Sto immaginando la De Carolis con la musica incantevole che accompagna quella scena... che bell'effetto! *___* Il doppiaggio storico mi piaceva molto, ma sono contento che ci sarà un nuovo doppiaggio più fedele e con un cast di così alto livello. Non vedo l'ora di ascoltarlo (purtroppo, mi sa, direttamente in DVD, perché mi sa che esce quando non sarò in Italia... uffi, è uno dei miei film preferiti). A questo punto direi che è sicuro che alla fine sentiremo la bella canzone giapponese e non la nostra simpatica sigla, che faceva a pugni con la drammaticità della situazione. Molto bene! Spero che l'edizione da collezione non costi uno sproposito. Se si assesta tra i 30 e i 40 € penso proprio che la prenderò.
Rygar
- 10 anni fa
50
24 secondi di puro talento. "Capitan Harlock - L'Arcadia della mia giovinezza" è un titolone e merita questo cast di tutto rispetto. La voce di Cinzia De Carolis è perfetta e ricca di pathos, sicuamente saprà convincere i fan di vecchia data e attirerà le nuove generazioni.
Lo andrò a vedere molto volentieri. Non ho ancora visto la serie originale di Harlock benché sappia a grandi linee quello che succede... potrò capirci qualcosa di questo film?
Non ho mai capito a cosa servano le edizioni Blu-ray+DVD: io che ho solo il lettore DVD del BD non me ne faccio nulla, e chi ha il lettore BD perché dovrebbe guardare il DVD che è di qualità inferiore?
Grandissima notizia per cotanto capolavoro, nonostante ho già il dvd, sarà mio anche il blu-ray e andrò sicuramente al cinema, così si ripagano queste grandi iniziative con i fatti!
@Giorgio: le serie di Harlock sono abbastanza slegate tra di loro. Il Leijiverse sembra proporre sempre storie alternative con gli stessi personaggi. Nel caso specifico, però, L'Arcadia della mia giovinezza è il prodotto harlockiano che per trama è cronologicamente prima di tutti gli altri: parla, infatti, di Harlock da giovane, di come ha conosciuto il suo amico Tochiro ed è diventato un pirata. Anche se non hai visto la prima serie, che è ambientata dopo, puoi capirci tutto
Mi pare che il formato originale fosse quello cinematografico in 1.37:1 (ricordo che la versione in 4:3 passava in TV, ma non ricordo se era un ritaglio o una versione alternativa giapponese in cui si vedeva più immagine. Mi sa il ritaglio).
Penso che attenderò il giorno dell'uscita di questo filmone con grande ansia e trepidazione, anche se quel "ritradotto e doppiato" spaventa un pochino. certamente il fascino del personaggio e della storia mette i brividi e, credo, che la traduzione non influirà più di tanto.
è come guardare un film bellissimo in 3D...alla fine sei così attratto da scordarti di indossare gli occhialini.
Oh, che bella notizia! Finalmente viene resa giustizia ad un'autentica perla del cinema d'animazione giapponese dei primissimi anni '80! No, non sto esagerando, tecnicamente Waga seishun no Arkadia (L'arcadia della mia giovinezza) era assai più avanti di qualsiasi altra produzione nipponica destinata alle sale cinematografiche, basta solo fare il confronto con la trilogia di Gundam, praticamente coeva, per rendersene conto! Solo dopo l'esordio delle produzioni dello Studio Ghibli si è fatto di meglio! Purtroppo in Italia, per esigenze televisive, arrivò "segato" in quattro pezzi da circa 30', ed amputato di alcune sequenze, ad esempio la splendida canzone di Maya (purtroppo si era nel periodo più bieco di AVM, ed ascoltare una canzone, ancorché bellissima, ma in giapponese, era per i censori Mediaset una cosa troppo ardita da far ascoltare ai pargoli)! La Yamato aveva posto in parte rimedio a tale scempio ripristinando le scene tagliate (canzone compresa) nell'edizione in DVD, purtroppo l'adattamento era rimasto quello di Mediaset, infarcito di dialoghi farlocchi, e, specialmente nella parte in cui vengono rigenerate le memorie degli antenati di Harlock e Tochiro, zeppi di incongruenze storiche, tanto da farli scadere a