Però c'è da dire che in Giappone sono moooooooooolto patriottici, molto più di noi (anzi, qui in Italia è sport nazionale tirare letame contro il nostro stesso paese……) quindi è normale che difficilmente accettino anche la minima critica……detto questo questo comunque Miyazaki ha ragione su tutta la linea, che io sappia il Giappone non ha mai presentato scuse (ne ufficiali ne ufficiose) per i propri crimini di guerra……il risarcimento forse è un attimo eccessivo, ma almeno delle scuse diplomatiche ci starebbero……ed è altrettanto giusto il discorso che fa sulle forze di autodifesa, che non hanno senso di esistere se il Giappone non può disporre di un proprio esercito autonomo……ecco su questo sono più simili a noi, anche qui ci si ostina a spendere milioni su milioni per gli F35 quando, "in teoria", non servirebbero a nulla, dato che l'esercito italiano viene adoperato solo per "missioni di pace"……
Grande Miyazaki, ci vuole coraggio a rompere il muro di retorica patriottarda che c'è in Giappone. Specialmente ammettere le nefandezze che i giapponesi hanno compito in Cina negli anni dell'occupazione.
Cioè lui cerca di mettere pace tra due nazioni, è contro la guerra, e i giapponesi che fanno? Gli dicono male! Non li capisco proprio. Ci sono troppe poche persone che hanno le mentalità pacifica e sognatrice di Miyazaki! (io avrei fatto la stessa cosa)
Bah personalmente non capisco Miyazaki secodo la sua teoria quindi pur di evitare qualsiasi tipo di conflitto si dovrebbe arrivar a cedere su tutto ? oggi cedi tre isolotti, poi cedi un paio di traffici commerciali, poi altri 3 isolotti poi pian piano a forza di cedere scompari ?
l'esistenza di un Esercito di Difesa è obbligatoria a meno che non si viva in un mondo utopico, di certo si possono razionalizzare le spese (ed evitare quelle inutili tipo gli F35), ma non è possibile non avere un esercito... la svizzera stessa che èun esempio di neutralità ha uno degli eserciti meglio addestrati ed equipaggiati
La questione di chiedere scusa, a parte che farlo mi pare fridicolo dopo 70 anni da parte di persone che magari manco erano nate nel periodo, poi non mi pare che manco gli stati uniti si siano scusati per lo sgancio delle due bombe a guerra praticamente vinta (il giappone non aveva più forze marittime quindi era pressochè innocuo) o per qualsiasi altra porcata fatta negli anni, così come non lo ha fatto nessun'altro paese, la guerra è guerra tutti sanno che vengono compiute atrocità, e trovo ipocrito prima compierle poi dirmi dispiaciuto solo perchè mi han sconfitto... se fossi stato dispiaciuto molto semplicemente non le avrei commesse.
Dalla frase espressa da Miyazaki mi sembra che ci sia solo da prendere esempio. Sapevo che i giapponesi sono estremamente patriottici (che va anche bene, in una qualche misura, e farebbe bene anche a noi esserlo maggiormente a volte), ma reagire così ad una frase che in realtà è semplicemente banale (cioè evitare la guerra e andare d'accordo con gli stati vicini) non mi sembra fa persone che amano il proprio paese ma semplicemente da guerrafondai.
@Debiru: peccato che, come appunto sostiene Miyazaki, l'Esercito della Difesa stia assumendo sempre di più uno status di esercito "autonomo", cosa che appunto va contro la Carta Costituzionale giapponese……personalmente non dico che ci debbano rinunciarci totalmente, ma almeno ridimensionarlo mi sembra il minimo…… Con il discorso delle scuse ha senso eccome farle, anche se sono passati 70 anni, perché i paesi hanno comunque delle relazioni diplomatiche, e le ferite di guerra ci mettono decenni (se non secoli) a scomparire……prova ne è appunto che ancora oggi ci sono isole contese tra Cina e Giappone, contesa che si trascina da decenni……poi va be, è vero che gli americani hanno un miliardo di motivi in più per scusarsi dei crimini di guerra, ma non vedo cosa c'entri in questo caso……non è perché c'è qualcuno che deve "più scuse" di altri deve scusarsi prima di tutti (e te lo dice uno che è anti-americano al 1000% ), scusarsi è anche una forma di civiltà, si riconosco i propri errori e si chiede perdono……e da questo punto di vista considero i giapponesi moooooooo(o infinita)lto più civili degli americani!
