Uno dei migliori spokon di sempre! Ikki Kajiwara ha creato un prodotto immortale che ha insegnato molto a tanti grandi autori. (insieme al mitico Ashita no Joe)
Semplicemente un capolavoro. Considerando l'epoca, contro ogni pregiudizio, sicuramente uno dei migliori del suo genere. Ho edizione Saldapress e me la tengo stretta, già letto due volte.
Un giorno, turandomi il naso per via dell'adattamento svogliato - mi va bene che essendo così datato "sappia un po' di muffa", ma i solecismi e la libera interpretazione del gergo sono inammissibili -, vedrò di recuperarlo. Stupenda recensione.
Gran bell'articolo! Io non sono un appassionato di wrestling ma l'Uomo Tigre l'ho sempre adorato fin da bambino per la carica emotiva che trasmette. Molti errori di adattamento li ho notati, altri no dato che di questa disciplina non mi sono mai interessato troppo, figuriamoci a riconoscere i figuri degli anni '60. Il manga lo trovo ottimo fino a Miracle 3, dopo cala parecchio di intensità e il finale mi ha delusso abbastanza, peferendo di gran lunga quello dell'anime, decisamente più emozionante.
Un manga non male ma che a lungo andare mi ha annoiato. Un ritmo troppo monotono, un susseguirsi di situazioni le une identiche alle altre, sia per gli sviluppi di trama che per i nemici che man mano si profilano davanti al protagonista (tutti uguali, con motivazioni quasi assenti, e se presenti molto banali). Naoto stesso, sebbene sia un buon protagonista finisce per dire e fare sempre le stesse cose, e la situazione peggiora a causa della carenza di buoni comprimari alla storia (se escludiamo Baba non c'è quasi nessuno di veramente concreto oltre al protagonista). Anche l'organizzazione nemica è quasi completamente priva di carisma e interesse, visto che la storia si limita a farcela vedere solo come un'associazione criminale che cerca di conquistare il mondo del wrestling. Mi rendo conto che siano altri tempi - e non gliene faccio una colpa - ma è un pò poco per permettere al lettore di interessarsi alla storia. Per il resto le rappresentazioni delle battaglie tra wrestler sono realizzate molto bene, probabilmente il punto migliore del manga, ma l'ho trovata una vicenda troppo sciapa e poco interessante per concluderne la lettura. Un vero peccato, visto che ne avevo iniziata la lettura proprio per il nome dell'autore, quell'Ikki Kajiwara autore di quel capolavoro che è Rocky Joe, lontano anni luce da Tiger Mask.
Un applauso agli autori delle recensioni, entrambi molto bravi!
Bene bene, era da un pezzo che aspettavo un articolo di AnimeClick sull'Uomo Tigre. Complementi a Narutimate e Kotaro!
Solo che, siccome sono rompiscatole e precisino, mi metterò a fare le pulci alle loro peraltro ottime recensioni
Naoto Date è un orfano, rapito da piccolo dalla misteriosa organizzazione Tana delle Tigri
Veramente no. Naoto scappa da solo dall'orfanotrofio, nella scena dello zoo, e poi incontra l'emissario di Tana delle Tigri, ma non è rapito da questi.
a Naoto essere una marionetta non va a genio, e così si ribella ai suoi padroni
Non è così. Naoto non si ribella perché non gli piace essere una marionetta. Si ribella perché deve dare i soldi delle sue vittorie all'orfanotrofio e quindi non può pagare Tana delle Tigri. Se non fosse per l'amore che ha per gli orfani non gli verrebbe mai in mente di sfidare Tana delle Tigri, anzi pagherebbe più che volentieri. Questa è una delle parti migliori del manga, Naoto è terrorizzato da Tana delle Tigri, non vorrebbe affatto sfidarla, ma è costretto a farlo perché il suo amore per gli orfani supera la sua paura.
