Per me è davvero una bella idea, peccato che da noi quella che cercarono di fare.. andò male e non penso che qualcun altro si cimenterà a riproporla xD
è un paese l'Italia...dove tutto va male D: e pensare che abbiamo anche i peggiori editori (basta vedere la Panini che interrompe tutto senza dire niente)
Ma che vi lamentate che ancora che in Italia non arriva nulla!<br>Kappa Magazine, Express (tentativo di portare Shonen Jump in Italia), Yatta, SHOGUN, Mangaka... le riviste ci sono state e LE AVETE ignorate.<br>E ora piangete?<br><br>Ma che c'avete da piangere se le fumetterie strabordano di manga di ogni tipo! Ah sì, piangete perchè esce troppa roba, perchè non è possibile che qualcuno faccia uscire 2 volumi a botta perchè non gli state dietro, ecc...<br><br>Mamma mia che oscenità il fandom italiano, sempre a piangere quando son loro che fanno il mercato...<br><i>Chi è causa del suo mal pianga sè stesso</i>
simone56k
- 13 anni fa
10
@ mau4ever: hai proprio ragione! Mia sorella abita a Parigi e quando vado trovarla faccio un salto in diversi negozi che vendono manga e anime...tutte le volte mi viene da piangere! Hanno tutto e di più. Se solo in Italia ci fosse lo stesso mercato (e gli stessi negozi)...
Interessantissima iniziativa. A parte i manga, penso che una grave mancanza del mercato del fumetto, almeno per quanto riguarda l'Italia, sia quella di riviste dove autori italiani possano essere serializzati, uno Shonen Jump all'italiana, ecco.
@Z_is_Z<br>Su Express erano pubblicati I''S e One Piece, in anteprima mondiale rispetto al resto del mondo.<br>E poi c'erano opere vecchie come Ken il Guerriero, Captain Tsubasa, Kenshin e YuYu Hakusho. E roba nuova di Toriyama.
una notizia che non riscontra i miei interessi, le riviste contenitore non mi sono mai piaciute, e come ha detto RyOGo anche in Italia ci sono già state è il risultato è stato deludente. Se ai francesi piace, potranno tenersela stretta. Per quel che riguarda l'idea di manga creati per il mercato francese è una grossa cavolata.
otakyonism89
- 13 anni fa
10
lo troveremo in mezzo ad altri quotidiani vietati ai minori? XD
Da premettere che, per i tempi in cui furono pubblicate su Express, Kenshin e Yu Yu Hakusho non erano poi così vecchie (Express esordì nel 1997, e queste sono opere della prima metà degli anni '90), inoltre erano alla loro primissima apparizione nel nostro paese (non come il pilot di Ken la cui serie regolare era già stata pubblicata o Captain Tsubasa di cui girava l'anime). Non l'ho seguita, perchè quando usciva io muovevo i miei primi passi coi manga e mi indirizzavo più sui monografici, ma penso fosse una gran bella rivista (praticamente tutte le opere che proponeva tranne Kenshin le ho poi comprate o lette in volumi), così come anche Kappa Magazine (di cui ho comprato numeri sparsi per seguire articoli specifici o miniserie). Delle riviste della Play Press seguivo Shogun e non mi dispiaceva affatto (ci pubblicarono anche una mia lettera), anche se in confronto a quel gioiello di Kappa Magazine aveva molto meno stile nei redazionali.
Riviste del genere non mi dispiacevano affatto, però c'è da dire che le serie proposte spesso e volentieri erano in corso e molto lunghe (Oh mia dea e One Piece ad esempio non sono neppure finiti ), quindi una serializzazione a 20 pagine al mese x 6 euro non sarebbe stata proponibile in qualsiasi caso, in Italia.
Riguardo al mercato francese, seguo ogni due mesi il bollettino delle uscite della libreria di fumetti francesi che frequento a Roma, e hanno una varietà immensa, ma anche dei prezzi piuttosto altini (comunque giusti per quel che propongono). Ma c'è da dire che da loro non solo il manga, ma tutto il fumetto è tenuto in grandissima considerazione.
