Io quando andavo ancora a scuola avrei fatto 5 ore al giorno di matematica e non si può certo dire che fossi un grande amante della Storia, paradossalmente però adoro i manga ad ambientazione storica e Cesare non fa eccezione e poi con la Souryo vado sempre a colpo sicuro perché è un'autrice che apprezzo moltissimo. Complimenti a God per questa recensione che condivido in pieno e che mi permette di capire ancora meglio (visto appunto che io non sono così preparato a riguardo) l'accuratezza di quest'opera. Devo dire, però, che a me non pesa la sua lentezza e che adoro il suo spessore narrativo, i dialoghi e i disegni dove l'autrice riesce a dare il meglio di se. Non so quanti anni ci vorranno perché Cesare venga portato a termine ma, se continua così, io non ho fretta e per quanto mi riguarda l'opera potrebbe durare altri 20 anni
Si respirano per davvero, leggendo Cesare, l'aria e la mentalità del tempo.
Io invece non ho avuto affatto questa impressione. In particolare il vero protagonista, che e' Angelo e non Cesare, ragiona come una fan girl giapponese contemporanea, e' troppo dolce e delicato e non corrisponde per nulla alla mia idea di maschio fiorentino della classe media di cinquecento anni fa. Angelo e' il punto piu' debole dell'opera. Ma in generale e' tutto parecchio lento e non appassionante, lo leggo solo perche' mi piace il genere storico ma non certo per i personaggi. Su una cosa God ha ragione: dopo 10 volumi sembra sempre che l'azione debba ancora cominciare, sembra di essere perennementi bloccati in un prologo infinito.
A me piace, ogni volume lo leggo con estremo piacere. Peccato solo per il Cesare idealizzato e per il fatto che l'opera... non finirà mai. Sono sicuro entrerà nel novero delle grandi Sfighe a fumetti come Berserk. Bastard, Glass no Kamen etc.
Avevo in progetto di sbarazzarmi della serie di Cesare…ora non ne sono più così sicuro, la recensione di God è stato un ulteriore incentivo a proseguire ardentemente con la serie unita al fatto che mi sono riuscito a sbarazzare di due serie manga in corso vendendole…non lo so, ci devo pensare, ma innanzi a una buona offerta per il momento la vendo, a meno che non mi sbarazzi di almeno un'altra serie in corso e a quel punto seguirla non mi peserebbe, quindi ragazzi se vi interessa fatevi sotto alla svelta con i money che la vendo per ora, se attendete, c'è il rischio che se mi sbarazzo di 1-2 serie in corso, decida tranquillamente di proseguirla.
God ha centrato tutti gli enormi pregi, ma anche qualche difetuccio, il passato shojo dell'autrice si vede nella figura sin troppo idealizzata di Cesare da parte dell'autrice, che lo rappresenta come il solito fifone da shojo. Ottima l'idea di non farne il protagonista, ma di scegliere Angelo come tale, così che possa sviluppare svariate scelte narrative e non complicandosi troppo la vita, concedendosi qualche licenza anche.
Il problema sarà la periodicità…la Soryo è ben lungi dall'essere come Miura, Togashi o Hagiwara, che sono solo scansafatiche. Un manga del genere, specialmente per come l'ha impostato dei, richiederà molte ricerche. Il problema è quanto finirà? Ho sentito ben 30 volumi, ma dopo 10 siamo solo ad un enorme prologo e data la minuziosità della narrazione…se non inizia entro 2 volumi, entro i 30 non ci starà mai. Lo presi in fumisteria anni or sono, scambiandolo per un fumetto su Giulio Cesare (a quell'epoca, come Cesare, riconoscevo solo lui^^), tanto che mi ritrovai spiazzato nel sapere che ne esisteva un altro altrettanto famoso e feci su internet ricerche in proposito per documentarmi. Peccato che il prefetto di unificazione nazionale di Cesare sia naufragato, potevamo diventare la nazione europea più potente e tener tranquillamente testa alla Francia, Spagna e Inghilterra…Machiavelli faceva bene ad auspicare la nascita di un forte stato unitario, purtroppo i principi dell'epoca erano stolti e ognuno pensava solo al proprio giardino, non volendo vedere una prospettiva nazionale, così per colpa loro in circostanza fortuite, ci siamo uniti solo nel 1861 con tutti i problemi del caso, se ci univamo prima, il problema del meridione non sarebbe esistito (che era la parte più economicamente florida della penisola all'epoca, ci saremo sentiti più uniti etc…), ma questa è fantastoria...
