A 'sto punto continuerò a comprare il manga solo per collezione e leggerò online le scan senza aprire i volumetti
Solo tu!!
kolo (anonimo)
- 13 anni fa
20
non sono d'accordo
KUMA-29
- 13 anni fa
40
Il grosso problema di One Piece è che in oltre 10 anni di pubblicazioni qui in Italia si è visto un lento cambiamento di chi era incaricato di tradurlo !! Chi ha tradotto i primi volumi non è lo stesso degli ultimi..Infatti il numero 61 che a livello di storia è MOLTO IMPORTANTE è un concentrato di castronerie di traduzione per colpa del ''nuovo traduttore''.. Meglio le scans a questo punto !!
Ryogo, è una citazione che non puoi capire, c'entra niente il karaoke col discorso.
Franz, effettivamente i volumetti dovrò aprirli per leggere le SBS visto che nelle scan non ci sono
Darktsunami (anonimo)
- 13 anni fa
30
Secondo me sarebbe meglio lasciare il nome in giapponese, ma mettere al fondo della pagina (in quello spazio bianco che non serve a nulla) la traduzione in italiano, così da fare contenti tutti, puristi e non.
Ma non si posso tradurre nomi di tecniche, paesi,ciurme ecc.., proprio perchè sono dei nomi. Trovo più giusto mettere la traduzione in fondo alla pagina.
Non leggo One Piece, però la tesi sostenuta da Yupa è la stessa mia. Io sono dell'idea - in giapponese come in qualsiasi altra lingua - che, se c'è di una determinata parola il suo corrispettivo o una perifrasi che non suoni troppo male, di mettere quella. Perché lasciare il termine originale? Proprio non capisco. Non tutti sanno che "Kumate" significa "Zampa d'orso": perché non agevolarli e mettergli la traduzione, visto che oltretutto gli consente di capire meglio la storia?
Ps: però i nomi propri non si toccano. Se c'è un gioco di parole, meglio segnalarlo in una nota, piuttosto che cambiare il nome con risultati non esaltanti (come il citato Usopp).
Grifis2 (anonimo)
- 13 anni fa
41
quinid Usop cosa sarebbe dovuto diventare? Bugiardino?Bugiarderllo? mamma mia lascimo stare se no torniamo indietro di 15 anni con i vari "per il sacro leo!!!!!!!!!!"
Il problema è che l'italiano (contrariamente a lingue come giapponese, inglese e tedesco) non si adatta a creare parole composte...
Tigerman suona bene, Uomo Tigre molto peggio Spiderman suona bene, Uomo Ragno molto peggio
Il giapponese gioca su una serie di equivoci che in una lingua come l'italiano non avrebbero senso (Ichigo di Bleach per esempio...)
Parlando di One Piece Barbabianca e Barbanera sono fatti per essere tradotti. Se invece Akainu divenisse Cane Rosso a noi più che un ammiraglio della marina sembrerebbe un capo indiano. Senza contare che la storia di riferimento da cui prende Cane, Scimmia e Fagiano è completamente sconosciuta in italia.
Si tratta di trovare un giusto equilibrio tra la pronunciabilità e il senso. Un nome è bello per ciò che evoca e per come suona... - Per ciò che evoca perchè un nome parlante è fatto per rievocare determinati concetti, se metto determinati termini all'interno di un nome è per far capire direttamente il personaggio ecc ecc - Per come suona perchè se il risultato finale suona male il nome è pessimo indipendentemente da ciò che evoca...
Esempio: traducendo Harry Potter Hufflepuff è diventato Tassorosso. Non è letterale affatto ma rende il concetto e suona bene...
Poi il problema delle altre lingue. Impel Down sarebbe Impel Giù Solo che è in inglese anche nell'originale... Quindi direi da lasciare in inglese Le tecniche di OP sono in varie lingue Il Desert la Spada di Crocodile ha la parola "spada" anche in originale Cloudy Tempo di Nami ha la parola "tempo" anche in originale Solo per citare due esempi italiani... Ci sono poi Cien Fleur, Sable... Che di certo non son nomi giapponesi Smoker è bene che resti Smoker. Tremo all'idea di sentire Capitan Fumatore.
Anche solo prendendo Naruto: volete che Pain si presenti dicendo che si chiama "Dolore"?