volte nel ridicolo! Tempo fa avevo letto su una pagina dedicata ad Harlock ed al resto del Leijiverse, la caterva di errori, censure ed aggiunte improprie al copione fatte dai responsabili Mediaset, e c'è davvero da scandalizzarsi come siano stati stravolti alcuni dei passaggi più significativi della trama. Basti pensare solo alla stupenda sequenza che introduce il film narrata in originale dal Phantom F Harlock stesso, mentre nella versione di Mediaset dal figlio Phantom F Harlock II. Benché sembrasse veritiera e del tutto plausibile, oltretutto fa pure venire un brivido alla schiena per quanto sembra epica la frase finale, si tratta di un parto della mente degli adattatori italiani, e poco o nulla a che vedere con il dialogo originale! Una roba che mi ha davvero scandalizzato! Adesso potremo davvero godere appieno della visione di questo capolavoro, non baderò certo a spese e lo avrò di sicuro non appena uscirà sul mercato! @Antoine: Concordo con te per quanto riguarda il doppiaggio storico, era di buon livello, seppur il bravo Marcello Cortese nella parte di Harlock non arrivasse all'eccellenza rappresentata da Gianni Giuliano nella storica prima serie trasmessa da RAI2, la cosa pessima era l'adattamento dei dialoghi, non il doppiaggio. Vero anche il fatto che tra le diverse serie in cui è protagonista Harlock non ci sono collegamenti, vanno considerate ognuna a sé stante. Questo film in pratica racconta le vicende che portarono Harlock da fiero combattente delle forze armate del Sistema Solare a diventare un pirata spaziale, però le situazioni descritte in questa pellicola cozzano con quelle descritte nella prima serie, mentre fanno da prologo alla seconda serie TV, Capitan Harlock Mugen Kidou SSX (Capitan Harlock, orbita infinita SSX).
@Monfrin: hai ancora i link che parla delle modifiche e delle censure? A suo tempo controllai solo pochissime scene nell'edizione originale (sub en) e, non avendo notato cambiamenti significativi ma solo imprecisioni, pensavo che la vecchia edizione soffrisse solo di una traduzione approssimativa ma non deliberatamente modificata... Grazie, non si smette mai di imparare!
TBH (anonimo)
- 10 anni fa
10
Sul "rendere giustizia" vedremo... non basta il "nome grosso" per un buon doppiaggio ma anche la direzione (ricordiamo tristemente la principessa Charlotte nei film di Berserk, doppiata dalla Faloppa e diretta dalla stessa persona, che è semplicemente inascoltabile). Ma anche Zodd non è che fosse uscito tanto meglio. Per il resto... a "non rendere giustizia" ci ha già pensato Toei, tagliando l'immagine originale (4:3) per adattarla forzatamente al 16:9 (i disegnatori originali ringraziano), togliendo così un 25% complessivo di immagine sopra/sotto.
Comunque, a proposito della questione spoiler: la Yamato ha spoilerato alla grande uno degli eventi clou del film, sia con una foto pubblicata sulla loro pagina facebook, sia e soprattutto con questa clip di Emeraldas!
@Antoine: Ho dovuto cercare un po' perché il link che avevo salvato tra i bookmark tanti anni fa mi dava una pagina vuota, però alla fine ho trovato lo stesso articolo in un'altro indirizzo, precisamente questo:
[ATTENZIONE! L'articolo contiene degli spoiler, quindi a chi non avesse mai visto il film sconsiglio la lettura]
In effetti l'articolo si riferisce alla versione trasmessa in TV dapprima da Italia 7 nel lontano 1987 (se la memoria non m'inganna) e su VHS dalla stessa Yamato Video. Mentre come ho già detto l'edizione in DVD della stessa casa è integrale, ma purtroppo con l'adattamento che fece Fininvest/Mediaset per Italia 7 (che era nata un po' per essere la "pattumiera" del gruppo Fininvest, dalla scissione della vecchia Euro TV). Come potrai ben vedere i tagli ed i rimaneggiamenti dei dialoghi rispetto all'originale sono davvero tanti e pesanti, oltre che decisamente stupidi! Spero solo che questa nuova versione renda davvero giustizia a tale capolavoro!