Sull'argomento della notizia, manga di Araki! Sono curiosissimo di sapere cosa ne esce fuori!
se dovesse arrivare in italia aspettare capitoletto per capitoletto mi farebbe impazzire e probabilmente non lo comprerei, preferisco volumi interi. In aggiunta credo che, se dovessero creare dei manga appositi per il mercato italiano, la grande censura italiana porterebbe alla creazioni di opere visibilmente castrate!!!
Non capisco il senso di creare manga apposta per altri paesi. Ogni paese deve avere la propria produzione fumettistica. I manga fanno parte della cultura giapponese e tali devono rimanere. E infatti non vorrei nemmeno manga fatti apposta per l'Italia. Ma poi quanti soldi hanno i francesi da buttare per portarsi appresso gente che arriva dall'altra parte del mondo... quando il mercato fumettistico europeo cola acqua da tutte le parti. Io a dire il vero compro solo manga, ma se fossi negli aspiranti fumettisti francesi sarei arrabbiatissima
mochan (anonimo)
- 13 anni fa
00
ste cose in italia no?
E su argomenti devono disegnare i fumettisti riguardo il nostro pese? Mafia, pizza, preti, leccaculi, veline, puttanieri, calcio? Meglio di no, il nostro peese in fatto di cultura da esportare non ha nulla di buono, considerando anche che il fumetto qui da noi è snobbato e criticato come il male che travia le menti dei deboli. Non ce lo vedo proprio.
@Kotaro Qui ci si chiede "perchè non c'è qualcosa tipo Shonen Jump in Italia?", e la mia risposta è che Express, con le sue serie lunghe (ma anche Kappa Magazine, serie da 9 volumi al ritmo originale di 20 pagine al mese) era la soluzione, di tentativi ne han fatti e han fallito, è inutile provarci ancora, chi spenderebbe 5€ a settimana (Yatta e SHOGUN costavano così, uno al mese) per poi dire "Eh ma a me interessa solo una serie e seguo la seconda, le altre non le leggo, sono uno spreco. Perchè non li fanno in tankobon?" E ora che siamo pieni zeppi di tankobon, appena al di là dei nostri confini (dove il fumetto è considerato arte) hanno un pizzico di privilegi, si torna a lamentarsi perchè una forma così FALLIMENTARE di editoria (fallimentare da noi) non ha mai preso piede... forse ZERO, ma erano altri tempi...
<i>Come queli di Trecate, che vedono mangiare e han fame, vedono bere e han sete, vedono lavorare e han sonno</i> (brutto lavorare nel paese accanto)
mochan (anonimo)
- 13 anni fa
00
Non capisco il senso di creare manga apposta per altri paesi. Ogni paese deve avere la propria produzione fumettistica. I manga fanno parte della cultura giapponese e tali devono rimanere.
Esatto la penso come te, i manga devono essere prodotti per la cultura giapponese e per giapponesi. Poi se si vogliono licenziare titoli questo è un'altro discorso e già succede.
Di manga realizzati in esclusiva per l'Italia qualcosa c'è, se non erro. Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che Keiko Ichiguchi abbia realizzato delle opere in esclusiva per Kappa Edizioni (ricordo che in una vecchia rubrica della posta di Dai si parlava di un fumetto suo ambientato a Bologna con protagonista una giapponese lì trasferitasi). Inoltre, sempre per Kappa Edizioni sono state autorizzate storie di Lupin esclusive per l'Italia, anche se non realizzate direttamente dall'autore originale ma comunque con il suo benestare.
Mi trovo d'accordo con RyOGo: vi ricordo che queste iniziative ci sono già state, in Italia. Io compravo Yatta e Mangaka: per il primo dissero che questa pubblicazione sarebbe stata interrotta perchè tutti continuavano a chiedere la pubblicazione in volumi, per il secondo che aveva venduto troppo poco. E ora vi lamentate pure?Ma avete almeno mai comprato Yatta, Shogun, Mangaka o il resto?Se la risposta è no, direi che tutte queste lamentele sono ingiustificate Scusatemi, ma mi sembra stupido stare a dire 'La Francia quant'è figa noi siamo sempre indietro' quando in Italia le iniziative e le occasioni ci sono state, solo che nessuno (a parte me e pochi altri: visto che compravo queste riviste non mi sento colpevole) le ha considerate manco di striscio. Su Yatta c'era il tanto adorato Magister Negi Magi, School Rumble...niente che avesse grandi pretese, per carità, però poteva essere interessante; almeno comprandole si poteva sperare in altre riviste di questo genere, visto che sembrate amarle tanto...E invece no, ed è inutile stare a piangersi addosso, ormai il danno è fatto.
