Ricorda molto la storia di Giorgio Perlasca, con la differenza che Perlasca non era un diplomatico, ma si finse tale (più precisamente console spagnolo a Budapest) per numerosi mesi salvando così la vita a migliaia di ebrei.
Un'altra storia tra molte storie di persone che si sono opposte ai nazisti e alla loro follia. Una storia che non conoscevo e che mi ha fatto piacere leggere. Dimostra anche che dipingere una nazione nemica, e sto pensando al Giappone rispetto agli alleati, come un covo di assassini spietati, senza personalità e ubbidienti è una semplificazione che fa comodo a molti ma che non rende giustizia a tutte quelle persone che hanno preferito seguire la loro coscienza a dispetto di quello che il loro paese esigeva.
GianniGreed
- 12 anni fa
231
Non conoscevo la storia di questa persona. Molto interessante l'articolo.
Io faccio ancora fatica a realizzare come una cosa tanto terribile sia accaduta solo pochi anni fa.
@HaL9000: Hai proprio ragione, pure io l'ho collegato immediatamente alla figura di Perlasca. Devo dire che è davvero bello che ci si ricordi di persone come Sugihara, Schindler e Perlasca anche in un sito come Animeclick, dedito solitamente a ben altro tipo di argomenti. Ed è proprio l'importanza di questi personaggi, pur diversi tra loro per nazionalità e ruolo, ma uniti da un sentimento di umanissima pietà verso gente vittima di una atroce follia; che deve essere tramandata il più possibile; visto che purtroppo la memoria delle masse è notoriamente piuttosto corta. @Musashi: La figura del Giappone e dei giapponesi come una massa acritica di arroganti aguzzini e di feroci guerrieri esaltati era comprensibile nelle pellicole americane di quel periodo, e immediatamente dopo il secondo conflitto mondiale, seppur non del tutto veritiera. di certo quella è stata la raffigurazione che è passata e si è radicata in almeno una generazione di spettatori occidentali nei confronti del Giappone; ma oggi non penso che nessun cineasta USA userebbe più quel tipo di rappresentazione. Piuttosto sono i giapponesi che sono stati molto restii a trattare nel loro cinema quel periodo storico, forse per timore di toccare argomenti divenuti più o meno consapevolmente dei tabù. Comunque se anche il mondo dell'animazione nipponica si occupa di un episodio importante come quello di Sugihara, e questo dopo molti anni dallo struggente e bellissimo "Una tomba per le lucciole", forse potrebbe essere una valida occasione per far riflettere meglio su quel drammatico periodo storico. @GianniGreed: Proprio perché sembra difficile realizzare che tali nefandezze possano essere accadute non tantissimo tempo prima della nostra venuta al mondo, è importante che la memoria di esse continui ad essere tramandata con forza, anche perché ormai restano sempre meno testimoni oculari ancora in vita di quegli eventi.
Molte grazie per aver voluto condividere con tutti questa bella storia.
Patton (anonimo)
- 12 anni fa
115
Troppo facile ricordare gente come questa. Perché non parliamo dei numerosi criminali di guerra giapponesi? Il Giappone la guerra mica l'ha subita, l'aveva cominciata, tra l'altro attaccando A TRADIMENTO Pearl Harbour.
io adesso ho 23 anni ma ricordo che la prima volta che mi parlarono dell'olocausto a scuola la cosa mi traumatizzo un pò. incredibile quello che si fece nei confronti di chi semplicemente non andava a genio ai nazisti (non soltanto ebrei ma anche malati di mente, zingari, rom, omosessuali, lesbiche, dissidenti politici, testimoni di geova ecc...).
Hai fatto bene a ricordare anche le altre vittime. Spesso ci si limita a parlare degli ebrei e basta, ma non furono gli unici perseguitati. Chiunque non aveva requisiti della razza ariana o si opponeva al regime nazista veniva internato.
