@Mary Gentle: e ti documenti male sul Giappone, se pensi che è tutta una società basata sul porno, solo perchè avrai visto qualche documentario su quell'industria (fiorente, per carità), magari etnocentrico e pressapochistico. I giapponesi non sono tutti maniaci sessuali, basta con questi stupidi stereotipi, la maggioranza di loro sono persone normali che studiano, lavorano, hanno problemi familiari come noi, etc. Tokyo ha molti quartieri a luci rosse, esiste il problema delle molestie sessuali, e quindi? Sarebbe come dire che l'Italia è un paese che vive di porno solo perchè ci sono i festini ad Arcore, le ragazzine si prostituiscono per un cellulare, gli stupri sono all'ordine del giorno...non avremo tutti i quartieri a luci rosse che trovi nella capitale nipponica, da noi le cose sono più nascoste, ma l'immondizia c'è anche qui. La ritrovi addirittura addirittura nella Chiesa, un'istituzione che dovrebbe "guidarci" moralmente.
@Kuro. Tu mi parli di ragazzini che leggono manga, io ti ho parlato della casalinga di voghera, le cose sono ben diverse. E no Tezuka non lo conosce nessuno questo perchè i suoi manga non sono mai approdati in Italia negli anni dei nostri genitori a differenza dei vari Capitan Harlock, Goldrake etc. Mia nonna classe '35 conosce sailor moon. Vuol dire che sailor moon una serie più cult di Tezuka? Assolutamente no, semplicemente mia nonna ( come tante altre) si è sorbita la sailor moon mania negli anni '90 e quindi la conosce. Light non è un anti-eroe. Batman è un anti-eroe. Questo perchè Batman a differenza di Light segue sempre la via del bene nonostante i metodi non ortodossi ( e ricordiamoci che Batman non uccide MAI). Light non è un eroe perchè fin dal principio mette in chiaro il suo voler creare una propria dittatura ( Dio di un nuovo mondo). Inoltre Light non è un eroe perchè non salva nessuno, quelli che uccide sono criminali già condannati ad una pena, non è ad esempio un Punitore che va a caccia di persone che la legge non è in grado di punire. Light si mette al posto di giudice, giuria e boia, non al posto del poliziotto che non è in grado di fare il suo mestiere. Detective Conan è un poliziesco ( e neanche tra i primi) è normale che un detective usi la logica invece che le mazzate. Death note non lo è, è una sfida psicologica tra due persone ( cosa non possibile in Detective Conan visto che giustamente il colpevole cerca di esporsi il meno possibile con il detective).
Magari poteva esprimere meglio il concetto... In fondo è vero che in alcuni casi le storie migliorano se gli autori hanno avuto una vita ricca di esperienze... Però non è detto che sia sempre così!
Ale (anonimo)
- 10 anni fa
11
>@Kuro. Tu mi parli di ragazzini che leggono manga, io ti ho parlato della casalinga di voghera, le cose sono ben diverse. E no Tezuka non lo conosce nessuno questo perchè i suoi manga non sono mai approdati in Italia negli anni dei nostri genitori a differenza dei vari Capitan Harlock, Goldrake etc. Mia nonna classe '35 conosce sailor moon. Vuol dire che sailor moon una serie più cult di Tezuka? Assolutamente no, semplicemente mia nonna ( come tante altre) si è sorbita la sailor moon mania negli anni '90 e quindi la conosce.
Ehm...stai generalizzando sulla base della tua generazione. ^__^; I miei genitori conoscono benissimo Kimba e La principessa Zaffiro, perchè li guardavano con me quando ero piccola, mentre quando trasmettevano Sailor Moon andavo alle superiori, quindi non la guardavano con me...e anche se la guardavo, mi faceva pure schifo, a dire il vero. I miei continuano ad apprezzare certi cartoni giapponesi, tipo Conan ragazzo del futuro, che se lo rivedrebbero a ripetizione...Una roba come Sailor Moon no. Non basarti solo sulla tua esperienza per dire cosa è popolare e cosa no! E' una questione generazionale (e di gusti, anche quando si parla di genitori e nonni).
@Ale. Ma infatti ho scritto la stessa cosa XD. Mia nonna conosce sailor moon perchè l'ha vista ( e rivista XD) insieme a me. In Italia di Tezuka è arrivato poco o niente dunque non è conosciuto ai più nonostante sia il Dio dei manga.
Grande Maestro, pienamente ragione. Io piuttosto mi chiedo, perchè c'è ancora gente che si definisce otaku e manco sa cosa significhi.
Ale (anonimo)
- 10 anni fa
21
>In Italia di Tezuka è arrivato poco o niente dunque non è conosciuto ai più nonostante sia il Dio dei manga.
Scusami eh, ma in Italia di Tezuka sono arrivati: Astroboy, Toriton, La Principessa Zaffiro, Kimba il leone bianco, I bon bon magici di Lilly, Don Dracula...non so se sto dimenticando qualcosa. Di Naoko Takeuchi, solo Sailor Moon. Mi dispiace per te se non hai visto quei bellissimi anime.
Gli over 30 come me, e soprattutto i loro genitori, conoscono meglio i suddetti cartoni che Sailor Moon.
Prendendo spunto dal commento di Chibi Goku, noto che in effetti la dichiarazione che nel titolo della notizia è riportata tra virgolette ("Gli Otaku sono la rovina dell'industria anime") non compare nemmeno nella fonte originale, per quanto il giudizio espresso da Miyazaki sugli otaku non si possa dire certamente positivo. Tralasciando l'autore delle dichiarazioni, a me pare che queste ultime siano ben motivate. La critica mossa da Miyazaki verte sul fatto che gli otaku delle ultime generazioni, già cresciuti guardando serie animate, hanno un labile rapporto con la realtà che li porta a produrre cose di cui spesso non esiste una controparte concreta ("You see, whether you can draw like this or not, being able to think up this kind of design, it depends on whether or not you can say to yourself, Oh, yeah, girls like this exist in real life.'"). Insomma, il punto principale è che queste persone riproducono con le loro opere quelle che hanno fruito in giovinezza, e di conseguenza non c'è alcun ricambio nell'animazione contemporanea, che diventa quindi sterile. Questo è quanto ho capito, e mi pare condivisibile a prescindere da chi l'ha detto. Questo, almeno, è quanto ho capito =/ Una possibile giustificazione al fatto che sia un otaku stesso a sostenere ciò sta nelle diverse generazioni a cui appartengono lo stesso Miyazaki e gli otaku in questione. Miyazaki non è cresciuto guardando serie animate, ma ha avuto contatti col mondo reale al contrario degli "otaku moderni" (come scritto poco sopra).
