Pure a sto giro mi riscopro ignorante anche sugli shojo attualmente in corso e soprattutto sui relativi mangaka che non conosco nemmeno di striscio... Ad ogni modo la serie da 9 tankobon non ha una storia molto originale, ma immagino sia interessante da leggere, chissà se arriverà mai da noi...
Per il resto delle nuove store che inizieranno mi potrebbe interessare solo quella del karateka e della ragazza più femminile della scuola
In onore della sua fine, dedicherò uno sguardo a Hadashi de Bara wo Fume. Per ora, per quanto concerne le serie che iniziano, sappiamo ben poco. Attendo ulteriori notizie.
Di Hadashi de Bara wo Fume ho letto circa quattro volumetti e devo dire che nonostante la storia non sia chissà che, e i personaggi maschili siano abbastanza stereotipati (ma non del tutto), si fa leggere con piacere e strappa qualche momento di stupore.
Va detto che l'epoca Meiji è quasi solo un pretesto per l'incipit, non è che vi sia poi molto della rappresentazione di quest'era nel manga, visto che tutto verte su costumi, ambientazioni e abitudini "occidentali"
@ZettaiLara: secondo me rappresenta abbastanza bene l'epoca meiji, tranne per qualche libertà sul vestiario della protagonista. In quel periodo le classi benestanti prendevano qualsiasi cosa provenisse dall'occidente come oro colato, sopratutto nei primi tempi. Trovo esemplare la scena in cui la protagnista entra in casa del suo (futuro? non mi ricordo se erano ancora sposati) togliendosi le scarpe e lui la riprovera pesantemente perchè "non è così che si comporta una lady". Forse non è così palese perchè tratta soprattutto di persone altolocate ed è ambientanto per la maggior parte a Yokohama, che era la zona "più occidentale", considerata "più moderna" all'epoca. Ma alla fine bisogna ricordare che è uno shojo che si rifà a opere come Candy Candy etc., un po' di libertà se la prende.
Appoggio in pieno il post sopra il mio: non è un manga storico, ma uno shojo e come tale va letto. Tuttavia sono emblematiche certe scene che contrappongono la protagonista e i poveri in genere ancora legati alla tradizione e l'alta borghesia che vuole essere "occidentale" a tutti i costi. Certo i personaggi maschili sono tutt'altro che memorabili, specie il protagonista che si dimostra totalmente incompetente in azienda e ragiona più con il cuore che con la mente (ma anche Terence di Candy era così). Nonostante ciò a me è piaciuto molto; mi ricorda molto la letteratura rosa occidentale, anche se questo non è un adattamento, ma una storia originale. Se mai uscirà in un formato bunko, sarà di certo mio.
@ Amra89 Si, la mia non voleva essere una critica a come poi è costruita l'ambientazione, anzi concordo in toto con la tua osservazione: alla fin fine probabilmente l'ambientazione Meiji "serve" più che altro per mostrare come la protagonista giunga dalla strada e non sia affatto usa ad abitudini e costumi "nobili" come quelle che le classi benestanti stavano all'epoca prendendo a prestito dall'amato occidente.
Come dice Araldo, il manga è uno shoujo e non un manga storico ed è molto diverso da come per esempio una Waki Yamato struttura i suoi manga (haikarasan o NY Komachi) shoujo a sfondo storico ^^
Oltre ad essere caratterizzato da dei disegni assolutamente stupendi e in perfetto stile Shoujo, tale Hadashi de Bara wo Fume presenta una trama affatto male, anzi, tantopiù che ambientato nell'epoca Meiji, il correlativo della Belle Epoque e su cui ho steso la tesina per la maturità! E poi, per come è strutturata, la storia di questo Manga mi ricorda non poco Georgie!
Ad ogni modo la serie da 9 tankobon non ha una storia molto originale, ma immagino sia interessante da leggere, chissà se arriverà mai da noi...
Per il resto delle nuove store che inizieranno mi potrebbe interessare solo quella del karateka e della ragazza più femminile della scuola