Non mi aspettavo uscite così pacifiste e antipatriottiche da uno "pacifico" come Hayao. Quello che dice è giusto, ovviamente, ma in un contesto simile è tanto inutile quanto azzardato. Il nazionalismo giapponese è proverbiale.
...Non... non riesco a vedere dov'è il problema secondo i giapponesi. In senso, capisco il patriottismo, ma le affermazioni di Miyazaki mi sembrano OGGETTIVAMENTE buone e giuste. Sono inattaccabili da ogni lato!
Guardando alla storia delle isole a me sembra che il Giappone abbia il diritto di tenersele. È comunque vero che quando due nazioni si mettono a fare braccio di ferro tutti ci rimettono e nessuno ci guadagna.
Premettendo che il Giappone dopo la II guerra mondiale ha perseguito una politica prettamente pacifista, tutt'oggi mantiene nel suo interno contraddizioni che affondano radici nella sua storia antica, a partire dal fatto che gli stessi hibakusha (vittime della bomba) non sono ancora "accettati" come dovrebbero. Purtroppo non si può chiedere ad un paese "nazionalista" di non perseguire una politica volta al suo vantaggio, e non si può chiedere ad un paese che vuole prevalere sul suo potente vicino da tempi immemori di "offrirgli" una vittoria, seppur minima. Il Giappone non cederà mai alla Cina, perché il suo obiettivo primario è quello di vederla cedere al suo potere. Sembra la battaglia di "Arata Kangatari" a chi cede per primo~ Comunque condivido il pensiero di Miyazaki, ma è troppo semplice sbrigarla così... Se andassimo ad analizzare la storia delle Senkaku, non penso che sia facile stabilire a chi appartengono. Le Ryukyu (come Taiwan) sono contese da secoli, si parla dell'epoca Ming in Cina e degli Ashikaga in Giappone, al 1300 praticamente. In ogni caso, w le voci pacifiste sempre e comunque~ Il Giappone è fin troppo esplosivo come società per non essere seppur in minima parte "fermato" da voci contrarie... Perciò ben vengano quelli come Miyazaki!
P.S. spero non si noti troppo che ho fatto un esame di Storia dell'Asia Orientale da poco, lol
Purtroppo con la progressiva scomparsa della generazione di Miyazaki che ha conosciuto gli orrori della guerra sarà sempre peggio e queste polemiche su normali dichiarazioni pacifiste non mi stupiscono per nulla; un nuovo Giappone così nazionalista, specie con uno come Abe al governo, rischia di cadere in un vortice di odio e malcontento represso da anni di imposizioni (come le basi americane a Okinawa, mai sopportate dai suoi abitanti).
Nessun paese è esente dagli orrori e dalle nefandezze della guerra. Anche l'Italia in qualsiasi guerra ha partecipato ha fatto solo disastri. E chiunque critica è tacciato come anti patriottico e anti democratico.
Purtroppo di persone come Miyazaki ce n'è poche, inoltre dire la verità ad un governo che sia il proprio o meno non è visto di buon occhio da nessuna parte . Miyazaki-sensei ha tutta la mia stima, anche se dubito fortemente che il Giappone decida di chinare il capo verso la Cina e risarcire i danni e le umiliazioni inflitte .
"Smantellare" la milizia? Ipotizzabile solo se lo facesse tutto il mondo contemporaneamente..e anche così potrebbe non bastare. "Smettere di litigare per dei territori"? Ce li vedo proprio i politici giapponesi a tavolino "Prego prendeteli voi" e i cinesi "ma va là prima voi" XD Per non parlare dei risarcimenti per la seconda guerra mondiale.. tutti a dire "si è giusto" ma poi quando lo stato ha un grosso ammanco e aumenta di conseguenza le tasse..ecco tutti a dire "governo ladro"
Non sono pro guerre ma essere "bravi, buoni e giusti" non è così facile come viene dipinto nelle opere di fantasia, per quanto ci piacerebbe che lo fosse.
La disputa delle Isole Sekaku va avanti da secoli e di certo l'appello di Miyazaki non può risolvere l'impasse, anche se sarebbe auspicabile un dibattito costruttivo tra Cina, Taiwan e Giappone al riguardo. Se però i primi a fare ostruzione sono proprio i giapponesi, beh, la faccenda si complica ulteriormente, anche se non credo pecchino di nazionalismo più di quanto non faccia la stessa Cina o, ad esempio, la vicina Corea.