Splendida recensione (complimenti a God per il suo esordio in vetrina) per un manga che ho sempre snobbato a causa del mio non-amore per la Souryo (il suo Mars non mi è mai andato giù, troppo depresso per i miei gusti) ma che sembra decisamente interessante. E' il tipico manga che leggerei volentieri se qualcuno me lo prestasse, qualche romano che lo legge si fa avanti?
Io dell'autrice, Fuyumi Soryo, non mi capaciterò mai di come sappia essere così versatile: passa come se niente fosse da titoli sentimentali (Mars) a thriller sovrannaturali (Eternal Sabbath) a racconti brevi dalla componente psicologica (Sole Maledetto) per giungere infine al genere storico/biografico romanzato con questo Cesare. E migliora sempre più.
Grazie a God87 per la bella recensione che mi ha permesso di approfondire alcuni aspetti del manga e riferimenti storici che non conoscevo benissimo
Complimenti a God87 per la recensione ^^ Questo manga non lo conoscevo però leggendo la recensione e guardando i disegni mi è venuta voglia di cominciarlo. Poi a me piace molto il genere storico. Peccato che adesso stia già seguendo troppe serie
@Oberon hai proprio ragione e la cosa sorprendente non è il fatto che pubblichi manga di tutti i generi ma che, nonostante questo, siano tutti davvero belli. E' veramente un'autrice versatile e capace di farsi apprezzare da quasi ogni tipoo di pubblico. Le manca solo di disegnare un manga comico e pieno di gag e poi ha fatto davvero di tutto, anche se onestamente non ce la vedo proprio
Comunque, come anche +è stato sottolineato in questa recensione, si vede proprio come l'autrice, dopo aver spaziato per tanti generi, sia arrivata a disegnare propio ciò che avrebbe voluto dedicandoci tutta se stessa.
Grazie a Kotaro e tutti per l'apprezzamento (a parte micheles, verso cui ovviamente non ho alcun debito di riconoscenza), e grazie a Slanzard per la bella impaginazione.
So quanto God abbia a cuore quel determinato periodo storico e quel determinato personaggio, per cui non posso che fidarmi della sua opinione. Che io sia una fan delle sue recensioni ("lurko" anche il suo blog) non è affatto un mistero, sarebbe ridondante sprecarsi in complimenti.
Il manga sembra proprio nelle corde, i disegni sono magnifici, però finchè non finisce non mi azzardo a recuperarlo.
Complimenti a God per la recensione che non fa altro che acuire uno dei miei più grandi errori di "giovinezza": non aver comprato questo manga perché costava troppo! Non sono un'amante della storia ma la Soryo è la Soryo e io la adoro, inoltre Cesare Borgia è una figura che mi ha sempre affascinata. I disegni dell'autrice poi sono sempre più belli! Spero di recuperarlo un giorno...
Sul fatto che abbia fatto Cesare troppo figo è relativo, pure l'originale per i canoni del tempo era bellissimo e con un forte fascino difatti aveva moltissime estimatrici. E' un personaggio che si presta molto bene allo shojo.
No vi prego, ditemi che finirà, il manga mi piace ma non sopporto l'idea che sarà infinito o si completerà tra cent'anni. Comunque Cesare è un'opera sicuramente valida e che apprezzo molto per la cura nei dettagli dei disegni, nonché dei fatti storici. La Soryo si riconferma ancora una volta un'autrice di spessore. Bella recensione, è stata interessante leggerla!
