Uno dei gli anime che più sarei intenzionato a vedere Il fatto che poi tutto celi delle metafore mi attizza ancora di più, adoro questo genere di opere Grazie a ReiRan per la recensione
Allora, sono indeciso se leggere la recensione, lo ammetto Me lo sto vedendo proprio in questi giorni, e seppur non è un anime che mi sento di liquidare con un "mi piace", è sicuramente interessante e adatto a me. Poi mi ha fatto scoprire un'altro mio doppelgänger, e cioè Dazai
Amra89 (anonimo)
- 13 anni fa
21
Me li guarderò di sicuro ^^ Molto utili per l'esame di letteratura giapponese XD
Questo anime è a dir poco stupendo! Ogni racconto è ben dettagliato e la partecipazione di molti eccelsi disegnatori lo rende davvero un titolo da non perdere, l'ho già consigliato a molti! Lo vidi parecchio tempo fà, ma ricordo che la storia che mi coinvolse maggiormente fu "Corri, Melos!", davvero commovente
E' uno dei miei generi preferiti! Non ho ancora visto l'opera in questione ma l'ho già scaricata diversi mesi addietro. Mi aspetto molto da quest'anime!
Non vedo l'ora di riuscire a trovare l'occasione per gustarmelo
Per me è un capolavoro assoluto. Sono un'amante del genere e non me lo sono lasciato scappare dopo averlo scovato su Animeclick. La Madhouse, che generalmente produce ottimi prodotti, questa volta si è superata. E' un'opera da vedere e da consigliare a chi davvero ama la qualità in tutti i sensi, dalla grafica al contenuto dei vari episodi. Guardate Aoi Bungaku, non ve ne pentirete! ^^
Marco (anonimo)
- 13 anni fa
10
Molto bello, merita di essere guardato, e anche di fare un pensierino sui libri in questione : )
Che splendida recensione, complimenti! Mi hai fatto venir voglia di rivederla, cavolo!
Utente9394
- 13 anni fa
50
"Kokoro" di Soseki in Italia è giunto come "Il cuore delle cose". Un'opera che racconta con estrema delicatezza la crisi identitaria dell'uomo di periodo Meiji, un capolavoro assoluto. Lo consiglio vivamente. Del resto Soseki in patria è uno degli autori più letti, il precursore del romanzo giapponese moderno.
"In the forest" di Ando è arrivato a noi invece come "Sotto la foresta dei ciliegi in fiore e altri racconti", un lavoro notevole che richiama i racconti del Giappone medievale, intessuto di leggenda e simbologie. Questo secondo non l'ho letto, ma l'ho studiato, e mescola sapientemente poesia e macabro, in una fusione di rara potenza. Se mai potrò, me lo leggerò di certo.
Le altre opere citate non le conosco, conosco però di nome Dazai Osamu e Akutagawa Ryunosuke per il suo racconto Rashomon. Ma ugualmente a sentirle nominare vien voglia di leggerle. E di vedere questo anime.
"Non è divertente ma è profondo e introspettivo, a tratti contorto e di difficile comprensione. Spesso non ci sono dei veri e propri finali e molto viene lasciato all'interpretazione del pubblico. Tutto sembra essere una metafora"
Ok, leggendo queste righe sembra proprio il tipo di anime che fa per me
Anche i nomi dei disegnatori coinvolti mi intrigano assai
Accidenti, la bella recensione di Reiran (complimenti ) confesso che mi ha messo molta curiosità. Si tratta poi di un genere tra i miei preferiti. Graficamente sembra veramente stupendo e Reiran l'ha pure confermato. Ok, è deciso: in lista fra le serie da recuperare quanto prima
oddio...tutto ciò è dannatamente bellissimo.... "I capolavori sono blu, il blu rappresenta il colore della tristezza, della tragedia, solo i capolavori ci fanno percepire il dolore." niente di più profondamente vero. Io stesso quando scrivo o leggo percepisco che è nel dolore e nella difficolta dove l'uomo più riesce a capire, comprendere e assimilare lezioni e vedere le cose in modo differente. De andrè cantava che dai diamanti non nasce niente, ma dal letame nascono i fiori... dalle avversità si impara sempre quaclosa... sostengo seriamente che la felicità è fine a sè stessa (ma lo sostenevano anche grandissimi poeti e scrittori del passato) e non insegna nulla se non l'attimo fine a sè stesso. il dolore è tutto l'opposto... niente di piu intrigante per me, quindi di questi Aoi Bungaku.
