Generalizzazione oscena!! Questo secondo me doveva scrivere un riempitivo per il giorno dopo ed era in ritardo causa settimana di ubriachezza molesta...come minimo!!
Generalizzare così è sicuramente il suo errore più clamoroso, tolta la totale ignoranza dell'argomento, tolte le dubbie conclusioni e la totale mancanza di contenuti, fonti e riferimenti, rimane il font, che non è male dai.
Sig. Visetti, chieda a google di Tezuka, Urasawa, Satoshi Kon, Hideaki Anno, Mamoru Oshii oppure Yukimura, Nihei oppure dei tanti altri che le hanno consigliato i miei colleghi, qui. Mi sa che avrà una brutta sorpresa....
Un fondo di fondo di fondo di verità però c'è. Specie negli anime vedo che la componente di ecchi/fanservice va via via marcandosi ed è sempre più presente. Continuano anche a uscire perle, ma l'animazione giapponese in genere non la vedo in forma come alcuni anni fa, sarà un impressione. Resta comunque una fonte di racconti e bellezza ben lontana dalla oscena rappresentazione che ne viene fatta in quell "articolo".
Faccio notare comunque che nel corpo dell'articolo viene mossa critica specificatamente agli anime e manga con contenuti pedopornografici, il che è totalmente condivisibile. Ciò però non è un attenuante a quel trafiletto telegrafico e offensivo, oltre che privo di alcun fondamento, che qualifica buona parte dei manga (immagini stravaganti O_O ?) come appartenenti a quella categoria (ma come.....spesso ?!?!).
Speriamo che l'autore trovi un argomento con cui è più a suo agio e di cui sa qualcosina di più, glielo auguro per la carriera!
Il giornalista sarà anche un'ignorante di prima categoria, ma purtroppo in questi anni di produzioni soft porno e incentrate su minorenni tettute non ha purtroppo tutti i torti.
io penso che questo articolo in se, sia inutile chi legge manga li leggera sempre, i giovani under 20 non credo proprio che leggano repubblica tranne ovviamente quelli "politicamente" impegnati c'è ne sempre un paio in ogni classe xD cmq non credo che sto articoletto possa far leggere o meno
Ho scritto due giorni fa al direttore. Speriamo che gli "apra"gli occhi (Non mi ha ancora risposto, se risponde posto qui)
Giuli (anonimo)
- 10 anni fa
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Certo su italia uno alle sette di pomeriggio fanno vedere i culi più sodi dell estate e le tette della Belen schiaffate in bella vista... dopo sono i giapponesi i pervertiti però... >VERGOGNA
Ci mancava solo questo articolo a peggiorare la mia opinione sulla piega che sta prendendo La Repubblica negli ultimi tempi quando parla dell'Asia. Un anno fa, mi sembra, erano stati capaci di scrivere che il Visual Kei, genere non che stile musicale predominante in Giappone sarebbe in realtà musica satanica suonata e cantata da trans che irretiscono le menti di giovani pulzelle che stravedono per loro, uomini in abiti da donna e nulla più (non citando nemmeno un gruppo come i Dead End pietra miliare del metal o specificando che non tutti i cantati visual vestono abiti femminili e che non sono minimamente trans ma lo fanno per fanservice)(e se anche fossero trans non vedo il problema). Andai a lamentarmi a Romics presso lo stand di Repubblica XL che aveva steso l'articolo pensando stupidamente di non vedere più articoli scritti così male e senza alcun tipo di informazione o esperienza nel campo, ma mi sbagliavo. La verità è che qui (mi collego ad un discorso fatto da Fraws di Parliamo di Videogiochi sui videogiochi hentai) in Italia certe cose sono difficili da far entrare nella mente della gente. L'hentai è considerato da una parte di Italiani non solo il MANGA ma un simbolo di diversità deviata, ci si preoccupa di cercare il colpevole in un fumetto di carta quando il degrado deriva da ben altri ambienti. Come Repubblica potrei dire anche certi programmi televisivi ma nulla cambierebbe. Vergogna....
Questo articolo mi riporta alla mente lo sgradevole ricordo di una pagina Facebook anti-anime e manga, in cui, per evidenziarne il carattere diseducativo, era stata postata un'immagine chiaramente proveniente da un hentai. Che io sappia, esistono anche film porno con attori in carne ed ossa, ma non per questo qualcuno ha chiuso cinema, confiscato televisioni e computer e bandito la filmografia in toto. E nessuno brucia libri nelle piazze a causa dello stravenduto Cinquanta Sfumature di Squallore. La pedopornografia è, a mio parere, deprecabile, ma condannare un'intero mondo a causa di una sotto-categoria è una generalizzazione imbarazzante. Soprattutto in un Paese in cui persino i "telegiornali" ci propinano chiappe e tette ad ogni ora del giorno.
Anonimo
- 10 anni fa
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Il contenuto dell'articolo, nel suo complesso, non è un'accozzaglia di assurdità. Anzi, molto di quel che viene detto è vero. Il problema è un altro: l'articolo è scritto male, argomentato peggio e sembra suggerire una certa antipatia del giornalista verso il popolo giapponese. Comunque sia, inutile dare tanta importanza