Poi c'è un'altra differenza: di pubblico. All'appassionato piace di più sentire molti nomi in originale. Al bambino forse piace di più sentire i nomi completamente tradotti Quindi la prima domanda è: a chi ti rivolgi principalmente? L'anime si rivolge di più ai bambini, il manga agli appassionati. Forse. Perchè chi guardi effettivamente determinate serie è una domanda che molto spesso le reti dovrebbero farsi...
Tremerei leggendo "Razzo Gam Gam... in azione!" nella versione Star Comics del manga...
Uomini pesce si è fatto bene a tradurli, e anche le sirene, ovviamente.
È questione di capire il oubblico e di trovare il giusto equilibrio
Sono d'accordo col gatto nero, ed effettivamente i nomi delle ciurme sarebbe meglio tradurli. Forse. Perchè (anche se non è una ciurma) la Baroque Works tradotta come Lavori Barocchi farebbe schifo! Anche se lì il termine è così anche in giapponese e il problema non si porrebbe...
Avevo altro da dire sull'argomento, appena mi ricordo edito o aggiungo in commenti successivi
Si potrebbero anche aprire questioni del genere: "preferite kamehameha o onda energetica?"
EDIT: limite estremo (non fatelo!) con Virgo Shaka: il traduttore non sa una cippa di buddhismo, gli spettatori neanche, quindi diventa il guardiano della porta eterna, le vie della reincarnazione diventano i mondi di Ade e il rikudo rinne diventa la porta di Minosse (con contraddizione sia coi poteri di Cancer DM sia col fatto che successivamente Minosse appaia)
@Hanatazaro: Hai assolutamente ragione! Ottimo discorso, ha reso bene l'idea del problema che c'è dietro al tradurre o meno i nomi. Io poi preferirei Kamehamea, onda energetica mi suona un po' "stupido".
Golgo13 (anonimo)
- 13 anni fa
61
Non mi piace molto questo voler Tradurre Sempre e Tutto. Si faceva così ai tempi del fascismo (con questo non voglio accusare nessuno di essere fascista), un pò di varità nelle traduzioni rende più interessante il manga e lo rende unico! Le traduzioni a prova di maestrino di italiano lascimole per i libri tecnici o per gli studenti (che ne avrebbero bisogno)! I manga dovrebbe essere presi per quello che sono, cioè giapponesi, e le 'giappo-minkiate' (o come và di moda chiamarle) dovrebbero essere ben accettate e messe propio per arricchire l'opera. Un bravo traduttore dovrebbe saper fare anche quello, no?
sinceramente non sono molto d'accordo, a me i nomi originali piacciono, alla fine basta una piccola nota esplicativa, ad esempio io ho l'abitudine di andare anche a leggere forum in lingua inglese, se in ogni lingua si traducesse ogni cosa sarebbe un casino, infatti proprio in ONEPIECE già si fà confusione quando ti mettono "BB", che in Italia è l' abbrevazione di Barba Bianca, mentre in Inglese sarebbe Black Beard, ovvero Barbanera. quindi meglio tradurre solo i dialoghi e il resto mettiamo le note. che poi leggere un manga nel verso originale può essere già un problema per qualcuno di mente ristretta, qualche nome non credo cambi molto..
quinid Usop cosa sarebbe dovuto diventare? Bugiardino?Bugiarderllo? mamma mia lascimo stare se no torniamo indietro di 15 anni con i vari "per il sacro leo!!!!!!!!!!" Beh dai, un conto è un adattamento malriuscito, un conto è inventarsi le cose da zero (e lo dico da reduce dell'ultimo post fiume di Tancredi, che difende il doppiaggio storico come veicolo per la diffusione della cultura letteraria italiana)...
Dipende dai casi, non è sempre vero che tradurre tutto è un bene... Si vada a leggere "I signori dei mostri", a mio avviso il più grande stupro degli ultimi anni, e poi ne riparliamo. Sugli esempi fatti da lui sono completamente d'accordo, ok, ma il problema è che più delle volte tradurre un termine in Italiano quando magari non vi è una vera corrispondenza nella nostra lingua, significa banalizzare i concetti o darne una valenza sbagliata. Inoltre, ma questo è una cosa mia, siccome leggo qualcosa che viene dal Giappone, mi piace che la cosa mi venga ricordata il più possibile con termini che per come la vedo io sono invece immersivi (non chiamerò MAI la "Akatsuki" "Associazione Alba"), quindi piuttosto che tradotto preferisco sempre e comunque un asterisco, che per come la vedo io mette d'accordo tutti.