Questo manga è meraviglioso, l'adattazione storica è corretta, i costumi sono corretti, la ricerca della mangaka è fantastica. Davvero un ottimo lavoro.
in effetti la somiglianza fisica con il reale Cesare Borgia è nulla
a parte cio ci sarebbe un errore relativo alla madre [ "non potrà più vedere sua madre, prostituta spagnola, "] cosa che non era affatto, .. dato che in realta' si chiamava Giovanna de Candia dei Cattanei, (detta Vannozza) ed era nata a Mantova da una famiglia di piccola nobilta' ,[ al punto che poteva fregiarsi del titolo di contessa ] E visto il ruolo svolto da quest ultima nelle vicende dei Borgia ,non è un errore da poco ----------------------------------------------------------------------------------- Riguardo l attribuzione al Borgia di avere come obbiettivo la costituzione di uno stato unitario infine non mi trova da accordo, si tratta di un attribuzione nata a posteriori ,,la dove il vero obbiettivo del Borgia era solamente costituirsi una propria Signoria ereditaria personale ,indipendente dallo Stato della Chiesa , Dato che il suo potere fino a quel momento era condizionato dalla durata sul soglio pontificio del padre Alessandro VI , e morto quello finiva la festa Dato che solitamente anche il nuovo papa aveva una famiglia numerosa a sua volta da beneficare ,solitamente a spese della famiglia del papa precedente.
in effetti la somiglianza fisica con il reale Cesare Borgia è nulla
a parte cio ci sarebbe un errore relativo alla madre [ "non potrà più vedere sua madre, prostituta spagnola, "] cosa che non era affatto, .. dato che in realta' si chiamava Giovanna de Candia dei Cattanei, (detta Vannozza) ed era nata a Mantova da una famiglia di piccola nobilta' ,[ al punto che poteva fregiarsi del titolo di contessa ] E visto il ruolo svolto da quest ultima nelle vicende dei Borgia ,non è un errore da poco ----------------------------------------------------------------------------------- Riguardo l attribuzione al Borgia di avere come obbiettivo la costituzione di uno stato unitario infine non mi trova da accordo, si tratta di un attribuzione nata a posteriori ,,la dove il vero obbiettivo del Borgia era solamente costituirsi una propria Signoria ereditaria personale ,indipendente dallo Stato della Chiesa , Dato che il suo potere fino a quel momento era condizionato dalla durata sul soglio pontificio del padre Alessandro VI , e morto quello finiva la festa Dato che solitamente anche il nuovo papa aveva una famiglia numerosa a sua volta da beneficare ,solitamente a spese della famiglia del papa precedente.
Quello è un dipinto di Cesare in versione adulta, nel manga non è ancora arrivato a quell'età. Rasagli la barba, dagli quindici anni di meno e rendilo manga e la raffigurazione è abbastanza simile. Su Vannozza madre di Cesare non è pienamente corretto, lei è la donna che lo ha cresciuto ma era nota prendersi cura anche dei figliocci che Rodrigo Borgia ha avuto da altre, gli unici di cui vi è la certezza assoluta sulla maternità sono Giuseppe e Lucrezia visto che somigliavano molto alla madre.