Altrettanto interessanti sono le questioni che solleva per mezzo del suo pamphlet, che mi piacerebbe poter leggere: davvero un atto coraggioso, il suo, che però mi pare sia stato recepito dai suoi connazionali con uno spirito diametralmente opposto a quello sperato.
Codroipo (anonimo)
- 11 anni fa
10
Il Giappone è un piccolo paese che deve difendersi dal regime comunista cinese e La cina ha un esercito di decine di milioni di uomini e ha pure la bomba atomica, per difendersi non bastano le belle parole, bisogna essere preparati. Miyazaki continui a fare i suoi film e non parli di cose che non conosce, se lui può fare i suoi film è perchè c'è stato l'ESERCITO americano che ha consetito al giappone di essere libero. Miyazaki deve chiedersi se sotto la Cina comunista avrebbe potuto farei suoi film. Lo stesso vale per l'italia. Per difendersi dalla guerra ci vogliono le armi e si devono tenere a bada le dittature e i paesi aggressivi come la Cina, può non piacere ma è così.
Secondo me a scatenare l'ira dei lettori sul web non è stato il problema delle isole contense quanto la frase "sarebbe auspicabile iniziare ad andare d'accordo con la Cina". Come è ben noto il Giappone e molto nazionalista e qualsiasi azione svolta dal governo è accettata, perchè per il bene comune. Persone come Miazaki che hanno una visione più globale sanno che alcuni comportamenti sono da condannare e chiedere scusa per crimini commessi, anche in tempo di guerra, non è mai troppo tardi, sarebbe un primo passo per impegnarsi a non rifare più certi errori.
Quanto dice il maestro Miyazaki in linea di principio è sacrosanto, ma purtroppo lungo la storia spesso i principi, per quanto giusti, si sono dovuti scontrare con la dura realtà che è fatta di interessi contrapposti e spesso inconciliabili. La questione delle Senkaku si trascina da decenni e solo una forte spinta dell'opinione pubblica in senso pacifista può convincere i governi all'accordo; ma quando gli stessi governi soffiano sul vento dei nazionalismi contrapposti per ottenere consenso politico, la vedo dura. Per quanto riguarda l'articolo 9 della costituzione giapponese sul ripudio della guerra e il divieto di possedere un vero esercito, va ricordato che l'attuale costituzione è stata scritta e imposta al Giappone dagli occupanti americani guidati dal generale MacArthur che, caso unico nel trattamento dei paesi dell'Asse sconfitti,infatti Italia e Germania non sono stati costretti a cambiare regime politico, hanno voluto imporre una visione liberale e democratica al governo nipponico in cambio della possibilità di divenire uno dei loro più stretti partner commerciali oltre alla protezione contro nemici esterni. Guarda caso, ora che gli USA non riescono più ad imporre una egemonia mondiale anche in Giappone le correnti politiche più nazionaliste cercano di far riguadagnare al loro paese un maggiore spazio di manovra sulla scena internazionale anche con la richiesta di un esercito più forte e strutturato.
Con tutti i soldi che ha Miyazaki può permettersi di atteggiarsi a pacifista buffone. Venduto alla Cina.
Shinjiro (anonimo)
- 11 anni fa
00
@Debiru: Esatto, e ricordiamoci che ancora oggi gli americani non hanno nemmeno la faccia di inviare una loro delegazione a Hiroshima, altro che chiedere perdono...
Vediamo se ho ben compreso il succo di quest'articolo. Miyazaki vorrebbe che i governi cinesi e giapponesi anziché procedere con scaramucce e provocazioni (per non degenerare in altro), cominciassero a deporre l'ascia di guerra e a dialogare.
Sempre se ho ben compreso il governo giapponese non ha apprezzato molto "l'uscita" del regista, definendolo "anti giapponese". Beh, qui al di là delle opinioni, anziché parlare di patriottismo, mi verrebbe da dire che c'è del nazionalismo bello e buono. E i nazionalismi hanno sempre creato disastri. Non mi stupisce la recente vittoria della destra in Giappone col suo programma di riattivazione delle centrali nucleari. Così come non mi stupisce questa reazione del tutto inappropriata nei confronti di un regista che ha solamente espresso una sua opinione.
caro miyazaki perchè non fai uno di quei bei cartoni che sapete fare solo voi dello studio ghibli incentrato sulle isole senkaku in modo di azzittire tutti quelli che dicono che la guerra è giusta e necassaria i questi casi??
