Si, però gli hanno dato un premio per l'edizione, non per la qualità del manga in sè. Voglio dire, un premio simile poteva vincerlo pure i Pokemon.....
@Sam Hitogami questo è solo l'ultimo che va aggiunto al Premio Kodansha per i manga nel 2001, il Premio Shogakukan per i manga nel 2003 ed il Premio Seiun nel 2008. Nel 2011 la sua traduzione in inglese ha ottenuto un Eisner Award come miglior fumetto asiatico pubblicato negli Stati Uniti.
Praticamente ha vinto tutti i maggiori premi nazionali e internazionali che un fumetto giapponese può ottenere... senza nulla togliere ai Pokemon ...
Sto aspettando un'edizione deluxe, della serie "se non c'è pane, che mangino brioches! "
Sam Hitogami
- 11 anni fa
31
@Ironic 74 Si però si tratta di premi dati inOriente, qui si parla di un manga che vince l'Eisner Award, il premio occidentale per eccellenza , non per la trama o i disegni ecc.... ma per la qualità dell' edizione, che non c'entra nulla con il livello dell' opera in se ( su cui ci sarebbe molto da dire). Per altro nel 2011 ha vinto lo stesso identico premio di oggi , non credere a Wikipedia
http://pianetafumetto.blogosfere.it/2011/07/eisner-award-2011-tutti-i-vincitori.html e ripeto, riguarda l'edizione in se. Come se io dicessi " ero il protagonista in un film che ha vinto L' Oscar... per gli effetti speciali".
A me il manga di Urasawa non fa impazzire, perché dall' arrivo di Kana in poi la trama scade di molto, però gli americani gli hanno dato un premio che non significa nulla di nulla. Non sia mai che lascino vincere un orientale. Fossi Urasawa mi sarei sentito preso in giro.
Pure sui capolavori avete da ridire non se ne può più! Viva 20th Century Boys, magari ci fossero più manga come questi e meno porcate per otaku! Premio meritatissimo!
Vagabond90 ma secondo voi, non sarebbe una figata pazzesca l'addattamento anime?
Si sarebbe una figata assurda, ti consiglio comunque di vedere i live action davvero ben fatti!
Beh un manga che non si discute. Per me un capolavoro. Seinen per eccellenza. Riguardo al finale io non vedo tutto questo clamore che leggo in giro io l'ho letto, l'ho capito e mi è piaciuto (ricordo sempre che va pure letto 21st century boys sennò il finale è monco). Non mi lascia grandi punti interrogativi. Cioè rispetto alla gran parte dei manga è fiore di finale.
Meritatissimo! Sono d'accorto con te, GIGIO. Davvero non capisco chi critica il finale. E' capabilissimo.
Sam Hitogami
- 11 anni fa
02
A me quello che disturbato di 20Th CB è stata l'introduzione del sistema di realtà virtuale. Voglio dire, mi fai un manga che deve mostrare una generazione che si immaginava un futuro fatto di fantascienza, robot e atti eroici come i manga e si trova in una realtà mediocre e insoddisfacente, per nulla fantascientifica. Tanto che poi il robot dell' Amico non è un vero robot ma una specie di grosso carro da parata ( perché i robot , come dice Shikishima, sono impossibili da costruire nella realtà!) e dopo, mi crei un sistema VR che manco in Matrix, con un riproduzione perfetta del paesino di Kenji e co. nei minimi dettagli . Qui l'opera si è contraddetta e mi ha lasciato perplesso. Ma sia chiaro, meglio un 20 TH CB al giorno che tanta spazzatura che si vede in giro.
Io non ci vedo tutte queste contraddizioni su 20th Century Boys. Per la questione del robot a conti fatti serviva semplicemente un accrocco che devastasse la città, dall'ottica dell'Amico. Lui non faceva parte del gruppo di Kenji e sai quanto gliene importava se fosse stato veramente un robot o no erano dettagli a lui inutili, voleva semplicemente riprodurre i sogni di Kenji per sfregio, il più possibile vicini alla sua visione, ma non per questo per forza identici. Riguardo la realtà virtuale potrebbe essere anche un paradosso, riuscire a realizzare quello e non un robot ma per me si tratta di piccolezze che a conti fatti non intaccano la bellezza della storia, nè la sua credibilità(magari non era effettivamente possibile costruire un vero robot gigante per chissà quali motivi mentre invece una realtà virtuale si. Del resto le risorse dell'Amico erano illimitate, come ben si vede, e se non è stato costruito un robot vero e proprio, un motivo di fondo ci sarà).
DJ Baphomet
- 11 anni fa
00
Non avevo mai fatto caso che lo stile narrativo di Urasawa e quello di Will Eisner si somigliassero così tanto... Beh, ha imparato bene
ti consiglio comunque di vedere i live action davvero ben fatti!
Beh fino a un certo punto... il secondo film ha snaturato e rovinato le parti migliori del manga, e in generale è poco incalzante e a tratti addirittura noioso, al contrario dell'originale. Oltretutto non si è già letto il manga c'è seriamente il rischio di non capire una mazza.
Comunque è una lettura di quelle da fare almeno una volta se si è appassionati.
Sam Hitogami
- 11 anni fa
00
@Devil Ma L' Amico voleva un robot vero, tanto che i suoi accoliti rapivano Shikishima per fargliene costruire uno ( e lui stava lì a spiegargli che quei cosi degli anime sono macchine impossibili) ... ma perché alla fine costruiscono quell' accrocchio lì ? Perché Urasawa voleva mostrare la differenza tra la fantascienza del XXI secolo che Kenji e co,. immaginavano da bambini leggendo i manga e guardando film e quella della realtà odierna . Questo era uno dei messaggi cardine del manga, la testimonianza di una generazione che dopo l' EXPO di Osaka si immaginava un futuro pieno di robot, viaggi sulla Luna, benessere , prodigi tecnologici ecc.... mentre invece la realtà è ben più squallida e meno fantastica. Solo che poi, con sto sistema VR stile Matrix ,il discorso realismo o perlomeno racconto verosimile è andato tutto a fan tasca.
Ciò che dici è vero, uno dei messaggi cardine del manga è proprio il divario tra ciò che si sognava da bambini, ciò che si aspettava nel domani contro ciò che effettivamente c'è e che esiste(ovvero una bella sola ). Ma nonostante tutto non ci vedo nulla di incongruente se l'Amico non è stato in grado di costruire un vero e proprio robot e poi invece se n'è uscito con la realtà virtuale. Come dicevo sopra, magari per le teorie scientifiche è effettivamente impossibile, per ora, costruire un vero e proprio robot gigante mentre magari per la realtà virtuale no, noi non possiamo saperlo. E poi comunque, ripeto, l'Amico aveva fondi illimitati, ci stà tutto che sia riuscito a creare una simile invenzione.
Secondo me le pecche di 20th Century Boys risiedono in altre zone molto più importanti, e mi riferisco al finale.