è davvero difficile riprendersi dopo un avvenimento del genere... Soprattutto quando le soluzioni sono scarse. Buttare l'acqua in mare, anche se un po' "purificata", non mi sembra un'idea geniale. Ma chi sono io per giudicare?
Inutile girarci attorno...quando succedono eventi del genere l'umanità intera non sa ancora come risolvere le conseguenze
Qua non si parla ne di anni, ne di decenni ma di secoli
L'idea del ghiacciaio poi...un'assurdità mai sentita prima (ci vorrebbe un'altra Centrale per alimentare un'opera del genere)
Stendiamo poi un velo pietoso sul fatto che molte opere di "bonifica" son in mano alla criminalità e che si stanno utilizzando dei senzatetto come manodopera a costo quasi zero (fonte Repubblica o Corriere della Sera (non ricordo) (basta fare una ricerca su Google)).
Pensare che sono già 3 anni! A me sembra ieri! Che disastro! Povera gente! Speriamo solo che riescano a risolvere sta storia delle barre, altrimenti qui, si va avanti per generazioni...
Purtroppo la situazione è critica, certo che andare a costruire le centrali su un'isola piena di vulcani e terremoti ogni anno non è stata una buona idea; sarebbe il caso di seguire l'esempio dell'italia e rinunciare al nucleare. Ma naturalmente so che non è così semplice e che ci sono complicazioni che un ragazzo come me non può capire
Hachi, concordo in pieno con le tue conclusioni finali: purtroppo le vittime di questa catastrofe sono l'unica cosa certa e bisogna fare l'impossibile per dare una vita dignitosa ai sopravvissuti.
Le radiazioni nucleari sono bruttissime bestie, invisibili e letali anche in caso di esposizione a bassissime dosi ma prolungate nel tempo (ecco perché le persone non possono dormire nelle case vicino allla centrale). Ancora non si conscono effetti sul lungo e lunghissimo periodo (parliamo di materiali che possono richiedere anche centinaia di anni per dimezzare la quantità di radiazioni emesse). Con questo scenario l'unica cosa da fare per la salute pubblica è eccedere nella prudenza anche se porta a forti limitazioni nella vita quotidiana (vedi le mantelline per i bambini). La cosa che, spero, non accada è cavalcare l'onda delle dichiarazioni ottimistiche "a prescindere": il rischio è altissimo, e gli interessi non possono passare avanti alla salute delle persone.
Una generazione di bimbi che vive al chiuso. Davvero triste, ricordo che anche per noi al tempo del disastro di Chernobyl i prati divennero off-limits per un periodo che a me sembrò lunghissimo. Chissà lo sconforto dei genitori, obbligati a rinchiudere i figli e in perenne apprensione per la loro salute, con i politicanti che per varie ragioni tendono a minimizzare tutto.
Concordo in pieno con Bradipo Lento e ringrazio Hachi194 per il bell'articolo! A me angustia molto la sorte di quei poveri bambini che sono costretti a stare al chiuso, oltre al fatto che nessuno può garantire loro con sicurezza che, (naturalmente io mi auguro di no) non si ammaleranno di qualche tumore in futuro. Non sono esperto in materia, ma credo che questa debba diventare la molla che spingerà i giapponesi, ma non solo loro, a riflettere sul serio a quanti gravi pericoli possa portare la produzione di energia dal nucleare. Una spada di Damocle perennemente piazzata sulla testa delle popolazioni e dell'ambiente delle aree che circondano i reattori, e purtroppo, come sottolineato da Bradipo, in mancanza di scoperte che possano accelerare la decontaminazione, quei materiali radioattivi restano pericolosi per tempi lunghissimi, assai di più della durata della vita media di un essere umano. Spero che quei giapponesi, , che sono ormai la stragrande maggioranza, che non vogliono più far ripartire le centrali chiuse dal terremoto, sfidando anche la loro proverbiale ritrosia alle manifestazioni del dissenso, protestino con il massimo del vigore consentito dalle loro leggi e facciano capire a questa massa di vergognosi politici attenti solo agli interessi di quella lobby nuclearista che li foraggia, che il prezzo per salvaguardare la salute dei propri cari e dell'ambiente in cui si vive non è mai troppo caro!
