<i>Questo doppiaggio è stato fatto senza tener conto delle censure apportate nella trasmissione televisiva e, per accontentare i fans, in maniera sin troppo fedele alla versione originale. Il protagonista è stato dunque chiamato “Monkey D. Luffy” e non “Rubber”, e inoltre si è usato di continuo e a mio avviso in maniera ridondante e superflua il termine “nakama” (amico, compagno), con risultati agghiaccianti quali “Nami! Tu sei un mio nakama!” (ricordiamo che Nami è una donna, dunque associare un aggettivo maschile a Nami non è bellissimo, e aggiungiamo a questo che “nakama” andrebbe pronunciato “nakàma” e non “nàkama” come detto durante lo show). </i> Sono contento per la riuscita di questo progetto, forse hano capito qual è uno dei modi per riuscire a guadagnare dalla "cultura fansub", e se le case d'animazione ci guadagnano sono ben contento. Da parte mia, ho fatto bene a diffidare di tutto ciò, se avessi pagato per uno spettacolo del genere avrei solo aspettato di vedere che cosa saltava fuori con Gundam (la Pacotto a doppiare Fllay e Novara a a fare Kira no, eh?) per sgolarmi con le sigle, per poi andarmene schifato... Ma appunto, se è stato apprezzato meglio così.
No guarda che hanno doppiato solo i personaggi dei doppiatori che erano presenti non altri mai fatti da loro... Per Gundam hanno fatto vedere credo quasi tutte le serie trasmesse a spezzoni con le rispettive opening come sottofondo e ad ogni fine spezzone la band esibiva una canzone della serie... e poi hanno fatto vedere un trailer di Gundam Unicorn. Questa è una cosa che puoi fare benissimo a casa tua davanti alla tv o al pc giustamente diresti, però è stato bello
Ho letto tutto. Dunque, prima i doverosi complimenti a chi ha scritto, in particolare a Kotaro, ma anche Swordman e quivix hanno scritto bene, e in modo piacevole, la lettura è molto gradevole.
Per il JAL, mi sarebbe piaciuto esserci. A quanto pare non è riuscito granchè bene, ma se non sbaglio questa è comunque la prima edizione, giusto? Magari nelle prossime si farà meglio. Inoltre, un'aspetto che è indubbiamente da apprezzare è il fatto che siano venuti in Italia. ovvio che non ci hanno fatto un regalo, e infatti il biglietto costava. Ma nonostante tutto, e sappiamo benissimo come vengono considerati manga e anime da noi, loro l'hanno fatto questo show. Se è servito a far conoscere questo fantastico mondo a qualcuno in più, magari anche a qualche genitore che ha accompagnato i figli più piccoli, è senz'altro positivo, e spero che l'anno prossimo, magari con un'organizzazione migliore la cosa possa ripetersi.
Dani-tan (anonimo)
- 13 anni fa
00
L'impressione generale sembra quella di "una mezza schifezza", buona per bambini fanatici dell'eroe di turno con padri spendaccioni... Speriamo riescano a migliorare altrimenti la vedo grigia per questi spettacoli da noi.
Sinceramente le mie remore venivano dal tipo di serie proposte come caposaldo dello spettacolo... presentare naruto, bleach e one piece come modelli di un mondo dell'anime ben più complesso (e dotato di propdotti di qualità) è un vero smacco. Bene invece Gundam e FMA (anche se forse gundam avrebbe meritato + attenzioni).
Per il futuro sogno un Japan anime live incentrato su serie come Haruhi, Lucky star, Code geass e le altre vere pietre miliari del genere anime!!
Pur essendo di Roma non ne sapevo nulla di questo show...ma anche se l'avessi saputo non ci sarei andato comunque Da quanto ho potuto leggere negli articoli...beh...non mi sono perso nulla di veramente interessante. Credo che mi sarei annoiato a morte.