Io sono un testimone di Geova. Ai Testimoni, essendo molti di questi di razza nordica, era concessa l'opportunità assai rara di ottenere la libertà se avessero dichiarato di ripudiare la propria fede e di conformarsi al regime...in poche parole rinunciare alla propria persona. Eppure la grande maggioranza morì fedele dentro un campo di concentramento o venne liberata con l'arrivo degli Alleati.
@Patton
E' vero, c'è anche l'altro lato del Giappone. Ad esempio le atrocità che hanno commesso i Giapponesi durante l'invasione della Cina e della Corea negli anni della guerra. Comunque non centra con l'argomento in questione. Qui si parla di un individuo , non di un intero popolo.
Grazie per l'articolo! Nn conoscevo questa storia. Fa sempre bene sapere che tra le atrocità qualcuno ha la forza di dire no. Veramente un bella idea per celebrare il giorno della memoria...
Come sempre, in guerra (e in pace) ci sono uomini che potremmo definire "giusti", luci fioche in mezzo ad una massa grigia; per fortuna, la storia è in grado di esaltare la loro grandezza.
@Zenobia: ti puoi spiegare meglio? perché è vero che i Giapponesi attaccarono Pearl Halbour senza nemmeno fare la dichiarazione di guerra per avere il controllo del Pacifico. Dopodiché gli Stati Uniti attuarono la loro contromossa.
@zenobia: concordo, è risaputo, almeno da chi non apprende storia solo dai film americani o assassin's creed (rotfl), che l'attacco a pearl harbor non fu un attacco a tradimento come vogliono farlo passare...purtroppo la 2gm è stato un conflitto che ha segnato il mondo per sempre, ma sono anche passati più di 60 anni, un po' di riletture oggettive non fanno male. Il giappone era stremato da un embargo(è un paese povero di risorse soprattutto energetiche) e pressioni esterne, inoltre gli americani sapevano bene dell'attacco e , cosa non di poco conto, era un obbiettivo MILITARE. Gli americani non sono erano certo migliori di altri, era una delle tante nazioni che ha fatto i suoi interessi e le sue nefandezze in quel periodo storico, sta di fatto che sono entrati in guerra quando più gli faceva comodo e prima di entrare in guerra molti esponenti di spicco dell'elite yankee erano neanche poco velatamente filonazisti.
@ Ghibli L'opinione pubblica americana non voleva entrare in guerra. Occorreva un "casus belli" e quei polli di giapponesi ci sono cascati... Ci sono testimonianze, scritti e comunicazioni decifrate nelle quali si comunicava l'imminente attacco del Giappone. E concludo dicendo che tale attacco fu voluto e cercato proprio dagli USA per entrare in guerra - fine OT
Sì, non metto in dubbio che gli americani avevano i loro interessi per entrare in guerra, non certo per sbandierare la bandiera della pace e della libertà. Con Pearl Halbour hanno colto la palla al balzo, per così dire.
Certo sembra strano che siano stati disposti a farsi distruggere un intera flotta navale per entrare in guerra. Ma non mi stupisco più di nulla. Anzi mi è venuta voglia di approfondire la questione per mio conto.
Ciò non toglio comunque che il Giappone in guerra non è stato affatto uno stinco di santo, come qualsiasi altro paese. Durante l'invasione in Cina non furono meno crudeli dei nazisti.
Ma perché ho detto che sono Santi? Ho risposto a uno che diceva una fesseria...
Non è una gara a chi è più infame e più crudele. Io penso che peggio dell'ideologia nazista (annullamento SISTEMATICO e RAZIONALE di una RAZZA) non ci sia nulla... poi uno la pensa come vuole...
Grazie per aver ricordato il giorno della memoria e per avermi fatto condividere di questa incredibile storia di eroismo di cui non ero a conoscenza.
Pregherei gli utenti di non banalizzare o semplificare un argomento così delicato che rappresenta una ferita ancora aperta e una discussione tutt'altro che risolta.
