Un gioiellino; me ne innamorai dalla prima volta in cui, tre anni fa, ne vidi una tavola per caso. Mi stupisco di non aver letto quassù di un parallelismo (scontato ma tutto sommato legittimo imho) tra Amira e Nausicaa (meglio ancora Mononoke forse)
Non mi spiacerebbe veder una riedizione di Emma, della stessa autrice; soprattutto considerando che l'attuale edizione in circolazione è incompleta.
un eccelente lavoro di grafica! si vede che è stata messa molta passione ed amore!, dai disegni che vedo vedo che si hanno curato i minimi dettagli! varrebbe una proprio il pensiero di acquistarli!
I giorni della sposa è uno dei miei manga preferiti e trovo che Kaoru Mori sia davvero una disegnatrice eccezionale! I disegni sono di una bellezza davvero disarmante,così ricchi di dettagli e carichi di significato... La storia poi, si sta facendo sempre più avvincente ed interessante con il passare del tempo. Non vedo l'ora che il quarto volume venga pubblicato in Italia!
Dopo un po' che ci pensavo, di recente mi sono decisa ad acquistare i volumetti: attualmente ho letto i primi due. È un manga piacevole, per ora lento e tranquillo, ma molto interessante. L'edizione, poi, è ottima e i disegni sono veramente splendidi e dettagliati. Amira e Karluk sono tanto carini, anche se pensare che lui ha dodici anni ed è sposato, per di più con una di venti, fa un po' impressione. Infatti lei sembra più una mamma o una sorella maggiore che una moglie. Comunque io lo consiglio, ne vale la pena.
Ho amato Emma e ho preso, a suo tempo, praticamente a scatola chiusa questo manga. E concordo con chi ha detto, nella recensione e nei commenti prima di me, che questo manga è nella mia personale top ten e che, sicuramente, ci riserverà molte sorprese. Complimenti per la recensione, con cui concordo praticamente in tutto.
Ottima recensione che avevo già letto ed ora sicuramente più suggestiva dato l'accompagnamento delle tavole della Mori.
Concordo sull'elogio su vasta scala della Mori, un'autrice il cui sviluppo mi ha stupita molto e che ha reso la mia affezione più forte. Il suo interesse poetico al quotidiano ed al particolare è stato davvero ben descritto (nella recensione), l'unica nota che posso, forse, osare mettere in giudizio, sia alla tua, alla mia e a tutte le altre recensioni fatte, a Otoyomegatari, è la fretta del recensire. I primi due volumi, infatti, narrano di Amira e Karluk, e ciò fa presumere la narrazione delle loro vicende, successivamente appare un'altra sposa e dalle anteprime giapponesi ne appariranno altre due, gemelle. Questo mi fa pensare che Otoyomegatari sia, effettivamente, la saga delle spose, come ben denota la traduzione italiana, appunto, I giorni della sposa.
Concordo inoltre con la lunga veduta sulla sua pubblicazione, aspettandomi, a questo punto, diverse ed originali storie.
A proposito di Emma, posso sperare due cose delle quali solo una possibili. La prima è la riedizione con tavole a colori od una maggiore attenzione per l'opera (che non prenderei perché già provvista); la seconda, la pubblicazione di questi benedetti (maledetti) ultimi tre volumi, che risultano essere davvero interessanti.
Data l'affezione che vedo da parte del recensore per la Mori o comunque per tutti i suoi ammiratori, consiglio vivamente l'opera Shirley, tassello non dico importante od essenziale ma interessante se si vuol conoscere la crescita di questa atipica autrice.
ps:
In alcune (rarissime) tavole, la Mori ci delizia persino con dei garbati nudi femminili che nulla hanno a che fare con il grossolano fan service a cui ci hanno abituato i manga odierni.
Un'altra nota a favore per la Mori è l'avere un canone estetico personale, la quale (si vedano anche gli schizzi) predilige corpi sensuali e davvero femminili, uscendo anche in questo nella melma di omogeneità e grigiore del panorama moderno.
