Scusate l'ignoranza (o la cecità), ma dove si tiene questa manifestazione? Non sono riuscito a capirlo. Se fosse vicino a me mi piacerebbe parlare con queste autrici, anche perché le tematiche oniriche sono piuttosto interessanti.
Da purista per me questo è un fumetto italiano: i manga sono fumetti giapponesi creati da artisti giapponesi,cosi come i comics sono made in USA (sebbene oramai case come la Marvel o la DC abbiano anche sceneggiatori e disegnatori europei) ed i manwha sono cinesi o coreani
Titania00
- 11 anni fa
61
Io gli darò una possibilità^.^ Forse proprio perchè è italiano, perchè se Planet Manga pubblica un manga fatto in Italia deve essere proprio bello.
Concordo pienamente con il punto di vista di GarpTheHero. Se un fumetto è concepito, disegnato e prodotto in Italia, allora la dicitura "Manga" non è esatta, per quanto lo stile grafico sia simile, inteso come disegno, impostazione delle tavole, e magari anche il senso di lettura orientale. Ho letto su anteprima tra l'altro che il senso di lettura è occidentale, quindi ancora meno comprendo il fatto che sia classificato come "Manga". ... ANYWAY ... Ho scaricato dal sito della Panini tempo fà i capitoli gratuiti, ma non ho ancora avuto modo di leggerli =_= In ogni caso supporterò l'iniziativa prendendo i volumi, la storia sembra interessante, gli darò una possibilità.
assassin\'s blood
- 11 anni fa
1110
Non ha alcun senso far passare un fumetto fatto da italiani per un pubblico italiano con ambientazione quantomeno europea per un manga. Ma perché?
E ancora, hanno così poca fiducia nelle abilità di scrittrice e fumettista da doverlo far passare per un'altra cosa "perché fa più figo"?
Non ho finito: hanno tenuto tutto segreto per mesi. "il mistero di Somnia". Di chi è? Che cos'è? uuu top secret! Ma andiamo, manco fosse il capolavoro del secolo, scritto da Shakespeare e disegnato da Michelangelo! Ecco il modo migliore per infastidire potenziali acquirenti.
Sono curiosa di leggere questo manga , non solo perchè è italiano, cosa che mi fa molto piacere, ma anche perchè leggendo il romanzo prequel si è dimostrata un'opera avvincente ed interessante, che fin da subito è riuscita a catturare la mia attenzione. Mi fa piacere che la Planet Manga abbia deciso di investire in Somnia! Peccato solo non poter partecipare a nessuna delle conferenze.
@Rygar Si, è al Panini Store di Bologna (Sorry, mi son mangiato le ultime righe col copiaincolla del comunicato ).
Una precisazione: in realtà la Panini non mi pare -correggetemi se sbaglio- abbia mai usato la definizione di "manga italiano" (l'ho voluta mettere io nel titolo per rendere più immediato inquadrare l'argomento della news). Certo credo sia palese comunque la volontà della casa editrice di rivolgersi agli appassionati di manga, visto l'aver pubblicato questo prodotto nel contesto Planet Manga; idem il non aver inizialmente, durante il lancio, reso noto che la nazionalità degli autori (autrici, ora sappiamo)fosse italiana. Certo, che il fumetto si ispiri all'ambito nipponico, mi pare comunque palese, fosse anche solo per gli studi condotti dalla disegnatrice.
assassin\'s blood
- 11 anni fa
10
@ Oberon,
no, in realtà la Panini lo ha chiamato "manga" in almeno un paio di occasioni, questo all'inizio, quando essendo ignoti gli autori, nessuno poteva contraddirli. Ma anche se non hanno mai usato la parola "manga" in occasioni ufficiali, hanno sempre fatto in modo di glissare sulla definizione.