Alla fine di tutto però il discorso qual'è? E' che in questi anni il fumetto è sempre stato un qualcosa per pochi e che andavi quindi incontro ad una nicchia di fedelissimi, consci di quello che stavano leggendo e delle sfumature che ne possono derivare. Negli ultimi anni internet sta portando una "massificazione" del fenomeno, che porta il manga in mano anche a gente che il Giappone non sa nemmeno dove sta. Ma il fumetto è un prodotto per tutti, rischiando di banalizzarne il concetto con cui nasce, o è un qualcosa di pochi, che per essere goduto appieno richiede di andare oltre alle vignette? Ai posteri l'ardua sentenza...
La verità è che adesso con la diffusione della scan si credono tutti traduttori. Allora leggeteveli in giapponese se vi piace, ma non rompete le scatole a chi i manga li compra.
Io sono abbastanza d'accordo con l'articolo. Come ha detto qualcuno prima di me, tradurre significa adattare l'immagine originale che voleva l'autore per un pubblico diverso, quindi quando è possibile e ha senso, sarebbe meglio tradurre. Ovviamente dipende da caso a caso, ma quando è possibile con semplicità a me non da affatto problemi, anzi lo preferisco, che i nomi delle tecniche siano tradotti. Mi da l'impressione immediata dell'attacco senza dover andare poi a leggere cosa caspita vuole dire (come in Negima dove tutto è in latino o peggio in greco - sicuramente suggestivo, ma spesso incomprensibile XD)
La cosa che mi diverte di più di quest'articolo è che si citi proprio OP come esempio di traduzione che andrebbe fatta, quando i primi traduttori di OP seguivano proprio le regole che sono suggerite, cioè tradurre per quanto possibile XD Nel senso, l'autore qui cita tre esempi che avrebbero dovuto essere tradotti, senza però tener presente che in circa sessanta volumi sono stati tradotti ed adattati tutti i frutti del diavolo (che non sono pochi XD) e altre tecniche, proprio perché la star, come rispose all'epoca ad una mail (se la memoria non m'inganna) 'voleva che gli italiani capissero il senso delle tecniche subito esattamente come facevano i lettori giapponesi'. Con questo non sto dicendo che la star non abbia mai fatto traduzioni errate (senza contare gli errori di distrazione e grammatica XD), ma su questo particolare punto per quanto riguarda OP non credo proprio fosse da prendere come esempio, quelle sono le classiche eccezioni che confermano la regola ^^ (tra l'altro, credo che Kuroneko sia stato lasciato così per fare assonanza con Kuro - anche se effettivamente una nota a margine andava messa).
Traduzione letterale a fine volume, ma in corso di volume assolutamente nomi originali. E' come se Renzo e Lucia dei Promessi Sposi, che ne so, venissero chiamati Brad e Kate in Inghilterra... non ha alcun senso.
Daniel B. (anonimo)
- 13 anni fa
71
@GianniGreed: Parla per te! A me un manga "italianizzato" totalmente farebbe schifo e non lo prenderei mai!
Se One Piece della Star Comics farà quella fine, con le traduzioni letterali, solo per la volontà di quella persona allora possono automaticamente dire addio ad un loro vecchio lettore.
Daniel B. (anonimo)
- 13 anni fa
40
E aggiungo una cosa: Sempre per Gianni, l'unico che si sta atteggiando a "traduttore esperto" decretando a prescindere cosa è giusto per tutti sei Tu! Senza offesa...
Sinceramente personalmente preferisco che un termine "particolare" non venga tradotto, meglio una bella spiegazione a lato o ai margini... e poi diciamocelo, nell'era di Wikipedia e Google se mi interessa particolarmente un termine me lo cerco, così riesco a capire meglio la "sfumatura"!
@Daniel B. Non credo che Yupa si stia leggendo tutti i numeri arretrati per nulla, ma per mantenere i nomi usati finora. Casomai bisognerà vedere come saranno quelli nuovi...
@Koizumi: quello è uno storpiamento del titolo stile mediaset, non c'entra un cacchio col discorso. Semplicemente si sono inventati un titolo (brutto) invece che chiamarlo correttamente "Il nipote di Nurarihyon". Cosa si siano fumati per mettere un titolo del genere, non ci è dato saperlo.