Ottima iniziativa, però non mi sembra ci sia molto da lamentarsi anche qui, infondo di fumetterie ne abbiamo e non mi sembra che di manga ce ne siano pochi, ogni volta che vado in fumetteria mi ritrovo tanti di quei titoli invitanti che sono sempre tentata di comprare tutto ^^' E' vero che in Francia considerano i manga più di quanto non si faccia qui da noi (anche se personalmente non mi lamento più di tanto di quello che si trova qui) e sarà anche vero che le edizioni sono migliori delle nostre, ma per esperienza posso dire che sono anche più costose, e - in questo parlo per me - preferisco un'edizione più "semplice" e meno costosa che mi permetta di acquistare più volumetti in una volta sola, che una magari anche visivamente più bella ma più costosa. Tutt'altro paio di maniche è la censura allucinante che c'è qui da noi nel momento in cui la mediaset decide di trasmettere anime come, ad esempio, Kodocha eliminando alcune scene per renderlo adatto ai bambini, ma questo, come dicevo, è un altro discorso. Personalmente non amo le riviste che raccolgono più manga, diventerei matta a leggere un solo capitolo per volta, e poi essendo molto selettiva nelle mie letture sono certa che non mi piacerebbero di sicuro tutti i titoli proposti. Ho provato anni fa con Yatta, e non ha funzionato affatto
@Mahori_86 e mochan<br>Se dall'altra parte del mondo un editore è interessato a delle produzioni, perchè non può proporle agli artisti? Hanno accettato l'offerta di Ankama come si accetta quella di Shueisha, Kodansha e Star Comics (chissà quanti qua dentro hanno mai letto Oltre la Porta, manga sceneggiato dai Kappa e disegnato da Keiko Ichiguchi)...<br>Non capisco perchè un artista debba chiudersi in confini creati da voi, Nihei e Asamiya hanno disegnato per l'America, così come Yoshitaka Amano (che manca nel listone copia/incollato nell'altra news <a target="_blank" href="http://j.imagehost.org/view/0716/trollface"><img src="http://j.imagehost.org/0716/trollface.jpg" border="0" width="18" height="18" alt="ImageHost.org"></a> ( e Milo Manara, non capisco perchè dovete essere voi a giudicare per quale editore, giapponese o meno, lavorino...<br>Cultura giapponese, dite... coi meisaku presi dai libri occidentali, Lady Oscar e il manga di Gesù... mah...<br><br>(la polpetta trollface non mi è uscita bene...)
Tante belle cose, ok, ma a noi, sinceramente, che ce ne frega? Voglio dire: se potessero forgiare una rivista simile anche qui in Italia, ok, nessun problema, anzi, ben vengano quei geni che fossero disponibili a fare una cosa simile, ma visto che stiamo parlando della Francia, nel concreto, noi non ne traiamo alcun beneficio! Certo, buon per loro, sì, ma niente di più. Invece di star tanto a temporeggiare, poi, bisognerebbe seguire il loro esempio, altroché, visto che son persino riusciti ad accaparrarsi un personaggio illustre come Shingo Araki! A me comunque sembra che Shingo Araki si sia già cimentato in un qualche Manga...
Il fatto è che una pubblicazione simile sarebbe utile più che ai lettori alle case editrici, perchè avrebbero modo di sondare il terreno ed evitare così di pubblicare serie che rimarrebbero sugli scaffali ad ammuffire(come è già successo per molte serie come Goku, le 2 serie di Toto, Beet Vandel Buster, Black Cat che se chiedi di venderle alle fumetterie ti ridono in faccia perchè non sanno che farsene).
