Bellissima intervista, di cui faccio i complimenti sia a Slanzard per come l'ha condotta, sia, ovviamente, alla professoressa Orsi (ho avuto il privilegio di essere un suo studente durante i suoi ultimi anni di insegnamento alla Sapienza ed è una persona che stimo tantissimo, un modello sul piano umano e professionale).
Mi rattrista che le varie versioni del Genji tradotto in manga è molto difficile (per non dire impossibile) che arriveranno da noi, e quel che è peggio non si trovano neanche in scans, neanche di Asaki Yume Mishi che è un classico per lo shoujo manga tanto quanto il Genji originale è un classico imprescindibile per la cultura giapponese
Bellissima intervista, e profonda stima per la professoressa Orsi. Il Genji è un'opera davvero inesauribile, e lo testimonia la varietà delle trasposizioni e degli adattamenti. Speriamo davvero che qualcosa riesca ad arrivare anche da noi, soprattutto sul versante manga e film live action.
Vedo che la Orsi consiglia al primo posto Kagemaru di Sampei Shirato In teoria a dicembre dovrebbe uscire il secondo volume, qualcuno sa se poi e' uscito?
Tornando on-topic, del Genji conosco solo la versione anime di Osamu Dezaki e Akio Sugino. Il problema con il Genji per me non e' la distanza culturale (io mi sono letto piacevolmente molti classici greci e latini che sono ben piu' lontani temporalmente del Genji), piuttosto le tematiche trattate: non mi interessa affatto sapere quanto balla bene il Principe Splendente e quanti amori ha avuto.
Bellissima intervista. Non ho mai avuto modo di leggere il Genji Monogatari (in compenso ne ho sentito parlare anche troppo e ho letto quasi tutti i titoli consigliati dalla professoressa, tra l'altro per un esame di letteratura classica che ho fatto proprio con lei ), ma conosco la professoressa Orsi per trascorsi universitari e perché ho seguito diverse conferenze sul tema da lei tenute in giro per Roma. Trovo che sia una persona indubbiamente molto preparata e anche molto a modo, sentire le sue conferenze è sempre un grande piacere.
E' un vero peccato che abbia mollato i miei studi orientali, mi ricordo che nei primi anni 2000 la professoressa Boscaro (Ca' Foscari Venezia) tenne una lezione proprio sulla traduzione del Genji, che era ancora quella estrapolata dalla traduzione in inglese, e quindi piena di errori dovuti al doppio passaggio. Già sapevamo che era in corso un lavoro di traduzione diretta dal giapponese antico, e sono molto felice di apprendere che finalmente siamo riusciti ad ottenere questo risultato. Il Genji Monogatari è talmente importante nella letteratura giapponese che se vogliamo forzare un paragone direi che è comparabile alla nostra Divina Commedia.
Io ho avuto la fortuna di seguire le sue due conferenze quando è venuta qui a Venezia, e sono state davvero interessanti. È davvero un punto di riferimento per la nipponistica italiana.
Bellissima intervista. Non penso prenderò il Genji, per ora troppo impegnativo, magari il suo volume sulla storia del fumetto giapponese, ho già Mille anni di manga. Da notare come i manga consigliati siano tutti abbastanza datati, cose interessanti "moderne" non ce ne sono?...
Che bella intervista, sembra proprio una professoressa a modo! Sarà da un annetto che ho iniziato ad interessarmi al Genji Monogatari, ma per ora mi sono basata solo su versioni animate che mi son piaciute molto e che mi hanno fatto interessare ancora di più all'opera originale. A quanto pare non è un testo semplice, però mi piacerebbe provare a leggerlo un giorno...
Vedo che la prof insiste sul Genji versione Waki Yamato, facciamo leggere l'intervista a qualche editore!