@Fma35 io ho sempre trovato Vannozza Cattanei attribuita come madre di Cesare ..Aggiungerei che il discorso sulla madre prostituta spagnola " suona più come una delle malevoci fatte circolare sui Borgia -da Giulio II -,, assieme a quella di essere di origine dei "Marrani"(ebrei convertiti al cristianesimo per convenienza e dediti in segreto alle pratiche della loro religione) -Derivante dalla tolleranza dimostrata verso gli ebrei da Alessandro VI
io ho sempre trovato Vannozza Cattanei attribuita come madre di Cesare ..Aggiungerei che il discorso sulla madre prostituta spagnola " suona più come una delle malevoci fatte circolare sui Borgia -da Giulio II -,, assieme a quella di essere di origine dei "Marrani"(ebrei convertiti al cristianesimo per convenienza e dediti in segreto alle pratiche della loro religione) -Derivante dalla tolleranza dimostrata verso gli ebrei da Alessandro VI
Ma infatti ufficialmente era sua madre, solamente che è noto che Rodrigo avesse diverse amanti con cui ha anche figliato, Vannozza era quella riconosciuta. Cesare poteva essere suo figlio come anche no, come ho detto gli unici certi erano Giuseppe e Lucrezia ma solo per una questione puramente somatica, Cesare e il suo ultimo fratello invece assomigliavano molto al padre. Alla fine non c'è nessuna maldicenza nel dire che l'amante del cardinal Rodrigo era cornuta visto che di base un cardinale con donna e figli è di per sè abbastanza infamante.
@Fma35 non più di tanto, Alessandro VI non era certo un eccezione a quella che era quasi la norma nella chiesa di quei tempi, Cardinali e ,Papi, con Nipoti che in realta erano figli , erano largamente diffusi e accettati dai vertici della Chiesa, purche accompagnati da una certa discrezione pro forma, Se vogliamo quello che scandalizzo e incise maggiormente nei confronti del Borgia fu l eccessiva sfacciataggine da lui dimostrata al riguardo (oltre al fatto di non essere italiano) D altronde erano spesso più politici che uomini di chiesa, e per altro ne i predecessori ne i successori del papa Borgia gli furono da meno . E nel caso di Alessandro VI se è vero che fu un pessimo papa fu un grande uomo di stato Era lui la vera mente dietro Cesare, il quale venuto a mancare il padre inanelo' una serie di errori clamorosi , soprattutto quello di fidarsi e dare il suo appoggio all elezione di Giulio II -
Le mie fonti principali per scrivere il dossier sono stati siti web storici vari (per confutare/confermare le informazioni), e il mio libro di Storia moderna dell'uni ("Le vie della modernità" di Aurelio Musi). Sulla Vannozzi in effetti non c'era scritto niente: visto che nel manga se ne parla come una prostituta più e più volte, e la cosa è spesso riportata in giro, l'ho presa per buona. Se siete sicurissimi di quello che dite allora mi fido, evidentemente sarà stata una nuova invezione della Soryo (anche se mi sembrerebbe strano vista l'enorme bibliografia che ha utilizzato - certo, effettivamente, che l'esempio del Machiavelli spia nell'ordine domenicano di Savonarola è un precedente abbastanza vistoso).
Vannoza non era affatto una prostituta. Ve lo dice una che studia la famiglia da quasi cinque anni, con relativo periodo storico. XD Comunque è un'opera straordinaria.
non più di tanto, Alessandro VI non era certo un eccezione a quella che era quasi la norma nella chiesa di quei tempi, Cardinali e ,Papi, con Nipoti che in realta erano figli , erano largamente diffusi e accettati dai vertici della Chiesa, purche accompagnati da una certa discrezione pro forma, Se vogliamo quello che scandalizzo e incise maggiormente nei confronti del Borgia fu l eccessiva sfacciataggine da lui dimostrata al riguardo (oltre al fatto di non essere italiano)
Appunto, Rodrigo faceva già abbastanza scandalo senza dover crearne ulteriori.