Se non erro era proprio l'anime che mi aveva consigliato Setsuna tempo fa.. Inoltre Tite Kubo e Obata li han disegnati ??? allora non me li devo perdere proprio!!! le trame degli episodi poi non sembrano per nulla banali ma profonde e riflessive sulle varie tematiche affrondate... ok me lo vedo!!
Di solito non sono amante del genere impegnato, pero' la Madhouse fa delle ottime cose e sono pochi episodi, motivo per cui penso proprio che lo vedro'. Ho gia' le puntate scaricate, sono in lista da attesa da un paio di mesi e il loro turno potrebbe venire anche prestissimo.
E' una buona serializzazione ed il riconoscimento ottenuto all'ultimo Future Film Festival dove il lungometraggio No Longher Human tratto da questa serie <a href="http://www.animeita.net/news_data.asp?id=1716"<b>ha vinto</b> il Platinum Grand Prize è stata una vera consacrazione.
Quest'anime io personalmente lo reputo uno dei migliori che abbia mai visto, sia come racconti in sè sia come animazione e quindi non posso fare altro che consigliarlo a tutti...
Comunque le storie che preferisco sono: Episodi 9-10: Run Melos! (Hashire, Melos!), "Corri Melos!". Episodio 11: The Spider's Thread (Kumo no Ito), "Il filo del Ragno".
Bellissima recensione per un'opera che mi incuriosisce, sia per la scelta di rielaborare in chiave moderna racconti di letteratura, sia per gli autori scelti a illustrarli (Kubo non ce lo vedo, a pelle). Studiando lingua e cultura giapponese, nel programma di letteratura contemporanea ho già sentito parlare di questi autori. Fra i racconti citati ho letto solo "Il filo del ragno" di Akutagawa, mentre ho leggiucchiato a grandi linee trama, spezzoni e critica di "Kokoro", pur non avendo letto il romanzo interamente (ma di Natsume Soseki ho letto altro, e altro ho intenzione di leggere in futuro). A Reiran dico che il racconto originale è una cosa di tre o quattro pagine, dove dunque l'atmosfera è molto easygoing e non v'è nulla di pesante, introspettivo o impressionante e dove peraltro l'ambientazione è molto classica e comprensiva di Buddha Sakyamuni. Il racconto è infatti stato scritto nel '900, ma fa parte di una raccolta di rielaborazioni, spesso in chiave distorta e un pò nera, di racconti popolari e folcloristici ben più antichi, come ad esempio Momotaro. Per chi fosse interessato, il libro è edito in Italia dall'editore Marsilio, e si chiama "Racconti fantastici", di Ryunosuke Akutagawa.
Detto questo, ancora complimenti per la recensione. Credo che prima o poi butterò un occhio all'anime, da studioso di letteratura nipponica penso mi tocchi di default!
hachikoKISS (anonimo)
- 13 anni fa
10
Io l'ho visto e mi é piaciuto davvero tanto.. Solo la seconda storia non mi ha fatto impazzire, ma per il resto davvero bello!