Posso essere un po' cattiva?? XD Avrei voluto da matti andarci, ma dalle mie parti non è venuto, perciò..se avessi letto commenti ultrapositivi sarei morta di invidia. Bene qualche elemento negativo, insomma, mi consola Però è vero che l'eccessiva spettacolarizzazione a volte si traduce in superificialità: leggendo l'articolo mi è venuto quasi il dubbio che questo show sia stato creato su misura per le tournèe all'estero più che per il pubblico giapponese.
Ragazzi ragazzi, su! Prima ci lamentiamo perché qui in Italia gli anime e i manga, ma più in generale la cultura nipponica, viene ignorata o resa infantile, e poi alla prima occasione in cui si prova un po' a venirci incontro l'unica cosa che sappiamo fare è lamentarci?? Per favore, ce le cerchiamo. Capisco che lo show non è stato il massimo, ma criticare così a go go ripeto verso il PRIMO evento del genere è come dire che non vogliamo che la roba arrivi in Italia. Sforziamoci di apprezzare più l'idea in se, che il risultato. Col tempo si migliorerà, certo, ma ora l'importante è che ci siano queste manifestazioni. Belle o brutte che siano, anime scadenti o non, si deve pur cominciare da qualcosa.
(Ciò nonostante non posso far a meno di notare di come il pubblico sia esploso durante NarutoXD)
Io volevo andarci,ma non c'era davvero nessuna serie che mi interessasse (tranne,almeno un minimo,Full Metal Alchemist,di cui adoro l'incipit).Tra l'altro fin da subito mi parve strano che fossero tutte serie puramente o mediamente commerciali,pensai "One Piece???Bleach(mah)?????????"sicchè non ci andai.Mi sembrava un evento eclatante ma basato sullo stereotipo dell'appassionato medio di manga e anime.Troppo.E questa è la prima impressione che ho avuto quando ho visto il cartellone nella mia città.Ma una mia amica,che legge Naruto e lo adora,come pure FMA,è piaciuto parecchio.
anche io volevo andarci.....ma visti i commenti qui sopra e che comunque diciamo era un test(perchè la prima volta di un evento simile)era ovvio ci sarebbe stato qualche piccolo difetto magari se lo rifanno ci sarà qualche piccola modifica^^
<i>aggiungiamo a questo che “nakama” andrebbe pronunciato “nakàma” e non “nàkama” come detto durante lo show</i> Faccio notare che quando io ho detto che Rai4 sbagliava dicendo Shibusèn e Kìshin tutta a darmi contro.
Faccio notare a quivix che il "play" di Cosplay è inteso come un "interpretare, dare vita", già il fatto di vedere, chessò, un Ichigo che se ne va in giro nella realtà è un "play". Poi non capisco cos'è tutto sto risentimento contro i cosplayer, posso capire che alle fiere danno fastidio che creano sempre code e ingorghi con costumi ingombranti o per le foto, ma lì sono sul palco, fanno parte dello show.
<i>i doppiatori Giapponesi cantano ed essenzialmente si comportano da scemi</i> Potrei dire lo stesso dei doppiatori italiani, ma pensa te!
Comunque complimenti al realizzatore di quella specie di AMV di Bleach che in 4 minuti di canzone è riuscito a spoilerizzare tutto Bleach ai presenti asd asd
Naturalmente, che organizzino eventi a tema è cosa buona e giusta, ma personalmente ritengo che questo spettacolo fosse, per citare il buon commento di Swordman, "troppo autocelebrativo". Una cosa diretta ad un pubblico che già "è dentro" l'animazione giapponese, non certo uno spettacolo per bambini che se ne fregano di tre quarti dello spettacolo che erano in giapponese e non conoscono nè Bleach, nè Gundam e probabilmente nemmeno Full Metal Alchemist (ed è giusto così). Non per bambini (che infatti tra il pubblico non erano affatto presenti), ma nemmeno per adulti che ignorano l'animazione giapponese, in quanto gli AMV proposti non davano ad un pubblico che non conoscesse già le serie la possibilità di conoscerle in quel frangente, non spiegando affatto trame o cose più generiche ma piazzando solo canzoni e immagini a caso. Dubito fortemente che un adulto ignaro dell'animazione giapponese e pieno di pregiudizi ("sono bambinate") su di essa si sia potuto ricredere o interessare con la partecipazione al JAL, ma avrà anzi rafforzato la sua opinione, pensando che l'animazione giapponese sia una ragazzata tutta combattimenti e persone strambe. Per questo sono più "utili" le varie conferenze con gli autori o gli animatori che vengono di tanto in tanto proposte alle fiere del fumetto o in luoghi appositi come l'Istituto d Cultura Giapponese.