Per quanto riguarda l'edizione italiana non sarò certo io a difenderla. L'unico punto a favore è che costa poco, ma l'assenza di numeri di pagina (questa insensata, cosa gli costava metterli?) e soprattutto l'assenza di note e articoli di approfondimento sul wrestling d'epoca sono carenze per me gravissime. Grave è anche la traduzione in italiano di ciò che in originale era in inglese. Invece sulla traduzione di "heel" in malvagio sono assolutamente d'accordo: espressioni come "lotterò per il mio onore di malvagio", "diventerò il più malvagio di tutti", "il campionato mondiale dei malvagi" sono perfette, e danno al manga quell'impressione vintage che deve avere. Anche Orfanolandia mi piace, contribuisce all'atmosfera retrò della serie. Del resto è il concetto che è ingenuo (ingenuo in senso positivo, sia ben chiaro), non cambierebbe se fosse stato scritto in inglese o con un altro termine.
Adesso chiudo con i commenti rompiscatole, e dico solo che questo manga è bello, bello, bello. Ho fatto un affare a prenderlo!
Dan (anonimo)
- 10 anni fa
10
Scusate quale edizione è migliore tra Planet Manga e Saldapress?
Gran belle recensioni complimenti ad entrambi, anchio considero un capolavoro l'uomo tigre conosciuto prima come anime e poi come manga, vorrei poter leggere tutte le opere del maestro Ikki Kajiwara davvero un grandissimo!
TWINKLE è Verissimo che il finale dell'anime è decisamente più spettacolare per via dello scontro all'ultimo sangue, ma quello del manga a mio parere sarà inferiore da quel punto di vista mi gli è superiore come potenza psicologica, Naoto qui non ha nessuna rivalsa.....
Micheles Io posseggo la vecchia edizione Saldapress e questa contiene tutti gli approfondimenti sul mondo del wrestling, quindi se volevi una edizione da collezione dovevi recuperare questa, hai voluto quella economica accontentati ahhaah
Dan Come ho detto Saldapress però ha la lettura all'occidentale penso che panini lo abbia pubblicato come in originale!
Un manga che certamente si porta dietro diverse ingenuità e trashate dovute alla sua "età", ma che conserva in ogni caso un carisma invidiabile. Seguire la sanguinosa lotta di Naoto verso il raggiungimento del suo sogno non può non farci smuovere qualcosa dentro... anche se poi il suo sogno ha l'orripilante nome di "Orfanolandia" (il mantenimento del "land" giappoinglese avrebbe un minimo addolcito la pillola)
Come specificato nella recensione, oggi non è certo un manga per tutti. Lo si può comprensibilmente trovare infantile, ingenuo, ripetitivo (ma è un manga su tornei di wrestling, la trama quella è), disegnato male e quant'altro, ma non gli si può non riconoscere il suo grandissimo fascino. L'Uomo Tigre è certamente uno dei più grandi eroi del Giappone, in ogni sua incarnazione, e probabilmente guardare alla storia del suo manga con il cuore un po' bambino di chi si esaltava con l'Hulk Hogan o l'Eddie Guerrero di turno aiuta discretamente. Perlomeno questo è il sentimento con cui mi ci sono approcciato, e di lacrimucce d'entusiasmo ne ho versate un bel po', così come mi han brillato gli occhietti nel vedere Mad Dog Vachon, Ivan Koloff, André The Giant e tante altre facce note del wrestling, disciplina che ho sempre amato e seguito in maniera più o meno costante e appassionata (parla il ventisettenne che va a seguirsi gli incontri della federazione romana e che grida per incitare i lottatori più dei bambini, a momenti ). Se è un grande manga non so, credo che non nasconda il suo essere un fumetto per bambini (del tempo) molto commerciale, ma sta di fatto che il suo protagonista è certamente un grande eroe e un validissimo esempio per i lettori. Magari non in maniera così esagerata, ma un po' del suo grande altruismo e della sua straordinaria forza d'animo ci farebbero senza dubbio comodo Spiace solo che l'edizione italiana non sia ottimale e mi abbia infastidito per parecchie cose. Di solito non sono uno che bada alle edizioni, ma questa aveva diverse cose davvero poco felici sia dentro che fuori. By the way, questo non mi ha impedito di esaltarmi come un bambino ad ogni match, quindi tutto sommato perdono l'editore per il suo lavoro un po' trascurato, perché non ha inficiato la mia lettura più di tanto, ma un po' di critica ogni tanto ci vuole, quando ci vuole
Ringrazio il mio "collega" dell'impegno profuso per questo lavoro a quattro mani, visto che ci abbiamo lavorato parecchio, ma spero ne sia valsa la pena. Grazie per i complimenti