Uno splendido volume che ho acquistato come dono "mangoso" per il mio Natale di quest'anno e che si è rivelato un'ottima scelta! Fra l'altro lo consiglio, oltre che agli appassionati del genere, a tutti coloro che sono incuriositi dal J-horror e dai film di questo tipo che ultimamente vanno in onda anche da noi su alcuni canali in chiaro (soprattutto Cielo ): è un'ottima occasione per farsi un'idea dell'horror orientale, molto diverso dal nostro, meno strettamente splatter e più psicologico. Comunque ho scritto una recensione approfondita nella scheda!
Molto bello, i disegni di Kakizaki sono stupendi, ha un tratto molto particolare... si distingue il buio dalla luce con 200 diverse sfumature di nero e grigio. Poi, non so come chiamarli, quei "fili" che ci sono quasi in ogni vignetta quando il protagonista illumina con la torcia o c'è una lieve fonte di luce... Danno all'ambiente in cui si trova un qualcosa di inquietante. Di per se la storia non è tutta sta gran novità, è qualcosa di già visto, ma quello che rende molto bello (non stupendo) il volume unico è la semplice narrazione e i disegni. Un horror di buon gusto, soprattutto per il finale che non mi aspettavo proprio xD Non per nulla Kakizaki ha fra le sue influenze il grandissimo Stephen King, scrittore che seguo e ammiro moltissimo
Un buon volume unico, con la giusta dose di tensione e inquietudine, pur senza raggiungere picchi di terrore vero e proprio. I disegni sono ottimi e la narrazione alterna flashback e storia presente, distinti anche graficamente. La storia, senza fare spoiler, vede il graduale sprofondare dei personaggi nella follia e nel morboso.
Personalmente l'ho trovato molto coinvolgente, per dire io l'ho letto in una giornata di sole all'aperto, eppure ben presto mi sono come dimenticato dell'ambiente esterno per calarmi totalmente all'interno del volume e dei suoi ambienti claustrofobici. Da neofita del genere (oltre a questo ho letto solo Tomie come manga horror) lo consiglio.
Quella tavola colpisce sul serio, anche se io non ho comprato Hideout solo per averla vista, ma perché il volumetto mi ispirava a prescindere! Comunque come ho scritto nella mia recensione quella tavola ricorda Marebito di Takashi Shimizu, di cui qui aggiungo l'immagine della locandina, così ve ne renderete conto anche voi:
Non mi è piaciuto più di tanto, sa di già visto e la trama la trovo molto banale. Sarò abituato ad altri horror, ma non mi ha impressionato e ho già capito quasi da subito dove voleva andare a parare, e così è stato.
Secondo me sono usciti in Italia manga ben più inquietanti e impressionanti, tipo Tomie o Phantom Stalker Woman, secondo me molto superiori a Hideout che si lascia leggere, ma secondo me non più di questo.
Concordo con druido1980 nel dire che più che horror, è la componente psicologica quella che pare prevalere. Infatti personalmente l'ho trovato coinvolgente come lettura non perché inquietante (anche se un po' lo è), ma più perché mi incuriosivano i retroscena narrati nei flashback che poi andavano a incastrarsi con gli ultimi sviluppi del "presente" della storia. Un buon volume unico, ben strutturato imho.
Sono d'accordo con chi dice che la trama non è niente di originale, ma secondo me la storia è ben narrata, l'alternanza tra presente e flashback è perfetta.
Proprio un Horror magari non è...ma di sicuro inquieta parecchio