Forse per dipanare un po la trama bisognerebbe , fare delle distinzioni sulle varie categorie che contrastinguevano la prostituzione nell Rinascimento in Italia e le terminologie usate al riguardo ,, Sopratutto quella fra le prostitute "vere " (o Cortigiane da Lume) (secondo la terminolgia in uso nella Serenissima Repubblica di San Marco ) e proprie dell epoca solitamente relegate al basso ceto e le Cortigiane " Oneste "frequentate dai ceti alti dell aristocrazia , alle quali oltre alle eventuali "doti fisiche " si richiedevano principalmente cultura , capacita letterarie e una certa infarinatura umanistica Tanto le prostitute erano disprezzate tanto le Cortigiane potevano essere ammirate e celebrate Un buon esempio di cio e costituito da Veronica Franco (Venezia, 1546 - Venezia, 22 luglio 1591) (nota personale strano vista l affinita fra le Cortigiane rinascimentali e le Geishe giapponesi e la particolarita del personaggio che nessun autore nipponico abbia pensato ad un opera su Veronica Franco) (o forse l han fatto?)-Per restare a Rodrigo Borgia considerando il suo appartenere sia alla aristocrazia spagnola sia essere stato parte delle elite Vaticane (questo prima dell elezione a sommo pontefice) è piu facile frequentasse delle Cortigiane piuttosto che delle "prostitute "
@Fma35 non era solo Rodrigo Borgia , visto che i suoi predecessori e i suoi successori erano della stessa pasta piu temporali che spirituali Se poi sui i Borgia pesi una "leggenda nera " che li rende piu di quello che erano devi mettere al conto le malevoci dei nemici dei Borgia a inziare da quella dell Cardinal Giuliano della Rovere ,,Piu noto col nome di Giulio II e il fatto che il progetto dei Borgia falli,, Alla pari di personaggi come Riccardo III o Nerone peso' il fatto che a scrivere i "commentari " furono i loro nemici Lo stesso vale per i Borgia o pensi che Giulio II affamato di guerra o Leone X affamato di soldi fossero di una pasta migliore del Borgia? Era tutto il sistema che era marcio di suo Non per nulla il 31 ottobre del 1517 sarebbero risuonate le martellate di un eroico monaco tedesco chiamato Martin Lutero mentre attaccava sulla porte di Heidelberg le sue 95 Tesi , chiamando l europa al progresso e alla liberta'
Purtroppo grazie a Chiho Saito ed il suo orrido La Madonna della ghirlanda (in cui Cesare è da prendere a martellate sui denti una tavola sì ed in un'altra no perché lì si preferirebbe prenderlo a randellate sulla testa, ovviamente insieme alla protgonista gattamorta ) ho sviluppato una forte antipatia per Cesare Borgia. Ma soprattutto c'è da aspettarsi che il manga della Souryo prosegua ancora a lungo con cadenza di pubblicazione irregolare, perciò non credo che potrei mai acquistarlo. Ciò nonostante dalle tavole messe qui come anteprima è evidente che ci troviamo di fronte ad un'opera pregevole, che chiunque sia interessato al periodo storico narrato non può non avere.
non era solo Rodrigo Borgia , visto che i suoi predecessori e i suoi successori erano della stessa pasta piu temporali che spirituali Se poi sui i Borgia pesi una "leggenda nera " che li rende piu di quello che erano devi mettere al conto le malevoci dei nemici dei Borgia a inziare da quella dell Cardinal Giuliano della Rovere ,,Piu noto col nome di Giulio II e il fatto che il progetto dei Borgia falli,, Alla pari di personaggi come Riccardo III o Nerone peso' il fatto che a scrivere i "commentari " furono i loro nemici Lo stesso vale per i Borgia o pensi che Giulio II affamato di guerra o Leone X affamato di soldi fossero di una pasta migliore del Borgia?
Non c'è bisogno di fare la pappardella storica, chiunque abbia studiato un minimo sa che il papato si preoccupava ben poco della spiritualità ma più dei beni terreni. Il problema è che Rodrigo sbandierava apertamente la sua amante ufficiale e sebbene si facesse chiamare zio è stato l'unico Papa ad aver sistemato i propri figli in punti chiave della politica italiana, Cesare cardinale, Goffredo a Napoli legato agli Aragona, Lucrezia a Ferrara maritata al rampollo degli Este. Inoltre sia Lucrezia che Cesare conducevano vite piuttosto sopra le righe per non essere al centro delle attenzioni.