@dee e se ti dicessi che per vendere gli anime di oggi c'è solo il bisogno di metterli in via legale su internet come fa la Francia ad esempio e tra l'altro guarda a caso pubblica più anime di noi. Io farei una legge in cui gli anime si guardano solo su internet invece il resto dell'intrattenimento c'è solo in TV.
Non penso che intendesse muovere critiche verso gli otaku per disprezzarli come persone; penso più che intendesse che il business degli anime di oggi sia ad un punto morto e quasi sepolto. Come detto da molti non ci sono titoli degni di nota, non ci sono anime che valga la pena di ricordare per trame avvincenti o ripiene di qualche messaggio o anche solo "Trama". Tutto ciò che io vedo in giro sono anime osannati dove la maggior parte degli osannati protagonisti presentano delle personalità fisiche e caratteriali stereotipate, fatte a misura dei fan per compiacerli, dalle forme prorompenti o "loli" perché c'è gente a cui piacciono così. Quello che intende Miyazaki penso sia più il "non ritraete i giapponesi con cose che non li descrivono per nulla". Osservare il mondo significa anche questo, gli otaku che oggi producono anime, lo fanno descrivendo qualcosa che non è più "vero", perché trovano più compiacente rifugiarsi nelle fantasie. Per alcune cose può anche starci, ma personalmente anche io sono stanca di vedere anime pieni zeppi di pupazzi che dicono battute che potrebbero recitare dei robot, prive di emozioni e scopo; ragazzine che si travestono da maschi e viceversa, cose totalmente prive della benché minima realtà. Poi non so, c'è gente a cui questo piace, quindi i soldi non mancheranno mai ai produttori.
Spezzo una lancia a favore del vecchio Miyazaki, anche io ho avuto l'impressione che negli ultimi anni la qualità delle storie sia calata a picco, a favore di harem e fanservice da quattro soldi che alla lunga ti nauseano e basta
il problema infatti è che i nuovi autori fanno prodotti privi di trama o di spessore. Non è una critica all'otaku fruitore del prodotto, che comunque non è che sia ben visto in giappone, ma agli otaku che fanno il prodotto. Perché se prima l'animazione giapponese aveva un infinità di varianti sia tematiche che di stile e un infinità di storie avvincenti e interessanti ora ci si limita a un sacco di cavolate... E comunque sinceramente ho provato a leggere Madoka e mi ha fatto cader le braccia.
Buster (anonimo)
- 10 anni fa
00
Faccio una provocazione:
Quanti di coloro che hanno criticato il giudizio di Miyazaki apprezzano le Toei Robot Girls Z?^^
Alexander
- 10 anni fa
01
"ti prego...non accostiamo SAILOR MOON con Madoka perché c'è un BIVIO ABISSALE!!!!!!!!!!!! Non cadiamo in questi pericolosi accostamenti, grazie!!!" Vero. Madoka è nettamente superiore a Sailor Moon (e, per la cronaca, considero Madoka altamente sopravvalutato) "Sailor moon è stata non solo un anime di successo ma anche un MOVIMENTO FEMMINISTA E DI LIBERTA' SESSUALE e non solo, ha dettato concetti che negli anime di quegli anni non erano minimamente sfiorati." In ITALIA, forse, non erano minimamente sfiorati! In Giappone lo erano eccome, ma anche fosse, non è che basti prendere un prodotto generalmente mediocre e infilarci dentro un paio di personaggi omosessuali per trasformarlo automaticamente in un fantomatico "MOVIMENTO FEMMINISTA E DI LIBERTA' SESSUALE"
"@Alexander: la qualità di un anime si misura in primis dalla storia e dalla trama, ma anche dalla capacità di attirare un pubblico, perché di fatto sono un prodotto fatto per il pubblico e per la massa." Sì, ma a leggere alcuni commenti parrebbe che i primi non esistano, o che si deducano in base a questo: X lo conoscono tutti quindi sicuramente avrà un capolavoro di storia, Y non lo conosce nessuno, o solo gli appassionati, quindi sicuramente non merita. Purtroppo l'evidenza dimostra che le cose funzionano al rovescio.
"Poi ovvio la cosa che più conta è la storia la sceneggiatura e tutto quanto. Infatti un hikaru no go non attirarerà di certo le folle e nemmeno un silver spoon ma sono comunque titoli di qualità." Giusto. Però se leggi i commenti dei nostalgici a qusta notizia non leggerai certo di titoli come quelli da te citati (non li ho mai visti, ma faccio a fidarmi, la logica del discorso non cambia) bensì di roba come Dragonball e Sailor Moon... già, davvero altissimi esempi di storia e sceneggiatura, non c'è che dire! Avessero chiamato in causa, che so, Legend of Galactic Heroes, o qualche opera di Miyazaki mi sarei stato zitto; ma se uno, come esempi dei bei tempi andati mi mette avanti Dragonball e Sailor Moon, il minimo che posso fare è ridergli in faccia! E' come se io dicessi "ma lasciate perdere 'sto schifo di cartoni anteguerra e guardatevi veri anime come Seikon no Qwaser!"
@Kuro. Astroboy è giunto in Italia grazie al remake degli anni '80, in un'epoca Gunam-centrica e dunque non ha mai avuto troppo successo. Kimba invece ebbe un buon successo però è caduto nel dimenticatoio dopo l'uscita del Re Leone. Dei tre sicuramente quella che ha avuto una sorte migliore è la Principessa Zaffiro che nonostante sia stata minata in popolarità da Lady Oscar ha mantenuto una certa fama, anche grazie al fatto che notoriamente le donne sono più nostalgiche. Riguardo a Madoka ci credo che leggendolo ti sono cadute le braccia, il manga è una robetta venuta dopo l'anime nata per cavalcare l'onda del successo.
@Alexander. Madoka è degna giusto di baciare i piedi a Sailor moon che oltre ad aver ideato un nuovo genere ( il maho sentai) ne ha dettato le regole che tutt'ora vengono seguite. Tra l'altro dopo aver dettato le regole ha anche mostrato come infrangerle ( la serie S sempre sia lodata). Non bastasse questo tra gli autori di Sailor moon c'era un certo Kunihiko Ikuhara che ha utilizzato l'esperienza acquisita per creare Utena, decostruzione del genere shojo che non ha certo bisogno di presentazioni. Idealmente la terza serie di Sailor moon è la mamma di Utena ( il progetto dell'anime Utena era la sceneggiatura del film della serie) e molte iconografie e scelte stilistiche di Sailor moon S sono palesemente riscontrabili nell'altra serie ( l'episodio 110 poi è stato praticamente copia-incollato)
E' da oltre 10 anni che lo dico io! Scritto molte volte anche quì dentro, e sono sempre stato criticato.... almeno una "persona" che la pensa come me c'è !!!! Mi sento meno solo.
