché anche le immagini sono narrazione, la loro forma e il modo in cui l'autore decide di realizzarle sono strettamente collegate a ciò che vuole rendere nell'immagine. Quindi NON vanno toccate, indipendentemente dalla "bravura" dei grafici (anche se spesso si vedono in giro solo degli orrori). Non capisco la necessità di questo voler adattare a tutti i costi i "suoni". Non è che ci voglia chissà quale fantasia nell'immaginarsi un “Crash!, Thumb!, Bang!, Ftwoom!, Roar!”, e chi più ne ha più ne metta, e se un cane fa "Waw, Waw", piuttosto che "bau, bau", o "kai, kai", chi se ne frega? Insomma, non sarà certo questo a pregiudicare la comprensione della storia!
Luca
- 14 anni fa
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Un "glossario" a fine volume, o un mini-book allegato, secondo me renderebbe l'opera completa, spero vivamente che cambino scelta...
@Antonio. Be' caro mio ù_ù è un po' semplicistica la tua analisi: si trattasse di semplici "Crash!, Thumb!, Bang!" potrei capire, ma nel novero (soprattutto applicando il tuo principio del "non si tocca nulla") rientrerebbero anche cartelli, testi fuori baloon, e cose simili... Io ad esempio aspetto ancora di capire che urlava (testo fuori baloon nè adattato e nè tradotto) un personaggio di Gaku in una determinata vignetta '
Antonio. (anonimo)
- 14 anni fa
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LOL
Obi, per i cartelli ci va un asterisco con nota a margine, ovvio che non si toccano, sono parte integrante del disegno pure quelli. I testi fuori dai balloon sono applicati a parte sulla tavola, quindi non c'è bisogno di ricostruire o modificare nulla, basta avere i materiali originali che ti fornisce l'editore, non certo si lavora su fotocopie o stampe in stile scanlators XD (o almeno non si dovrebbe ù__ù)
Su Gaku, era dialogo o onomatopea? Nel primo caso andava tradotto, nel secondo un asterisco, se proprio era necessario per la comprensione della scena o ai fini della storia. Tze! ù__ù
<i>Obi, per i cartelli ci va un asterisco con nota a margine, ovvio che non si toccano, sono parte integrante del disegno pure quelli.</i>
Ecco: asterisco e nota a margine si, mentre la traduzione in piccolo delle onomatopee non si può... Non so se hai avuto modo di vedere qualche esempio simile di recente (compri FMA?), ma è davvero poco invasivo.
<i>I testi fuori dai balloon sono applicati a parte sulla tavola, quindi non c'è bisogno di ricostruire o modificare nulla, basta avere i materiali originali che ti fornisce l'editore</i>
Ehm... si si ... in un mondo ideale... Hai visto il numero 68 di Berserk? Hai presente i pensieri fuori balloon nel flashback di Ganishuka? Evidentemente no visto quello che hai scritto : mai visto delle ricostruzioni così penose, manco ci volesse un miracolo per utilizzare 'sto timbro clone decentemente
Non parliamo poi di, ricordo, una tavola di Death Note in cui si son scordati di ricostruire/ridisegnare un arto di uno shinigami (quello dalle mani lunghissime, ora non ricordo il nome).
Insomma questa cosa dei "materiali originali" (che molti intendono erroneamente come "materiali DIGITALI") e delle onomatopee aggiunte su un livello a parte di Photoshop dal letterista ( ) mi sa tanto che è una specie di favola metropolitana. Qua una cosa è certa: i grafici italiani si devono smazzare di brutto per ricostruire l'impossibile (sempre se la scelta è quella di andare ad adattare tutto).
<i>Su Gaku, era dialogo o onomatopea? </i>
Ea una via di mezzo Un urlo di un protagonista reso a mo di onomatopea (probabilmente una cosa tipo <i>"NO PERCHE' SEI SCHIATTATO AMORE MIO!?</i> ), e palesemente disegnato dall'autore e non dal letterista.
Alla fine con tutti 'sti asterischi che ci vuoi mettere te, facciamo prima a tradurre in piccolo Tze! ù__ù vatti a fustigare va
Antonio. (anonimo)
- 14 anni fa
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Ma sta' zitto, che come al solito non hai capito nulla
Calma. Tutte le parti testuali o necessarie alla comprensione dell'opera (cartelli), anche se scritti a mano, sono tradotti e adattati. Su questo punto ci siamo, perdonate il gioco di parole, impuntati.
volume alla mano... posso dire che su questo manga la traduzione in piccolo avrebbe creato non poca confusione (è pieno di onomatopee) peccato per la puntigliosità dell'autore ç_ç
ehi,sono primo per la prima volta!