Beh, per fortuna non sono partito proprio da 0, qualcosa di katakana la so da anni, è una buona occasione per imparare qualcosa dedicandomi più seriamente.
Ah, siamo di già al volitivo! Molto bene, molto bene! Immaginavo che la forma in -tai si usasse solo per la prima persona però non credevo proprio che l'oggetto assumesse la funzione di soggetto... Per il resto non mi esprimo visto che con questo pc non riesco a visualizzare i caratteri giapponesi...
Spe Andromeda, non è che il complemento oggetto diventa soggetto. Secondo l'analisi logica il senso dei complementi resta tale. Solo che il Giapponese ha uno strano modo di specificare il soggetto della frase. La particella ga è generalemnte il soggetto specifico della frase, ma a volte, traducendola in analisi logica, essa specifica il complemento oggetto. Un esempio pratico di questo si ha con queste frasi: kare wa imouto ga san nin imasu. Lui ha tre sorelle (minori). Nota il ga su imouto. Perchè un soggetto specifico invece di un complemento oggetto? La frase letteralmente la potresti riscrivere così: A proposito di lui, ci sono tre sorelle. In questo modo capisci come la frase si rigiri elevando il complemento oggetto a soggetto di una frase relativa alla principale, retta dal wa. La stessa costruzione si ha nell'espressione del piacere o del desiderio (ed atro) che vedremo la prossima settimana: Oggetto ga + 'mi piace'. Che letteralmente rigira la frase in l'oggetto che mi piace è X.
Ah, capisco. Beh, ma più o meno come <i>Anata ga Suki</i>, ossia "Mi piaci" o no? Comunque questa formula per esprimere il possesso, diciamo, l'avevo già appresa a suo tempo! Ed è proprio come dicevo io allora in quanto la cosa la traducevo, letteralmente, con "Per quanto lo riguarda, ci son tre sorelle più piccole (di lui)". E alla fin fine, a conti fatti, è proprio come dicevo io! Elevare l'oggetto a soggetto o meno o far sì che ne assuma la funzione è la stessissima cosa, in pratica! Ah, niet problema che la conosco già!
Ho visto la grammatica Italiana (lol) ed è praticamente il discorso delle frasi subordinate oggettive e soggettive. Il giapponese in pratica rigira la frase oggettiva specificandola direttamente. Essendo una specifica ci vuole il 'ga' che è il soggetto specifico. Ti amo = Quello che io amo, sei tu. (la frase 'tu sei' è il complemento oggetto di quella in cui esprimo amore) Non so se ho sbagliato qualcosa... non sono un linguista, sono un ingegnere io XD
In effetti, a me sembra che la proposizione oggettiva, in quel caso, sia "quello che amo" in quanto l'ordine logico dell'intero periodo sarebbe "sei tu - chi? che cosa? Ci vuole quindi il complemento oggetto sotto forma di proposizione - quello che io amo". Qua mi sa solo che abbiam complicato la questione! XD Ah, un ingegnere! Ecco spiegata la cosa delle derivate! Invece io non sono né uno né l'altro! XD
In ogni caso, grazie di tutto!
E ci ho preso così gusto che me le sto facendo tutte!