È davvero un grande uomo, che non solo ha reso grande l'immagine del suo paese nel mondo con la sua arte, ma che non teme di andare contro la corrente della massa conformista. Hayao Miyazaki è un vero patriota, altro che traditore! Riconoscere le miserie e le vergogne di un passato, seppur relativamente lontano, fatto di atti di ferocia criminale nei confronti di cinesi, coreani, filippini, ed altri popoli del sud-est asiatico; sarebbe la prova tangibile della forza e della maturità democratica del Giappone di oggi nei confronti di tutta l'area dell'Asia orientale; e chiuderebbe per sempre quella tragica pagina della Storia. Oltretutto questo toglierebbe qualsiasi alibi a certe manifestazioni anti nipponiche, invero un po' sospettamente strumentali, che di tanto in tanto affiorano specialmente in Cina. Sarebbe bello, oltre che opportuno, che l'opinione pubblica giapponese assumesse le posizioni di Miyazaki, visto che un conflitto con la Cina credo che porterebbe solo danno al Giappone, vista anche l'importanza enorme come partner commerciale che ha assunto, nell'ultimo ventennio, il "Paese di Mezzo". Come sarebbe pure bello che nel nostro paese si riconoscessero le nefandezze perpetrate dai nostri militari nelle campagne e durante le occupazioni coloniali in africa, nonché nella Seconda guerra mondiale in Grecia e Balcani; invece di propinare il solito mito, falso come Giuda, di "Italiani = brava gente". Almeno ci si risparmierebbe lo sconcio di veder dedicati, unico tra i paesi occidentali, monumenti, vie e parchi a militari con le mani "sporche di sangue di inermi civili" come Rodolfo Graziani e Ugo Cavallero. Come purtroppo è accaduto per il secondo nella mia città!
E' semplice, in un Paese dove credono che va tutto bene, e gli viene detto che tutto va bene, se qualcuno fa notare difetti e problemi viene etichettatp come disfattista.. noi saremo all'opposto, ma anche troppo patriottismo è un male.
"donne di conforto" (donne dalla Cina e dalla Corea utilizzate come prostitute durante la guerra). Sono accadute cose troppo atroci durante la guerra cino-japanese, ma resta il fatto che non è possibile cambiare la mentalità di un popolo.
La rivendicazione di territori ha sempre portato a guerre sanguinose. Peccato.
Il solito mito, falso come Giuda, di "Italiani = brava gente" L'italia era fascista, ma non tutti gli italiani erano fascisti, sopratutto quei nostri contadini mandati al macello.
Miyazaki è davvero un grande. Già i suoi film mi son sempre piaciuti perchè fanno intendere in cosa crede l'autore e cosa per lui è importante...e a quanto pare appena ne ha la possibilità lo conferma anche a parole. Ma soprattutto è uno dei pochi giapponesi che sa criticare il proprio paese al contrario dei tanti nazionalisti.
Davvero spero di riuscire ad andare al festival di Venezia quest'anno visto che ora ho anche un motivo in più per farvi visitaXD
Leggere la dichiarazione di Miyazaki mi ha fatto molto piacere, da un giapponese sentire queste cose, mi ha fatto sorridere più che anti-patriotico, mi ha dato l'idea di anti-conformismo e ciò e bene accetto
ShinXela (anonimo)
- 11 anni fa
00
>Guarda caso, ora che gli USA non riescono più ad imporre una egemonia mondiale anche in Giappone le correnti politiche più nazionaliste cercano di far riguadagnare al loro paese un maggiore spazio di manovra sulla scena internazionale anche con la richiesta di un esercito più forte e strutturato.
In realtà ti sbagli, gli americani sono ben felici quando c'è LDP al governo, e appoggiano un riarmo del Giappone. Sono loro che hanno mandato a farsi friggere le iniziative pro-asiatiche di Hatoyama, in più chi dice che il Giappone non si è mai scusato è in errore, le scuse, anche ufficiali, ci sono state più volte.
Il Giappone ha un governo fantoccio manovrato dagli USA, in Cina lo sanno bene infatti dicono che il Giappone è un cane che deve obbedire al suo padrone, e non hanno torto.
Gli americani hanno solo vantaggi da trarre da un Giappone nazionalista, innanzitutto economici: gli USA sono il primo partner commerciale della Cina, e tali vogliono rimanere, ergo se i giapponesi fanno la parte dei cattivoni again, saranno sempre più isolati in Asia.