Come dice RyOGo è vero, in passato anche da noi ci furono questi tipi di pubblicazioni ma che dovettero chiudere per scarsità di vendite. Il fatto è che, come dice Kotaro, seguire delle serie lunghe a prezzi sicuramente più alti di 5€(perchè prevedo che con i tempi che corrono sia questo il minimo per tale pubblicazione) non sò quanto possa convenire. Andrebbe bene per miniserie, ma per serie già composte da 20 numeri in sù sarebbe difficoltoso mantenerle in vita. Anche perchè non parliamo di Shonen Jump dove un numero costa come un quotidiano(infatti lì sono per lo più usa e getta), da noi una pubblicazione simile ce la farebbero pagare 4.90€, 5.90€, 6.90€ se non pure di più perchè la farebbero con carta bianca, magari, una bella brossura, poi la scusa dell'adattamento, le licenze per le serie proposte, via, sarebbe impossibile.
Comunque voglio vedere stò manga di Araki, sono troppo curioso!
simone56k
- 13 anni fa
00
@ Brilly: anche io compravo queste riviste e mi lamento proprio perchè le scarse vendite e altro hanno interrotto certe iniziative ma quando dico evviva il mercato francese lo dico perchè mi rendo conto le cose da loro funzionano, la gente acquista e il mercato prospera in termini di titoli nuovi e iniziative. E non mi piace leggere frasi di altri commenti tipo "ma cosa vi lamentate" perchè io (e molti altri) ne ho tutto il diritto.
per me è una cavolata, soldi buttati contando che poi mi comprerei comunque il tankobon... e poi anche la storia dei voti è una gran cavolata, un' opera deve partire subito a fuoco altrimenti viene interrotta... non ha senso come cosa secondo me @ryogo hai perfettamente ragione, io qualche shogun l' ho preso e ne leggevo neanche la metà perchè il resto non mi interessava
Io compravo Express, per I's e Kappa Magazine per Calm Breaker e Oh mia Dea! Per il fumetto occidentale esistevano delle riviste tipo Linus, Skorpio e Lanciostory. Devo dire che la Francia non è minimamente paragonabile all'Italia, ma non solo per quanto riguarda i manga ma i fumetti in generale. Di sicuro i francesi sono enormemente più "educati" al fumetto, c'è una diffusione maggiore; fumettisti italiani di grosso talento qui sono sconosciuti in Francia firmano autografi. Come ci si può stupire se qui non funzionano queste cose...
mochan (anonimo)
- 13 anni fa
00
@Ryogo Non capisco perchè un artista debba chiudersi in confini creati da voi,
E' solo una mia opinione. Penso che un autore estero non abbia le capacità culturali per fare fumetti riguardo i gusti di altri paesi. Il fumetto giapponese mi piace perchè le storie sono tipicamente giapponesi. Non ce lo vedo un artista giapponese che disegna manga per un'altrao paese, sopratutto come il nostro che sa solo criticare e non riconosce il fumetto come arte. Poi sono punti di vista, ognuno è libero di fare quell oche vuole.
Se proprio vogliamo dirla tutta, citiamo anche il caro Taniguchi, che ha fatto un manga in collaborazione con Moebius e ne sta facendo un altro in collaborazione con Jean David Morvan che peraltro esce (almeno per ora) soltanto in Francia. Anche Nao Yazawa, l'autrice di Wedding Peach, ha pubblicato molte opere esclusive per il mercato tedesco, dato che lì il suo lavoro è stato molto più apprezzato che in patria.
Ho notato dalle tavole che viene utilizato il computer per i retini, preferisco leggere manga in cui il computer non viene usato e che per mettere i retini si utilizzi il caro e vecchio taglierino XD
@Simone56k<br>Il mio "cosa vi lamentate" non è rivolto a chi ha comprato queste riviste, ma a chi non le ha mai comprate vedendle in edicola e si lamenta ora.<br><br>@Zenobia<br>Calm Breaker...Ronin muoviti a ristamparlo!!!!!!!!!!!!!!! :LOL:
@Simone57k Anch'io come RyOGo mi riferisco a chi non le aveva comprate e adesso si lamentano della situazione qui in Italia. Ovvio che tu, che avevi appoggiato questo genere di riviste a suo tempo, hai tutto il diritto di lamentarti. Ma se diverse riviste come Yatta, Shogun e Mangaka sono state interrotte per scarso successo significa che MOLTI, anche se non TUTTI, hanno qualche colpa. Io per prima rivorrei indietro una rivista simile, ma so che sarebbe da pazzi riproprorne un'altra, visti i precedenti fallimenti.