@Gianni NON fare sciocchezze, ti costerà un capitale visto che si prospetta lunghetto, inizia a comprarti i primi volumi, fra l'altro, piccola notizia, il primo numero è esaurito, prevista una ristampa per Lucca, chiesto ieri l'altro lumi a Soumarè - traduttore ufficiale della Mori, ma non soltanto - avevo divorato i numeri due e tre ed ero un pò seccato di non aver potuto prendere il primo ( fra l'altro sono uno degli sciocchi che inizialmente questo manga non l'aveva capito bene..proprio per la sua apparente "inverosimiglianza...apparente...Perchè poi la violenza, il dolore, ci sono, magari tenuti a distanza dal tempo, dallo spazio - nel finale del terzo volume si annuncia che una la tribu si è scontrata con i Russi ed è andata distrutta quale gruppo sarà ?? Amira e suo marito, Karluk, tornano di corsa indietro - O pensiamo alla dolente figura di Taras ...Al buon Smith occorre far un discorso, e non glielo può fare Karluk che, sarà anche un marito, ma comunque è ancora un giovanissimo...
Oberon una considerazione sul rapporto Amira - Karluk, e la sua famiglia...
Si è stata fortunata Amira, molto fortunata, ad arrivare in una tribù - da quante persone è composta a proposito ?? Non sono tantissime mi sembrano una grande famiglia patriarcale di nome ma con un'evidente potere matriarcale che ne costituisce la spina dorsale. Forse non saranno neppure un modello di tribu, ma dipende dalle generazioni e spesso da chi le guida, non mi è sfuggito il riferimento al nonno di Amira, un'uomo molto serio e posato il cui figlio, padre di Amira ( e delle sue sfortunate sorelle) non è valutato all'altezza del suo avo..
Probabilmente suo nonno non avrebbe mai dato una figlia ad una tribù di cui è nota la violenza contro le donne e, comunque, dopo la morte della prima figlia mai avrebbe dato la seconda..Nè avrebbe cercato di riprendersi Amira.
Karluk...per tanti versi è davvero un ragazzino, per altri versi, come mi pare accenni anche la Mori nelle note che aggiunge al racconto, il piccolo manga alla fine, è capace di una discreta capacità di riflessione - e comportamento, non mi riferisco tanto alle scene di azione - maggiore della sua età, e come esige la comunità al suo intorno, proprio come sempre accade all'interno di societa in cui si vive, si cresce e si muore troppo in fretta...( da questo punto di vista l'episodio della storia delle Stoffe nel secondo volume, in cui le donne riscoprono la storia della famiglia, e delle donne di questa famiglia, le loro storie, svolgendo le stoffe che loro stesse hanno lavorato è forse l'acme del lavoro fatto dalla Mori...fra l'altro ha un valore universale quel passaggio...In ogni famiglia o prima o poi avviene un'evento simile. Un rito di passaggio.)
Aldilà comunque della storia di Amira, di Taras, di Smith, delle gemelle, ( protagoniste del 4 episodio sono due giovani gemelle) della storia delel Tribù, nel manga convivono una folla di piccoli personaggi, storie che si inseriscono, si intrecciano e vivacizzano quest'opera consentendo di trovarvi livelli di lettura diversi - forse anche aldilà delle intenzioni dell'autrice - l'esploratrice che piomba da Smith è stata un vero e proprio colpo di scena - aveva scritto sulla fronte spia! spero che questi elementi del Grande Gioco vengano sfruttati ancora di più.. -
Un'anime! Ah perbacco!! Sarebbe bello...Mi chiedo però come lo renderebbero, è una storia a cui occorre , come hai notato, misura, e poi in Italia, il Moige chi lo sente ???
C'è la "piccola" questione dell'età di Amira e Karluk...che li facciamo passare, per eterni fidanzati in casa ?????