E' anche questione di adattamento. Bisogna fare le cose per bene e caso per caso. Ad esempio nel volume 3 de "La figlia dell'otaku" della Magic Press, uno dei personaggi si è ricordato di Lamù e si è messo a cantare la sigla. Giustamente i traduttori gli hanno fatto cantare "sarà un'amore strano questo qua, che brucia fuori, dentro, qua e là..." la storica sigla italiana. E hanno fatto benissimo, in questo modo la gag è arrivata anche ai lettori italiani, se invece avessero messo le parole della canzone giapponese, e avessero messo l'asterisco come dite si sarebbe persa l'immediatezza.
Romano74 (anonimo)
- 13 anni fa
03
Sarò breve, i nipponici quando prendono in mano il fumetto di One Piece leggono KUMATE per il nome della ciurma, loro automaticamente capiscono "Zampa D'Orso" come se noi leggessimo in italiano "Zampa D'Orso" direttamente e anche KURONEKO loro leggono subito "GATTO NERO"......E allora perchè a noi lasciare la frase originale?? Alla fine imparare un pò di Giapponese ci farebbe comodo, io per primo, come appassionato, lo desidero, mi piacerebbe avvicinarmi almeno un pò al nome tradotto. Per quelli di One PIece esempio credo che sia dovere tradurre perchè sono specifici.
Invece quanto dice uno di voi che preferisce Onda Kamehame(ka) (Onda Energetica) ha ragione anche qui.....e anche no, la traduzione letterale meglio metterla nelle note secondo me.....in fondo chi legge manga spesso desidera avvicinarsi al giappone....
So che è difficile ma credo che chi è abituato a fare questi lavori può trovare una soluzione semplice e intuitiva, ne sono convinto. Quindi spero in futuro che il mondo dei manga si evolva man mano sempre piu. Grazie per il vostro duro lavoro.
@Messer_Azzone: Assolutamente sbagliato. Anzi, penso che sia l'esempio migliore che si possa fare in un discorso del genere. Hai letto il manga? Io non parlo del titolo, ma di come si è scelto di tradurre la parola Youkai, le varie tipologie di Youkai e tutte le cose annesse a questa che è una leggenda nipponica che da noi non ha nessuna valenza, e che quindi non è possibile tradurre senza incappare in errori e forzature. Uno Youkai non è un "mostro", perchè con questo termine la cultura occidentale si riferisce a certi tipi di stereotipi che nulla hanno a che fare con la mitologia giapponese. Inoltre più si va avanti coi volumi più ci si accorge che, probabilmente pentiti, i traduttori hanno iniziato a far scelte opposte a quelle iniziali, ovvero non traducendo niente, quando invece in quel caso era forse più opportuno tradurre (nomi di mosse e simili), anche perchè così si ha davanti un manga dalla traduzione completamente eterogenea,e la cosa stona soprattutto quando si arriva a parlare di "mostri" contro ayakashi: la cosa suona male, oltre a non avere senso (sempre mostri sono, a questo punto). Non è l'unico punto dolente, ma mi fermo qui
LOL (anonimo)
- 13 anni fa
41
Ma allora inizieranno a tradurre tipo: Akainu = Cane Rosso Chopper = Elicottero Nami = Onda ecc... ecc...
@LOL A parte che "questo qui" traduce da una vita, secondo te perchè dice che si sta leggendo tutta l'edizione italiana, arrivando a parlarne? Non è facile pensare che DEVE mantenere i nomi utilizzati finora, volente o dolente?
LOL2 (anonimo)
- 13 anni fa
30
Sì, d'accordo, a dire il vero ero ironico, ci mancherebbe che si mettesse a cambiare tutti i nomi dopo 60+ volumi... Ma in futuro? o_O Da come ragiona "sto tizio" non c'è molto da stare allegri almeno per come la vedo io.
LOL3 XD (anonimo)
- 13 anni fa
00
E se traduce da una vita puoi citarmi alcuni dei suoi "capolavori", così posso farmi un'idea?
Che ne so di cos'altro traduce? So solo che lo fa da tempo, non sto certo a guardare chi traduce cosa, se non lo dice esplicitamente e mi ricordo(come Shito o gente della Dynit)
Exe (anonimo)
- 13 anni fa
00
Non sono d'accordo con la filosofia del "tradurre sempre quando possibile". Per me determinati termini/concetti andrebbero lasciati in lingua originale in ogni caso, soprattutto quando si prestano facilmente a gag e pun, o quando la loro resa in italiano risulta pesante e cacofonica (non di rado mi è capitato di leggere certe perifrasi che sono dei veri e propri aborti linguistici). Anche l'eliminazione dei vari suffissi onorifici (-chan, -kun, etc.) impoverisce la traduzione a mio parere.