@Assassin: Premetto che non ho seguito i passaggi, ma se hanno mantenuto tutto "segreto" rivelando poco o nulla fino adesso significa che credono in questo titolo perché hanno cercato di creare un alone di "hype". Posso capire che alcune condotte di case editrici o Software House possano indisporre i clienti, ma questa volta non è il caso di essere scocciati: non sarà una serie scritta da qualche autore famoso però resta (correggetemi se sbaglio) il primo tentativo da parte di Panini di fare un fumetto italiano con una forte impronta orientale...forse non ne varrà la pena, ma se non ci credessero nemmeno loro perché dovremmo farlo noi?
@assassin's blood Ah ok, non avendo seguito la cosa dall'inizio non lo sapevo. Ci tenevo solo a precisarlo nel caso la discussione fosse nata solo dal titolo della news.
whitestrider
- 11 anni fa
12
La copertina mi sembra interessante...gli darò un'occhiata, quantomeno il prezzo è onesto, per essere una produzione italiana!
Gli darò anch'io una possibilità anche se i disegni sembrano un pó forzati x assomigliare ai manga
Utente1240
- 11 anni fa
73
A prenderelo lo prendo con ogni probabilità soprattutto perchè: - l'ambientazione è figa; - l'argomento trattato (almeno da quello che si è capito) prendendo spunto anche dal romanzo che ho scaricato, è figo; - non sono un razzista della "dicitura", infatti potrebbe essere anche un "manga della Lapponia", ma se è bello me ne frego; ----- Per certi versi do ragione a assassin's blood, alla fine infatti hanno giocato su questo "sushi" che ci avrebbe fatto strappare i capelli ma poi si è rivelato un "babà nostrano", ma alla fine basta che si lasci mangiare. Non sono d'accordo su una frase però, quando si dice: "Non ha alcun senso far passare un fumetto fatto da italiani per un pubblico italiano con ambientazione quantomeno europea per un manga." In questo caso significa che un Black Butler non è un manga perchè l'ambientazione è british, e tutto il contenuto è super occidentale? E questo vale anche per Cesare, la Madonna della Ghirlanda e simili? Chi lo dice che è pensato solo per gli italiani? Potrebbe benissimamente essere esportato, anche perchè a parità di condizioni, anche Gintama è pensato solo per i giapponesi visto che ha fatto flop in ogni continente tranne che in Giappone?
E' un titolo che mi potrebbe interessare, ma voglio vedere anche i disegni.
Anche Rigel (per fare un esempio) è un fumetto italiano che strizza molto l'occhio allo stile giapponese ed è uscito fuori un ottimo prodotto. Non ci vedo nulla di scandaloso a definirlo manga e ad avvicinarlo ai manga veri e propri.
Il prezzo poi non è eccessivo... devo vedere i disegni e magari avere qualche approfondimento sulla trama.
Molte nazioni (come la Spagna, la Francia o la Germania) in Europa danno possibilità ad autori locali di disegnare con lo stile che preferiscono (ispirato ai manga) e i loro fumetti vendono anche bene. Perché qui non dovrebbe essere possibile lo stesso? Finalmente la Panini fa un'iniziativa simile, peccato di non essere a Bologna per poter andare a questo incontro. Personalmente ritengo i disegni molto belli e la storia interessante da provarlo sicuramente.
Infatti, riallacciandomi a quanto detto sopra da Riccardo80, anche all'estero i fumetti di autori locali con stile prettamente nipponico sono contrassegnati come manga, anche se non prodotti in Giappone. La Tokyopo.de li pone tranquillamente in lista accanto agli autori jap. Che poi magari la PlaMa ha cercato di creare un alone di mistero attorno all'uscita di questo titolo..beh, uno sono strategie di marketing e non c'è nulla di scandaloso..due, l'hype è anche giustificato trattandosi di un progetto sperimentale, un'iniziativa assolutamente innovativa.
Personalmente sembra una bellissima iniziativa. ** <3 Lo acquisterò sicuramente e le autrici avranno il mio sostegno in questo progetto.