Dopo l'indegno trattamento ricevuto da Mediaset anni fa e una mediocre versione VHS era ora che finalmente questo piccolo capolavoro avesse una degna riedizione. Vedere Harlock innamorato e conoscere come divenne il pirata dello spazio, all'epoca mi mandò in brodo di giuggiole
@Anonimo: Non che sia contrario ad una proiezione di Waga seshun no Arkadia in lingua originale con sittotitoli, però credo risulterebbe una cosa troppo da cineforum (o se preferite: only for fan), che nessun distributore italiano accetterebbe mai. Da noi si usa così da più di 80 anni, inutile fare battaglie contro i mulini a vento ispirati da fervore purista. E poi comunque doppiaggi di ottimo livello siamo in grado di farli. Quello fatto da Fininvest all'epoca non era malvagio, semmai era l'adattamento a risultare pessimo. Purtroppo la vecchia versione in DVD conteneva i sottotitoli che trascrivevano il doppiaggio italiano, e non traducevano i dialighi originali, come invece la YV aveva fatto per Lady Oscar. Ma in questa nuova versione il problema non sussisterà, quindi, se lo desideri potrai goderti la visione in giapponese e leggerti i sottotitoli.
Ottima iniziativa quella di ridoppiare fedelmente il film per il passaggio al cinema. Se solo Dynit avesse fatto la stessa cosa per Akira. Anche l'edizione home video appare ottima, l'unico neo e qui la colpa e' da imputare totalmente ai giapponesi, nel passaggio all'alta definizione il master e' stato stuprato tagliando selvaggiamente sopra e sotto l'immagine e trasformando il formato originale del film 4:3 in un 16:9. Almeno nella edizione home video la YV inserira' come terzo disco (aihme' solo in versione SD) il film nel suo formato originale 4:3. Ma l'immagine in alta definizione restera' sempre stuprata in 16:9.
anonimo
- 10 anni fa
09
@Monfrin dovremmo ribellarci, cioè conosco fansub che sono bravissimi e traducono dal giapponese in HD se yamato (o altri) li pagassero secondo me farebbero dei lavori migliori, e bisogna osare specie in un mercato chiuso come quello italiano, perché M***aset ha corrotto le tv con pessimi doppiaggi e adattamenti (rubber -_- ,Pegasus di Pegasus, Ash in invece di Satoshi :'( ) sono certo che se SNK verrà trasmesso in tv ci troveremo nomi italiani o americani come Pietro e Sara oppure Kevin . e non ditemi Rai 4 o Mtv il primo fa scelte discutibili (tra l'altro SAO l'avevano visto tutti in Fansub e lo sappiamo) , anche se a volte buone (psycho pass), mentre Mtv censurava spessissimo,l'adattamento poi non ne parliamo(slam Dunk faceva pena con quelle vocine in dialetto)e poi nessuno che mai si lamenti che hanno levato tutti i suffissi kun e chan; cosa che non fa capire a fondo l'affetto (per non parlare dei Dattebayo levati) purtroppo se continua cosi continuerò a vita con i fansub (che sono anche più economici). ma in fondo basta vedere la nuova serie di Sailor Moon con la formula mediaset e tutti felicissimi
Tornando alla News forse prendero la limited (anche se 3 cd e nemmeno un' extra per me e quasi sempre Scaffale ma almeno ci sono sottotitoli in italiano e audio originale) anche se volevo una caterva di extra
Mario Cordova: doppiatore ufficiale di Richard Gere Loris Loddi: doppiatore di Van Kilmer e di Michael C. Hall (Dexter) Marco Mete: doppiatore di Bruce Willis, Kevin Bacon, Robin Williams Massimo Lodolo: doppiatore di Vincent Cassel e Andy Garcia Cinzia De Carolis: nell'ambiente degli anime non ha bisogno di presentazioni, visto che ha spesso partecipato ai migliori doppiaggi italiani delle produzioni giapponesi.