non sono assolutamente un complottista ma è purtroppo dato di fatto che l'informazione è tutt'altro che libera in Giappone, soprattutto quando si tratta di argomenti tabù come questi, quindi è davvero difficile credere a tutte le notizie rassicuranti date da enti giapponesi se non addirittura dalla tepco stessa... Non sono neanche dell'idea di molti nostri compaesani che sono profondamente convinti che visitare tokyo per un paio di mesi porti a morte certa ovviamente... le solite esagerazioni nostrane. Ciò che lascia più sconvolti è l'apparente disinteresse da parte dei giapponesi ormai talmente educati a seguire prima il bene del paese che il proprio da fare buon viso a cattivo gioco a tutto ciò che gli viene passato come un bene collettivo, come lavorare fino alla morte ( non è un eufemismo ma triste realtà ) e anche la futura riapertura delle centrali necessarie a mantenere concorrenziale la produzione di ogni bene commerciale.
Gran bell'articolo! Sinceramente le radiazioni mi fanno paura... Mia madre mi raccontò che al tempo dell'esplosione della centrale in Russia, ci fu il panico pure da noi, con grande attenzione a quello che si mangiava, nonostante la lontananza. Per fortuna, in Giappone non è successo nulla di così irreparabile, ma temo che i danni continueranno a sentirsi molto a lungo...
un bell'articolo complimenti questa è una tragedia dimenticata di cui nessuno parla più, bravi voi a fare un ricordo. purtroppo però la tragedia di fukushima durerà ancora per centinaia di anni, come è successo per chernobyl, le radiazioni nucleari sono qualcosa che va oltre la vita media di una persona e questi errori umani cadrannò sui figli e i figlio dei loro figli per molto tempo ancora
sei sempre molto brava Hachi un articolo molto commovente che fa venire da piangere e fatto veramente bene,questa tragedia che ha passato e purtroppo sta ancora passando il Giappone è molto triste,spero che si riprenda anche perchè è un popolo meraviglioso e forte che non si merita queste cose per colpa del nucleare
Concordo con chi mi ha preceduto nei commenti. Purtroppo non bastano mesi o anni perchè la situazione torni alla normalità... Ci vorranno decenni e ciò che è successo si ripercuoterà, probabilmente, anche sui figli e nipoti di chi ha vissuto questo tragedia. Ottimo articolo Hachi, perché credo sia anche doveroso non dimecarsi di ciò che è successo
Il governo giapponese ha affrontato in modo diretto la questione nucleare, varando pochi mesi fa una legge che definisce tutte le informazioni pertinenti alla difesa, alla diplomazia, e alla sicurezza (in cui rientrano le centrali nucleari) come Segreto di Stato, la cui divulgazione comporta multe elevatissime ed il carcere.... ¬_¬
In effetti non si potevano tollerare le fastidiose fughe di notizie avvenute a Fukushima, meglio premunirsi per evitare che in caso di un nuovo incidente nucleare la popolazione sappia quel che sta succedendo...
Ven (anonimo)
- 10 anni fa
20
Come già detto, la verità la sanno in pochi e così vogliono che rimanga. Mi spiace per tutte le brave persone che ci sono andate di mezzo. Forse è una cosa brutta da dire, ma se non fosse stato per l'incidente di Fukushima, ora in Italia si starebbero costruendo nuove centrali nucleari: fu proprio quell'incidente a mettere di nuovo, per ora, la parola fine al nucleare in Italia. Ma ho come l'impressione che una volta che il ricordo di questa ennesima tragedia nucleare si sarà allentato per bene e anche qui si ricomincerà a parlare di costruire centrali nucleari. E allora sì che ne vedremo delle belle! (o delle brutte?)
Ma c'è da dire che loro il giorno dopo il terremoto, sono andati a lavoro. Hanno ricostruito un pezzo di Autostrada importante per loro in una settimana. E noi non sappiamo se finiremo mai la Salerno-Reggio Calabria.
Immaginate cosa potrebbe succedere se un terremoto del genere succedesse qui.
Grazie Hachi per questo puntuale aggiornamento, è sempre utile e opportuno tenere alto il livello di attenzione su una questione così grave e delicata.
Rygar
- 10 anni fa
20
"Dopo aver letto tutto questo c'è ancora qualcuno che approverebbe lo sviluppo e la crescita dell'energia nucleare?"
A quanto pare, l'ala più conservatrice del governo giapponese sembra voler tirar dritto con lo sviluppo di nuove centrali nucleari. Non mi sembra si stia dedicando agli "interessi della nazione". Solidarietà al popolo giapponese vittima di questo disastro.