Però scusatemi, vorrei fare una considerazione ( se dico strafalcioni correggetemi >u< ) Manga letteralmente significa = fumetto. Gli stessi giapponesi definiscono i fumetti italiani " manga " perchè per loro quella parola è rivolta al mondo del fumetto in generale. Riporto qui una nozione di Wikipedia
"In Giappone i manga non rappresentano un genere o uno stile, ma sono chiamati così i fumetti di qualsiasi target, tematica ed anche nazionalità, poi eventualmente distinta in "Nihon no manga" (日本の漫画? "fumetti giapponesi"), "Itaria no manga" (イタリアの漫画? "fumetti italiani"), e così via" Quindi non capisco tutto questo accanimento verso un termine , che a mio parere la trovo piu' che azzeccato.
Siamo noi europei che poi abbiamo fatto delle distinzioni, in manha , manhwa, Amerimanga ecc. E personalmente parlando, preferisco la definizione dei Giapponesi che quella che abbiamo modificato noi nel corso negli anni, perchè, è quella più corretta e priva di equivoci. Al massimo penso possiamo definire manga i fumetti disegnati con lo stile giapponese. STILE. e non disegnati DA un giapponese. E ci sono artisti al di fuori del territorio nipponico ( e anche qui a casa nostra ), che sono più bravi degli stessi giappo ( basti vedere Deviantart pieno zeppo di disegnatori oppure qui Italia, per chi fosse poco informato, esistono delle riviste Online gratuite come Doraetos Manga, Mangakugan, Mangaijin dove ci sono degli artisti davvero fenomenali che vale la pena di essere seguiti e supportati).
Questa è la mia opinione personale ovviamente, e, da quel che ho letto , solo perchè il disegnatore è un italiano, non viene guardato con l'interesse che merita. Sembra che sia stato usato il termine "manga" solo per attirare il lettore, e aumentare le vendite. Ma secondo me è sbagliato e pur rispettando la libertà di critica di ognuno, diamo a questi artisti la possibilità di veder realizzati finalmente i propri sogni.
Mi sembra di pascolare in un gregge di giappominkia... ma un minimi di apertura mentale no, eh?! -___-
Tetsuo (anonimo)
- 11 anni fa
52
Ma lo avete letto prima di criticarlo così? Anche se non vi è piaciuto questo tipo di propaganda, ma come fate a giudicare subito un prodotto che non conoscete? Ragazzi ma sapete che ci sono TANTISSIMI italiani che NON FANNO fumetto ITALIANO? Eppure sono famosi per quello che fanno? E che fanno, non possono farlo perchè non rientra nella loro cultura? Posso capire che precedentemente ci sono stati tentativi simili andati a finire male, ma cavolo dare più fiducia alle cose? E poi parliamo della panini, non di un editore a caso. Se la panini lo avrà definito MANGA un motivo ci sarà, semplicemente per attirare i ragazzi appassionati. E' ovvio che è un fumetto, ma comunque finiamola con questa cosa, manga, comic, fumetto, manwha, quello che ti pare ha sempre lo stesso significato, fumetto! E' OVVIO che per il lancio di un prodotto simile devono attirare l'attenzione, è marketing! E' una cosa nuova, devono dargli spazio, anche se non sarà la cosa più bella di quest'anno, ma è così che si fa pubblicità. Se non vi hanno dato prima i nomi delle autrici è proprio per questo, perchè ci sono ragazzi che appunto fanno questo ragionamento -inutile, imho- se la storia è bella, il disegno è bello, FUNZIONA come fumetto, cosa importa?
Sinceramente Somnia mi ispira fiducia, sembra ben studiato, sia con la storia che con i disegni. Siate più aperti di mente, smettetela di urlare subito allo schifo una cosa a voi sconosciuta!
Beh sembra carino... Non è un'opera lunga (4 volumetti) e non costa nemmeno tanto, come uno shojo normale (quindi 4,5 euro).