E questo solo per citare qualche ruolo famoso, visto che questi attori hanno alle spalle anni di carriera e di grandi ruoli. Il fatto che la maggior parte di loro non abbia mai doppiato anime ma solo film cinematografici e telefilm da prima serata dovrebbe essere un pregio e far capire che il film di Capitan Harlock è stato trattato allo stesso livello di un film hollywoodiano. Ma... quando le cose sono fatte bene, ci si deve sempre lamentare!
Anonimo, da quello che leggo sei un integralista senza speranza e i tuoi discorsi non hanno né capo né coda. Siamo tutti d'accordo sui pessimi adattamenti con cui la Mediaset ha trattato per due decenni tutti gli anime che trasmetteva, ma è sciocco parlare del 2014 come se fosse il 1995. Quello che ipotizzi sull'Attacco dei Giganti è semplicemente paranormale, considerato inoltre che i diritti sono stati acquistati da Dynit, che ha sempre - o quasi - fatto doppiaggi e adattamenti fedeli all'originale (salvo il fatto che abbia pubblicato dei "classici" con doppiaggi storpiati e con solo i sub fedeli. Lì ci sono, purtroppo, motivi di budget e di mercato... vedi Sailor Moon. Altri casi, come Akira, sono rari e francamente inspiegabili).
Sparare a zero su Mtv è da vigliacchi, visto che ci ha dato gli anni migliori dell'animazione giapponese in Italia. In primo luogo Mtv non è Mediaset, quindi non ha mai commissionato doppiaggi come rete ma solo trasmesso prodotti editi da altri o in collaborazione (Dynamic, Shin Vision, Yamato). Per quanto riguarda le censure, ci sono solo state in prodotti nuovi doppiati sempre in doppia versione (censurata per la TV/integrale per i DVD o la fascia notturna). Nelle altre serie, come Slam Dunk, problemi di adattamento erano pregressi e dovuti alle decisioni prese da chi ha editato la serie (nel nostro caso Yamato Video, che di pastrocchi ne ha fatti tanto e nel caso di Slam Dunk ha ben pensato di affidare l'edizione italiana a quel "fantasioso" di Carrassi). Un po' di buon senso dovrebbe far capire che una rete televisiva non è una onlus e Mtv ha trasmesso fin troppe cose - per fortuna! - in fascia protetta senza censure (lo sai che le multe per denunce da trasmissione di prodotti ritenuti inadeguati alla fascia protetta sono salatissime?). Meno male che abbiamo avuto le doppie versioni (censutata/non censurata) di tanti prodotti: bisognerebbe essere contenti di una gestione del genere, non lamentarsi. Ah, giusto per la cronaca: o Snk va in onda in fascia notturna, o la censura per la trasmissione sarà inevitabile (già immagino il putiferio che si alzerà...).
Infine, un adattamento italiano è per l'appunto un adattamento. Per quanto fedele, ci sono cose che non possono persistere nell'edizione italiana, come per l'appunto i suffissi (che nella nostra lingua non hanno senso). Un bravo adattatore, quando possibile, cerca di rendere i gradi di formalità e informalità attraverso altri modi (lessico, costruzione delle frasi, gli stessi "toni" con cui è recitata una frase, traduzione dei suffissi quando sensato: spesso il "sama" si può rendere a seconda dei contesti).
Qualcosa mi dice, però, che quello che scrivo ti entrerà da un orecchio e ti uscirà dall'altro. Gli integralisti sono, secondo me, una delle piaghe del mercato home-video di anime in Italia: puoi fare il doppiaggio più curato del mondo, per loro sarà sempre insufficiente e pieno di difetti...
Ma dove avete letto che NON ci sarà nessun extra??? La dicitura "da definire" significa che ancora non sono stati definiti quali saranno nel disco.
anonimo
- 10 anni fa
03
@Antoine che intendi per integralista?
io mi lamento degli stupri che hanno rovinato l'opera: vedi One Piece come è censurato Rubber invece di Rufy in primis e non solo (e parlo oltre che delle puntate ora in onda, anche di quelle del nuovo mondo mmostrate pochi mesi fa ,con nomi e versi assurdi, ed il sangue color fango) fossi in loro farei un ridoppiaggio TOTALE chiamando i personaggi con i nomi giusti oltre a ciò ovviamente devono fare le cose serie e non i Dialetti come in diversi anime
secondo me non tenere i sama con i nostri doppiatori piatti per quello che loro chiamano(rabbrividisco) "cartoni" sminuisce molto il rapporto tra i personaggi.