Apprezzo l'aver organizzato un evento, ma andava fatto meglio, secondo me, se si voleva ottenere più credibilità, magari, come ho detto nel commento, scegliendo serie più varie tra loro (qualche shojo ci voleva per la par condicio) o che avessero un certo peso storico, e spiegandole meglio, senza mostrarle solo come uno spettacolo per otaku.
@ Skorpion
A me ha dato fastidio l'uso del termine "nakama" in sè, che è completamente fuori contesto in una frase tutta in italiano, essendo un aggettivo comune che ha una sua traduzione e non un nome proprio. Già che lo stai infilando a forza in una frase dove non deve starci, almeno pronuncialo bene! Di norma, invece, non biasimo pronunce sbagliate (vedi i vari "Yusùche" o "Kiosùke" al posto di "Yùske" e "Kyòoske"). In fondo, sono doppiatori, non linguisti.
<I>Potrei dire lo stesso dei doppiatori italiani, ma pensa te</I>
Salvo rarissimi casi, i doppiatori italiani non cantano!
@Kotaro In OP il termine "nakama" ha una rilevanza particolare, quindi nel lasciarlo non ci vedo niente di male, però come hai detto tu almeno lo pronuncino giusto! Ok che non sono linguisti, ma le parole di una lingua pronunciale giuste! Così come per il giapponese per qualsiasi altra lingua, è come pronunciare nèim (name = nome in inglese) neìm, cioè non esiste proprio! Poi alla fine è solo quella parola in giapponese che dovevano imparare.
<i>Salvo rarissimi casi, i doppiatori italiani non cantano!</i> Mi riferivo al "si comportano da scemi". Adesso io non ho visto il video in questione, ma avendo visto numerosi spettacoli di seiyuu, immagino che abbiano imbastito qualche scenetta per intrattenere, un po' come si fa in tutti gli spettacoli, quindi perché li devi chiamare "scemi"? Lo fanno per intrattenere.
Personalmente ho solo una grande lamentela da fare e riguarda la pessima organizzazione. Avendo spostato lo spettacolo dal palalottomatica al gran teatro i posti sono stati scombinati e non ci si è capito più nulla, sono stata spostata due volte dalle signorine che facevano l'accoglienza e ti portavano al tuo posto. Poverette, alla fine erano disperate, non era colpa loro, però... Inoltre lo spettacolo è iniziato in ritardo abissale, finendo ad un'orario veramente troppo notturno. A quell'ora ormai niente più metropolitana, quindi vai col taxi! Ecco una spesa in più. La sfilata di cosplayers se la potevano risparmiare, belli i costumi, ma...mah abbastanza anonima come cosa.
Io sono stato al JAL di Firenze, essendo uno dei fortunati che si è accaparrato il voucher omaggio per 2 ingressi. Se devo essere sincero, fortuna che non ho pagato i biglietti!
Già entrare e vedere praticamente il 60% dei posti vuoti è stato veramente triste... Spettacolo carino sì, più adatto ad un pubblico giovanile. Non avendo mai assistito ad un evento del genere non sapevo cosa aspettarmi... In linea di massima ho trovato interessante vedere all'opera i doppiatori e piacevoli le scene di cosplay... per il resto nulla da segnalare, a mio parere
La cosa della valenza particolare di "nakama" in One Piece è, a mio avviso, un capriccio da otaku troppo puristi. Ha un suo significato in italiano, è un nome comune che non usano solo qua ma in millemila altre serie con lo stesso significato (come in Sailor Moon o Pretty Cure), quindi va tradotto. Altrimenti dovremmo tornare all'eccesso di shinvisioniana memoria "Io sono la bella guerriera con la sailor-fuku". Anche sailor-fuku è un nome comune che ha una sua traduzione in italiano, non è un nome proprio e invariabile scelto dall'autore, quindi non è che adesso, arrogandosi chissà quale diritto, si sceglie di tradurre determinati termini piuttosto che altri...