^__^
@Crociffissione Pop, la Mori è molto brava con i nudi e le immagine Sex, vidi qualcosa anche io, Anzi a dire il vero credo che se prendesse a disegnare altro tipo di manga, veramente "per adulti, bhè farebbe un pozzo di quattrini, se non sbaglio la J pop proporrà delle sue Short Stories, al suo interno ci sono alcuni di questi storie un pò più adulte...( nulla di che comunque. ma per capire meglio il suo tratto e le sue capacità in un'ambito diverso )
Concordo appieno con la recensione in questione.... trovo I Giorni Della Sposa, uno dei più bei manga di stampo storico/slice of life in circolazione. La trama è davvero originale, almeno come concetto di di base (no cioè davvero.. a chi verrebbe in mente di fare un manga ambientato nel 19° secolo in Asia Centrale?xD) E i disegni sono a dir poco sublimi... delle opere d'arte potrei dire!*-* Si vede che Kaoru Mori ci mette tanta, tanta passione nel realizzarli.
Concordo appieno con la recensione in questione.... trovo I Giorni Della Sposa, uno dei più bei manga di stampo storico/slice of life in circolazione. La trama è davvero originale, almeno come concetto di base (no cioè davvero.. a chi verrebbe in mente di fare un manga ambientato nel 19° secolo in Asia Centrale?xD) E i disegni sono a dir poco sublimi... delle opere d'arte potrei dire!*-* Si vede che Kaoru Mori ci mette tanta, tanta passione nel realizzarli.
@Debris: Gli schizzi a cui mi riferisco io sono quelli che si possono trovare sulla pagina facebook della Mori. La raccolta che mi citi la prenderò sicuramente, sia per testare la Mori con storie al contemporaneo (scrittura) sia sotto punto di vista grafico Quel che più mi interessa (ora che materiale su cui tastare le sue capacità c'è) è vedere tavole a colori e quella raccolta già dalla copertina e retro si prospetta soddisfacente.
"per adulti, bhè farebbe un pozzo di quattrini Sicuramente farebbe quattrini, già soltanto perché renderebbe più reali e appetibili le donzelle, e forse forse una trama decente l'inventerebbe per giustificare i nudi.
Condivido in pieno la recensione, se in Emma la Mori aveva già dimostrato la sua abilità e la cura nei dettagli, in "Otoyomegatari" (Giorni della sposa) è salita ad un livello eccezionale. La Mori è una delle disegnatrici più abili in assoluto in Giappone e sa essere anche un'ottima narratrice.
Ho il primo volume, davvero bello, poi per un motivo o per un altro non ho ancora preso i successivi. Avendo letto solo il primo mesi fa non posso dire molto, a parte fare i complimenti per la recensione.
Utente13076
- 12 anni fa
40
"l'attenzione è concentrata sulla vita quotidiana dei nomadi e sui prodotti della loro cultura, in primo luogo gli abiti, i tappeti, i ricami, le acconciature."
Mi permetto di dissentire sull' ottima recensione fatta da Micheles. La Mori si pone tante domande (mai fatte in un manga a mia memoria) sui matrimoni combinati, su un' usanza che il Giappone ben conosce e evita di approfondire, sui vari stati d'animo che una bambina possa avere nel legarsi ad una persona per il resto della sua vita. Non c'è una protagonista ne "I giorni della Sposa", ma tante storie comuni di fanciullezza interrotta da vecchie usanze di statuto patriarcale e giochi di potere. IO cosi tanto benevoli e serafici i personaggi non li ho visti.
"questa sarà un'opera di ampio respiro, in molti volumi, che ci accompagnerà per degli anni. Vedremo se ho ragione."
Lo spero ardentemente !!!
_me_ (anonimo)
- 12 anni fa
30
Questo è davvero un manga degno di essere definito un capolavoro, a dispetto di tanti altri...
Gran bella recensione {che ho già spolliciato a suo tempo} e soprattutto gran bel manga. Un po' mi preoccupa il fatto che potrebbe rivelarsi un'opera incredibilmente longeva, ma d'altra parte è uno di quei titoli che ti fanno dire "Caspita, ne vorrei ancora!" ogni volta che ne finisci un volume.
E' da tantissimo tempo che vorrei prenderlo, credo proprio che inizierò a mettere da parte un po' di soldi per poterlo seguire per bene (visto il prezzo).
Non ero convinta ai tempi di leggere il primo volume de "I giorni della sposa", ma mi sono dovuta rimangiare tutte le mie vecchie impressioni, per i motivi esposti nell'ottima recensione Anzi, con il passare dei volumi mi piace sempre di più, soprattutto con il recente cambio di prospettiva. Non si sa quando finirà, ma è uno di quei manga in cui non conta tanto la meta, ma il viaggio... e spesso i capolavori rientrano in questa categoria.