"Alla pari di personaggi come Riccardo III o Nerone peso' il fatto che a scrivere i "commentari " furono i loro nemici"
Con la lieve differenza che Nerone, abbandonati i pettegolezzi di Svetonio e il diario di sua madre, ormai è assorto negli ultimi tempi a imperatore illuminato, o quantomeno un grande sovrano, molto amato dal suo popolo e riabilitato dalla storiografia ufficiale. I Borgia anche spogliati dalle demonizzazioni di Giuliano della Rovere e dei loro nemici rimangono più o meno dei disgraziati senza nessuna qualità in grado di farsi apprezzare dagli altri, "solo" dei geni della politica che hanno usato le loro capacità per il proprio tornaconto personale.
Ovviamente dico questo per puro spirito di discussione.
@God87 quello che dici per i Borgia si puo nella stessa maniera applicare a tutte le famiglie che governavano gli Stati Italiani d allora ,( l unica eccezione vista la natura del suo stato all epoca era costituita da Venezia ) i vari Sforza, Medici Gonzaga, Savoia etc etc non si facevano a loro volta tanti scrupoli a schierarsi a seconda di come girava il vento con Francesi ,Spagnoli o Imperiali..in nome dei loro interessi familiari..- Per fare un esempio dell ambiguità politica delle casate italiane d allora basta vedere la linea di condotta tenuta da Alfonso d Este (ultimo marito di Lucrezia Borgia ) durante la calata dei Lanzi verso Giovanni de Medici -(desumo tu abbia visto il Mestiere delle Armi di Ermanno Olmi quindi non mi dilungo sulla cosa)--
@John: Sono d'accordo, infatti l'ho anche scritto nella recensione ("Fu un politico geniale e un abilissimo militare, ma le sue conquiste e i numerosi delitti da lui commessi erano, come da prassi dell'epoca, un semplice modo di arricchire il tornaconto suo e del padre, niente più di questo. I Borgia non furono né peggiori né migliori degli altri regnanti e nobili del loro tempo. ").
È che mi stupisce tutto quest'alone di retorica su di loro, solo perché furono geniali politici/militari e le loro conquiste territoriali si poterono anche identificare, involontariamente, come un tentativo di unificare l'Italia. Questo non fa di loro brave persone, ma solo grandi conquistatori. Insomma non mi piace che solo per merito delle loro capacità bisogna rispettarli e amarli, come se fossero degli Alessandro/Giulio Cesare/Nerone qualsiasi (gente che oltre al potere e alla forza garantirono ai loro popoli anche periodi di benessere, fioritura culturale etc). I Borgia furono dei Berlusconi ante-litteram alla fin fine.
Stairway90
- 10 anni fa
00
I Borgia furono dei Berlusconi ante-litteram alla fin fine.
Oddio, questa è stupenda
Effettivamente di magagne ne hanno fatte e mi fa storcere il naso tanto idealizzare il personaggio quanto far sembrare quei delitti più fighi (quello che fa la serie TV canadese che fa sembrare i Borgia i Soprano del XVI secolo), ma sono stati dei grandi geni della politica proprio per questo: sono vissuti in un periodo delicato, quello della rottura degli equilibri creati con la pace di Lodi e delle prime invasioni del territorio italiano da parte degli stranieri, e finché possibile si sono destreggiati bene tra Aragonesi, Francesi e Spagnoli.
Come diceva Machiavelli, Cesare Borgia ebbe tutte le qualità del buon principe, persino la spietatezza di uccidere i suoi nemici a tradimento invitandoli a un banchetto (altro che certi scrittori fantasy moderni!), ma gli mancò la fortuna e la morte del padre mandò a monte tutti i suoi progetti.
Poi sarebbe stato meglio essere unificati dai Borgia che dai Savoia...