La vita può essere felice e magnifica; ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio; ci ha condotti a passo d'oca a far le cose più abbiette (cit.)
Una bella storia per la giornata della memoria, ci voleva dato lo squallume che sta trasmettendo oggi la televisione.
I demoni dell'ignoranza, generalizzazione e indifferenza nei confronti del "diverso" non sono ancora stati sconfitti, basta vedere quel che sta succedendo in Italia, in Svizzera, in Germania. Ricordare la Shoah serve a prevenire il ciclico ripetersi degli eventi. Per questo benedico il 27 gennaio e tutti gli eroi del tempo che fu.
ShinichiMechazawa
- 12 anni fa
40
Avevo letto di Sugihara per la prima volta mentre stavo scorrendo un elenco dei Giusti tra le Nazioni,e sono contento che in un sito dedicato al Giappone (o quantomenoad un suo aspetto) sia stato dato spazio alla sua storia per celebrare la giornata della memoria.
@Monfrin: "oggi non penso che nessun cineasta USA userebbe più quel tipo di rappresentazione."
Esatto;mi vengono in mente gli splendidi Flags Of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima di Clint Eastwood,che raccontano la battaglia di Iwo Jima da entrambi i lati della barricata.
Ringrazio il sito per avermi dato la possibilità di conoscere quest'uomo, del quale, sino ad ora, ignoravo l'esistenza. Articolo molto interessante, grazie ancora.
Possibile che, anche in momenti come questo, ci debba essere gente che tira in causa argomenti poco consoni e fuorvianti?
Non conoscevo come molti la storia di Sugihara, sarebbe bello se facessero anche in Italia un film su di lui invece di rimandare sempre gli stessi. @Zenobia concordo su tutto ciò che hai detto! Vabbè ormai gli americani li conosciamo. Sfruttano tutte le occasioni a proprio vantaggio apparendo sempre eroici e santi ( esempio: parlano di libertà e poi mi oscurano Megaupload. Evviva la coerenza). Il Giappone ha indubbiamente sbagliato ad allearsi con i nazisti, però vogliamo parlare della bomba atomica? Era davvero necessaria? secondo me no. Hanno ucciso in un istante tantissime persone e condannato tantissime altre a morire di cancro e di malattie genetiche. Ma nelle questioni di guerra non sapremo mai tutta la verità quel che è certo è che per colpa di questa follia gli ebrei stavano per essere annientati. Grazie a Dio non è stato così
la storia e molto piu complessa e lunga - o meglio io penso che bisogna distinguere l atteggiamento adottato dai singoli -rispetto alla linea politica-ideologica dettata dai governi d allora -Per fare un esempio si potrebbe citare allora la vicenda di" JOHN RABE" dirigente della Siemens e ""aderente nazista " che durante lo stupro di Nanchino da parte Giapponese nell 36/37 riesce a salvare (pare ) 200.000 civili cinesi dai Giapponesi (nota scrisse persino a Hitler richiedendo un suo intervento per frenare i metodi utilizzati dai Giapponesi contro i Cinesi ) i-sfruttando in parte il suo status di "Tedesco" alleato dell Giappone -La cosa interessante e che sul personaggio nell 2009 usci un film e guarda caso il sudetto Film venne boicottato in Giappone- Detta semplice i tedeschi di porcate durante la IIGM ne hanno fatte un casino ma alla fine sia pure con sofferenza hanno ammesso le loro colpe e hanno cercato in tutte le maniere di fare ammenda Cosa che non posso dire del Giappone visto il loro atteggiamento tuttora attuale verso i crimini di Guerra da loro commessi in Cina e in Corea -Sorgessero dubbi provate a chiedere a un giapponese d oggi delle "Donne di Conforto " coreane utilizzate nei bordell per truppa o dei gas sperimentati sui civili in Cina e vediamo cosa vi risponde ...