Gli anime sono in mano ad internet ed otaku. Punto. La realtà è questa e ed è normale che molti si sentano punti, perchè fanno parte di questo meccanismo. ... io non me la prendo con loro, non hanno colpe perchè oggi il movimento è questo e questo insegnano nelle fumetterie, nelle riviste e via dicendo. Dovrebbero riappropriarsi le tv degli anime, investire, e in Giappone devono nascere nuovi artisti e autori coi coglioni, non gente con cravatta che fa il suo compitino lavorativo e finisce li. Un tempo c'era la fame, il dopoguerra, e si usavano matita e colori, oggi tutti otaku figli di papà pulitini che raccontano il niente. Un tempo le serie erano rivolte a tutti, genitori e nonni compresi, mentre tutta questa generazione ha inventato la parola filler etichettando tutte le vecchie serie come ripetitive e tutte uguali. Mentre è il contrario, oggi si mettono realtà virtuali mondi paralleli ovunque che non interessano a nessuno. Poi abbiamo la Dynit che da anni ha cambiato registro e sta facendo uscire serie di basso valore, non sanno scegliere. Abbiamo Rai4 che è uno dei migliori canali nostri, eppure le scelte degli anime li ritengo errate! Mirate a serie che possano prendere un pubblico più vasto, e non sempre le stesse cose da 4 anni! Poi gli parli di Kino no tabi, e dicono : no, è di nicchia!!! Cioè tutto al contrario, ormai regna il caos.
Stairway90
- 10 anni fa
41
@Kuro. Astroboy è giunto in Italia grazie al remake degli anni '80, in un'epoca Gunam-centrica e dunque non ha mai avuto troppo successo.
In Italia non c'è mai stata un'epoca Gundam-centrica! Negli anni '80 spopolavano i Super Robot come Goldrake, Mazinga, Daitarn 3. Di Gundam in Italia giunse solo la prima seria, quella del '79, poi la Sunrise vietò l'esportazione di qualsiasi sua serie in Italia (per problemi legati all'acquisto delle licenze, mi pare) e solo negli anni '00 c'è stato un ritorno di Gundam in Italia con una serie molto commerciale quale Wing (cui poi sono seguiti il doppiaggio di Z Gundam e di vari film e OAV), ma una grossa quantità di materiale Gundam (le serie ZZ, Victory, SEED, SEED Destiny) non sono mai arrivate.
@Alexander. Madoka è degna giusto di baciare i piedi a Sailor moon che oltre ad aver ideato un nuovo genere ( il maho sentai) ne ha dettato le regole che tutt'ora vengono seguite.
L'importanza di molti anime è dovuta più al loro peso storico e all'influenza che hanno avuto successivamente sull'animazione. Forse non è il caso di Sailor Moon (che io non ho mai seguito, quindi non dico se è bello o brutto, non sparo giudizi su cose che non conosco a differenza di tanta gente), ma di altri titoli che molti nostalgici citano spesso: Dragon Ball ha fissato molte regole degli shonen di combattimento, eppure a livello di trama, di sceneggiatura e anche di tematiche una produzione contemporanea come One Piece è 100 volte migliore, e la caratterizzazione psicologica di un Goku o un Freezer non è neanche lontanamente paragonabile a quella di Ken il guerriero (che è più o meno contemporaneo di Dragon Ball, solo che Dragon Ball siamo condannati a beccarcelo 20 volte all'anno per le repliche Mediaset, Ken il guerriero no); stesso discorso per Mazinga, ha inventato il genere mecha, con i robottoni antropomorfi pilotabili dall'interno, ma dubito che qualcuno direbbe che è superiore a un Gundam o a un Evangelion. Madoka comunque mina alla radice molti degli stilemi del genere majokko. Che poi sia troppo breve, con personaggi poco caratterizzati e una protagonista frignona che vorresti prenderla a sberle ogni volta che apre bocca (e anche quando sta zitta) sono il primo a dirlo, ma non credo sia tutto 'sto schifo, è sicuramente meglio di buona parte degli anime attuali.
Poi a me fa un po' ridere la gente che si lamenta perché oggigiorno non ci sono più i capolavori del passato. Gli anime belli ci sono (e non solo quelli tratti dai manga, ci sono anche anime con sceneggiature originali o tratti da light novel che meritano), il problema è che c'è gente che parte col preconcetto che l'animazione di oggi fa tutta schifo, è tutta moe e fanservice (anche Evangelion è pieno di tette ballonzolanti, eppure non mi sembra che qui ci sia gente che si lamenta di quel tipo di fanservice), e quindi non vuole vedere niente. Solo in questa stagione ho trovato due titoli che potrebbero essere potenzialmente molto buoni quali Space Dandy (che non è di un pincopallino qualsiasi ma di Shinichiro Watanabe) e Kill La Kill (dagli stessi autori di Gurren Lagann). Esaltare troppo il passato è un atteggiamento sbagliato quanto negarlo completamente.
Alexander
- 10 anni fa
31
@Fma35: "Madoka è degna giusto di baciare i piedi a Sailor moon che oltre ad aver ideato un nuovo genere ( il maho sentai) ne ha dettato le regole che tutt'ora vengono seguite." Va beh, vorrà dire che se dovessi scrivere un libro sulla storia e sull'evoluzione degli anime darò chiaramente maggior risalto a Sailor Moon che a Madoka; ma se dovessi semplicemente consigliare un anime che valga la pena di essere visto a qualsiasi persona che non sia uno storico dell'animazione, di certo non gli consiglierei Sailor Moon. Anche i Pokémon hanno inventato un genere, ma al di là di questo, penso sia ovvio a chiunque capisca cos'è che rende bello un anime che i Digimon li scavalchino di svariati ordini di grandezza. Bisogna mettersi in testa che l'importanza storica e la qualità intrinseca sono 2 cose completamente diverse e scorrelate.
@Starway 90. Per epoca Gundam-centrica intendo appunto tutto il filone dei robottoni, non Gundam nello specifico ( così come per epoca sailor-centrica intendo il filone delle maghette) @Alexander. Ovviamente se qualcuno non amante delle majokko mi chiedesse un anime da guardare non direi di sicuro Sailor moon ma neanche Madoka visto che questo se non visto in un'ottica di rinnovamento del genere non vale più di tanto a parte la grafica e il sonoro. Persino nel genere di appartenenza ( majokko appunto) ci sono lavori decisamente superiori a Madoka.
Stairway90
- 10 anni fa
21
@Starway 90. Per epoca Gundam-centrica intendo appunto tutto il filone dei robottoni, non Gundam nello specifico ( così come per epoca sailor-centrica intendo il filone delle maghette)
E' una generalizzazione molto imprecisa, un conto è dire epoca robo-centrica, un altro è dire Gundam-centrica... del resto anche Sailor Moon rappresenta solo una parte del genere majokko, che è ben più vecchio e affonda le sue radici in ben altre opere.