Tutto ciò che l'America desidera è un'Asia disunita dove mantenere un posto privilegiato.
In più, a chi eventualmente pensa che stia esagerando, e voglia tacciarmi di antiamericanismo gratuito, consiglio caldamente prima di leggersi serie analisi geopolitiche come questa:
Ma leggetevi riga per riga, io certe cose le ho notate seguendo la politica giapponese a fondo da anni, e mi conforta vedere che ci sono analisti che concordano. Scrivo spesso su un sito giapponese di news in inglese, e credetemi, si può spalare m***a sulla Cina e sul Giappone in continuazione, ma appena critico il governo americano, VENGO SISTEMATICAMENTE CENSURATA, mi mandano messaggi dicendo che sono OT quando non è vero. Mi viene una rabbia...avendo provato queste cose sulla mia pelle ho capito il livello di sudditanza che il Giappone ha verso gli USA, peggio che da noi. Sono così stufa di essere censurata che non avete idea, mentre decine di americani che vivono in Giappone possono sm***re il Giappone come e quando vogliono su quel sito, sono di un'arroganza schifosa.
Chiedetevi innanzitutto se un Paese che è già occupato militarmente da un altro Paese può davvero prendere iniziative personali senza che dietro alle sue mosse non ci sia l'avvallo del Paese che lo occupa.
Conoscevo solo il Miyazaki artista e ambientalista e sono positivamente sorpresa e contenta di apprezzare anche il suo ideale politico (grandi registi spesso hanno terribili idee politiche). Un grande uomo, non riesco a commentare con altre parole.
Purtroppo la posizione di Miyazaki - che è in ottima compagnia - resta isolata. Così come quella di quanti si oppongono alla militarizzazione delle forze di autodifesa ed al ripristino - hic e nunc - delle centrali nucleari, la politicadi Shinzo Abe è quella del "Grande Giappone" ed ora che ha ottenuto la maggioranza nel parlamento sarà ben difficile che qualcuno riesca a fermarlo salvo come si dice, la forza delle cose, ovvero l'erroneità dell'impostazione, la sua posizione ( di ABe) nel breve periodo è vincente, che il Giappone da troppi anni è cascato in una deflazione assurda, rispetto a cui le "cure tedesche" non sono certo l'optimum, ed se la questione delle isole contese sarebbe risolvibile, resterebbero in piedi tutte le altre questioni.
Miyazaki temo avrà molto da riflettere, ed impegnarsi - se lo vorrà - in futuro, per difendere l'idea che il giappone per risolvere i suoi problemi economici non deve abbandonare la sua anima pacifista.
Sarebbe solo doveroso che il Giappone chiedesse ufficialmente scusa ai cinesi per gli ignobili massacri perpetrati ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, atrocità che facevano impallidire anche i nazisti in Europa. E, a chi dice che sono passati 70 anni e le generazioni sono diverse, rispondo che uno stato è "l'uomo in grande": cambieranno le sue cellule (i cittadini) ma il corpo rimane sempre vivo. Quindi l'offesa arrecata da Tizio a Caio rimane, anche dopo mille anni, finché Tizio non si scusa.
Epicuro (anonimo)
- 11 anni fa
21
God87, parli di mille anni? Quindi a quando le scuse delle popolazioni tedesche per il ratto di Roma? Io aspetto ancora le scuse degli eredi di Totila. L'impero non meritava tale offesa.
Le scuse a guerra finita, soprattutto se fatte da nuove generazioni non servono a nulla. E' ipocrita chiederle e darle. Poi, più che pretendere scuse la cina dovrebbe risolvere i molti casi ambigui in casa sua. Un nome? Tibet.
Detto questo, Miyazaki può esprimere il suo parere come meglio crede. Saluti
@Epicuro: ovviamente la cosa vale se gli stati che hanno commesso la violazione, per l'appunto, esistono ancora, cosa che dubito possa valere per l'impero romano . La par condicio sul Tibet non c'entra proprio nulla con l'argomento, tirarlo in mezzo è pretestuoso: fino a prova contraria sono i giapponesi che hanno commesso un genocidio che tutt'ora non riconoscono, con centinaia di migliaia di vittime che ancora gridano vendetta (o quantomeno riconoscimento). È del Giappone che si parla, non degli altri. Cambiano le generazioni ma lo stato rimane sempre lì, entità politica che esiste e che deve e dovrà rispondere SEMPRE delle sue responsabilità circa la condotta estera nell'arco della sua Storia. La Germania ha fatto quello che ha fatto, ha chiesto scusa, ha pagato più che abbondantemente i suoi errori e adesso è rinato come grande Paese. Se il Giappone vuole fare lo stesso dovrà presto o tardi ammettere le sue nefaste responsabilità, che non trovano quasi eguali nell'arco del '900 (probabilmente solo Pol Pot e Auschwitz sono accostabili a tali orrori). In quanto essere vivente, se uno stato vuole crescere e migliorare deve fare i conti con il proprio passato. Non riconoscere i propri errori è solo simbolo di immaturità e simboleggia perfettamente la propria assenza di valori e maturità (come la Turchia con la questione armena).