Diciamo che posso dargli un'opportunità (e comunque mi viene voglia di leggerlo, quello sì) ma ormai non credo di averlo già ordinato e quindi mi toccherà aspettare il mercato dell'usato...
lalilulelo (anonimo)
- 11 anni fa
23
Abbiamo una magnifica tradizione di fumetto italiano, sinceramente non vedo perché dovremmo metterci a fare manga e lo dico da appassionato di manga.
Mi sa che ho scatenato un polverone senza volerlo ''. E' vero che manga significa immagine in movimento e che potrebbe valere per ogni fumetto/cartone di ogni stato,ma è pur vero che i giapponesi hanno un loro modo di fare,un loro senso critico nello strutturare le storie ed anche un loro modo di leggere (da destra verso sinistra). Ce ne sono a bizzeffe di fumetti italiani che ,volente o nolente sono una citazione a manga giapponesi (chi non ha letto WITCH che per trama e struttura ha molto a che vedere coi majocco sentai?),ma il punto di vista della trama e della caratterizzazione dei personaggi è prettamente all'italiana. Non voglio sembrare un giappominkia (categoria che peraltro mi sta sulle balle XD) ,nè tantomeno un purista,ma tra fumetti italiani,manga e comics USA credo che per questioni etniche e culturali ce ne passi di acqua sotto i ponti.
Elka (anonimo)
- 11 anni fa
22
L'ho sfogliato da un amico e devo dire che i disegni lasciano molto a desiderare. E' una brutta copia di mille altri manga giapponesi già visti e rivisti. In italia abbiamo un'infinità di ragazzi con davvero tanto talento e tra tutti son andati a scegliere questo.....sinceramente dico BAH.
@ Tetsuo: Non mi pare proprio che qui si critichi Somnia, bensì si storca il naso sul fatto che un prodotto italiano al 100% sia classificato come "Manga".
Se leggi bene bene bene i commenti in molti supporteranno l'iniziativa.
(Io compresa se riuscissi a farmi un'idea chiara di cosa tratti il fumetto ... no, non sono ancora riuscita a leggere i capitoli ...)
GreatGatsby (anonimo)
- 11 anni fa
21
Elka, mi fai il nome anche di una sola persona in grado di fare una cosa migliore? Me ne basta uno, tanto "sono così tanti".
Certo GreatGatsby! Ci sono ad esempio le due ragazze che disegnano Purpurea Noxa che è un webcomic yaoi completamente italiano conosciuto in tutto il mondo. O le ragazze di Hadez un'altro webcomic iniziato da poco a tematica comico-fantasy. Poi ce ne sono milioni di altri in giro su Deviantart, come ElephantWendigo ad esempio...non sto qui a farti la lista di tutti i watch che tengo. Sono comunque tutte quante molto talentuose. Cercali e fatti una cultura. ;D
Pandistelle (anonimo)
- 11 anni fa
41
Ci sono tanti ragazzi che con le unghie e con i denti stanno provando ad emergere, compresi quelli nominati da Elka e a cui si aggiungono tanti altri che basta fare una ricerca su facebook o google. Chi con l'autoproduzione, chi su qualche piccola rivista, chi sul web, chi cercando la carta dell'estero. Il vero problema non è Somnia anche se il fatto che venga definito "manga italiano", fa storcere la bocca anche a me ma non è per questioni di "purismo", semplicemente perchè, come dice 'tuttocartoni' mi infastidisce questo continui puntare, in un modo o nell'altro alla cultura giapponese come modello per cosa poi? Vendere di più. Ho sentito perfino qualcuno dire "No io leggo solo manga" che avrei volentieri preso a testate se non fossi una persona ragionevole. Prendete il vostro purismo e mettetelo da parte (volevo essere più volgare ma ho preferito fare la brava XD) ci sono tanti bravi autori che non portano nomi giapponesi lì fuori.