Bellissimo articolo, nemmeno io conoscevo l'operato di quest'uomo e adesso è un altro che ammiro e ringrazio, essendo parte del popolo che ha contribuito a salvare.
Come la storia racconta, ci sono stati molti eroi che hanno rischiato la propria vita (e alcuni persa) per salvare il prossimo, indipendentemente dal colore della pelle o dalla religione. Sono persone che non devono essere dimenticate, perchè sono state dei veri eroi. E non bisogna nemmeno dimenticare tutte le barbarie che sono successe, in modo che in futuro non si ripetano più gli stessi errori.
Darktsunami (anonimo)
- 12 anni fa
03
Evidentemente avrò voluto "pulirsi" la coscienza dopo tutti i sopprusi che i suoi compagni avevano fatto. Troppo Comodo
Ricordo a tutti che questa è la giornata della memoria, dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto, ed in linea con questo spirito è stato pubblicato un articolo incentrato su una persona che a rischio della propria vita ha protetto i perseguitati.
Credo quindi che il modo migliore per mostrare l'adeguato rispetto per questa ricorrenza sia evitare discorsi scarsamente attinenti al tema dell'Olocausto e, soprattutto, evitare commenti razzisti.
Non so se sia più triste l'argomento olocausto o certi commenti che ho letto. Non avevo mai sentito parlare di questo Sugihara e di quel che ha fatto, il suo operato è la dimostrazione che anche nei momenti più bui c'è sempre qualcuno che porta la luce.
@HaL9000 esattamente esattamente, ricorda proprio Giorgio Perlasca, che, ricordo, non era un "antifascista", anzi, ma semplicemente un italiano, un normalissimoitaliano di quegli anni, neppure con un'istruzione superiore, trovatosi coinvolto in una situazione molto particolare, davvero incredibile, ebbe il modo di fare cose che a distanza di anni sembrano incredibili, ed in realtà lo sono...Lo sono considerando lo stato delle cose, i mezzi, gli uomini coinvolti...Horus ci richiama tutti allo spirito della Giornata della Memoria ( Spirito che dovrebbe essere non solo di questa giornata per avere senso sopattutto per affrontare quei demoni che davvero sono alla base di mostruosità come la Shoah ed gli altri genocidi che essa richiama, in primo l'uogo il Grande Male, i demoni della violenza, dell'intolleranza, dell'ignoranza, del rifiuto della diversità ) quindi evito di rispondere a Darktsunami, so bene, che lui sappia, a cosa si riferisce, a quali perversioni si riferisce, non credo proprio che questa persona, o lo stesso Perlasca, o altre persone, tedesche, ungheresi, russi, Ucraini, si siano adoperati per salvare ebrei ( ma è accaduto in tanti altri luoghi della Terra ed in altre epoche ) e altri perseguitati.
Ci sono modi molto più semplici, molto più sicuri per lavarsi la coscienza..soprattutto in Lituania. A quell'epoca.
Al di là di ogni "credo" politico (che spesso lascia il tempo che trova) è giusto che anche in un sito di puro divertimento fra anime, manga, videogiochi e quant'altro ci sia uno spazio per ricordare le vittime dell'Olocausto.
Al di là di ogni credo politico i massacri sono da condannare (sia a destra che a sinistra)
Se a qualcuno interessa, si parla di samurai e crimini giapponesi della Seconda Guerra Mondiale sulla mia scheda. Parliamone lì piuttosto che inquinare questo topic.
L'olocausto è stata una terribile rivelazione di dove la follia umana possa arrivare, non meno della bomba atomica. La guerra non porta mai nulla di buono e nonostante si ricordino tristi avvenimenti credo che scoppieranno anche in futuro perchè la storia si ripete sempre, non bisogna neanche guardare troppo lontano nel tempo per accorgersene. Nel male comunque ci saranno sempre questi buoni Samaritani.