Se le traduzioni prendessero questa piega non sono affatto felice... anzi si va sempre peggio...qua si torna indietro..... allora cominceremo a chiamare rufy, rubber anche nel manga..cosi' i lettori "non addentro.." come dice lui potrebbero capire bene che è fatto di gomma. Ha senso secondo me tradurre in italiano alcuni termini..ma non i propri delle isole, dei personaggi soprattutto e se proprio si ha voglia si mettono le traduzioni sotto!! poi dopo 60 volumi chi è che non e'"addentro" one piece?? in ogni caso avere anche un riferimento di parole giapponese non è affatto male..anzi si è stimolati anche a capire termini in una lingua nuova..come per esempio saper capire ce kuma è orso e neko è gatto.
Secondo me è necessario tenere presente che tra noi è i giapponesi c'è una certa differenza culturale riguardo ai nomi. I giapponesi sono abituati al fatto che ogni nome abbia un suo significato, non è un fenomeno che si verifica solo nei manga per creare un certo effetto, ma proprio la realtà in cui vivono. Se un giapponese incontra una ragazza che si presenta come Yamanaka Aiko, capisce subito che il nome di lei significa "figlia dell'amore nella montagna" e non se ne sorprende affatto, è un nome come un altro. Per gli italiani non funziona così, non siamo abituati a comprendere il significato della maggior parte dei nomi propri, così se un italiano incontrasse una ragazza che si chiama "figlia dell'amore" lo troverebbe comico o addirittura ridicolo. Anche in Italia abbiamo alcuni nomi propri a cui associamo un significato, ma persino quelli generano battute. Io ricordo che una mia compagna di classe, che aveva il comunissimo nome "Chiara", per presa in giro veniva talvolta chiamata "Scura".
In conclusione non mi sembra una buona idea tradurre i nomi propri solo perchè i giapponesi sono in grado di comprenderne subito il significato, si rischia di creare un effetto di ridicolo non voluto dall'autore o di scatenare comicità in una scena in cui non dovrebbe essercene. Per me gli asterischi con le note a fianco della vignetta sono la soluzione migliore (anche meglio delle note a fondo volume, che uno deve andarsi a cercare col rischio di spoilerarsi involontariamente il seguito mentre sfoglia le pagine)
Questo dibattito non dovrebbe neanche esserci in linea di principio. La risposta e' se la casa editrice ha rispetto per l'opera originale e per i propri lettori (che non sono di madrelingua giapponese) allora si traduce tutto, testo, onomatopee, nomi dei colpi, giochi di parole etc... Lasciando inalterato soltanto i nomi propri dei protagonisti e alcuni riferimenti culturali come i piatti da cucina, il nome dei luoghi. Ma per il resto adattare e tradurre tutto. D'altronde la finalita' di questa operazione e' quella di mettere il lettore italiano nelle stesse (o quantomeno il piu' possibile) condizioni di quello giapponese difronte all'opera.
La traduzione tra lingue non e' una operazione matematica 1:1, ci sara' sempre una certa discrezionalita'. Non leggerete mai le opere di Victor Hugo o Shakespear o di Baudelaire tradotti pedissequamente in italiano. Perche' non e' questo lo scopo della traduzione. Il manga e' a tutti gli effetti un opera letteraria e come tale va rispettata e trattata. La lettura di un manga e' qualcosa di scorrevole, di veloce pertanto il lettore italiano se manga vuole leggere dev'essere messo nelle stesse condizioni di quello giapponese. Tradurre il testo e poi lasciare le onomatopee e i nomi dei colpi in giapponese non ha alcun senso perche' spezza l'immediatezza dell'opera. E una violenza nei confronti del lettore. Ma questo in ben pochi lo capiscono, d'altronde l'italia e' un paese dove non ce' rispetto per il manga. In queste occasioni dovremmo imparare dai francesi i quali trattano il manga come si deve.
Chi vuole One Piece in italiano ma con le onomatopee in giapponese, i nome dei colpi in giapponese etc... NON VUOLE il manga di One Piece ma qualcosa di ibrido. Pretendere questo e' tutto fuorche' avere rispetto per l'opera originale. Tanto vale allora comprare il manga direttamente in giaponese e tanti saluti.
Solo tu!!