Quello che mi fa più arrabbiare e che le case editrici italiane preferiscono sempre e comunque importare prodotti esteri piuttosto che provare a dare spazio ai nuovi autori emergenti del nostro paese. Certo, meglio la sicurezza di qualcosa che ha già fatto successo ovvio! Magari anche ad un costo minore piuttosto che puntare su qualcosa di nostrano e di nuovo. Vendere, vendee, vendere!
Qualcosa negli ultimi tempi si muove e non parlo di Somnia, parlo di Zero Calcare, di Sacro/Profano di Sketch&Breakfast e di tante altre realtà che finalmente stanno avendo visibilità e sicuramente me ne sfuggono ceramente tante altre ancora. Spero davvero che le cose cambino, che l'universo del FUMETTO ITALIANO venga sempre più apprezzato e acquisisca con il tempo il posto che merita. La gente, noi, io voi, tutti, deve cambiare modo di pensare altrimenti non si va da nessuna parte; smettetela di dire "è italiano" asserendo in questo modo che fa schifo a prescindere. Quest'anno, a Lucca Comics&Games, andate a fare un giro nella Comic Artist Area e in Self Area invece di andarvi a comprare solo cinesate farlocche pseudo-giapponesi!
E concludendo concordo ancora con 'tuttocartoni', date la possibilità a questi ragazzi di realizzare i loro sogni.
E ora uccidetemi per lo sproloquio XD
GreatGatsby (anonimo)
- 11 anni fa
21
Tutti esempi assolutamente pregevoli, e ne posso aggiungere altri allora, ma sono cose che non hanno assolutamente niente in comune, "stilisticamente" parlando (se ancora si possono definire degli stili...) con il lavoro citato sopra. Di persone brave che fanno un lavoro eccelso ne conosco tante anche io. Stiam parlando di cose diverse tra loro. E dire che una cosa lascia a desiderare dopo averla appena sfogliata denota una mancanza di senso critico oggettivo. A tanti alla prima sfogliata One Piece faceva cagare, se ci si fosse limitati al disegno dei primi numeri. Prima leggilo. Anche perchè dicendo sembra "la brutta copia dei manga giapponesi" hai già incarnato lo stereotipo del lettore cieco che la Panini con questa gestione di marketing un po' "misteriosa" ha voluto scongiurare. Perchè se fosse stato giapponese avresti tranquillamente detto che "non è niente di che" probabilmente. Ma sapendo che è italiano, allora è una brutta copia dei giapponesi. Cambia. Oh, se cambia. E se comincia a fare successo uno, vuol dire che possono farlo anche altri. Sarebbe già un buon motivo per sostenere l'iniziativa di per sè. Per incoraggiare gli altri. A partire dal primo che ci riesce, senza fare razzismi di provenienza. Carta e matita sono uguali per tutti. Mi sa che via via abbiamo disimparato ad esser contenti, se qualcosa di bello capita a qualche altro e non a noi. "Di tutti proprio questo..." proprio questo. Intanto è uno, avanti i prossimi, e magari si rimpolpa un mercato intero.
Non mi sembra corretto catalogare un opera a seconda della provenienza dell'autore. Prendiamo la musica, ciò significherebbe che ogni autore italiano dovrebbe fare musica italiana, quindi non esisterebbero rapper italiani, jazzisti, metallari e via dicendo. Lo stesso vale per i fumetti, manga definisce un certo stile che rispetta determinate caratteristiche che lo identificano sia nel disegno che magari nella personalità dei personaggi, della trama.. se quest'opera le rispetta non vedo lo stupore nel definirlo manga italiano
L'unica cosa che posso dire è che in italia il termine "manga" si usa per i prodotti pubblicati per la prima volta in giappone, e quindi sarebbe inesatto in questo caso. Ma è una terminologia prettamente italiana, all'estero non è così, il termine indica opere con un determinato stile di disegno e di storytelling. Poi che la plama lo usi per invogliare a comprare il prodotto non è neanche strano, se in questo modo vende di più, ben venga. Vorrei fare poi i miei più sentiti auguri a Federica, che conosco ormai da quasi 10 anni, ti auguro ogni bene con questo fumetto!! =D E chi non è convinto della qualità del prodotto lo sfogli e si ricrederà di sicuro, Federica è indubbiamente una grande artista e una grande narratrice.