Il termine Otaku in Giappone ha una valenza negativa, vuol dire "essere fissato con qualcosa" non è usato in maniera positiva come da noi. Devo dire che però ultimamente mi sono stancata di questi "Otaku" che hanno fatto dei manga/anime una moda. Concordo con Miyazaki quando dice che bisogna osservare gli altri, perchè la realtà è la base di tutto. Ci sono troppi stereotipi, troppi luoghi comuni, perchè i mangaka e gli editor si stanno conformando troppo a ciò che questi otaku vogliono vedere. Il risultato è un calo di qualità dei prodotti, storie banali, protagonisti fatti con lo stampino. Per fortuna non sono tutti... Penso che la critica di Miyazaki sia una spinta a riprodurre la realtà multiforme e a non lasciarsi condizionare dai fenomeni di massa, dalle mode, da ciò che gli altri vogliono vedere.
Un po' ammetto che ha ragione Miyazaki, considerata la qualità media delle serie "moderne" e quelle attuali che vengono vomitate ad ogni stagione... Chissà di quante di esse ce ne si ricorderà tra 2-4 anni
D'altra parte ci sono anche serie create da otaku che sono molto belle e mi sono piaciute (se Evangelion può ricadere nella "categoria" e direi che forse un po' è così)...
Altro punto è anche la qualità delle ultime produzioni dello studio Ghibli (Arietty non m'ha detto niente, animazioni e grafica buonissime ma vuoto come una chitarra) rispetto a vecchie glorie (escludete Totoro che mi sta antipatico ).
Quindi Miyazaki tu che dici, invecchiando sei migliorato o sei peggiorato? (io propenderei per la seconda... )
@Starway. Sailor moon non è il precursore dei majokko ma dei sentai majokko infatti negli anni '90 c'è stata appunto la sovrabbondanza delle ragazzine combattenti ( e da qui il mio sailor-centricismo). Di majokko solo in Italia c'era già stato il boom delle varie Pierrot girls che fu appunto sostituito dai majokko sentai.
MED (anonimo)
- 10 anni fa
00
Mio pensiero personale, in Giappone dovrebbero fare meno anime, è con più qualità. Attualmente fanno circa 40 anime all'anno, 4 o 5 dei quali di qualità, il resto no. Ne facessero 15 all'anno, ma tutti è 15 di qualità, sarebbe meglio.
Stairway90
- 10 anni fa
11
@Fma35: stai dicendo la stessa cosa che sto dicendo io, solo che per come l'avevi scritto pensavo intendessi dire che tutto il filone majokko è basato su Sailor Moon.
@GeassOfLelouch: Evangelion è una serie rivolta soprattutto a un pubblico di otaku, ma per criticare il loro stile di vita (fino adarrivare a scene "forti" come quella della masturbazione di Shinji all'inizio di The End of Evangelion davanti al corpo di Asuka, che sta a indicare quegli otaku che invece di dichiararsi alla ragazza che amano si trastullano davanti a un hentai o pensando a ragazze immaginarie); adesso, invece, opere del genere non ce ne sono o comunque non hanno la medesima carica polemica. Se negli anni '80 e '90, quando il fenomeno otaku era agli inizi, Gundam ed Evangelion non esitavano a criticare l'otaku, adesso che il fenomeno è diventato ancora più serio (e quindi sarebbe ancora più necessaria una critica verso quello stile di vita) nessun anime lo fa come dovrebbe. E concordo anche sul giudizio su Miyazaki: non ho ancora visto Si alza il vento, ma gli ultimi film di Miyazaki, Howl e Ponyo, non mi sono piaciuti, li ho trovati infantili e vuoti. I capolavori di Miyazaki sono ben altri.
Stairway90: dici un sacco di cose sensate.. per quanto riguarda i nuovi anime nessuno nega che ci siano prodotti di qualità. Ma diciamo che forse sono pochi rispetto ad anni passati, se tu in una stagione hai trovato solo due titoli vuol dire che non sono cosi tanti i titoli da salvare..
Ma alla fine anche con i manga sono pochi i titoli veramente fighi... Dovrebbero iniziare a fare prodotti con storie e personaggi credibili secondo me.
Fma: il re leone è uscito negli anni 90, mi pare a metà, e fin da subito il paragone con l'opera di tezuka è stata evidente e palese. E in quel periodo gli otaku invasati erano di meno..
sembra che molti non abbiano letto bene. Miyazaki non si riferisce agli otaku in generale (che sicuramente danno un gran contributo all'economia del settore), bensì agli "STAFF COMPLETAMENTE COMPOSTI DA OTAKU" che è molto diverso. se colui che deve creare un anime è una persona senza idee l'anime di conseguenza è frivolo. le idee nascono proprio dall'osservazione dell'ambiente e delle persone che ci circondano
Sentai significa squadra God, mi stai dicendo che Cutie Honey faceva parte di un team? Non è una domanda retorica, non lo so perché non l'ho mai visto, ma pensavo fosse una combattente in solitaria.
@Stairway90 Mazinga, ha inventato il genere mecha, con i robottoni antropomorfi pilotabili dall'interno, ma dubito che qualcuno direbbe che è superiore a un Gundam o a un Evangelion.
Per "sentai" mi sono attinto alla definizione detta sopra di "ragazze combattenti".
Ok, Cutie Honey è una sola ragazza combattente e non fa parte di alcun gruppo, ma a parte questo Sailor Moon si è limitato ad affiancarle altre quattro e stop. Penso sia giusto riconoscere la paternità del genere a Cutie Honey. Anche perché Sailor Moon nasce come un suo vero e proprio rifacimento.
Stairway90
- 10 anni fa
01
@God: che io sappia (non essendo un genere che seguo molto, quindi correggimi se sbaglio) Cutie Honey introduce l'idea della trasformazione (basata su poteri tecnologici più che magici, essendo Honey un androide), mentre quella della squadra di combattimento fu "influenzata" dal successo dello schema dei super sentai (che ritorna anche nei Cavalieri dello Zodiaco e nei Cinque Samurai, shonen in cui guarda caso 5 ragazzi si "trasformano" usando dei poteri magici).
