Beati i romani che potranno godersi questa retrospettiva! Ho sempre ammirato la figura di Mishima e le sue opere, al di là delle sue idee politiche ultranazionaliste. <img src="http://4.bp.blogspot.com/_3R9M4aQXDN4/SA9ICAj-ipI/AAAAAAAAKsg/lz4rFaBMVfE/s320/mishima.jpg"/>
« La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre » (Yukio Mishima, biglietto d'addio lasciato prima del suicidio rituale, il 25 novembre 1970)
Bakunin86 (anonimo)
- 13 anni fa
015
Ci mettiamo a celebrare anche i fascisti? Fuori la politica da Animeclick, dai manga e dagli anime, per favore!!!!!!!!
Onirepap (anonimo)
- 13 anni fa
90
x il commento di prima, Mishima era senza dubbio un nazionalista, ma senza un reale colore politico, la sua visione era decisamente molto romantica ma a parte un'accesa critica alla passività giapponese in confronti degli americani nel dopo guerra ed un acceso culto dell'imperatore(ma non come persona reale bensì come entità astratta) e comunque credimi non tutti i grandi artisti avevano idee progressiste. nessuno si è mai chiesto che fosse H.P. Lovecraft, oltre che un grande scrittore? Ma un feroce razzista ed antisemita ma dovremo smettere di parlare del ciclo di Chtulu o evitare i manga che magari sono ispirati a tale ciclo?
Mishima fascista? LOL....quanta ignoranza gira per il mondo mamma mia, anche perchè Mishima non ha mai invocato il ritorno del patto del tripartito o una seconda Peral harbour ma ha semplicemente riproposto al pubblico una serie di valori della cultura nipponica millenaria che si erano assopiti dopo il conflitto mondiale
Certo un persoanggio del genere in italia verrebbe coperto di sputi e un suo "delfino" come Ishihara non starebbe al governo di una metropoli per 10 anni, per fortuna i giapponesi sono un pò più furbi e meno "fobici" degli italiani
@Bakunin86 Primo: la politica ce l'hai portata tu con quel commento, nell'articolo nessuno nomina le idee di Mishima né gli fa l'apologia. Certo, le idee di Mishima impregnano i suoi romanzi ma questo vale per molti bravi scrittori. Secondo: la definizione fascista mi pare un po' riduttiva e superficiale, al massimo potresti utilizzare il termine ultranazionalista. Il tuo commento è comunque assurdo, non mi dire che tu scegli i libri a seconda delle idee o del colore politico dello scrittore... se è così mi dispiace per te, non sai che cosa ti perdi. Mishima ha una scrittura raffinata, meravigliosa. Poi uno può non essere assolutamente d'accordo con quello che scrive ma non si può non rimanere affascinati da come lo scrive. Inoltre limitarsi a leggere opere che sono in sintonia con le nostre idee limita molto la crescita di un pensiero aperto e flessibile. Trovo che la capacità di stimare persone con idee diverse dalle nostre sia fondamentale, soprattutto se possiedono una vasta cultura. Si può sempre imparare qualcosa. Io sono una grande appassionata di Mishima, nonostante tutto. Non riesco a non rimanere incantata dall'estetica dei suoi romanzi, dalla fragilità e dalla forza quasi animale dei suoi personaggi. Quindi sono davvero dispiaciuta di non esserci a Roma, vedrò di recuperare questi film in dvd, anche se dubito che raggiungano la potenza narrativa dei libri. @Lybra: ti sbagli. Ci sono giapponesi si vergognano del pensiero ultranazionalista di Mishima, io ho un amico che si è stupito molto che mi piacesse perché lo ritiene un razzista.
Un autore un pò particolare. Lo conosco "da lontano" perchè l'ho studiato per l'esame di letteratura giapponese moderna, ma di suo ho letto soltanto due opere, "Stella meravigliosa" (una sorta di Proteggi la mia terra ante litteram) e "Confessioni di una maschera". E' un autore strano, scrive benissimo ma a volte scrive delle cose un pò morbose o un pò bizzarre, riflesso comunque del suo particolare modo di intendere la vita.