@Kotaro: sì, hai ragione. Sono stata ad un incontro con Keiko Ichiguchi e suo marito Andrea Venturi e lei spiegava che, vivendo in Italia da molto tempo, non può più scrivere dei giovani giapponesi perciò ora le sue opere sono ambientate qui e escono per il mercato italiano (e qualcosa in Francia, mi pare). Però qui il discorso mi pare leggermente diverso, i francesi avranno in esclusiva dei manga di autori che vivono i Giappone e normalmente disegnano per quel mercato. Direi che questo dà una chiara idea di quanto diffusi siano i manga in Francia. Non so il francese però mi piacerebbe dare un'occhiata a questa rivista e penso che proverò a prendere un numero, la Francia è qui attaccata non dovrebbe essere difficile reperirla...
Personalmente non mi hanno mai attirato queste riviste quando erano pubblicate da noi per il semplice motivo che costavano troppo, almeno per me.
Se in francia avrà successo ben per loro, rimango convinto che da noi non avranno mai uno spazio preponderante.
Per ultimo, per favore, se si parla di riviste contenitore giapponesi basta parlare solo ed esclusivamente di Shonen Jump! va bene che è la più famosa in italia ma mica li pubblica lei i migliori manga attuali...
Per la questione "manga in esclusiva per il mercato francese", potrebbe essere per risparmiare un po' sui diritti da pagare alle case editrici nipponiche. Sono sia d'accordo con Ryogo che Kotaro, io prendevo sia Shogun che Yatta che Kappa Magazine, le riviste contenitore mi sono sempre piaciute, ma un conto erano le nostre sottilette a uscita mensile, un conto sono quello giappo 500 pagine a uscita settimale al costo inferiore ai 5 euro, formula editorialiale da noi insostenibile. Quindi le riviste contenitore non hanno funzionato e non funzioneranno mai! Ammazziamoci di tankobon tanto c'è l'imbarazzo della scelta, mi accontenterò di visitare il sito Shueshia e immaginarmi un Shonen Jump o un Yung Animal o un Weekly Jump, o perchè no anche un Business Jump ogni tanto ci vuole
Mi sono sempre chiesto che diamine fossero tutti quegli Express o Kappa magazine che leggevo nelle pubblicità all'interno di vari tankobon...ora grazie a Ryogo e Kotaro la situazione mi è chiara XD Comunque chi si lamenta di questo genere di riviste anche in Italia è perchè forse (come me) neanche sa che in passato ce ne fossero state diverse, quindi non ci vedo nulla di male. Perchè, questa rivista a parte, sappiamo tutti del menefreghismo verso i manga e gli anime di cui è pervasa l'Italia...
io invece ne ero a conoscenza ma le trovavo proprio brutte: troppo grandi e scomode, pochi manga veramente interessanti, a cui gli editori affiancavano manga sottotono nella vana speranza di attirare luce riflessa su di loro. Su 10 serie erano interessanti appena 2, costo troppo alto per poca roba da leggere (come ho già scritto 2 serie su 10), epreferisco collezionare piccoli tankobon, che fanno più bella figura, di quegli enormi mattoni, che vi ricordo in Giappone, li gettano, poi chi è interessato prende i monografici
L'iniziativa mi piace molto, spero abbia successo in patria e da fan delle riviste contenitore sarei contento di vedere qualcosa di simile anche qui; nel caso specifico comprerei la rivista in questione solo per vedere il fumetto di araki...tra l'altro ormai penso non sia più giovanissimo, ecco, su wikipedia leggo che è nato il 1° gennaio 1939, quindi 72 anni suonati e ancora voglia di disegnare...un grande!!