Sì, anche io, quando vidi la nuova traduzione del Genji mi fiondai a prendere in mano la copia, decisa a comprarlo: avevo letto quella vecchia e mi sarebbe davvero piaciuto acquistare quella nuova. Decisione subito sparita quando ho visto che costa 90 euro (ci credete se vi dico che mi sono tolta gli occhiali, li ho puliti e li ho rinforcati perché ero convinta di aver letto male io? Beh, credeteci!). Per carità, io capisco che ci sia stato un lavoraccio dietro; io capisco anche che ci siano delle immagini, all'interno, che ne alzano il costo e tutto quello che volete. Ma io 90 euro non li ho.
Sono della stessa opinione di Naco, mi ha preceduta... Già ero perplessa per il prezzo dell'edizione Einaudi, figuriamoci per il prezzo di questa nuova edizione... Immagino che anche la traduzione presentata da Einaudi abbia richiesto una grande mole di lavoro, se non superiore a questa, dato che mi risulta che fosse la prima traduzione italiana di un testo così lungo e complesso... Perciò cos'ha questa nuova traduzione di tanto straordinario da meritare una spesa di tanto superiore alla precedente??? Io adoro leggere (romanzi di vario genere, in particolare quelli ad ambientazione orientale), ma sinceramente 90 euro per un solo romanzo mi sembrano davvero eccessivi, soprattutto in tempi di crisi come questo!!!
Io possiedo la vecchia edizione del Genji monogatari della Einaudi che mi sono regalata questa estate. Il prezzo era abbastanza altino (restando comunque nella media di un romanzo qualsiasi), ma ne è valsa davvero la pena. La lettura è stata un pò ostica visto che non sapevo nulla sulla cultura giapponese dell'epoca e dell'aristocrazia descritta nell'opera. Sono felice che ne facciano una nuova edizione. E' un opera che consiglio a tutti coloro che sono appassionati della cultura e letteratura Giapponese. Io ho amato quest'opera dall'inizio alla fine.
Come anche altri hanno detto mi sembra un pò difficile trasporre tutta l'opera in un manga, anche se l'idea non mi dispiace affatto^^
Complimenti per l'intervista, che è davvero interessante.
Per prima cosa ringrazio la prof.ssa Orsi per la disponibilità e la celerità (è la prima volta che non dobbiamo aspettare settimane) a rispondere alle nostre domande. Giro inoltre i suoi ringraziamenti a tutti coloro che hanno commentato la notizia (ha sottolineato di ringraziare PROPRIO tutti).
Premesso ciò, in questo momento il Genji mi sta attirando tantissimo, ma in proporzione ne sono anche un po' terrorizzato. Se penso che provo una sorta di timore reverenziale quando devo approcciarmi ad un manga classico come quelli del Gruppo del '24, per il Genji temo di non essere ancora pronto. Mi ispirano però tantissimo i testi consigliati nell'intervista come primo approccio (più altri che ho visto su Amazon tra le opere correlate). Spero di poterne recuperare qualcuno già l'anno prossimo.
Gran bella intervista! Ho la vecchia edizione Einaudi del Genji monogatari, e i capitoli conclusivi pubblicati da Bompiani nel libro "La signora della barca/il ponte dei sogni" e già da tempo ero interessato a questa nuova traduzione fedele all'originale, so che c'è stato un lavoraccio dietro questo libro ma purtroppo il prezzo per me è proibitivo, magari in futuro riuscirò a comprarlo.
Tra l'altro sto ancora aspettando la ristampa di "Diario e memorie poetiche" di Murasaki Shikibu, l'autrice del Genji monoagatari, da parte di SE edizioni, è da un paio di anni che risulta sempre di prossima pubblicazione ma non è ancora uscito
Ottima intervista, molto approfondita e formativa. Ho sempre voluto iniziare a leggere il Genji, ma non trovavo mai i soldi per il libro - edito da Einaudi mi pare... inutile dire che leggendo l'articolo mi è venuta voglia di correre a comprarlo! Amo i classici di tutti i generi, e la pesantezza del volume non mi spaventa Il problema sono, appunto, i soldi... ne approfitterò per farmi un super regalo di Natale, tagliando la spesa già prevista per la raccolta di Kon...
