Sapevo che la vita dei registi come del resto di moltissimi mangaka è molto difficile. Passano nottate intere a lavoro. Non conosco questo regista, ma in compenso l'articolo mi è piaciuto molto , lo trovo estremamente interessante. Alcuni lavori richiedono estremi sacrifici purtroppo, anche quando si fanno con una grande passione.
@dawnraptor: non credo. Per quanto dirigere una serie animata comporti laboriosità, tempo ed energie, la morte per eccesso di lavoro, si sa, è un fenomeno tipicamente giapponese.
In Occidente difficilmente la gente dorme in una sala riunioni per potersi svegliare il giorno dopo già in ufficio.
Immaginavo che la vita di un regista di anime non fosse tutta rosa e fiori, ma non mi sono mai soffermata a pensarla così nel dettaglio. Massima stima a tutti coloro che, pur logorati dal loro lavoro, riescono comunque a non perdere di vista ciò che li ha portati fin lì, in questo caso la passione.
Allora, nulla di nuovo, si sapeva già tanto. La vita dei registi e dei mangaka a volte è davvero difficile, un lavoro intensissimo e senza tregua, ma c'è da dire che il loro lavoro nella maggior parte delle volte viene ricompensato con molti cash e c'è anche da dire che per la maggior parte è una passione... Complimenti a Ironic per l'intervista!
io non provo stima, capisco il lavoro è importante e si deve dare il massimo impegno, però bisogna rientrare a cenare a casa e passare un pò di tempo con la famiglia, ma dai questa non è vita
62km/h di media?? Deve cambiare mestiere e passare al ciclismo professonistico. Forse era la velocità massima o il suo gps del telefono era un po' in bambola. Veramente una vitaccia.
Sapevo che i giapponesi erano dei gran lavoratori, ma che adirittura dormano in ufficio e sono così occupati da non riuscir a vedere la famiglia per un sacco di tempo...........beh incredibile. Trovatemi un italiano che faccia una vita simile senza scioperare.