Più in dettaglio: la prima serie di Sailor Moon nasce come remake aborrito di Cutie Honey, e questo si vede perfettamente nella sua estetica e nel suo mood che sono palesemente basati su quelli dell'anime del '72. Le donne-mostro affrontate da Usagi richiamano esplicitamente le emissarie di Sister Jill, la Moon Pen di Sailor Moon è in pratica l'Honey Flash visto che ha gli stessi identici effetti di trasformazione (e infatti nelle serie successive, quando Sailor Moon inizia a prendere autonomia da CH, la Moon Pen scompare), il canovaccio degli episodi è il medesimo e così come l'entrata in scena di Sailor Moon è lo stesso di Honey (da "sono la combattente dell'amore, Cutie Honey!" a "sono la guerriera combattente che veste alla marina, Sailor Moon!"). La prima serie di Sailor Moon è in pratica Cutie Honey 2.0, solo che di Honey non ce ne sta solo una ma bensì cinque. Sotto questo punto di vista Sailor Moon non ha inventato proprio nulla, si è limitato a raddoppiare i protagonisti e poi, trovando successo e diventando di moda, ha dato luce a svariati cloni.
PS Come colpo di scena finale, il remake di Cutie Honey alla fine verrà fatto veramente. Indovina quando e da parte di chi? Esattamente dopo la quinta e ultima stagione di Sailor Moon, e da parte del suo stesso staff. Il cerchio si chiude.
Non ho seguito il discorso (col cavolo che mi leggo 3 pagine e non so come da Miyazaki si sia arrivato a ciò xD) e quindi mi sono attenuto solo alla definizione "gruppi combattenti" che è quella di super sentai, lo dice il nome "super gruppo", infatti i tokusatsu con un solo eroe (tipo Kamen Rider) non sono detti sentai. CH è semmai il primo majokko d'azione eha ispirato quindi Sailor Moon, ma Sailor Moon è indiscutibilmente il primo majokko sentai, quindi ciò che ha detto fma35 non è errato.
Vabbè, si può anche dire così. Anche se certo, mi fa un po' strano riconoscere tutto questo spessore originale alla prima serie di Sailor Moon quando alla fine dei conti si è solo limitata a rifare Cutie Honey inserendo cinque eroine invece che una.
@PainDario,in via legale su internet ci stanno pensando Yamato e Dynit. Sono buone iniziative ma una serie per essere popolare deve passare dalla tv.
@TWINKLE, è normale che non puoi aver vito Cutie Honey visto che non è mai arrivata in Italia, a meno che non la vedi sul web in Italia non la vedrai mai. Penso che God87 intendesse dire che Cutie Honey è l'anime inventore del genere maghetta combattente a cui tutte le altre da Sailor moon in avanti si sono rifatte. Non lavora in un team, ma comunque di fatto è proprio il sottogenere majokko sentai che non esiste, si legge solo qua su questo sito perché di fatto in Giappone sono tutte majokko e basta, infatti la parola majokko sentai basta provare a cercarla con lettere giapponesi e non esiste minimamente. Ancora mi chiedo come mai questo sito la utilizzi visto che praticamente se l'è inventata!
@Micheles, Cutie Honey che a te piaccia o meno è una maghetta alla pari di una sailor moon o una Creamy: è sempre nella lista delle maghette e anche nelle action figures delle maghette Toei c'è sempre quindi è UFFICIALMENTE una maghetta. E qua si chiude il discorso.
@Fma35 tu dici che "In chiaro non li trasmettono più perchè quelli più appetibili e sicuri ce li hanno le tv a pagamento mentre alle tv in chiaro rimangono i diritti delle vecchie serie ( per questo c'è una continua ripetizione ) Si pensi a Naruto di cui la mediaset ha fatto repliche su repliche perchè non ha comprato i diritti degli episodi successivi ( i diritti degli anime si vendono a pacchetti di episodi)."
A dire il vero non ci sono reti a pagamento che trasmettono serie nuove: Man-ga trasmette quasi solo serie degli anni 80-90, poche serie nuove (Le Chevalier d'Eon e Montecristo per citarne due), per il resto TUTTI i canali trasmettono gli anime '70-'80-ancora anni '90, ma anime da fine anni '90 e dal 2000 in avanti quasi nessuna.
Poi mi vieni a dire "La rai non ha rinunciato a Pretty cure, semplicemente è arrivata una pay tv che ha offerto di più. Questo non è un discorso che limita agli anime, per il calcio e i film è uguale. Anni fa le ultime uscite al cinema e le gare di champions si vedevano in chiaro, oggi su Sky o Premium."
A dire il vero le Pretty Cure non è stata proprio acquistata da nessuna rete a pagamento: pare che i diritti li abbia acquistati la Saban, ma al momento non c'è nessuna conferma ufficiale da parte della Saban e mi risulta che i fans della suddetta serie stiano chiedendo a tutte le reti possibili e immaginabili di trasmetterle, ma al momento nessuna rete le ha acquistate o le ha prese in considerazione, chissà: forse per mancanza di interesse? è molto probabile. Idem lo stesso discorso vale per Bleach o D Gray-Man dove i fans li hanno richiesti a più riprese ma nessuna rete li ha mai acquistati. E inoltre la Rai aveva acquistato Yucie ma non l'ha mai trasmesso, mentre la Mediaset aveva opzionato Fairy Tail, ma pare che alla fine non l'abbia acquistato ma solo opzionato e poi non se ne è fatto nulla, aveva acquistato Il Principe del Tennis ma non l'ha mai trasmesso in chiaro, idem Shugo Chara, di cui ha acquistato solo le prime due stagioni, nemmeno la terza (e lo stesso per Kilari) e di Shugo Chara doveva farne uscire pure i giocattoli ma non se ne è fatto nulla di nulla. Come si spiega tutto ciò? La risposta è molto semplice: praticamente le reti non sono più interessate a un tipo di animazione che non funziona più, a un tipo di animazione ormai tutta uguale e senza sbocchi, è inutile che le reti spendano soldi per trasmettere qualcosa che poi al pubblico non interessa. E qui è il punto: perché non interessano più? è questa la domanda findamentale: non interessano perché sono stati stravolti rispetto a una volta: una volta era impregnati di contenuti (penso solo a Lady Oscar tanto per fare un esempio serie ricca di contenuti e di insegnamenti, ma pure Mila e Shiro che tra una risata e l'altra aveva tanto da dire). Oggigiorno quali sono i contenuti? Un killer che ammazza le sue vittime per il semplice fatto che uno è suo nemico come in Death Note? Un gruppo di maghette depresse pronte a sacrificare la loro anima per il loro tornaconto personale come in Madoka? Ma che roba è questa???? Bhè se questi sono gli anime attuali ci credo che l'animazione giapponese è morta.