1)Quando pubblicavano queste riviste ero troppo piccolo per poterle prendere quindi non so bene come fossero strutturate comunque io ho sempre pensato che queste riviste servissero solo per pubblicizzare più serie, cioè 5 euro per i primi capitoli di 10 serie così da farsi un'idea di cosa fossero e poi scegliere e continuare con i tankebon (spero di aver scritto "tankebon" giusto) 2)Molte volte ho letto di gente che si lamenta delle case editrici italiane, c'è chi dice che la carta non gli va bene, altri che dicono che le "edizioni di lusso" costano troppo e ne vorrebbero una versione "economica" così da poter tornare a lamentarsi della carta... ok anchio mi lamento a volte per strafalcioni nelle traduzioni, carta giallissima o prezzi ingiustamente alti, ma comunque è solo grazie alle case editrici italiane che posso leggere opere nella mia lingua quindi preferisco stare zitto e prendere, tanto nessuno è perfetto qualcuno si lamenterà sempre quindi smettela di rompere con i soliti "le case editrici italiane fanno schifo l'italia fa cagare e il resto del mondo è meglio" U,U (anche se forse avete ragione XD)
@Zenobia: "Per il fumetto occidentale esistevano delle riviste tipo Linus, Skorpio e Lanciostory."
Per fortuna esistono ancora
Io non leggevo ancora manga quando le riviste manga hanno smesso di esistere, e peggio ancora, quelle poche che vedevo non mi era concesso comprarle o erano introvabili nel mio paesino (che bimba sfigata ç__ç). Ora come ora non le comprerei, a meno che non abbiano storie singole (es. il Kappa Magazine n° 155, comprato recentemente per "Emerald" di Hiroaki Samura), e nessun editore sarebbe così ardito da ritentare l'impresa.
Interessante, sarebbe bello se dessero spazio anche a disegnatori europei.. ma dubito fortemente che questo tipo di riviste venderebbe. Si è già visto qui da noi in Italia. D'accordissimo con RyOGo e Z_is_Z. Signori, la gente che compra anime e manga in Italia C'E', il problema è che c'è anche tanta ignoranza da parte di alcuni fan (otaku?). Per esempio, se uscisse una rivista chiamata pincopallo non sela filerebbe nessuno, se invece avesse un titolo come "Shonen Jump" sicuramente un pò venderebbe..
@Misurino: non so altri, per me anche se si chiamasse Shonen Jump non farebbe differenza in quanto, proprio come la rivista è strutturata non mi piace, figurarsi se dovrei comprarlo solo per leggere 20 pagine alla settimana di One Piece, Bleach e Naruto. E di tutti gli altri manga che non mi interessano?
Quotone sul ristampone di Calm Breaker... c'ho passato l'adolescenza a leggerlo sotto il banco di scuola al liceo... però mi chiedo... oggi... con tutti gli esperti e i puritani della lingua giapponese... quanto sarà gradito (nel caso in cui lo riproponessero) quel "Ahò, ah cappucce'!"
Davvero un'ottima iniziativa. Certo, sperare che arrivi anche in Italia è lecito (o utopico?), ma penso che qua da noi la nostra cultura non sia ancora pronta e una iniziativa del genere morirebbe dopo pochi mesi.
ShinichiMechazawa
- 13 anni fa
10
Buona fortuna per Akiba.Purtroppo in Italia simili esperimenti sono sempre finiti male,vedremo cosa succedera' li.
@RyOGo: a parte gli esempi citati da te faccio quelli piu' classici: ovvero Tezuka che era influenzato dai cartoni Disney classici e John Lasseter,capoccia della Pixar,che e' un fanboy di Miyazaki.
L'onanismo territoriale degli animefan estremisti che vorrebbero preservare la "purezza nipponica" e' un male e basta,come testimoniano certe frasi apparse in questa discussione,del tipo "il nostro peese in fatto di cultura da esportare non ha nulla di buono".
@Kotaro: aggiungiamo anche che Taniguchi e' forse uno dei pochi autori che chiede espressamente che le edizioni non giapponesi delle sue opere siano impaginate all'europea.
@Heiji: non e' un problema di cultura,ma e' principalmente un problema di utenza.
Iniziativa interessante. Come già detto e sviscerato in precedenza da altri in Italia le riviste non hanno avuto molta fortuna a parte Kappa Magazine (che comunque non era solo manga ma rivista tematica sul Giappone a tutto tondo e che fu alla fine soppiantata dalla rete in questo settore). In Francia magari la cosa funzionerebbe, del resto un prodotto che va su vari mercati non è detto che abbia uguale riscontro su ciascuno di essi...