Se posso (purtroppo ho un esame programmato per quei giorni) andrò volentieri alla conferenza.
Io l'ho trovato uno dei migliori del suo periodo storico parlando avviamente di letteratura giapponese, è e sarà sicuramente impresso nell'immaginario colletivo come un grandissimo autore e questo credo basti...
@Onirepap:"nessuno si è mai chiesto che fosse H.P. Lovecraft, oltre che un grande scrittore? Ma un feroce razzista ed antisemita ma dovremo smettere di parlare del ciclo di Chtulu o evitare i manga che magari sono ispirati a tale ciclo?"
concordo in pieno con te e con il tuo esempio davvero perfetto
Non sapevo che ci fosse il film tratto da Neve di primavera... ho letto il romanzo e mi è piaciuto molto!!! Peccato che il tutto si svolga a Roma, avrei voluto vederlo... Ho letto anche Confessioni di una maschera e Colori proibiti, anche se sinceramente quest'ultimo romanzo mi è piaciuto molto meno degli altri...
conosco molto poco di Mishima, letto ancora meno. Possiedo soltanto un libriccino un po' vecchiotto con il racconto Tsubasa, scritto in giapponese sulle pagine di sinistra e tradotto sulle pagine di destra. Un racconto che, confesso, non mi ha permesso di comprendere molto dall'autore se non che c'è molto su di lui da scoprire. Probabilmente le sue opere non sono proprio il mio genere, però quest'iniziativa è affascinante e penso che potendo ci andrei per saperne di più ^^
non conosco Yukio Mishima, ma trovo che sia comunque una bella iniziativa quella di proporre 3 film tratti da 3 sui libri.. se fossi a Roma una capatina ce la darei ai "suoi film", che tra l'altro vedo saranno mandati in onda in lingua originale e sottotitoli italiani. Neve di Primavera (Haru No Yuki) sembra romatico e drammatico anche se un po' lunghetto (150 minuti ) Sete d'Amore (Ai No Kawaki) sembra porre l'accento sulle morbosità Conflagrazione (Enjo) sembra un'imprevedibile riflessione sulle proprie convinzioni oltre a dare un "slice of life" della vita dei monaci buddisti li avrei visti volentieri.. caso mai darò un occhio se li trovo
8) @Kotaro Un autore un pò particolare. Lo conosco "da lontano" perchè l'ho studiato per l'esame di letteratura giapponese moderna, ma di suo ho letto soltanto due opere
sul serio hai fatto un esame di letteratura giapponese ?? dev'essere stato interessantissimo!
Purtroppo in qeuisto caso ammetto la mia ignoranza, non ho mai letto nulla di questo autore... anche se avvicinandomi e semplicemente curiosando fra titoli, sottotitoli e commenti non che recensioni, si avverte qualcosa di affascinante, esotico e magico. Non è fuori discussione che prima o poi cerchi qualcosa e mi appassioni... leggo pure fra i vari untenti di AC un discorso riguardo l'allineamento politico del suddetto autore... curioso..