Mi sono cadute le braccia, per non dire di peggio, quando ho letto questa frase: " Ricordi la vecchia messa in onda di Sailor moon? Ha girato tra canali ( 5,4,6) per poter far spazio alle varie serie adolescenziali americane su cui vi è sempre stato un occhio di riguardo." Ma per favore! Se la Mediaset Sailor moon l'ha sempre trattata con i contraffiocchi! Sì ti do ragione sulle censure che l'ha massacrata ma sulla trasmissione permettimi di dire che hai preso una sonora cantonata: la Mediaset negli anni '90 l'ha sempre favorita, le ha dato anche l'appuntamento nella fascia oraria delle 19:30-20:00, ha girato 3 reti mica per dare spazio alle serie adolescenziali americane ma per dare spazio a Sailor moon, infatti non a caso era uno dei cartoni più replicati negli anni '90. Tutto si può dire della Mediaset (che ha stravolto i nomi, ha censurato scene e dialoghi, ha fatto sigle spoilerose) ma non che ha fatto una programmazione sballata a sailor moon! Perfino alla replica l'ultima volta le ha cambiato orario per metterla in una posizione più favorevole!
A dire il vero MAJO vuol dire strega e Majokko è bambina strega. Quindi se mai possiamo parlare di Cremy, Emy, Doremi ecc. Sailor moon non la metterei per nulla come Streghetta visto poi che appunto si può rifare come si dice a Cutie Honey.
@dee vabé alla fine è un po' come battle shonen o sportivi, in questo caso si divide un genere in tronconi per distinguere il filone delle maghette classiche inaugurate con Sally la Maga, nei quali generalmente usano la magia per risolvere problemi quotidiani, da quelle che invece combattono in gruppo contro un qualche nemico. Magari non esiste ufficialmente come definizione, ma le differenze narrative, di target e di sviluppi tra le due sotto-categorie sono palesi. Oppure semplicemente adoriamo incasinare e catalogare tutto
@God. Sailor moon non ha nulla da spartire con Cutie Honey salvo la ragazza che si trasforma. Il setting degli episodi anche qui non ha nulla a che vedere con Cutie Honey ma segue quello dei super sentai ( alla power ranger per intenderci) ovvero una squadra di cattivi ( limitandoci alla prima serie i generali ) sottoposti al cattivo finale ( la regina Berlia e poi Metalia) che a loro volta hanno dei sottoposti ( le demoni che venivano sconfitte ad ogni episodio). Dopo un tot di demoni sconfitte arrivava il boss di fine livello ( il generale) e una volta finiti questi si combatte il nemico finale. Che poi Sailor moon abbia preso altre cose da Cutie Honey oltre alla trasformazione è vero ma da qui a dire che Sailor moon non è altro che un rifacimento allargato a cinque combattenti è falsissimo. Tralasciano che cinque protagoniste ( poi ampliate) al posto di una modifica completamente l'assetto dell'anime Sailor moon ha dato le regole per un genere diverso sebbene con la stessa origine. Limitandosi alla prima serie però la cosa non si nota visto che alla fine questa è formata al 90% dall'introduzione dei personaggi e a un 10% di trama, diventa più evidente da metà seconda serie in poi.
Pensavo fosse sottinteso dai miei post che Sailor Moon dalla seconda serie inizia a prendere un'autonomia tutta sua da CH. Solo, la prima serie È Cutie Honey 2.0, è nato con quelle intenzioni, Storia, è confermato su riviste giapponesi del settore (animage mi sembra, puoi chiedere al boss di Renbooks che le ha lette personalmente). Io ho visto sia la serie tv di CH del 72 e sia le prime due serie di Sailor Moon, e ti posso assicurare che nella prima serie TUTTO grida "Cutie Honey!" nel mood, negli stereotipi, nel ritmo, nel "boss design" degli sgherri di Queen Beryl. Cambia ovviamente la trama ma giusto quella. La Moon Penn è l'anello principale di congiunzione: come l'Honey Flash, è un potere che permette a Usagi di assumere le sembianze di quello che vuole, per non farsi riconoscere e passare indisturbata, allo stesso modo delle mille trasformazioni di Honey per gli stessi motivi. Infatti è proprio quest'elemento che viene rimosso nella serie R, per eliminare una volta per tutte i "rimandi" alla creatura di Go Nagai, anche se questo significa togliere un potere "importante" a Usagi.
@Dee. Non spostare MAI una serie di successo dal suo orario originale ( salvo che questo non porti per natura bassi ascolti) questa è la prima regola d'oro per qualunque programmazione. Sailor moon è stata spostata tre volte durante la sua programmazione questo perchè prima è partita benissimo, poi all'inizio della seconda serie è calata ( e qui c'è stato il primo cambio d'orario) con l'avvento della terza serie ha acquistato il massimo della notorietà ( cambio orario per massimizzare le visualizzazioni) con la quarta è però scesa di nuovo dunque è stata spostata nuovamente per poi rimanere su un solo canale (il cinque mi pare). Sailor moon è stato uno degli anime di successo meno replicati, complice anche il blocco dei diritti e la sua altalenanza di spettatori non ha di certo aiutato. Vuoi una rete che trasmette anime nuovi? Rai 4,l'ultima volta che ho visto Cartoon Network e a volte Man-ga. Perchè non sono pieni di anime nuovi? Perchè gli anime nuovi costano, le reti giapponesi sono consorzionate con le varie case di produzione, pagano un tot. l'anno per trasmettere in chiaro le serie prodotte. Per l'estero è diverso. Il compratore va negli studi e compra pacchetti di episodi ( non una serie intere)e deve selezionare con cura quali blocchi prendere Una rete giapponese può permettersi di comprare una serie flop, una italiana no. Forse non ve ne rendete conto ma nei bei tempi andati ( robottoni, Lady Oscar etc.) le serie arrivavano in Italia con diversi anni di ritardo, quando il successo era già certo. Oggi non è più possibile replicare una cosa del genere perchè l'appassionato si vede la serie subito su internet. Lo stesso accade per i serial americani ma questi hanno una fascia di spettatori maggiori rispetto agli anime dunque sono più sicuri ( per dire, mia madre di sera si vede tranquillamente Arrow, non sarebbe lo stesso per un anime). Se tu non riesci a trovare i contenuti nelle serie odierne è un tuo problema, se togli quella patina di divinizzazione dal passato e ti guardi gli anime odierni senza pregiudizi ( e ciò che hai scritto su Death note e Madoka è frutto di un insensato pregiudizio)vedrai che anche loro hanno i propri contenuti, a volte pure migliori di serie passate che vengono osannate.
@God87. La penna di Sailor moon è stata un'idea iniziale che serviva quando Usagi era ancora da sola per far andare avanti la trama ( difatti una volta unito il gruppo non la userà più ) praticamente è presente solo quando Sailor moon è un vero e proprio majokko solo. Anche il ritmo cambia completamente una volta unito il gruppo ma come ho detto il 90% della serie e parte della seconda non sono ancora ad un livello preparatorio e dunque le caratteristiche del majokko sentai non sono ancora abbozzate. Se guardi è lo stesso per ogni majokko sentai, solamente in Sailor moon si nota di più perchè è molto più lungo ( il gruppo veramente unito lo si avrà solo dall'episodio 61).
