Il prezzo di questo volume non è certo basso, però sembra davvero molto interessante! Beh, sarà un salasso, visto che il mese prossimo uscirà, si spera, il secondo volume di Kagemaru den, che non posso assolutamente farmi sfuggire! Vabbè, lo considererò come un regalo natalizio da farmi!:)
Per ora e fino a fine mese, nelle librerie online e offline e nelle fumetterie che aderiscono all'iniziativa (ignoro quali siano, meglio informarsi prima di procedere all'eventuale ordine) si può trovare con il 25% di sconto sul prezzo di copertina, come tutte le novità dell'editore.
Io l'ho preso a Lucca, adesso è sullo scaffale accanto alla gemella canadese.
Bella recensione! Preso a Lucca e letto tutto d'un fiato(o quasi, qualche pausa vista la lunghezza è dovutaxD). Autore fondamentale per il manga e il fumetto in generale che ha contribuito a sviluppare un macrogenere a sua volta fondamentale per il fumetto giapponese. Volume di ottima qualità (confermo le 2-3 sbavature che non inficiano assolutamente sulla qualità generale)...la lettura è scorrevole e molto interessante, il tratto dell'autore molto versatile ed espressivo. La presenza di Tezuka, mangaka imprenscindibile nel contesto nipponico (e non) si farà sentire in quasi tutto il volume, per quanto effettivamente compaia sporadicamente di persona...credo che solo chi ha vissuto quel periodo possa capire al 100% cosa ha voluto dire una tale evoluzione di un media che fino ad allora era ben altro, nonchè l'importanza di una corrente artistica moderna fatta da persone che hanno sovvertito le regole del fumetto per trasmettere qualcosa di più ai lettori. Oltre a Tezuka e Tatsumi, troveremo tanti altri mangaka famosi dell'epoca (es l'autore di Golgo, anch'esso parte del movimento gekiga) ed è curioso vedere certi mostri sacri del fumetto alle prese con la vita di tutti i giorni, con le scadenze, con le difficoltà del durissimo dopoguerra giapponese e in seguito il miracoloso boom economico. Interessante infine anche lo spaccato culturale di quel periodo di storia giapponese, con richiami alla cultura pop dell'epoca. E concludendo è una lettura che lascia sicuramente qualcosa nel lettore, a mio parere un volume da affiancare al suo "collega" Tezuka secondo me (dell'autore di Sanpei), anch'esso ottimo (e consigliato).
È sicuramente un albo di mio interesse, a Lucca non l'ho preso per diversi motivi (quando si viaggia in treno si deve rinunciare a qualche peso ahimè). Vedo se riesco a trovarlo scontato, ma anche in caso contrario lo prenderò più in là. Ottimo articolo.
Le edizioni Bao stanno davvero sorprendendo...( troppo dice il mio potafogli) e devo dire che davvero anche in fatto di edizioni, confesso avevo qualche dubbio, mi fà davvero piacere quanto leggo. Malgrado la mole, veramente il primo problema che mi ero posto, poichè la qualità culturale non si può discutere, questo è un volume che davvero può essere riletto e meditato più volte.
Riguardo alla domanda che si pone @mana, sull'impossibilità o quasi di capire il ruolo e l'influenza di Miyazaki nel mondo dei manga dell'epoca, un piccolo episodio: tale era l'ascendenza di Tetzukai,la sua fama che l'aver preso ad indossare il famoso basco, un pò per nascondere la calvizie, un pò per riprendere le mode europee dell'epoca portòparecchi altri altri mangaka ad imitarlo.
Preso a Lucca, divorato al ritorno: bellissima l'opera originale, bella, anche se con qualche dubbio sull'adattamento dei testi, l'edizione italiana. Quello che so sul gekiga l'ho appreso da Bouissou; tra le pagine di Gekiga hyōryū ho trovato l'incarnazione grafica di quel periodo germinale, carico di fermenti culturali e artistici che avrebbero segnato una tappa fondamentale nella storia del manga.