@ Zenobia e Ryogo Siamo in Tre! Voglio anch'io il monografico di Calm Breaker (ma i diritti ce l'ha la Ronin ) però anche col vecchio adattamento se no non vale
<i>con tutti gli esperti e i puritani</i>(autoproclamatisi tali aggiungerei) <i>della lingua giapponese... quanto sarà gradito (nel caso in cui lo riproponessero) quel "Ahò, ah cappucce'!"</i> Io già rido al solo pensare alle reazioni di costoro
sono passata al volo, quindi l'aggiornamento lo posto grezzo sotto forma di commento alla notizia, il sito ufficiale della rivista ha fatto trapelare la copertina ufficiale e una piccola immagine in pv del lavoro di Shingo Araki.
In effetti Yatta e Shogun (che io seguivo) hanno fallito miseramente. Non regge la scusante che non hanno proposto opere abbastanza "forti". In quel contesto si videro per la prima volta opere come "shin angyo onshi, Blade of the phantom master" "power, she got game" forse più indirizzato ad un pubblico femminile ma era una commedia davvero interessante, che tra l'altro ancora nessuno si è degnato di proporre in monografico purtroppo. Continuiamo.... su quelle stesse pagine venne alla luce Negima, Katsu (del grande Adachi) Zatchbell, che non era un capolavoro ma in molti hanno apprezzato, Kukla, miniserie molto ben realizzata e a queste si andavano ad aggiungere tante altre serie interessanti di ogni tipologia.
Quelle riviste contenitore erano un ottimo esperimento che purtroppo l'acquirente italiano ha snobbato...ora ha diritto di lamentarsi solo chi (come il sottoscritto) le ha sempre acquistate, dalla loro primissima uscita Q_Q
Le opere che giravano su Yatta e Shogun non erano malvagie (tant'è vero che poi molte sono state riprese o ristampate con successo da altri editori, o anche fatte in monografico dalla stessa Play Press, o comunque eran serie di gran successo in patria come Zatchbell o School Rumble). Il problema fu, secondo me, la gestione. Pagare 5 (o 10, nel caso uno le faccia entrambe) euro al mese per una rivista che magari ti offre solo 20 pagine del fumetto che ti piace, 150 di fumetti che non ti piacciono e 5 di rubriche sciocchine (ricordo che su Shogun ci furono articoli generali di cinema e wrestling, ma parlate di manga, no? ). non è bello. Io, da maniaco di Adachi, feci questo sacrificio per Katsu, ma giustamente in molti preferiscono i monografici e anch'io sono della stessa opinione, anche perchè finchè si tratta di miniserie va benissimo la rivista, ma seguire Zatchbell o Negima che sono ancora in corso con 30+ volumi a 20 pagine al mese è improponibile in Italia.
Discorso diverso, in parte, per Kappa Magazine, che anche lui aveva le sue belle serie interminabili e interminate (Oh mia dea in primis), ma negli anni ha proposto un sacco di bellissime miniserie e one-shot, inoltre a livello di redazionali era qualcosa di assolutamente fantastico, ma suppongo che oggi la rete ti dia tutto quello che trovavi in Kappa Magazine e anche di più.
@RyOGo Quanto hai ragione!!! In Italia sempre pronti a lamentarsi di tutto... Tornando alla rivista, non vedo l'ora di poter vedere cosa tirera fuori il maestro Araki
Nari(ritornanperidere) (anonimo)
- 13 anni fa
30
Oh, ma guarda quante persone sono a favore, stavolta! E quando le cose venivano fatte qua e da italiani?! Oh, no, scherziamo?! Un italiano non può fare un fumetto seguendo altri mercati, nossignore! Però un giapponese sì. Ah-ah-ah. Divertente.
Ormai, affari vostri, cioé. E non lamentatevi di situazioni che causate voi stessi, è veramente un pessimo atteggiamento.
@GianniGreed Sì infatti era più un' ipotesi, visto che farebbe vendite molto basse.. da noi non funzionerebbe come cosa. Altro problema poi è come viene fatta la rivista: se ha pagine lucide, a colori e ti costa minimo 5 € è ovvio che non tela compra nessuno! In Giappone infatti costano molto poco e sono fatte quasi tutte con materiale riciclato. Senza contare che sono dei veri e propri mattoni
<b>Kotaro</b> Io però sono del parere che riviste contenitore come Yatta e Shogun avrebbero uno scopo di base assai diverso. Come giustamente affermi seguire opere molto prolisse su una testata di questo tipo non è il massimo tuttavia Yatta e Shogun sarebbero dovute servire più che altro come vetrina per tutta una serie di opere che in ogni caso (presto o tardi) avremmo potuto ( e voluto) acquistare in monografico come poi in effetti è stato (salvo qualche eccezione).