Stairway90
- 10 anni fa
43
Un gruppo di maghette depresse pronte a sacrificare la loro anima per il loro tornaconto personale come in Madoka? Ma che roba è questa????
Più o meno la stessa cosa di cui 4 secoli fa scriveva un certo Christopher Marlowe e duecento anni dopo un certo Goethe, calata in un genere quale il majokko e in un contesto apparentemente moe. Che Madoka si ispiri al Faust è risaputo (e non solo per la tematica di fondo, ci sono tanti richiami all'opera goethiana) e sinceramente in una tematica del genere non ci vedo niente di male, ma forse se al posto delle maghette moe ci fosse stato un vecchio professore di teologia e al posto della mascotte pucciosa di nome QB avessero messo Mefistofele sarebbe stato molto meglio, no? Come ho già scritto, di Madoka si può criticare la caratterizzazione dei personaggi (che però non esprimono mai un desiderio per se stesse in senso egoistico), si può criticare il modo in cui è sviluppata la storia (per me ci sono troppi tempi morti e se la rilasciavano sotto forma di OAV di una mezza dozzina di episodi era meglio), si può criticare il fatto che stia venendo spremuta con film riassuntivi e merchandising (ma la stessa cosa è successa a Evangelion, un anime alla fin fine è sempre un business e un modo per fare soldi e l'animazione richiede denaro), però non si può dire che sia un anime privo di sostanza o "leggero". Se Madoka è leggero, allora Dragon Ball, in cui il bene vince sempre (senza sacrifici, perché chi muore può essere resuscitato e anche un pianeta fatto saltare in aria da Majin Bu può essere ricostruito con le sfere del drago), cos'è?
Alexander
- 10 anni fa
33
"è inutile che le reti spendano soldi per trasmettere qualcosa che poi al pubblico non interessa. E qui è il punto: perché non interessano più?" Semplice: perchè nell'era di Internet la gente non sa più che farsene di reti televisive che dal Giappone importano quasi solo gli scarti (pesantemente censurati, per giunta) quando con un semplice click chiunque può tenersi informato in tempo reale sulle opere davvero meritorie.
"Oggigiorno quali sono i contenuti? Un killer che ammazza le sue vittime per il semplice fatto che uno è suo nemico come in Death Note? Un gruppo di maghette depresse pronte a sacrificare la loro anima per il loro tornaconto personale come in Madoka? Ma che roba è questa????" ..ma LOL! Tutti questi contenuti che ti fanno così schifo stanno lì apposta per mostrarli in tutta la loro ingiustizia (non riuscire a distinguere tra il *mostrare* qualcosa e l'*insegnare* qualcosa è davvero grave), solo lo fanno in maniera un tantinello più complessa e matura rispetto al tipico shonen/mahou-shoujo. Gli anime con contenuti davvero di qualità sono quelli che fanno sì che lo spettatore rifletta con la sua testa su ciò che vede, non quelli che ti fanno la predica come fossi un bambino di 5 anni.
posso solo essere d'accordo che l'animazione giapponese e' in calo pazzesco negli ultimi anni,anche se ci sono dei buoni titoli di tanto in tanto. Sembra che non riescano a fare altro che harem anime o reverse harem, ma i titoli autoriali stanno scemando. E' probabile quindi che il vecchio leone abbia ragione, titoli per otaku fatti da otaku, ma decisamente troppo autoreferenziali e si persa la qualità.
Chi ha visto la serie TV di Cutie Honey del '73 sa che il fondamento di quella serie e' l'ecchi. Non lo e' in Sailor Moon, quindi le due serie sono profondamente diverse, al di la' di tutti i dettagli secondari (e' vero che l'anime nasce remake di Cutie Honey e ha molti omaggi allo stile nagaiano, ma sono appunto omaggi insignificanti).
@Micheles, per favore non diciamo cavolate: l'elemento fondamentale in Cutie Honey del '70 non è certo l'ecchi: c'è la componente ecchi, ma non è certo peggio di quanto si vede in Pollon per esempio. Cutie Honey degli anni '70 ha rivoluzionato il genere majokko introducendo una guerriera non più una bimbetta che fa magie tanto per, qua la ragazza combatte per salvare il mondo. E non direi proprio che il plot sia un elemento secondario, anzi. Che possa piacere o meno è un conto, ma alcuni meriti quell'opera ce li ha nonostante sia ai più sconosciuta.
Completamente d'accordo con God87.
@Fma35, il setting degli episodi della prima Cutie Honey e quelli di Sailor moon sono il medesimo: introduzione-problema-trasformazione-battaglia con il mostro-risoluzione del problema. Il setting è il medesimo ed è comunque lo stesso setting della maggior parte degli anime di Superrobot degli anni '70.
E riprendendo per Micheles, non direi proprio che il plot sia un elemento secondario, anzi, è proprio quello l'elemento fondamentale di un anime (perlomeno di una volta, visto che nella maggior parte di quelli attuali è proprio la storia che manca!).
@Stairway90 dici "Se Madoka è leggero, allora Dragon Ball, in cui il bene vince sempre (senza sacrifici, perché chi muore può essere resuscitato e anche un pianeta fatto saltare in aria da Majin Bu può essere ricostruito con le sfere del drago), cos'è?": non ho certo mai detto che Dragonball non è leggero: riconosco che Toriyama ha cambiato le carte in tavola nel genere shonen, ma non ho mai detto che è un anime chissà quanto complesso: più che altro è un anime di intrattenimento come la maggior parte degli anime di combattimento. Non si negano trovate geniali, ma c'è anche un'ingenuità di fondo che avevano le opere di quel periodo e che ora è sparito del tutto. Se fosse fatto del tutto nuovo oggi probabilmente molte ingenuità non le avrebbe.
@Alexander dici "Semplice: perchè nell'era di Internet la gente non sa più che farsene di reti televisive che dal Giappone importano quasi solo gli scarti (pesantemente censurati, per giunta) quando con un semplice click chiunque può tenersi informato in tempo reale sulle opere davvero meritorie." Guarda ora come ora c'è internet ma una serie per attirare le masse deve ancora per forza di cose passare per la televisione, magari in futuro internet soppianterà la tv, questo è anche possibile ma ora come ora per una serie il passaggio in tv è fondamentale.
Alla fine Miyazaki ha ragione, l'animazione giapponese prima si evolveva, ora invece c'è un'involuzione e si sta chiudendo sempre più tanto che neppure all'estero viene più considerata infatti nei Festival dell'animazione solitamente si sta dando sempre più spazio a Cina, India e Corea e sempre meno al Giappone.
