La storia sembra interessante. Ad occhio mi pare di non riconoscere nessuno dei tre attori, ma mi fido molto della qualità tecnica dei prodotti coreani. Staremo a vedere.
Mi sa molto di "Munich", però se la cosa va finalmente in porto potrebbe essere una produzione interessante.
Su certi eventi non si deve mai e poi mai distogliere lo sguardo, e il cinema è un potentissimo mezzo di comunicazione in tal senso. Speriamo solo che non diventi una baggianata tutta azione che con l'increscioso "fatto storico" ha solo i flashback in comune... in tal caso sarebbe uno schiaffo "elevato a potenza" per le vere vittime.
Le rivolte studentesche in Estremo Oriente da noi sono un tema ancora sconosciuto..forse perchè in quegli anni avevamo già le nostre ma sarebbe interessante conoscerle meglio per fare un confronto; se ne accennava anche in una puntata dell'anime Hyouka qualche settimana fa ed è lì che è nata la mia curiosità. Francamente non immaginavo neppure che in un paese "inquadrato" come il Giappone ci potessero essere state delle rivolte studentesche: devo informarmi di più mi sa ^^;; Ma da noi si parla sempre della rivolta di piazza Tienanmen che ovviamente aveva impressionato maggiormente l'opinione pubblica mondiale. Un film di denuncia, questo, insomma, che seguirò con piacere se qualcuno lo subberà.
"I tumulti si estesero progressivamente all'intera città, simbolo della protesta antiautoritaria e del sollevamento della società civile coreana, che reclamava con forza riforme politiche in senso democratico" ... ecco, riflettiamo su questo ù-ù. Dalla trama dei personaggi principali (riguardo il ragazzo, la tiratrice e il polizziotto) si nota da subito che è di produzione sud coreana, in particolare per il ragazzo vendicatore: "Kwak Jin-Bae, membro di una gang, orfano di padre da quei fatidici eventi, vuole vendicarsi a tutti i costi". E mi sono appena informata per il cast. Tutti gli attori hanno alle spalle film e dorama storici e d'azione quindi anche per questo lo vedrò senza alcun dubbio!
Il Giappone ha avuto uno dei maggiori partiti comunisti del mondo (cosiddetto) occidentale. Ha avuto partiti e movimenti di ogni genere, da quelli socialdemocratici fino a quelli terroristici di stampo maoista... Tra i grandi autori, Miyazaki ha co-fondato il (diciamo così) sindacato comunista degli artisti, Takahata era dello stesso stampo, Oshii si è fatto il '68 giapponese (prendendosi le sue belle legnate), Masamune Shirow, beh, basta leggere le prime pagine di GITS per capire un po' di cose, poi c'è Otomo e le sue produzioni bombarole, Rin Taro che ti fa Metropolis di Tezuka con lo stesso Otomo riempiendolo tranquillamente di "fascisti" e di rivoluzionari che grdano viva il Che, Lady Oscar che dire femminista è dire poco... Insomma, film come Jin-Roh non nascono dal nulla, casomai è vero che ora si è appiattito tutto, pare che a nessuno interessi più nulla (ma prima del terremoto in Giappone ci sono state manifestazioni per la chiusura della base di Okinawa), che la produzione culturale (non solo giapponese) sia "vuota e inutile", tutta "tre metri sopra il cielo" oppure, se va bene, riedizione di opere precedenti (immancabilmente rovinate). Ora come ora, ci manca la fame: aspettate che tornino la disperazione, la disoccupazione, e i militari in strada, e alla gente (soprattutto i giovani) non interesserà più "far soldi" e "farsi una posizione". Se distruzione deve essere, non è detto che sia del tutto negativa (e cito apposta Miyazaki, Conan e Nausicaa soprattutto).
Mi dispiace che il progetto sia stato annullato, a volte a mio parere è bene ricordare per non dimenticare chi siamo stati e chi saremo ( questa frase fa molto Levi ) . Mi ricorda il progetto uscito quest'anno in Italia "Romazo di una strage", credo che anche per noi sia stato difficile questo film. Spero vivamente che questa produzione possa tornare attiva, se ciò accadrà lo vedrò sicuramente , adoro il film storici .
@Friederike72, @cartman666, ho notato anch'io il riferimento in Hyouka.
Per sottolineare il clima socio-politico del Giappone durante la guerra fredda e gli anni della tensione, oltre alle considerazioni storiche di @tazebao sul ruolo del Partito Comunista Giapponese (Nihon Kyōsan-tō), segnalo l'attivismo dell'epoca di un'associazione eversiva come l'Armata Rossa Giapponese, resasi protagonista nel 1972 dell'esecrabile massacro dell'Aeroporto di Lod in Tel Aviv. Consigliabile anche la lettura delle pregevoli pagine dedicate da Roland Barthes ne L'impero dei segni alla cultura del gesto e alla violenza come audacia del segno scevra di ogni finalità incarnate dallo Zengakuren, movimento studentesco anarco-comunista giapponese.