Ho avuto il piacere di giocarci ed è stata un'esperienza al di là del videoludico. E' pazzesco pensare che attraverso pixel squadrettati quest'opera riesca ad avvicinarsi così tanto ad un concetto assoluto come l'Amore. Per questo è molto vicino alla poesia: non è importante lo strumento, ma cosa racconti.
Bella recensione, non conoscevo il gioco, ma mi ha fatto venir voglia di provarlo.
ShinichiMechazawa
- 11 anni fa
50
"titoli con grafica old-school, anche conosciuti come indie."
Questa definizione e' sbagliata.
Indie non significa necessariamente rifarsi ai videogiochi di un tempo,ma vuol dire che si tratta di un gioco pubblicato indipendentemente da un publisher importante tipo EA,Ubisoft o chi per essi.Per intenderci,Super Meat Boy e Cave Story sono "indie" cosi' quanto lo sono Amnesia - The Dark Descent e Hard Reset.
Non resta che chiedersi se un ottimo libro vale quel prezzo.
beh, 7,99 euro sono il prezzo di un buon libro (cartaceo). convince meno il rapporto prezzo/longevità, attestata sulle 4-5 ore.
Innanzitutto i miei vivi complimenti a Cloud9999 che ha redatto una recensione intelligente e piacevole da leggere. Non conosco il gioco, ma da quel che leggo mi viene da chiedere: ne vale la pena? Intendo produrre videogiochi così ancorati all'aspetto narrativo/visuale/musicale, dal gameplay scarno. Come questo, come, su scala più grande, i "giochi" firmati Quantic Dream. Davvero non potrebbero riuscire bene con altri mezzi, senza stare ad importunare i polpastrelli del giocatore?
Io, quando gioco a un videogame, voglio piangere per un traguardo ostico che son riuscita a superare, arrabbiarmi contro un boss che maciulla il mio avatar, sorridere ai glitch e alle scemate di gioco e sorprendermi di fronte agli "obiettivi segreti". Quando voglio provare forti emozioni di altro genere mi rivolgo al cinema più vicino, non alla mia consolle.
Se solo UP si fosse fermato agli 8 minuti linkati...che peccato.
Un gioco superbo, emozionante, magnifico. Mi scendono le lacrime solo a ripensarci. Ecco cosa significa suscitare emozioni!
nicandro90 (anonimo)
- 11 anni fa
00
si, ho visto il gameplay di pewdiepie sul tubo...diobbono, mi ha commosso da pazzi!!!!! bellissimo gioco, bellissima storia.. devo dire che anch'io all'inizio odiavo river per la sua priorità a una torre e a dei conigli di carta...ma dopo,quando ho capito perchè il tutto questo, mi son rammaricato da pazzi...
Ho avuto il (dis)piacere di giocarci ed è stata un'esperienza al di là del videoludico. [cit]
Quindi l'alternativa a "l'alta definizione, le espressioni facciali iper-realistiche e il gameplay super frenetico?" è un gioco "pieno di cliché, dialoghi con espressioni RIDiCOLE tipiche da slang americano che fanno a pugni con l'atmosfera del gioco e lo scopo dell' avventura che gira intorno ad un personaggio impossibile da apprezzare nella sua insipienza (Johnny)??
Non ho trovato la poesia che ha trovato Cloud9999 ( con nick tanto evocativo mi stupisce che apprezzi questa accozzaglia di Quest) Che sia riuscito a ritagliarsi un posto sul mercato è lodevole, ma tuttora progetti amateur dal Giappone lo surclassano abbondantemente. E se pensiamo alle storie degne di Jrpg che abbiamo vissuto e l'attuale crisi creativa che coinvolge i medesimi Brand, non possiamo che rammaricarci e prendere atto di cosa il mercato videoludico voglia.
Che Ni No Kuni faccia da trend ad un JRPG REVIVAL!!! Hajime!
edit @ Kary89 Tutto giusto quello che dici, ma un Jrpg sa anche emozionare proprio perché nel corso dell'avventura impari a conoscere i personaggi e si crea una certa simbiosi. Ma a differenza di "To the moon" che punta esclusivamente su un crescendo di drammaticità (io non ho trovato altro che questo leitmotif), nei jrpg sono persone che fanno parte di un mondo fantastico creato con le sue contraddizioni e meraviglie. Vuoi mettere a parità di tema (sogno irrealizzato) la storia di Cid Highwind e Shera? Un pilota fallito per un progetto mai portato a termine? Certo, non ci sono solo momenti tristi e infatti nel corso dell'avventura capiamo molti aspetti di questo personaggio Insomma, non sono monodimensionali come in questo gdr(?) !!
Cavolo, complimenti per la scelta del soggetto della recensioneXD Non avevo mai sentito parlare di questo gioco, mentre invece certe softwere house indipendenti vanno "spinte" e fatte conoscere ai più se riescono a sfornare certi gioiellini come questoXD
Mi piacerebbe molto provarlo, perchè m'ispira molto e soprattutto son convinto che in certe storie la grafica da 16 bit sia praticamente perfettaXD
L'unico problema è il tempo...ho già in mano alcuni Final fantasy vecchi da recuperare e, lo avrò detto centinaia di volte, almeno per un po' sarò occupato con Ni no Kuni durante il mio tempo libero che dedico al mondo dei videogiochiXD
@Kary: convince meno il rapporto prezzo/longevità, attestata sulle 4-5 ore Ma come convince meno? Quando giochi che durano il doppio costano 70 euro!!! Il rapporto longevità prezzo secondo me è eccellente, insomma 8 euro non è nulla... (anche perchè a me dura quelle solite 2 orette in più XD)
Complimenti a Cloud per la bella e sentita recensione e anche ringraziamenti per aver segnalato questo titolo che, a pelle, sembra davvero interessante
Caro RPG maker, il titolo sembra carino, purtroppo so benissimo che non lo scaricherò in quanto il solo fatto che sia stato realizzato con RPG maker per me è come preconcetto che debba essere gratuito. E' un preconcetto totalmente sbagliato ma deriva solo dal fatto che vicino a quel programma ci ho passato 2 annetti e non riesco a concepire il prezzo. Per il resto il gioco è ben realizzato, la trama non posso giudicarla ma da quel che viene raccontato lo stile grafico si sposa perfettamente con la narrazione.