@ Minako85
C'eri anche tu? Davvero, lo spettacolo è iniziato con molto ritardo (con mio disappunto, dato che stare in piedi ad aspettare in mezzo alla folla per più di un'ora m'ha fatto venire un mal di schiena che m'è durato per settimane ) ed è finito davvero troppo tardi.
In realtà nakàma o nàkama è la stessa identica cosa. Addirittura si potrebbe pronunciare pure nakamà. Il giapponese non ha accenti. E ve lo dice uno che studia giapponese. Quindi, piuttosto che scrivere inesattezze, documentatevi. E vi dirò di più, la causa più comune della difficoltà nello studio del giapponese, è proprio la presenza di diversi omofoni e la loro relativa indifferenziazione (che in altre lingue, come l'italiano, può avvenire ad esempio tramite lo spostamento d'accento). Infine, se fate caso ai doppiaggi originali, la "cadenza" e la natura medesima della lingua giapponese consentono questo tipo di non incidenza dell'accento stesso sul significato delle parole. さようなら。
Io sempre nakàma ho sentito nei doppiaggi (studio giapponese anch'io, ma non mi è mai capitato di sentir pronunciare questa parola nella vita, solo nei cartoni animati, e "nakàma" era, dove ho sentito io ) e dunque pensavo che fosse la pronuncia esatta, ma se si può pronunciare anche con un altro accento (come "sayounara", che ho sentito pronunciare sia "sayòonara" che "sayoonarà" indistintamente) faccio ammenda... In ogni caso, non era tanto sull'accento che volevo concentrare la mia lamentela (alla fine era una piccolezza che giustificavo, se sbagliata), quanto più sull'uso esclusivo e improprio di un termine giapponese in una frase in italiano, cosa che mi ha dato fastidio.
Fermo restando che la maggiore difficoltà dello studio del giapponese per me è, oltre alla memorizzazione dei kanji, l'assurda mentalità che hanno di cambiare il modo di parlare a seconda dell'interlocutore!
la pronuncia di nakamà era corretta non ha un' altra pronuncia in giapponese... forse per rendere il discorso più scorrevole si poteva dire nakàma ma io preferisco comunque in originale
@Kotaro E' vero, nakama non è una delle cose che non devono essere tradotte, ma alla fine anche se la lasciano non è che muore nessuno, è solo per dare un po' d'enfasi in più al significato, come i personaggi che urlano i nomi delle loro mosse in un'altra lingua, è solo per fare scena.
@Bolosboss Anch'io studio giapponese e le parole le ho sempre sentite in un solo modo. Sayounara è sempre stato saiònara. Poi probabilmente i giapponesi ti capiscono anche se sbagli a dirlo (un arimàsen invece di un arimasèn), però la pronuncia giusta è sempre una.
ShinichiMechazawa
- 13 anni fa
40
@Xxx aka Skorpion: "ma alla fine anche se la lasciano non è che muore nessuno"
A parte la professionalita' del traduttore.Il giapponese imparatelo,invece di pretendere di mischiarlo all'italiano.
Alla fine è stato uno spettacolo con dei momenti coinvolgenti sebbene faticoso per la grande lunghezza (e non oso mettermi nei panni degli ancor più poveri accompagnatori dei poveri bambini che aspettavano in pratica solo Naruto ) Se dovessi comunque bocciare una delle parti opterei per quella di One Piece di cui a parte il momento musicale non salverei altro...