>La Mori si pone tante domande (mai fatte in un manga a mia memoria) sui matrimoni combinati, su un' usanza che il Giappone ben conosce e evita di approfondire, sui vari stati d'animo che una bambina possa avere nel legarsi ad una persona per il resto della sua vita.
In verità non sono molto d'accordo. Secondo me l'espediente narrativo è invece un altro, ovvero che Otoyomegatari/I giorni della sposa è il racconto fatto da Smith una volta tornato in occidente. E proprio quello di Smith a me sembra il punto di vista che inquadra le vicende, quindi la stranezza dei matrimoni combinati, l'ammirazione verso il ricamo, lo stupore verso alcune tradizioni quasi barbare, sono ciò che un occidentale, il signor Smith, poteva provare andando in un mondo così diverso dal nostro. D'altronde non c'è una vera critica a queste usanze, nell'economia della storia è tutto normale, la morale è unica e condivisa da tutti, i matrimoni combinati sono perfettamente normali e le donne non hanno possibilità di scegliere con chi sposarsi. Ma d'altronde quello dipinto non è nemmeno un mondo così crudele, e quindi i padri non sono dispotici tiranni ma persone interessate alla felicità delle proprie figlie, in un bilanciamento che riesce a dipingere le usanze locale dell'epoca senza darci l'idea di un mondo crudele e ingiusto, barbaro e arretrato.
Edit: Sarei il primo a festeggiare per una nuova edizione di Emma (di cui comunque ho recuperato gli ultimi 3 volumi nell'edizione americana), ma visto quanto poco aveva venduto ai tempi dubito fortemente che qualcuno si prenda il rischio, a meno che, ovviamente, I giorni della sposa non siano un successo pazzesco.
@Chibi Goku Considerando che sta arrivando anche altro della Mori in Italia -e ciò mi fa pensare che JPOP almeno consideri proficuo puntare ulteriormente su questa autrice- forse forse si potrebbe considerare non poi tanto remota l'eventualità di vedere rieditato/concluso Emma.
Gran bel manga, se non fosse che la mia fumetteria di (s)fiducia non mi ha tenuto da parte i numeri 2-3 e la J-Pop ci mette mesi per spedire gli arretrati (la cosa, a questo punto, mi irrita tantino: tutti ne parlano bene e io sono fermo al primo numero).
Per Emma: ora che Italia Uno sta mandando in onda anche l'anime non penso sia così improbabile una ristampa da parte di qualche editore (J-Pop, crediamo in te). Bisogna solo vedere come sono "messi" i diritti.
@meitei La Mori si pone tante domande (mai fatte in un manga a mia memoria) sui matrimoni combinati, su un' usanza che il Giappone ben conosce e evita di approfondire, sui vari stati d'animo che una bambina possa avere nel legarsi ad una persona per il resto della sua vita. Non c'è una protagonista ne "I giorni della Sposa", ma tante storie comuni di fanciullezza interrotta da vecchie usanze di statuto patriarcale e giochi di potere.
Sicuramente il quarto volume (non ancora uscito in Italia) e' tutto incentrato sul tema del matrimonio combinato, tema che effettivamente pare il leitmotif di tutta l'opera, almeno per quanto si e' visto finora. E' un tema che non viene praticamente mai trattato in modo positivo, mentre invece secondo me la trattazione della Mori e' piu' realistica e ragionevole. W il matrimonio combinato!
P.S. approfitto dell'occasione per ringraziare Oberon che si e' occupato dell'impaginazione, della scelta delle immagini e ha anche migliorato il testo in vari punti. Cosa non si fa per diffondere il verbo di Kaoru Mori!
Ho Emma a casa ancora da iniziare,avevo preso il box a Lucca 2010. De I Giorni della Sposa ho il secondo e terzo volume,devo recuperare il primo e aspetterò di trovarlo a Lucca tra un paio di mesi. La Mori migliore disegnatrice sulla scena?Può darsi,ma prenderei in considerazione anche Fuyumi Soryo.