Lushia (anonimo)
- 11 anni fa
30
Come artisti italiani ci sono anche Giulia Myu, Francesca Chichiri Yuki, e altri dello Hyoutan, poi Nyesis e Angela Vianello... ce ne sono, eh °w° (non sto criticando questo fumetto, eh, non l'ho ancora letto, ma essendo nostrano vorrei comprarlo per incoraggiare le autrici ^^)
Ma come!? Fino al commento precedente eri scettico sul fatto che ci fossero disegnatori italiani migliori!! XD Ad ogni modo alcuni si possono anche adattare allo stile manga, escludendo che la maggior parte di quelli che ho citato, e altri, sono a colori ma vabbe. Ad ogni modo l'ho sfogliato per un bel pò, non è che ho aperto il fumetto gli ho dato un'occhiata e l'ho scansato manco fosse Satana. Non credere che stai parlando con una 14enne, ho quasi trent'anni e leggo fumetti da una vita...da prima che diventassero una moda. E non incarno nessuno stereotipo del lettore della Panini visto che la maggior parte dei fumetti che leggo sono americani. XD Ad ogni modo, non avendolo letto, era ovvio che mi riferissi alla qualità del disegno...certo, poi ci sono eccezioni come Shingeki no Kyojin che è disegnato con i piedi eppure la storia è talmente bella (a quanto mi dicono perchè l'ho appena iniziato a leggere) che ha fatto un successone in tutto il mondo. Per quanto riguarda i disegni di Somnia quindi si, mi spiace ma dico che lasciano a desiderare...poi la storia potrebbe stupirmi, non lo metto in dubbio e spero sinceramente per le autrici che abbiano lo stesso successo dell'autore di Shingeki! Ma non posso dire di essere stata attratta dalla qualità del tratto. Sia chiaro che non sono qui per insultare le autrici, ma c'è davvero di meglio in Italia e viene bellamente ignorato perchè ahimè, in questo paese, se non si ha una spintarella non si va da nessuna parte. Vi sembra normale che i fumettisti italiani debbano andare a lavorare all'estero?
IrwingP. (anonimo)
- 11 anni fa
52
Non ho letto esattamente tutto, però capiamoci.
1) 'sta cosa che vi lamentate del fatto che la Panini "chiama manga perché vuole vendere di più". Si chiama Marketing. Strategia di vendita. Pubblicità. Chiamatela come vi pare, ma se la Panini funziona c'è un motivo. Se voi voleste pubblicizzare qualcosa lo fareste bene come la Panini? Il fatto che se ne parli tanto vuol dire che sta facendo un buon lavoro.
2) Proprio perché la Panini "vuole solo vendere" (capiamoci, in una grande azienda quel che ti interessa è quello), significa che le autrici di Somnia fanno il c*** a tanti altri. Perché se la Panini ci crede vuol dire che è bello davvero. Il che non vuol dire siano "le uniche brave", non è quello che voglio dire. Però evidentemente hanno quel qualcosa che le ha fatte arrivare alla Panini... e dite poco!
3) Per i giapponesi pure Topolino è un manga. Il problema non è cosa vuol dire la parola di per sé, ma come la usiamo noi... "fumetto americano", "fumetto giapponese", "fumetto italiano". Così si indicano le provenienze, non con "manga". Se in italiano ci ostiniamo a utilizzare la parola "manga" è perché il fumetto giapponese ha uno stile e delle tecniche molto particolari che lo contraddistingue. Quindi con MANGA noi indichiamo uno stile e una tecnica. Non la provenienza. Se poi lo volete chiamare fumetto non si offende nessuno. "Io disegno manga" vs. "io disegno fumetti", sinceramente il senso non cambia: col primo però specifichi il tuo stile.
