Questi articoli su Kaze Tachinu sono eccezionali, propongono varie chiavi di lettura dell'opera che mi mettono una gran voglia di vedermelo al cinema e di acquistare il DVD appena sarà disponibile per poter apprezzare al meglio le varie sfumature. Io sono un romanticone, ho trovato veramente strappalacrime l'idea di Hori Tatsuo di raccontare la sua tormentata storia d'amore: un omaggio alla sua sfortunata fidanzata, una eterna dichiarazione d'amore? Leggetela come volete, ma queste cose mi fanno letteralmente impazzire...
Qui ci dobbiamo intendere, tralascio un secondo la pur ottima nota, che Miyazaki NON sia un'autore politicizzato siam d'accordo, se vogliamo intendere un'autore che rende i suoi film "Manifesto" del proprio pensiero ideale, rectius ideologico, e lo imponga come il Dogma. Miyazaki, lo Studio Ghibli in generale, cerca di evitare l'ideologia, e ci avrebbe pensato comunque Toshio Suzuki, grande produttore, a metterli sui binari giusti, però ha una sua precisa idea della realtà e di quali idee e valori proporre al suo pubblico. Di quali siano le cose giuste per le quali battersi. In questo senso ha sempre - possiamo dirlo - fatto Politica, quella vera. Porgendo la sua lezione a noi che lo seguiamo, anche Takahata lo ha fatto, in modo spesso più esplicito.
Dopodichè, ed è ovvio, nei suoi film ci sono mille toni e tocchi di colore, idee, musiche, originalità, amore, speranza, dolore, invenzioni artistiche bellissime, in una parola Cultura umanistica, che non si contrappone affatto a quella tecnica, se non nella testa di chi vuole controllare le persone, l'obbiettivo vero di Miyazaki, ma la sostiene e le da un senso. Un'ordine ed uno spirito.
Questo film è buono, non il migliore, di Miyazaki, ma davvero la sua prima parte è un piccolo capolavoro e l'incontro con Caproni un grande omaggio all'Italia, al volo, all'aviazione. Allo spirito degli uomini liberi.
Mi sono letto l'articolo tutto d'un fiato...! Fra accenni storici, informazioni personali sul Maestro Miyazaki e sul film Kaze Tachinu, anche le interviste di questa seconda parte le ho trovate molto interessanti. Poi, la frase "Mettersi di fronte ad un'opera altrui dovrebbe innanzitutto significare aprire la mente e porsi a ricevere la libera espressione di un altro..." l'ho trovata bellissima... complimenti a tutti!!!
E' davvero bello leggere interviste come queste, ed è uno stimolo ancor più grande per vedere questo film ed i precedenti di Miyazaki. Mi è piaciuto in particolare il punto in cui si parlava dell'autore e quel che ne pensava degli scritti dei critici che vanno a sviscerare aspetti che lui non considera importanti, ignorando invece ciò che invece vuole esprimere. Aspetto di leggere la terza parte di questo interessantissimo articolo!
Davvero un'ottima intervista, complimenti vivissimi ad Animeclick e a Shito per come è stata pensata e strutturata. Un dialogo interessante perché non si limita a descrivere, ma fornisce strumenti e chiavi di lettura che ci permetteranno di farci un'idea decisamente più circostanziata del film.
Oltre a ringraziare tutti i lettori, colgo l'occasione per tributare specialmente Alessandro Bencivenni, ospite in questa parte del nostro articolo, che ho recentemente avuto occasione di conoscere personalmente. Principalmente uno sceneggiatore (da storie di Topolino al cinema italiano), Alessandro è una persona interessata d'arte (soprattutto futurista), aeronautica e cultura in genere. Per me che cerco sempre di predicare l'interdisciplinarità degli interessi degli appassionati del 'nostro' settore, il suo amichevole contributo risulta davvero prezioso. ^^
Io sono un romanticone, ho trovato veramente strappalacrime l'idea di Hori Tatsuo di raccontare la sua tormentata storia d'amore: un omaggio alla sua sfortunata fidanzata, una eterna dichiarazione d'amore? Leggetela come volete, ma queste cose mi fanno letteralmente impazzire...