@Stairway90 il discorso unificazione non rientro' mai nei progetti dei Borgia.anche perche tecnicamente impossibile ,visto che avrebbe provocato la reazione dei grandi stati italiani d allora Sopratutto la Serenissima Repubblica di San Marco (lo dico con un po d orgoglio Lagunare) che all epoca era lo stato militarmente piu forte della penisola e il piu temuto nonche dotato della compaggine politica piu solida ,,Ma stati come il Ducato di Miliano o il Regno di Napoli o la Repubblica Fiorentina non sarebbero rimasti fermi di fronte a un simile progetto dei Borgia Il progetto dei Borgia come detto prima era semplicemente quello di costituire un proprio stato personale ereditario nell Italia centrale non condizionato dalla figura del potere papale, , Il che spiega i vari matrimoni di cui Lucrezia fu la pedina prima ,con gli Sforza poi con Napoli e infine con gli Estensi al fine di creare una rete di legami di sangue e di alleanze che permettessero ai Borgia di farsi accettare stabilmente nello scenario italiano ,da cui erano in partenza esclusi per le loro origini catalane
Stairway90
- 10 anni fa
10
@John Wayne: lo so, il mio discorso era, per assurdo, sarebbe stato meglio essere unificati sotto i Borgia che sotto i Savoia, che come re sono stati degli incapaci, dal primo (che ha avuto semplicemente la fortuna di avere un genio come Cavour al suo servizio e l'appoggio prima dei francesi e poi degli inglesi) all'ultimo (che avrebbe potuto spazzar via Mussolini e quei quattro esaltati che marciavano su Roma con una carica del'esercito e invece ci ha condannato a 20 anni di dittatura, a una sconfitta cocente nella II guerra mondiale e ai tanti orrori annessi). Non si è capito che odio i Savoia, eh?
Inoltre nel XVI secolo nessuno pensava a un'unificazione della penisola (al massimo i dotti si ponevano il problema dell'unità linguistica, non politica, e dell'indipendenza delle signorie italiane dai grandi stati nazionali europei come Francia e Spagna), anzi il termine "Italia" indicava sostanzialmente la parte centro-settentrionale (quella che faceva in teoria parte del Sacro Romano Impero e che poi Napoleone unificherà in Regno d'Italia di cui, tanto per cambiare, aveva la corona). E comunque non ci sarebbe stata solo l'opposizione degli Stati italiani, ma soprattutto delle monarchie europee: Francia da una parte, Castiglia & Aragona dall'altra (la Spagna nasce come regno unitario solo nel '700), volevano mettere le mani sul regno di Napoli (il che fu la causa delle prime guerre italiane del XVI secoli), la stessa Francia poi aveva mire su Milano e furono proprio i Borgia ad appoggiare le pretese di Luigi XII. Però chissà, il progetto di Cesare e Rodrigo avrebbe posto le basi per uno stato solido e centralizzato nell'Italia centrale (il problema era proprio quello, i vari signorotti locali di Urbino, Forlì, Cesena, Rimini facevano come cavolo volevano fregandosene dell'autorità centrale) e forse qualche loro discendente avrebbe preso in considerazione l'idea di espandersi ulteriormente.
Machiavelli in realtà auspicava già la formazione di un forte stato unitario...intendeva unità politica.
Stairway90
- 10 anni fa
10
Machiavelli in realtà auspicava già la formazione di un forte stato unitario...intendeva unità politica.