Io mi sono divertita tantissimo xD e dire che non sono la tipica persona che si carica per una SOLA canzone xD ma quando pico *W* ha cantato "GO!" di Naruto il delirio =ç=
Tutto sommato a me è piaciuto molto lo spettacolo in se sopratutto quello di Naruto.... nonostante non sono molto fan di Bleach , mi è piaciuto molto il loro "musical" non è stato affatto male.
E poi al live sono riuscita a prendere la bacchetta del Batterista Levin =ççç=
Pensa che quella canzone ha fatto cantare a squarciagola pure me che non amo Naruto! La parte musicale è stata quella che mi è piaciuta di più, mi son messo a cantare tutte le canzoni, anche quelle che non conoscevo!
@Xxx aka Skorpion<br><br>Mi dispiace, ma il tuo esempio non è dei più felici. Ti do atto del fatto che %u3042%u308A%u307E%u305B%u3093 (arimasèn) lo si sente pronunciare sempre così, ma non per una pura questione di "accento", quanto per una di "intonazione", la quale riguarda più propriamente la frase nella sua interezza (ad esempio una domanda, tanto in giapponese quanto in italiano, ha un'intonazione diversa da quella di una frase affermativa). Ora, toglimi una curiosità: come pronunci (%u3042%u304A%u304D%u3058 = Aokiji)? Lo pronunci Aòkiji, Aokìji, o Aokijì? La risposta è semplice: TUTTE LE PRONUNCE SONO CORRETTE. E questo proprio perchè non c'è l'accento intensivo (come noi lo intendiamo per l'italiano). Quindi il caso di %u306A%u304B%u307E (compagno) è identico a quello per un nome proprio quale Aokiji. Poi i giapponesi sono talmente anni luce avanti a noi che potrebbero comprenderci anche se stessimo zitti.<br>Hasta la vista.
Anche io ero a Roma...a me non è dispiaciuto affatto, il solo fatto di vedere uno spettacolo organizzato dai giapponesi sugli anime, in Italia, mi ha esaltato...è vero, i difetti ci sono stati (il picco sono stati i video interminabili di Gundam -_-) però...poter sentire dal vivo canzoni che di solito ascolto in cuffia e canticchio tra me e me, poterle ballare e cantare a squarciagola insieme a tanta altra gente (con Go!!! sono letteralmente impazzita!), vedere le scene degli anime riprodotte dal vivo è stato emozionante (con i Taiko in Naruto mi si è accapponata la pelle, fantastici)... Insomma, se mi dicessero di tornarci non ci penserei due volte!
Araldo (anonimo)
- 13 anni fa
00
Io ero presente a quello di Milano: bellissimo (anche se non mi piace per niente OP ad esempio), fatto molto bene sotto ogni aspetto, non hanno sgarrato di un minuto e al pubblico è piaciuto molto. Anche chi non si è messo a cantare in piedi non ha avuto nulla da ridire sullo show in sé. Il solo problema è stato l'afflusso di pubblico: da questo punto di vista è stato un vero e proprio flop e mi fa dubitare che ci sarà un seguito in futuro. E' probabile che in un eventuale tour del 2010 l'Italia non sarà presa in considerazione per via del fiasco nelle vendite, o al massimo ci sarà una data sola. Non è uno spettacolo di beneficenza per fan dell'ultima ora...
Carino il tutto, bravi i doppiatori (mi piace moltissimo la Pacotto), ma l' idea non mi ha attirato per niente e non mi attira neanche ora. Sembra un pò una roba per otaku e sembra anche stereotipare gli anime come se esistessero solo naruto e gundam. Il problema è che nel nostro Paese si cerca di massificare il fenomeno, non di dare un pochino più importanza e valore all' animazione e al fumetto (in generale, non solo giapponese..). Sicuramente in Italia l' animazione giapponese è molto sottovalutata, ma c'è da dire che se i titoli medi sono gundam e naruto (FMA è uno dei pochi shonen che si salva) ci sarà anche un motivo. Difatto, si tende a dare più importanza a queste serie, invece che ad altre molto più interessanti ed elaborate.