Trattavano anche opere che non m'interessavano minimamente (vedi le Tokyo Mew Mew, se non vado errato) ma anche tra opere che non erano propriamente il mio genere mi piaceva spaziare un po' quì e un po' là e poi magari alla fine mi affezzionavo alla storia volente o nolente
Le rubriche conclusive raramente trattavano qualcosa di mio interesse ma rispetto alla rivista intera erano una manciatina di pagine, non è quello dai
Piuttosto, per creare un fenomeno simile a quello Giapponese dove la rivista contenitore non viene neanche collezionata ma la trovi alla portata di tutti in metropolitana e in altri luoghi pubblici...rivista contenitopre che serve appunto solo come vetrina o se preferisci come..."rampa di lancio" beh....in effetti avrebbero dovuto adottare una gestione votata al risparmio. Sarebbero dovute costare di meno, anche facendo a meno di tanti colori e di inutili "extra".
In ogni caso personalmente le seguivo e avrei continuato a farlo (se i prezzi fossero rimasti tali, ovvio).
Spero che qualcosa del genere riappaia prima o poi sul mercato!
Discorso diverso (ma neanche troppo) anche per Digital Japan anche quella sospesa e anche quello fu un ottimo esperimento, purtroppo finito in malora
Nemo (anonimo)
- 13 anni fa
00
@ Brilly <i>A questo proposito sarebbe interessante sapere qual'è il prezzo della nuova rivista, Akiba</i>
nell'immagine che ha postato ReiRan nei commenti si intravede la cifra di 4,95€ sulla copertina...
@Zenobia e Swordman Se poi gli esperti e puritani che rompono sul dialetto del Kansai adattato in romanesco sono anche fans di Final Fantasy IX così come lo conoscono in italiano, si meritano tante mazzate sui denti per la loro incoerenza di base. Ma così tante che forse rinsaviscono.
No, non credo che Ronin abbia i diritti, ma se hanno pubblicato EXXAXION allora un barlume di speranza ce lo voglio vedere...
Tra l'altro, chi dice che noi italiani non abiamo cultura da esportare, si rende conto che viviamo dove c'è la presenza dell'80% dell'arte mondiale? L'Italia (più che altro Roma prima e Firenze dopo) ha CREATO la cultura, a volte di proprio estro, altre volte ispirati da altri artisti europei... E tuttora ispiriamo grande musica... <object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/T_o1w9qQIEA?fs=1&hl=it_IT"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/T_o1w9qQIEA?fs=1&hl=it_IT" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>
per tutti quelli che pensano che in italia la cultura del fumetto sia inesistente, non avete idea della boiata enorme che avete detto, il fumetto italiano è molto ricco di capolavori di veri e propri geni , la squadra dei disegnatori della Disney italiana è formata da alcuni degli artisti migliori del mondo, Giorgio Cavazzano, Alessandro Barbucci, Donald Soffritti, Stefano Turconi, Claudio Sciarrone x citarne alcuni, in italia sn nate opere conosciute in tutto il mondo come Sky doll e W.I.C.T.H potrei continuare in eterno, ragazzi non si vive di solo Manga, il fumetto è ben + ampio e l'Italia è uno dei mostri sacri di quest'arte.
A me questa iniziativa piace parecchio, da lettore sarei felice di poter votare in una rivista il mio manga preferito. Mi piacerebbe però di più se fosse fatta con giovani autori francesi con influenze orientali o ancora di più se ce ne fosse una (con autori italiani) nel nostro paese. Ma prima di accusare le nostre case editrici io sarei curioso davvero di chi entusiasta di questa notizia spenderebbe 5 euro per mangaka giapponesi (non parliamo certo di italiani) che non conosce per una rivista così sperimentale (in europa). Di riviste sperimentali in Italia ce ne sono state e sono fallite tutte (anche se avevano manga del calibro di Negima, One Piece o School Rumble).