Epicuro (anonimo)
- 11 anni fa
01
Sarà pretestuoso ma allora parlare anche di responsabilità lunghe mille anni non è uno scherzo. Le scuse fatte dopo anni e anni, a guerra finita, sono ipocrite, a mio avviso. Forse possono assumere valore simbolico ma nulla più. Parlare di risarcimenti e roba simile è inutile. Bisognerebbe svuotare mezzi musei d'europa allora. Così come il buon vecchio continente finirebbe in banca rotta per dover risarcire gli indiani d'America o gli indios.
Il giappone s'è macchiato di gravi crimini di guerra. Farli uscire dal loro contesto storico è disciplina assai pericolosa.
Sì, dai una mano e poi si prendono il braccio. Ovvio che non voglia conflitti, ma non sempre accontentare è la soluzione giusta. Poi i politici cinesi mamma mia... anche se capisco le sue critiche, il Giappone così come la Cina è strapieno di nazionalisti e gente piena di pregiudizi. Poi diagolare con la Cina.. più facile a dirsi che a farsi purtroppo. Nella storia comunque anche l' Europa l' ha data sempre vinta ad Hitler in queste piccole questioni, accontentandolo e dandogliela vinta su territori che lui riteneve parte della Germania perchè si parlava tedesco o c'era una minima parte di Tedeschi... abbiamo visto come è andata a finire poi :/
@Epicuro: sui danni da guerra, sono d'accordo con te. Nel senso: se ci devono essere, che sia immediatamente dopo la guerra, che a risarcire sia nell'immediato chi ha provocato questi danni. Richiederli 50 anni dopo non ha senso, è una pura mossa propagandistica.
Ma politicamente e simbolicamente certi orrori NON POSSONO e NON DEVONO essere taciuti e dimenticati. Il Giappone da quel che so non ha mai chiesto scusa per i suoi crimini contro l'umanità contro cinesi e coreani nella Seconda Guerra Mondiale, addirittura mi sembra (ma potrei sbagliarmi) che come altri ha addirittura rimosso la cosa dai libri di Storia pur di non ammettere di essersi comportato da MOSTRO, addirittura peggio dei nazisti. Se per questo motivo ci sono forti motivi di astio con la Cina, posso capirlo perfettamente e ritengo che siano doverose delle scuse da parte nipponica. È lo stesso motivo per cui la comunità europea oggi impone alla Turchia di riconoscere il genocidio degli armeni se vuole entrare a far parte dell'UE: la mossa di sicuro non ridarà la vita a tutte le vittime di quella spaventosa pulizia etnica, ma di certo uno stato degno di reputarsi tale, di essere accettato da tutti, deve sapersi prendere le proprie responsabilità, è mostruoso che speri che le sue porcate vengano dimenticate o taciute. Devi riconoscerle e farle sapere al suo popolo, affinché questi possa prenderne esempio e non ripeterle mai più.
@ Non avevo visto la nota di ShinXela posso solo dirgli di non essere così tranchant...capisco al paragone a cui vuole alludere - pochi lo sanno ma non è che fli USA abbiano seguito una politica così amichevole verso l'Unità Europea - ma per comprendersi parlare di Unità dell'Asia sotto il "benevolo" sguardo della Cina mi sà tanto di azzardato....MOLTO azzardato.
Nei fatti, però, le posizioni di Miyazaki, che si sono espresse anche nel suo ultimo film, possono averlo danneggiato e spiegare, accanto ad altre questioni tecniche, perchè il più vasto pubblico nipponico non lo abbia premiato al botteghino.
Miyazaki,oltre che un grande regista, è una persona onesta e di grande integrità morale,mi piace,ormai a questo mondo ne sono rimasti pochi di gente così.