Interessantissimo dossier su un film che purtroppo mi sono perso. Brava Reiran! Sono andato a vedere la mostra della Ninagawa e però devo dire di non averla apprezzata particolarmente, dato che, per quanto stilose, le ho trovate semplici fotografie. Ma forse il talento dell'autrice in un film risalta molto di più che in una mostra fotografica...
se capita occasione leggerò il manga. Il film credo non lo vedrò mai perchè semplicemente non mi interessa.<br>Il dossier è veramente interessante, e che dire, il Giappone passato tra il suo lusso e decadenza, le varie battaglie a colpi di katana mi sembra davvero un mondo di fantasia che può esistere solo in un manga o anime, invece è successo davvero. Ogni paese ha avuto i suoi alti e bassi, ma questo per me è proprio uno schifo. Ciò non di meno non posso non dirmi affascinato dalle gerarchie stabilite anche in una "professione" del genere, le varie cerimonie e regole di comportamento.
Nemo (anonimo)
- 14 anni fa
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Sakuran... ah che peccato che sia inedito in Italia... comunque per chi fosse interessato la Pika, casa editrice francese, ha acquistato e tradotto Sakuran e in questi giorni sta lanciando una <a href="http://www.pika.fr/new/player/9282">preview on-line</a>.
Non conoscevo questo manga, ma devo dire che mi sembra molto interessante e spero di riuscire a leggerlo un giorno (grazie Nemo per la preview). I disegni poi non mi sembrano male e non direi che sono poco curati o rozzi (almeno per quelle tavole che ho potuto vedere). Anche il film mi piacerebbe vedere... sì, in effetti i colori mi sembrano un po' esagerati, un conto sono le fotografie (che non mi dispiacciono affatto), ma dopo due ore di film ho paura che mi venga il mal di testa con tutta quella fosforescenza!
Ho visto la mostra fotografica e l'ho trovata spettacolare, sono davvero curiosa di vedere questo film, spero davvero che qualcuno decida di portarlo in Italia
Quanto mi rimorde la coscienza di non aver potuto vedere questo film, però purtroppo, proprio quel giorno, ho avuto un impegno di lavoro che non ho potuto declinare , chissà se riuscirò mai a guardare questo film, mi piacerebbe moltissimo. Ad ogni modo, complimenti a Reiran per il reportage, che, come sempre, è molto interessante, approfondito, e ha un'ottima impostazione visiva.
Letto il dossier. Veramente molto interessante, complimenti per la fatica che avrai fatto a farlo, Reiran. Sono sicuro che il film (e forse anche il manga) sarà lo stesso interessante ma forse anche di più. I manifesti dedicati al film sembrano studiati nei minimi dettagli per catturare l'attenzione. Tutti quei colori non sembrano messi lì a caso
Incredibile poi, la somiglianza tra la protagonista e la controparte originale del manga
Mi unisco a Kotaro..bellissimo dossier...proporrei - lo dico qui pubblicamente - di metterlo nella bacheca - sia per l'impegno che hai messo Rei Ran sia per i contenuti culturali che ci sono dentro. Davvero è difficile trovare queste note.
Uah! Ce l'ho fatta! Sono riuscita a leggere tutto il dossier! Che fatica, però! Comunque, complimenti vivissimi all'autore in qaunto posso solo immaginare quanto sia stato impegnativo stendere una recensione simile. Btavissimo! A parte ciò, il film, per quanto presenti dei toni tendenti al psichedelico, mi sembra molto, ma molto interessante e questo soprattutto perché è a sfondo storico ed è incentrato sulla figura della maretrice che, non so per quale recondito motivo, mi ha sempre affascinato. Fra l'altro, ritengo che non ci sia modo migliore per conoscere la cultura di un popolo se non attraverso film o documentari che siano. Per quanto concerne la controparte cartacea, devo dire che, benché non mi dispiaccia, lo stile di Moyoco Anno non mi aggrada particolarmente anche se la Sensei ha sfornato un'opera magnifica quale Sugar Sugar Rune - che, a parer mio, è stato il miglior anime di ultima generazione trasmesso su Italia 1 negli ultimi cinque anni - .
Sono andato a vedere la mostra della Ninagawa e però devo dire di non averla apprezzata particolarmente, dato che, per quanto stilose, le ho trovate semplici fotografie. Ma forse il talento dell'autrice in un film risalta molto di più che in una mostra fotografica...