Devo dire la verità, sono più attratta dalle storie che da chi le disegna. Basti soltanto dire che <i>Kokoro</i> è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto...non è una questione di gusti personali in fatto di stile di disegno, anzi, sono soltanto curiosa di vedere se in chiave animata le storie sapranno muovermi come hanno fatto sulla carta.
cavolo... BELLISSIMO già come antipasto mi basta ma non certo soddisfa la mia curiosità.... come mi aspettavo tratto grafico, studio dei dettagli e degli sfondi non che animazioni sono di un discreto per non dire ottimo livello ma è ancora troppo presto per giudicare. Aoi Bunbgaku, ....ormai mi aspetto dei lavori di grande spessore!
Io ho amato quest'opera e lamo ancora di più ogni volta che la riguardo. penso che non sia solo l'anime migliore del 2009 ma uno dei più belli che abbia mai visto, in gran parte questo si deve all'opera da cui è stata presa l'ispirazione, dall'altra si deve ai grandi disegni di tutti gli autori che hanno dato il meglio di sè. le ultime due storie mi hanno affascinato e preso in una maniera incredibile.
@Kotaro; credo dovrai rivedere questa tua idea. Tite Kubo da il massimo della sua bravura artistica, soprattutto nell'ultimo episodio "Hell screen". Interpretare l'inferno in stile klimtianonon è da tutti... Indipendentemente che le sue opere ti piacciano o meno, Kubo per me è un grande artista e disegnatore, e in quest'opera lo dimostra pienamente.
Non volevo dire che Kubo disegna male o che non mi piacciono le sue opere (quest'ultima cosa in parte vera, ma non è questo il punto), ma semplicemente che, a pelle, il suo stile di disegno mi pare poco adatto a rappresentare "Il filo del ragno" o comunque un'opera di letteratura, ben diversa dal tipo di storia che lui illustra solitamente. Tuttavia, se gli autori lo hanno scelto, un motivo ci sarà e sicuramente avrò modo di ricredermi
Bella recensione ReiRan-san! Come detto da molti, anche secondo me è Aoi Bungaku è un gran capitolo dell'animazione, soprattuto, <i>Corri, Melos!</i>. Alla fine è tutto ad alti livelli, dalle storie, alle misiche, alla parte grafica. In più Kubo, nonostante possa essere biasimato per le sue produzioni più, diciamo così,"pop", ha un tratto che mi è sempre piacito tanto: come dimostra qui, chissà cosa potrebbe fare con un buon sceneggiatore dietro?
Visto solo gli episodi 7 e 8. Kokoro per intenderci, dato che mia sorella l'ha scaricato perchè stava studiando proprio quell'autore e aveva letto il libro. La realizzazione tecnica è ottima, ma ammetto che le storie degli scrittori Giapponesi non sempre mi entusiasmano. Kokoro non mi è piaciuto moltissimo, in effetti, ma è solo questione di gusti.
Complimenti per la recensione! Io da brava ignorantona non la conoscevo e vi ringrazio per la dritta e i commenti in positivo. Cercherò di recuperarlo, mi avete incuriosito!!!
E' uno degli anime più interessanti che mi sia capitato di vedere in quest'ultimo periodo. Davvero bello, mi ha colpita sin dal primo episodio! E' realizzato divinamente, lo consiglio a tutti. In particolare ho amato la prima storia "No Longer Human" e "Kokoro". Complimenti vivissimi a Reiran, una recensione stupenda per un serie stupenda! ^ ^
Tra le opere edite in Italia a cui si ispira questa produzione c'é anche <i>Rashomon e altri racconti</i> di Akutagawa, che comprende sia il filo del ragno sia la scena dell'inferno.
@Kotaro L'episodio dedicato al filo del ragno è solo lontanamente ispirato al racconto originale, anche perché nell'anime la parte dell'inferno si concentra negli ultimi cinque minuti mentre il resto è un "prologo" delle ultime ore di vita del brigante. Anche Jigoku Hen, sebbene questo racconto sia molto più lungo, non è che una "pesante" rielaborazione del testo di Akutagawa. Il pittore dell'anime è molto più eroico della sua controparte cartacea e il confine tra "buoni" e "cattivi" è parecchio netto. E poi hanno eliminato il mio personaggio preferito Comunque è una buona serie, vale sicuramente la pena di vederla.