E' un po' triste notare come un bel po' di gente sia andata decisamente OT rispetto all'argomento trattato in questa notizia, ma comunque...
@God87 & Micheles: Anch'io sono scettico su quanto viene detto sull'etica del samurai in questo caso. Poiché per i samurai prima di qualunque altra cosa veniva il dovere e la fedeltà assoluta verso il proprio signore, a costo anche della propria vita, nel caso di Sugihara sarebbe stato più logico comportarsi nella maniera opposta a come effettivamente ha fatto. Invece mi piace pensare che abbia solo dato ascolto al suo cuore che gli diceva di non essere indifferente alla tragedia cui stava assistendo, ed invece agire al di fuori delle regole, e a rischio proprio e dei suoi cari per salvare vite umane. Cosa che lo ha elevato senza ombra di dubbio ad eroe! @Patton: Nessuno vuol negare le responsabilità del Giappone nella II Guerra Mondiale, ma qui si parla di un singolo personaggio che ha compiuto una nobilissima azione, e che merita di essere celebrato. Comunque sia ai giapponesi storicamente non si può assolutamente attribuire alcun che riguardo alle nefandezze dell'antisemitismo; il fatto che fossero alleti di ferro con il regime nazista non ha influito minimamente sulla loro politica non ostile nei confronti del popolo ebraico. @Kary89: Approvo in pieno ciò che dici! @ShinichiMechazawa: In effetti hai citato due bellissime pellicole che rappresentano appieno ciò che ho detto. Mi sono piaciuti entrambi, con una leggera preferenza per Lettere da Iwo Jima. Eastwood ha dimostrato di essere davvero un grande, e soprattuto che è possibile (cosa che purtroppo invece ai registi giapponesi non riesce ancora) trattare l'argomento della Guerra del Pacifico purgandola di qualsiasi ipocrita retorica, mostrandola per quello che è veramente stata: una sporca carneficina! @Horus: Bravo! Hai detto delle cose sacrosante! @grandebonzo: Concordo al 100%! Ed ora una mia piccola provocazione: Si è cominciato dalla Shoah per poi passare alle atrocità commesse dai giapponesi nei vari teatri di guerra, anche prima del conflitto mondiale; ben inteso che sono vere e comprovate, ed io per primo le condanno senza se e senza ma; però chissa perché mai siamo sempre pronti a criticare gli altri e mai una volta che si parli delle nostre vergogne?! Già perché eccidi e atrocità le hanno compiute e a man basse pure i nostri soldati nei conflitti coloniali in Libia e Africa orientale, con centinaia di migliaia di indigeni massacrati. E se proprio non sapete di cosa sto parlando guardatevi "Il leone del deserto" con Antony Queen, che parla dell'eroe libico Omar Al Mukhtar e della sua ereoica lotta di resistenza all'occupazione dell'Italia fascista. E' una pellicola che è solo da pochi anni che ha potuto essere trasmessa in TV (da Sky per la precisione), visto che prima era stata censurata da alcuni magistrati un po' troppo sensibili a certe istanze dicerti ambienti e personaggi di estrema destra. Senza poi dimenticare le atrocità compiute durate il II conflitto mondiale nei Balcani. Insomma sarebbe davvero il caso di buttare nella spazzatura l'ipocrita mito di "Italiani, brava gente", non siamo stati né meglio né peggio di altri. Questa autocritica, quando sarà fatta seriamente, non dovrà essere presa come un invito al masochismo collettivo, ma invece come un segno di maturazione e di evoluzione civile del nostro popolo.
Nella storia dei Tre Adolf Tezuka parla di ebrei polacchi che si rifugiano in Giappone, probabilmente erano proprio quelli salvati dal visto di Sugihara, mi pareva inverosimile invece e' realmente successo.