4) Io l'ho letto e spacca. Quindi piano con i pregiudizi perché merita molto più di molti altri autori giapponesi che disegnano sputando sui fogli e che vengono pubblicati in Italia solo perché sono stati pubblicati in Giappone. E che probabilmente in Italia non se li sarebbe filati nessuno.
La storia sicuramente "spaccherà", per i disegni mi son già espressa. C'è molto di meglio in giro.
Per il marketing per carità...mai interessata la cosa. Se un fumetto è bello è bello, ignorando tutto il marketing che c'è o non c'è dietro.
IrwingP. (anonimo)
- 11 anni fa
31
C'è un'attenzione al dettaglio che ho visto davvero in pochissimi autori giapponesi (ma in pochi autori in generale), poi che lo stile o il tratto possa non piacere è un'altra cosa. Se c'è una cosa vera, è che c'è sempre "quello più bravo", ma questo non fa diventare automaticamente tutti gli altri delle mezze calzette. Per il resto sono d'accordo con te Elka, quello che volevo dire è che non ci si può lamentare che "la Panini vuole solo vendere": perché la Panini è nata per vendere e chiunque pubblichi qualcosa vuole "solo vendere". È una cosa ovvia XD
Se mi permettete, vorrei far ragionare (ammesso che riescano a farlo) le vossignorie dei primi commenti (e anche un po' negli ultimi) su una piccola cosina.
C'è uno spropositato numero di italiani che disegna e pubblica fumetti per Marvel e DC in america. Con stile americano. Come ci sono autori italiani che pubblicano per case editrici francesi, in stile francese.
Avete mai sentito definire un volumetto della marvel "italiano" perchè è stato disegnato/scritto da italiani? Avete mai sentito un americano lamentarsi di tali volumi perchè "sono italiani che scimmiottano lo stile americano"? Non mi pare.
Ah, e provate ad andare con delle tavole "che scimmiottano" lo stile manga da Bonelli... andategli a dire "sono italiano, quindi il mio fumetto deve essere pubblicato come fumetto italiano!1!1!1!1!!" Sapete cosa faranno gli editor Bonelli? Vi sputanto in faccia.
Passo e chiudo
Coccorima37 (anonimo)
- 11 anni fa
20
Ma qualcuno potrebbe commentarmi il fumetto manga comic tebeo bande dessineé manhua manwa o come diavolo volete chiamarlo, invece di ricominciare le solite maledettissime discussioni semantiche che vengono aperte per un motivo ignoto e ripetutamente da qua a circa 30 anni orsono?
Vorrei avere un parere sull'opera, non su come deve chiamarsi cosa, grazie.
Sera a tutti oggi ero alla fermata del bus e nell'attesa ho visto in un'edicola ambulante questo manga che solo per il disegno ben fatto m'ha catturato,ho letto la descrizione e m'ha incuriosito letteralmente,il prezzo anche conveniente,la Planet Manga è una garanzia ma poi la cosa che ancora di più m'ha colpita è vedere che le autrici sono italiane o.o Mi sono detta: "ma come?non hanno fatto altro che dirmi che il manga in Italia non è uno stile apprezzato e che non avrebbe mai avuto speranza e poi vedo questo?",io sinceramente l'ho preso anche un pò per orgoglio,diamine alla faccia loro è uscito un manga fatto da italiane!A parte la lettura da sinistra e destra che non è tipicamente orientale,poi ha i requisiti di un manga,poco importa la nomenclatura ma pensate a mettervi nei panni di queste ragazze,avranno avuto una soddisfazione allucinante e io con loro!Io avevo perso le speranze di creare un manga per tutto quello che m'è stato detto,adesso invece mi sono convinta che se loro ce l'hanno fatta anche io come tanti altri potremmo farcela ^^ quindi ringrazio queste autrici per il lavoro che stanno svolgendo e per la speranza che hanno fatto tornare in me!A me è piaciuto e non vedo l'ora di avere il secondo volume fra le mani,si spera domani ^^
Tarusama
- 10 anni fa
10
Noi italiani non ci meritiamo proprio nulla di quello che ci viene proposto, abbiamo sempre da lamentarci, è possibile? Invece di star qua a discutere sul fatto che sia o non sia manga, non possiamo semplicemente leggerlo e apprezzarlo per quello che è? Troppo difficile?
