Lo vedrò O_O ed io raramente provo simpatia per le serie mecha e affini, ma mi vengono consigliate. Stavolta lo seguirò con piacere. Ho buoni propositi a riguardo *_*
Mhm, sempre la stessa tiritera. Eh, ma quando si parla di light novel si sa che è così! Uhm, però, in effetti, questa serie non sembra malvagia. Ma questi fantomatici IS sarebbero dei robot? Uhm, se è così ci sono dei problemi, problemi tuttavia sormontabili se la trama è buona.
Credo che ci sia un terribile problema di fondo con mech strutturati in quella maniera: tipo il pilota completamente esposto e il fatto che non possa respirare durante le accelerazioni, giusto per fare un esempio. Comunque questa è solo una preview, magari conviene aspettare di aver visto almeno il primo episodio.
@RyoGo ehm...be direi di no..dubito che mazinga sia stato pensato per ragazzini..è che oggi si sfrutta il successo delle serie robotiche vecchie per far soldi..basta aggiungere belle ragazze, sentimentalismo inutile, fan service e altre cose del tipo "Oh guarda per casissimo un maschio fa parte di un istituto femminile e guarda caso tutte le ragazze gli vanno dietro!"..scusa in realta non è rivolta a te questa polemica ma quando vedo certi trailer mi sale la bile
@Jim Jim non dare speranze a questo cartone, lo dico per il tuo bene..la razionalità di IS è andata sotto lo zero quando ho letto che i robottoni erano guidati da donne..i Gemboy insegnano..
Mazinga? Beh, il manga era il titolo di punta di Shounen Jump, come Dragon Ball negli anni '80-'90 e One Piece ai giorni nostri, e il suo target era dunque quello degli adolescenti. Diverso discorso per l'anime, che proprio per adattarsi ad un target infantile operò un'estrema banalizzazione del manga originale inserendo la classica struttura episodica dei sentai. Il motivo è abbastanza semplice, all'epoca gli anime erano considerati per bambini, e quindi realizzati esclusivamente per loro. Le cose iniziarono a cambiare solo nella seconda metà degli anni '70, con serie come Yamato, Gundam, i primi comiket ed infine la Proclamazione della nuova era dell'animazione giapponese in occasione della presentazione della prima riduzione cinematografica di Gundam nel 1981.
@kentooo Mazinger Z era pensato per essere pubblicato su Shonen JUMP, quindi era per ragazzini, tutti gli adattamenti animati fino agli inizi degli anni '80 erano pensati a misura di bambino, solo Tomino calcò un po' la mano, col risultato che per un Gundam culto abbiamo un Zambot 3 poco conosciuto e un Ideon che ogni appassionato serio di animazione dovrebbe vedere coi propri occhi per credere che è il prototipo di Evangelion (senza nulla togliere a quest'ultimo, fu Anno ad ammetterlo). L'ìanimazione seinen è un passo in avanti compiuto da lì in poi, a differenza dei manga che si emanciparono molto prima, gli anime si stanno emancipando ora, e ci vorrà più tempo.
I vecchi cartoni robotici non sono solo Goldrake e Mazinga ma esistono anche altri automi come Danguard e un certo Baldios (sempre per bambini?), quindi non generalizziamo, e cmq ci sembrano per bambini perchè in effetti eravamo dei bambini quando li guardavamo mentre i mecha "moderni" li guardiamo "da adulti" e quindi secondo me, ci autoconvinciamo che questi ultimi prodotti siano più "maturi" e destinati ad un altro tipo di target, ma così, se vai a stringere, non è!<br><br>Diciamo che alcuni mecha sono per bambini e altri per ragazzi più grandicelli, questo a prescindere dalla "data di nascita" dell'anime! Questi mecha moderni fatti di tette, culi e fan service sinceramente non mi dicono nulla!
Personalmente ho visto Evangelion o Eureka Seven prima di Gundam, Daitarn III o Danguard, quindi la tua tesi è decisamente fuorviante e mal si adatta ad un'analisi critica del fenomeno. Qui non si tratta della mia opinione, o della tua, o di quella di qualunque altro su questo sito, ma di semplice contestualizzazione storica e narrativa delle opere in questione all'interno dell'animazione e della cultura giapponese. Queste opere sono giapponesi, scritte da giapponesi per un pubblico giapponese, quindi è quello che bisogna considerare, di come li abbiano visti gli italiani non importa nulla in tale contesto. Se all'epoca gli anime in Giappone erano dedicati solo ai bambini, li guardavano solo i bambini ed erano quindi pensati dagli stessi produttori per i bambini, non è possibile fossero pensati per adulti. Che poi questi possano piacere anche ad un pubblico più maturo è un altro discorso, i classici della narrativa per l'infanzia li leggi a 9 come a 90 anni, ma ciò non li rende "per adulti". Nessun autoconvincimento dunque, basta andare a leggersi qualche saggio sulla storia ed evoluzione dell'animazione in Giappone.
Danguard non l'ho visto ma ho letto il manga, mentre Baldios sono riuscito a vederlo da circa un quarto della serie fino alla fine, e devo dire che hanno delle ottime trame, per essere pensati per bambini, ma ciò non toglie che il target sia quello, come credo sia lampante che mentre l'animazione occidentale prevedeva scene di mazzate tra animali che precipitano dai dirupi ed essere intatti alla scena dopo, in Giappone negli anime robotici le morti c'erano, basti pensare a Jeeg (seppur lì era la moto ad essere immortale).
Un buon harem anime SF!
Lo attendo sisi