@Monfrin: in riferimento a samurai, semplicemente mi stupivo della solita aura romantica immeritata che rivestono questi guerrieri che usavano la forza per sottomettere i vassalli del signore feudale di turno (altro che mirabili virtù morali). Paragonare un uomo come Sugihara a questa gente per me equivale a offenderlo (senza contare che è proprio falso dire che quella era l'etica del samurai, spesso bestie sanguinarie).
Sul resto, che dire, ritengo che il Giappone si sia macchiato di atrocità inimmaginabili durante la Seconda Guerra Mondiale, allo stesso livello delle barbazie naziste e con la differenza che rispetto alla Germania non ha MAI CHIESTO SCUSA del suo operato. Prendo almeno atto che c'è stata qualche anima isolata come Sugihara che ha fatto qualcosa di buono. Non cambierà di un'unghia l'opinione politica che ho del Giappone, ma almeno apprezzo che, nonostante la stragrande maggioranza delle persone la pensasse come gli assassini al potere, qualcuno di eroico come Sugihara, come Sophie Scholl esistevano.
Monfrin, senza andare fuori argomento con la guerra coloniale in Libia, se vuoi approfondire il discorso sulle responsabilità italiane nei confronti dell'olocausto ti consiglio di documentarti sulle leggi razziali del '38, sugli opuscoli "La difesa della razza" e sul campo di concentramento di Trieste (con tanto di forno crematorio).
Approfitto per consigliare anche alcuni film fondamentali ma misconosciuti sull'argomento, fra cui "Arrivederci ragazzi" di Louis Malle, "Notte e nebbia" di Alain Resnais e "La passeggera" di Andrzej Munk.
@God87: Sui samurai io la penso esattamente come Sanpei Shirato, l'immagine romantica di questa casta che solitamente viene data è troppo edulcorata (con questo non che nella realtà necessariamente fossero dei bastardi assassini tutti quanti, come viene mostrato in Akame), e oltretutto abusata per bieca propaganda dal goveno militarista giapponese negli anni '30-'40, per spingere i suoi cittadini, una volta coscritti, ad obbedire senza coscienza agli ordini più bestiali. Proprio in Lettere da Iwo Jima si vedono chiaramente i danni di quell'esalatazione indotta da tale propaganda in certi militari, che invece il generale Kuribayashi tentava di contrastare, specialmente vietando i dissennati attacchi Banzai che portavano solo a perdite enormi e risultati infimi. Certamente Sugihara è stato lontano anni luce da questa logica, ed il suo esempio luminoso non può far certo diminure il duro giudizio che la storia ha dato del comportamento dei vertici militari e politici nipponici. E' un peccato che a quasi settant'anni dall termine del conflitto nessun plitico giapponese abbia ancora avuto il coraggio di ammettere le responsabilità del proprio paese per quelle atrocità compiute in Cina, Corea, Filippine ed altri paesi del sud est asiatico e chiedere ufficialmente scusa come hanno già da tempo fatto i tedeschi. Ed è un peccato soprattutto che non riescano mai a superare l'imbarazzo di trattare questi argomenti. Se ci fate caso anche negli anime quel periodo viene rappresentato rarissimamente, e quando avviene o è nel mostrare i giapponesi come vittime (vedi Una tomba per le lucciole) senza mai affrontare le cause del conflitto; oppure sotto mentite spoglie (come fa Tomino in Ideon con il Buff Clan, oppure anche nello stesso Gundam sul ruolo di certe figure di Zeon). @Bob71: Bravo, hai fatto benissimo a citare le leggi razziali ed il campo di concentramento di Trieste! Infatti io volevo porre l'accento anche sulle nostre vergogne troppo spesso dimenticate. Troppi sono stati i nostri compatrioti che si sono macchiati degli stessi crimini dei nazisti, e nessuno ha pagato per questo! E' perciò di fondamentale importanza che si celebri il giorno della memoria assieme a tutti quei pochi coraggiosi che, come Sugihara, Schindler e Perlasca hanno saputo comportarsi in maniera eroica salvando dallo sterminio migliaia di innocenti.