Quello di Machiavelli profeta dell'unità nazionale italiana è un mito ottocentesco: la sua intuizione era puramente teorica e non è mai andato molto oltre la mera speculazione e l'ideale del Principe, non ha mai indicato una possibile via pratica per quell'unità (cosa che invece fecero i patrioti ottocenteschi). Inoltre all'epoca di Machiavelli non esisteva il concetto di "nazione", che nasce solo a fine Settecento, e la preoccupazione era mantenersi indipendenti dagli invasori stranieri. Ed è comunque un caso isolato, per Guicciardini ad esempio la frammentazione politica della penisola non era un male ma anzi rifletteva benissimo lo spirito italiano... quanto aveva ragione
Guicciardini fondamentalmente era un pessimista e guardava in faccia la realtà rispetto a Machiavelli, non a caso l'opera sua più importante sono "Ricordi", una serie di aforismi completamente a caso e senza alcuna sistemazione organica. Questa sua visione si riflette nella realtà. Machiavelli era avanti anni luce rispetto ai letterati italiani del periodo, aveva già capito che ci voleva un forte stato unitario per spazzare via i pericoli stranieri derivanti da potenze nazionali come la Francia. Semmai, un mito ottocentesco è "l'infondato" patriotismo di Dante Alighieri che nonostante la sua vasta cultura, era veramente cieco a non accorgersi che l'Impero non valeva più niente, mentre il futuro erano i forti stati nazionali come la Francia e l'Inghilterra. Abbiamo avuto tante possibilità di unirci, con Federico II di Svevia, I Borgia etc...abbiamo buttato al cento centinaia di occasioni per creare un forte stato unitario. Alla fine ci hanno unito dei re incapaci come i Savoia che neanche nei loro desideri più reconditi pensavano di riuscire in un'impresa del genere, frutto più della casualità che di un progetto pianificato.
Per colpa di città come Firenze, Milano, Venezia etc...non si mai potuta unire l'Italia sin dal 1200 come in altri stati dove si sono messi da parte stupidi particolarismi a favore di entità più grandi.
Stairway90
- 10 anni fa
00
Machiavelli era avanti anni luce rispetto ai letterati italiani del periodo, aveva già capito che ci voleva un forte stato unitario per spazzare via i pericoli stranieri derivanti da potenze nazionali come la Francia.
Il mito ottocentesco sta nell'avergli attribuito un'idea di nazione e di patriottismo che, di fatto, nel Rinascimento non c'era. Ma la stessa cosa è stata fatta con altri, Dante in primis. Nazionalismo e patriottismo nascono solo alla fine del Settecento.
Semmai, un mito ottocentesco è "l'infondato" patriotismo di Dante Alighieri che nonostante la sua vasta cultura, era veramente cieco a non accorgersi che l'Impero non valeva più niente, mentre il futuro erano i forti stati nazionali come la Francia e l'Inghilterra.
Dante è comunque un uomo del Medioevo e la sua cecità è "giustificata", è naturale che vedesse la soluzione ai problemi della penisola nel perfetto rapporto fra i due "soli", Impero e Papato. E poi vive anche l'esperienza di Arrigo VII, l'imperatore che scende in Italia per ristabilire l'autorità imperiale e che illude tanti intellettuali di poter risolvere la situazione. Già Petrarca aveva una visione politica diversa... ma Petrarca di fatto fonda l'Umanesimo, non è più un uomo "esclusivamente medievale" e vive per di più in un'epoca in cui i due poteri universali sono in crisi, naturale che cerchi altrove soluzioni al problema.
Abbiamo avuto tante possibilità di unirci, con Federico II di Svevia, I Borgia etc...
E Ladislao di Napoli, peccato solo che tanto per cambiare fu la Chiesa a mettergli i bastoni fra le ruote. Ah, sempre la Chiesa crea problemi.
In un articolo si parla di 30 volumi circa e ammetto che sono un po preoccupata per l'età dell'autrice. Se riesce a concludere(nella migliore delle ipotesi) un volume l'anno senza interruzione, dovrebbe terminarlo all'età di 76 anni più o meno...........ce la farà? Boh!
Complimenti a God per questa recensione che condivido in pieno e che mi permette di capire ancora meglio (visto appunto che io non sono così preparato a riguardo) l'accuratezza di quest'opera.
Devo dire, però, che a me non pesa la sua lentezza e che adoro il suo spessore narrativo, i dialoghi e i disegni dove l'autrice riesce a dare il meglio di se. Non so quanti anni ci vorranno perché Cesare venga portato a termine ma, se continua così, io non ho fretta e per quanto mi riguarda l'opera potrebbe durare altri 20 anni