@RyOGo scusa, penso di non aver capito cosa intendi dire (comunque sì, mi esprimo spesso in modo confuso e disordinato quindi può darsi che io per prima abbia espresso male il concetto )
Mi sono espresso male io, citando la sigla di ZZ Gundam "Anime ja nai"... Insomma, paragoni una serie del '79 che parla di guerra nuda e cruda (robot a parte) con il trio JUMP che tra l'altro non hanno nemmeno una conclusione? Trovo strano veder paragonate serie così diverse, tutto qui.
@Kotaro: Sì, ha fatto tutto mia sorella, io mi sono resa conto della cosa solo 2 o 3 giorni prima. Abbiamo fatto una scappata rapidissima, in tutto meno di 24 ore a Roma, io poi dovevo lavorare e siamo tornate. Sì infatti, è stato un ritardo veramente eccessivo...direi che è questa la pecca più grave che ho trovato, assieme al gran casino per assegnare i posti a sedere.
Ho trovato molto bello il reportage, questo sì, ma l'evento in sè non mi ha tanto preso. Avrei voluto esserci soltanto per incontrare i doppiatori presenti all'evento, ma per il resto non mi è sembrato assolutamente un evento adatto a tutti gli appassionati di manga e anime. <br>Ovviamente hanno preferito realizzare un qualcosa che tendesse a prendersi la maggior parte di coloro che si definiscono otaku dopo essersi appassionati a Bleach e a Naruto. Avrei preferito anche un evento che parlasse della storia dei meisaku ma questo -sicuramente- non avrebbe avuto alcun successo
Bè più che altro era un riferimento alle serie più recenti di gundam (come il seed) che se vendono è solo per il nome che portano.
Swordo (anonimo)
- 13 anni fa
00
http://www.youtube.com/watch?v=b12WGERu7fI E al Japan anime Live hanno colpito anche quei mattacchioni di boulayo e gerry, quelli che hanno fatto la canzoncina cattiva del lucca comics!
@Bolosboss <i>lo si sente pronunciare sempre così, ma non per una pura questione di "accento", quanto per una di "intonazione", la quale riguarda più propriamente la frase nella sua interezza (ad esempio una domanda, tanto in giapponese quanto in italiano, ha un'intonazione diversa da quella di una frase affermativa). </i> Indipendentemente dall'intonazione, arimasèn rimane arimasèn sia nelle frasi interrogative sia in quelle affermative, così come in italiano non si cambia la pronuncia di una parola in base al tipo di frase.
<i>toglimi una curiosità: come pronunci (Aokiji)? </i> àokìji essendo formato da due parole (ào e kìji). Aòkiji proprio no (che è? romano? Aò!) e nemmeno Aokijì, si sente ke l'ultima i non è accentata.
<i>E questo proprio perchè non c'è l'accento intensivo </i> Lo so benissimo, scrivo con gli accenti per far capire la pronuncia diversa. Ma la mancanza di accenti non sta ad indicare che puoi pronunciare una parola come vuoi.
@ShinichiMechazawa <i>A parte la professionalita' del traduttore</i> Trovo molto più professionale un traduttore che sa capire quando non deve tradurre qualcosa piuttosto che cercare di adattarla in tutti i modi in italiano con un risultato a dir poco disastroso (non mi sto riferendo alla parola nakama che, come ho detto, può benissimo essere lasciata in italiano).
Sono contento per la riuscita di questo progetto, forse hano capito qual è uno dei modi per riuscire a guadagnare dalla "cultura fansub", e se le case d'animazione ci guadagnano sono ben contento.
Da parte mia, ho fatto bene a diffidare di tutto ciò, se avessi pagato per uno spettacolo del genere avrei solo aspettato di vedere che cosa saltava fuori con Gundam (la Pacotto a doppiare Fllay e Novara a a fare Kira no, eh?) per sgolarmi con le sigle, per poi andarmene schifato...
Ma appunto, se è stato apprezzato meglio così.