@Dee. Il setting mostro-problema-combattimento-fine episodio è il medesimo di ogni anime in cui si combatte non solo di Sailor moon è Cutie Honey XD. A questo punto Cutie Honey ha copiato spudoratamente Astroboy visto che il setting è identico XD. Dimmi invece, il setting della trama di sailor moon ( prima parte con reclutamenti vari, mid-boss, seconda parte boss finale) dove è simile a quello di Cutie Honey? L'elemento innovativo di Cutie Honey oltre alla ragazza combattente è stato appunto l'ecchi e l'uso della malizia. Guarda com'era conciata rispetto alle ragazze anime del tempo, e come si poneva con i personaggi maschili. Nei festival dell'animazione si sta giustamente dando spazio alle nuove leve difatti anche l'animazione americana ( che non è solo Disney ) ha ridotto il suo spazio. Le serie animate odierne si stanno involvendo? Per te di sicuro visto che non vedi al di là del tuo pregiudizio per di più vedendo come hai parlato di Cutie Honey è evidente che degli anime vecchi ti rimane solo il mito e non un vivido e critico ricordo.
@Micheles, ho visto Cutie Honey degli anni '70, la serie classica. Non ho invece visto la serie OAV arrivata in Italia con il titolo Cutey Honey La Combattente dell'Amore, come ho visto a sprazzi Re: Cutie Honey che ritengo una grande boiata. Il paragone con Pollon era per dire che in Pollon si è visto anche di peggio che in Cutie Honey degli anni '70 e se hai visto entrambe allora lo puoi vedere da solo.
@Fma35, il setting è quello papale papale, come te lo ha già spiegato God qualche messaggio sopra. Se poi mi parli di "prima parte con reclutamenti vari, mid-boss, seconda parte boss finale", bhè come cosa è un plot assai simile a molti anime, mica solo alle combattenti, la medesima cosa che si vede in molti anime di SuperRobot e soprattutto nei Cavalieri dello Zodiaco da te tanto ingiustamente disprezzati ma che senza quelli molti anime venuti dopo, inclusi molti da te citati, nemmeno sarebbero esistiti! Mi sa che stai cadendo in un circolo vizioso e non si capisce neppure dove tu voglia arrivare visto che qua prima si faceva un discorso generico sulla crisi degli anime odierni e tu sei andata a parare sulla genesi di Sailor moon! Ma poi che male c'è se Sailor moon è nata come remake di Cutie Honey? Non ci vedo nulla di male, se a te questa cosa non piace è un problema tuo, io non mi pongo certo il problema però se uno è fan - e non ho ancora capito se sei una fan di Cutie Honey e di Sailor moon o di uno dei due o di nessuno dei due - dovrebbe interessargli o perlomeno avere la curiosità sulla genesi di un'opera sennò che fan è se nemmeno gli importa come è nata un'opera? Anche a me quando c'è un'opera che mi interessa, mi piace sapere come è nata, come doveva essere, mi resta questa curiosità, se non me ne fregasse niente allora non potrei dirmi fan di una determinata opera.
Poi dici "L'elemento innovativo di Cutie Honey oltre alla ragazza combattente è stato appunto l'ecchi e l'uso della malizia. Guarda com'era conciata rispetto alle ragazze anime del tempo, e come si poneva con i personaggi maschili." E io ti ho detto il contrario???? Ho detto che di innovativo c'era il plot della ragazza combattente che si trasforma e che vuole salvare il mondo e non fa più magie tanto per, ma non ho certo escluso che fosse più maliziosa rispetto alle altre maghette del tempo, ma il fatto è anche che Cutie Honey è una ragazza non una bambina come molte maghette del tempo!
Poi mi vieni a dire "Nei festival dell'animazione si sta giustamente dando spazio alle nuove leve difatti anche l'animazione americana (che non è solo Disney) ha ridotto il suo spazio."... Ma hai mai davvero seguito un Festival dell'animazione???? L'America è sempre onnipresente, vuoi per via della moltitudine di case di produzione, vuoi che in fatto di licensing siano imbattibili, ma è presente sempre, il Giappone invece c'è sempre meno a favore di nuovi Paesi come ad esempio Corea, Cina, India.
Mi hai fatto sbelliccare dalle risate con questa frase "Le serie animate odierne si stanno involvendo? Per te di sicuro visto che non vedi al di là del tuo pregiudizio per di più vedendo come hai parlato di Cutie Honey è evidente che degli anime vecchi ti rimane solo il mito e non un vivido e critico ricordo." Non prenderla a male, ma non è che mi basta vedere una cosa che proviene dal Giappone per farmi andare in brodo di giuggiole come fanno molti. Io non ho pregiudizi, e anche gli anime vecchi li guardo con occhio critico, non mi assorbo tutto quello che proviene dal passato come se fosse oro colato e ci trovo difetti pure nelle opere degli anni '70-'80. Che siano ormai dei miti è fuor di dubbio, ma anche i miti hanno i loro difetti più o meno evidenti che siano ma li hanno. Però è innegabile che si sta avendo un'involuzione con gli anime di oggi: se esperti del settore come Miyazaki si permettono di fare simili critiche è perché la situazione se prima era drammatica adesso è disastrosa davvero.
Penso che abbia ragione. Un mio maestro di fumetto mi disse che più cose conosci più le storie riescono bene, che sia un fumetto un cartone ecc... La fantasia non funziona se non abbiamo fonti da cui attingere. Più ci si guarda intorno e più è facile trovare l'ispirazione. Anime fatti da patiti di altri anime e che nella loro vita non hanno conosciuto altro, non possono creare qualcosa di veramente originale ma solo riprendere cose che hanno già visto.
Un problema dal punto di vista artistico. Visto che gli otaku sono un mercato economicamente appetibile, è ovvio che si cerca di creare prodotti di loro gusto, però la qualità dei prodotti ne risente. Pertanto mi trovo d'accordo con Miyazaki-sensei.
I giapponesi non sono tutti maniaci sessuali, basta con questi stupidi stereotipi, la maggioranza di loro sono persone normali che studiano, lavorano, hanno problemi familiari come noi, etc. Tokyo ha molti quartieri a luci rosse, esiste il problema delle molestie sessuali, e quindi? Sarebbe come dire che l'Italia è un paese che vive di porno solo perchè ci sono i festini ad Arcore, le ragazzine si prostituiscono per un cellulare, gli stupri sono all'ordine del giorno...non avremo tutti i quartieri a luci rosse che trovi nella capitale nipponica, da noi le cose sono più nascoste, ma l'immondizia c'è anche qui.
La ritrovi addirittura addirittura nella Chiesa, un'istituzione che dovrebbe "guidarci" moralmente.