...
No, quello non lo posso tagliare! *sbatte la testa contro il muro*
Ora che mi sono informato conoscevo questo libro, solo che non sapevo il titolo. Ma... 19 pollici rossi? Allora se incontrate qualcuno che non sa cosa significhi "manga" cosa fate, gli sparate? .__. Complimenti eh...
Intervista e argomento estremamente interessanti. Personalmente, non ho mai trovato il coraggio di leggere il Genji perché, come Micheles, non mi attira il contenuto e, soprattutto, mi spaventa il numero spropositato di pagine. Questa nuova versione però mi intriga parecchio... vedremo.
Una domanda, pura curiosità: la professoressa parla della raccolta «Poesie di cento poeti». Si tratta per caso della raccolta di poesie che serve conoscere per il gioco di carte 'uta karuta'?
Ho letto tutti i libri citati dalla Orsi tranne Diario di Izumi Shikibu. Sono storie abbastanza semplici, si capisce che sono molto antiche (la mentalità dei personaggi e i loro comportamenti sono molto, molto, molto, molto lontani dai nostri), ma sono molto d'atmosfera, a loro modo.
Ho letto adesso che l'edizione precedente aveva degli errori di traduzione... meno male che non l'ho comprata allora, solo che resto dell'opinione che il prezzo di questa versione riveduta e corretta sia davvero eccessivo! Quest' opera mi ha sempre attratta, ho sempre desiderato leggere il manga di Waki Yamato, ma effettivamente, prezzo a parte, il romanzo intimorisce per via della mole e per il linguaggio, a dire di alcuni pesantuccio (a meno che non dipenda dalla traduzione)! Non mi scoraggia invece l'ambientazione, che al contrario mi ispira tantissimo! L'ideale sarebbe riceverlo in regalo, ma lo considero impossibile...
Aww, notizie/interviste come questa mi fanno letteralmente sciogliere il cuore. Le mie preferite, ci sguazzo che è una meraviglia *_* Davvero una splendida intervista. Sul Genji sono, da un po' di tempo, molto curiosa, ma "lo spavento" è anche mio, dal momento che non mi sento pronta per affrontare un testo del genere. Tuttavia mi soffermerei davvero molto volentieri sull'Asaki Yume Mishi della Yamato... onegaishimasu, editoria italiana *_* Ma forse, prima ancora di questo, mi guarderò il film del 2011 ♥
Dico due parole sull'edizione del Genji. E' chiaro che e' un testo universitario impegnativo, che non e' certo pensato per il giovane lettore di manga sprovvisto di pecunia, piuttosto per le biblioteche. Non e' un libro di massa per il grande pubblico, il prezzo non puo' essere basso per definizione. Io ho visto il libro e l'ho sfogliato perche' un mio amico e' riuscito a comprarlo d'occasione a 45 euro, pur essendo nuovissimo. Costa tanto ma confermo che l'edizione e' davvero di lusso e davvero molto buona, i 90 euro ci stanno per un prodotto di quel tipo. Io non lo compro non per questione di soldi ma perche' lo vedo troppo impegnativo per un lettore medio quale posso essere io. Chi non ha i soldi lo faccia comprare alla propria biblioteca di fiducia!
Se amate la cultura e la storia giapponese vi appassionerete alle avventure del principe splendente Genji, il libro non mi è sembrato così impegnativo, più che altro richiede molto tempo per leggerlo fino alla fine dato il gran numero di pagine ma è una lettura piacevole. è molto bello anche come si avverte lo scorrere del tempo grazie al mutare delle stagioni e alla descrizione della natura, dei fiori e delle festività dei vari periodi dell'anno
Mi rattrista che le varie versioni del Genji tradotto in manga è molto difficile (per non dire impossibile) che arriveranno da noi, e quel che è peggio non si trovano neanche in scans, neanche di Asaki Yume Mishi che è un classico per lo shoujo manga tanto quanto il Genji originale è un classico imprescindibile per la cultura giapponese