Ma come convince meno? Quando giochi che durano il doppio costano 70 euro!!
beh, a 70 euro trovi sia jrpg da altrettante ore che action da cinque-sei massimo, nel secondo caso scemo chi li compra a quella cifra (esistono amazon, e la copia digitale, e le offerte delle grosse catene commerciali...)
ma un Jrpg sa anche emozionare proprio perché nel corso dell'avventura impari a conoscere i personaggi e si crea una certa simbiosi
sostituisci l'"anche" con "solo" e ottieni "heavy rain"(se vuoi restare sul genere, final fantasy X). Dietro un avverbio si nasconde il mondo...
il resto non mi metto neanche a discuterlo, sono opinioni soggettive. Anche in "to the moon" ci sarà un mondo, per quanto piccolo possa essere, da esplorare.
L'ho giocato giusto un paio di mesi fa, un solo commento: BELLISSIMO.
Utente13076
- 11 anni fa
00
@Kary89 Il bello dei jrpg è che ti offrono sia un' avventura appagante per giocabilità che un plot carico di significati e momenti meorabili. Ma non sempre ci sono entrambe i requisiti nello stesso gioco. Se mi hai citato "Heavy Rain" un motivo ci sarà. Personalmente giochi che puntano ad un' unica reazione del videogiocatore non mi hanno mai esaltato. I jrpg sono piu' "liberi" da vincoli e ogni videogiocatore riesce a coglierne un suo significato. In "To the moon" c'è poco oltre al destino di Johnny e la sua storia strappalacrime.
@meitei Quindi l'alternativa a "l'alta definizione, le espressioni facciali iper-realistiche e il gameplay super frenetico?" è un gioco "pieno di cliché, dialoghi con espressioni RIDiCOLE tipiche da slang americano che fanno a pugni con l'atmosfera del gioco e lo scopo dell' avventura che gira intorno ad un personaggio impossibile da apprezzare nella sua insipienza (Johnny)??
E' proprio questo il punto focale: se un gioco rinuncia a prescindere (vuoi per scelte di programmazione, vuoi per scelte di mero tipo economico) all'aspetto visivo, fa un grosso sacrificio e potenzialmente rischia tutto. Questo perché, per creare un prodotto valido, deve sopperire a questa mancanza nelle altre caratteristiche. Per questo per me è riuscito: la storia e la musica che l'accompagna sono semplicemente perfetti. Ovviamente non è la perfezione: è vero che alcuni dialoghi sembrano un po' messi li e la comicità non è sempre brillante, però da un altro punto di vista le battute aiutano a stemperare un po' il clima e a rendere la vicenda un minimo più fruibile. Non so quanti avrebbero apprezzato una storia freddamente incentrata sugli ultimi momenti di Johnny, sarebbe stata un'agonia. Sull'interattività: è vero praticamente si è spettatori, ma esagerando: quando si legge una poesia non si è spettatori? Quando si guarda un capolavoro (della cinematografia? dell'arte?) non si è spettatori? Per questo insisto che opere (imperfette) come queste ci aiutano ad avvicinarci a concetti alti: perché possiamo vivere (a livello emozionale) momenti da cui si possono trarre elementi importanti, senza (fortunatamente) viverli.
Quando un gioco 16bit nel 2012 riesce ancora a fatti emozionare fino al pianto,,,beh...capisci che c'è ancora speranza nel mercato videoludico ....veramente stupendo...non propriamente un videogioco ma una storia degna dei migliori romanzi
DaraDara (anonimo)
- 11 anni fa
00
@Meitei come avrai avuto modo di leggere sulla recensione, questo non è un rpg (tanto meno un jrpg) ma più una visual novel. Del genere rpg prende solo alcuni elementi caratteristici. La trama è lineare, ma non mi pare che sia necessariamente un problema: essa è incentrata sui personaggi e la loro storia e non si perde in chiacchiere inutili come moltissimi jrpg , aime, fanno. I tempi sono ben calibrati, alternando fasi di esplorazione/indagine a fasi humor e drammatiche. Il "phatos" quindi viene conservato attraverso una narrazione diretta (ovviamente qui da intendersi come la sinergia che vi è tra dialoghi, colonna sonora e grafica). Oserei definire questo titolo un "cortometraggio" videoludico, una storia di breve durata, ma che compie in maniera efficientissima il suo dovere, ovvero quello di emozionare.
semplicemente fantastico, consiglitissimo a chiunque apprezzi storie brevi e intense, cmq non è un Rpg per quanto la grafica ricordi molto quella di FF5 e 6 per cui queste discussioni sono un po' inutili... come già detto da qualcuno è più simile ad un libro e bisogna provarlo con quest'idea