@Musashi: bada bene non ho detto che il 100% dei giapponesi venera Mishima, ma è altrattanto vero che una buona fetta di giapponesi non lo ripudia e sopratutto non ripudia i valori che Mishima portava avanti.Sicuramente OGGI ci sono giapponesi più "occidentali" come cultura che si indignano in maniera anche abbastanza ipocrita verso la loro cultura, ma questo succede dappertutto in Europa sopratutto Al netto delle frasi forti e del seppuku l'insegnamento di Mishima non era del tutto sbagliato: evitate di farvi mettere i piedi in testa dal primo che passa....e questo dovrebbe valere per i nippo così come per noi europei, ce ne fosse di gente così, senza dover per forza essere fascisti o dei dittatori, il pensiero anzi non è nemmeno guerrafondaio
mitl (anonimo)
- 13 anni fa
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Mishima è uno di quei personaggi che ho sempre stimato, per varie ragioni.Come scrittore,come uomo e come giapponese(a livello metaforico, non so come spiegarlo). Penso sia anche una di quelle figure più controverse e difficili da capire in giappone e nel mondo. Lui era un nazionalista puro, senza tante derive di vario tipo come ce ne furono in quel periodo; amava il suo paese e le sue tradizioni e soffriva troppo la condizione del dopoguerra giapponese.Se non vi piace il termine nazionalista chiamatelo patriota, che tanto è ugualexD. Mishima alla fine non odiava molto gli usa o altri, anzi parlava molto bene l'inglese, era una persona di una certa cultura, a lui interessava la sorte del suo paese. Quanto al culto dell'imperatore come figura astratta non c'è nulla di male, solo gli americani e il loro "in god we trust" compresero male tale figura.E' una figura importantissima, rappresenta il giappone stesso, la sua storia e la sua cultura, essere l'imperatore vuol dire attenersi(come un po' tutti i giapponesi poi) ad un codice di condotta.Il Tenno è l'unione tra kami e terreno, ma di fatto è sempre stata una figura positiva e fondamentale, tanto che spesso ancora oggi, oltre ad essere una figura amata, qualche giapponese ne chiede la riassegnazione dei pieni poteri di governo, stanco dalla marcia politica moderna.Insomma è un componente fondamentale del Giappone, specie in un paese dove la cultura è una delle cose più importanti.Quindi non un dio monoteista stile occidentale.Spero di essere stato abbastanza chiaro xD. Fra l'altro un bel plauso alla coppia imperiale che si è comportata molto bene nella tragedia degli ultimi mesi, partecipando ai blackout, accogliendo alcuni sfollati nelle strutture imperiali e passando giorni e giorni a visitare rifugiati e città distrutte, il tutto con estrema umiltà. Tornando a Mishima,il discorso prima del seppuku che tenne alla caserma occupata è qualcosa di memorabile.La prima volta che scoprii mishima fu un in prima superiore, c'era un suo racconto sul malloppo di letteratura con un trafiletto biografico...rimasi molto colpito dalla sua vita, dal suo pensiero e mi piacque molto quel modo di scrivere. Purtroppo spesso non è stato capito o è stato frainteso... Fa piacere che sia vissuto un uomo così fino a poco tempo fa, visto il marciume a cui ormai siamo abituati. Comunque spero che i giapponesi non si pieghino mai del tutto alle logiche occidentali, il mondo è bello per le diversità, se tutto diventa uguale c'è solo piattezza e il nulla totale. Devo dire, ho sempre invidiato paesi come il giappone, l'inghilterra e altri nel passato e nel presente con una forte identità e compattezza, cosa che manca a noi...
Adoro questo autore. Sebbene la sua scoperta da parte mia sia relativamente recente (risale all'anno scorso) sono rimasta subito affascinata dal suo stile e dalla sua ideologia, certamente di non facile comprensione. Peccato che il tutto - come al solito - si svolga a Roma
Adoro Mishima! E' dai suoi libri che ho cominciato ad appassionarmi alla cultura giapponese!...cominciai con Ai no Fuan, Tsubasa e Ongaku (=Inquietudini d'amore, Ali e Musica). "Le ali non sono adatte per camminare sulla Terra": questa frase mi ha cambiato il modo di pensare e di vivere la vita a sedici anni. Mi sono persino esibita con uno dei suoi pezzi ad un saggio teatrale. Mi sarebbe davvero piaciuto prendere parte a qualcuno degli incontri a Roma, anche perché non ho mai visto quei film.
Ho letto divers libri di Mishima, ma non sono riuscito proprio a farmi piacere il suo modo di romanzare e le sue storie. Preferisco di più la semplicità di Banana Yoshimoto.
Ho sempre ammirato la figura di Mishima e le sue opere, al di là delle sue idee politiche ultranazionaliste.
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