Una recensione veramente ben scritta per una serie che sembra meritare e che guarderò.Almeno avrò la sicurezza di avere contenuti corposi e interessanti.
ammetto che nella locandina in alto, appena sono sceso (con rapido movimento della rotellina del mouse XD) ho visto in tutto e per tutto la figura di Kira... e mi son detto: oh no ancora lui?! e invece....ahahahah lo stile dei disegnatori in questione lo si evince subito da semplici fermo immagine e tavole, e credo che sia stata davvero un'ottima idea accostare trame e idee così interessanti e spaventose assieme a disegnatori di un certo livello (degustibus permettendo ovviamente)
Hattori (anonimo)
- 13 anni fa
10
Avevo notato una certa somiglianza con i disegni di Obata e di Kubo ma non sapevo che i disegnatori fossero proprio loro, comunque è interessante, le storie sono ben fatte.
Come accennato nella recensione tra i miei preferiti ci sono In the forest e i due episodi finali, infatti l'immagine che ho scelto per la pv in home è tratta proprio da Sakura no Mori no Mankai no Shita, poiché mi ha colpita questo teschio tra i petali di ciliegio, ossia la contrapposizione tra il bello e la morte.... in definitiva i ciliegi fioriscono ma la loro bellezza è effimera, come la vita...
Ades (anonimo)
- 13 anni fa
00
Trovo questo anime veramente bello e interessante! Lo suggerirei assolutamente ad un amico per guardarlo
Mah... sarei curioso di sapere come reperirli in italiano
Il primo l'ho comprato, sarebbe Lo squalificato di Dazai (No Longer Human) Poi sò che Kokoro è stato tradotto in italiano come Anima, che "Corri, Melos" è in una sorta di antologia di racconti fantastici, e similmente Il filo del ragno... Gli altri boooh
epico anzi che dico antologico, unico, sofferto, profondo, criptico, autobiografico. sto scrivendo la recensione, ho appena finito di vederlo tutto. questo capolavoro assoluto merita tantissimo, deriva direttamente da opere di scrittori giapponesi davvero eccezionali, capaci di scrivere opere memorabili, struggenti e dannatamente realistiche. non si tratta di un prodotto adatto a tutti, questo sia chiaro..ma che cupa magia, che ricerca dei sentimenti, che realtà messa allo specchio attraverso una società così diversa dalla nostra... da vedere assolutamente
Aoi Bungaku lo sto guardando. C'e una differenza enorme tra i vari episodi, quindi mi pare impossibile dare un giudizio unificato. I primi quattro episodi li ho odiati, tutti gli altri invece sono molto molto interessanti. Mi restano da vedere solo gli ultimi due.
Recensione molto interessante, mi ha convinta ad aggiungerlo alla lista dei "da vedere". Inutile dire che registi, disegnatori e trama di questo anime mi danno un buon margine di sicurezza per affermare che mi piacerà molto. Ancora ottimo lavoro. ^^
Sono davvero intenzionato a vedere quest'anime, non solo per i fantastici disegni, ma per la storia in sè, davvero particolare. Io sono un appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese in generale, di qualsiasi tipo, e quindi anche di letteratura. Lo guarderò al più presto.
Appena finito di vedere. Non c'è un solo episodio che mi abbia deluso, son tutti davvero intriganti a modo loro. I miei preferiti son i due Kokoro; soprattutto ho trovato sconvolgente come la lettura di una stessa vicenda cambi diametralmente se viene filtrata dagli occhi dell'antagonista (questa poi una rielaborazione dell'anime, visto che l'opera originale non presenta quest'esperimento). Unico effetto collaterale... ora mi è venuta voglia di recuperare una mezza dozzina di libri citati in questi racconti
Il fatto che poi tutto celi delle metafore mi attizza ancora di più, adoro questo genere di opere
Grazie a ReiRan per la recensione