Se non si incoraggiano gli autori italiani e si guarda sempre e solo all'estero indossando un paraocchi non ci saranno mai cambiamenti concreti all'interno del campo fumettistico e non. Facile dire "che schifo i fumetti italiani, sono tutti uguali" e poi appena qualcuno propone una novità far finta di niente.
karula world (anonimo)
- 10 anni fa
00
si vede che è opera di europei e alle prime armi la storia è carina di per se ma i disegni no, infatti per me a salvare il lavoro è la storia, la grafica delle vignette è molto confusa poco ordinata sembrano quasi buttate tutte di getto ovviamente lavori con retini o sfumature varie è da scordare subito gioca moltissimo sul bianco e il nero...pero' stroppiando alla grande e in molte parti si possono notare sproporzioni nei corpi, quindi che sia un lavoro di gente alle prime armi per me è evidente... se almeno le vignette non fossero iper appiccicate e cosi furiosamente messe per tappare i buchi bianchi della pagina forse si apprezzerebbe un po' meglio... disegnati bene sono i somnia ..ma a parte cio' francamente non c'è altro da dire, ripeto solo la storia per ora sembra salvare sto lavoro, mai mi sarei immaginata che la planetmanga lo pubblicasse per la serie chiunque puo' avere un'opportunita'..pero', a questo punto , c'è gente che anche se non ha fatto la scuola per fumettisti,(oppure l'ha fatta), che sa fare disegni di qualita' nettamente superiori
lief (anonimo)
- 10 anni fa
00
Una cosa posso dire. Che sia un manga o un fumetto italiano è l'unico che la planet manga ha pubblicato in digitale sia su amazon sia su ibooks (itunes). Inoltre su amazon è l'unico che si può leggere anche su kindle 4 e pc/mac.
Sui manga digitali siamo molto indietro e se questo serve a dare una spinta ben venga. Personalmente ho acquistato solo la versione digitale sperando che gli autori la mettano come alternativa. Oltre a essere meno costosa sia per me che per gli editori (meno carta), è più ecologica, non si rovina ed è ben catalogata nel mio mac... senza per questo prendere polvere.
Attendo davvero con impazienza il giorno in cui potrò leggere anche le principali serie manga in versione digitale senza dover usare il mio scanner o dover scaricare tutto da internet.
Personalmente non capisco proprio i cultori della carta, saranno vecchietti rimasti nel medioevo, un manga in digitale è ben diverso dalle scan online, si legge su qualsiasi dispositivo, ed è perfetto dal punto di vista estetico, ma ha anche il vantaggio che se lo cancelli lo puoi riscaricare quante volte vuoi.
Utente30414
- 10 anni fa
00
.. la notizia sarà vecchia di anni.. ma voglio comunque commentare.
Premetto che ho letto i commenti solo fino a quello di Oberon (sennò mi veniva un infarto) ma ci tenevo a specificare che se la panini ha usato il termine 'manga' è perchè: - lo stile di disegno è appunto quello del manga - l'ha accostato all'aggettivo italiano (se non l'ha fatto sempre è solo per risparmiare: anche voi dite DS invece di NintendoDS, altrimenti morite d'asfissia) - l'Italia sta finalmente iniziando ad avventurarsi nell'ambito dell' EUROMANGA, un manga europeo (con quindi una lettura occidentale) aprendo le porte ad aspiranti fumettisti italiani che prediligono questo stile grafico ad altri.
Anche se la strada è molto lunga ancora, spero che in futuro possano esserci molti più sbocchi su questo mercato. Io voglio finanziare questo progetto (anche se l'ho scoperto solo all'ultimo XD) .