SNK sono CERTO verrà censurato 2 volte e verra Stuprato
Araldo degli Inferi : si si e' proprio cosi. E ridicolo pensare che gia' ai tempi del dvd ci salvammo per caso. Il film di Harlock fu pubblicato anche in Francia in dvd, solo che loro si beccarono la versione tagliuzzata in 16:9 mentre noi no. Pensa che i giapponesi fecero lo stesso disastro con il film di Baldios. La versione VHS della YV aveva l'immagine 4:3 corretta. La versione dvd del film invece ha una immagine tagliuzzata selvaggiamente in alto e basso per ottenere un 16:9 indecoroso. Praticamente i personaggi per tutto il film hanno le teste mozzate a meta', elementi nelle scene che non si vedono per il taglio apparivano senza problemi nella versione VHS. Uno schifo.
Le Mysanthrope (anonimo)
- 10 anni fa
11
@Antoine. Tanto di cappello, quoto parola per parola. Ma per quanto riguarda i suffissi, almeno per gli anime ambientati in Giappone li lascerei, perchè fanno parte della cultura locale. Li toglierei solo in quelli ambientati all'estero o in un altro mondo. A meno che il suddetto mondo non sia simile al Giappone (es. Naruto) o a parlare non siano personaggi effettivamente giapponesi, in questi casi sono d'accordissimo nell'eliminarli: non si possono sentire neanche in originale...
@Anonimo: Ti ha sicuramente risposto già bene Antoine, però vorrei aggiungere che per quanto apprezzi i fansubber, che senz'altro hanno il merito di rendere fruibili a noi titoli che altrimenti non lo sarebbero per niente (e dico dorama come Dragon Zakura, GTO, e anime controversi come Ideon) d'altra parte non posso essere sicuro che anche loro commettano errori di traduzione visto che purtroppo non ho che una miserrima conoscenza della lingua giapponese. Di certo non pretendo da loro la perfezione, visto che fanno tutto gratuitamente. Adattare in italiano non vuol solo dire tradurre pedissequamente i dialoghi, ma anche farli stare nel timing corretto della battuta che pronuncia il personaggio sullo schermo. A volte in giapponese si possono esprimere concetti con una frase brevissima, che però tradotta fedelmente in italiano può risultare assai più lunga, la stessa cosa può avvenire vice versa, per questo chi adatta i dialoghi a volte è costretto a sacrificare la fedeltà assoluta al testo originale per riuscire comunque ad esprimere i medesimi concetti, e questo lo capisce chiunque non è affatto un lavoro facile. E poi, ragiona, mantenere elementi del giapponese come i suffissi di cortesia (sama, san, kun, chan) in un adattamento italiano suonerebbe quanto mai assurdo all'orecchio di chi, e sono la stragrande maggioranza degli spettatori, non ha nemmeno una piccola infarinatura di lingua giapponese, visto che nel nostro idioma non esiste nessun reale corrispettivo di tali elementi. A mia memoria l'unico doppiaggio dove si mantenevano tali suffissi è stato quello di Ikkyu-san il piccolo bonzo, credo anche per mantenere una sorta di atmosfera storico/esotica, ma è stato solo un caso. Devi renderti conto che il pubblico è composto per la stragrande maggioranza di persone che non sono fan sfegatati dell'animazione e della cultura nipponica, e che se la Yamato, o qualunque altra casa di distribuzione, facesse solo conto solo su di essi, probabilmente avrebbe già chiuso i battenti da tempo, visto che non siamo poi un numero così grande da reggere da soli il mercato, e che comunque i costi per l'acquisto delle licenze, della traduzione/adattamento e del doppiaggio non sono certo irrisori! Che Fininvest/Mediaset facesse dei veri scempi negli adattamenti, e che censurasse cose anche innocenti in base ad una visione molto ristretta e culturalmente un po' provincialotta, questo corrisponde senz'altro a verità, però MTV, anche perché arrivò molto dopo, e puntando ad un target diverso da quello di Italia1, non ragionava negli stessi termini, e quando doveva censurare per obblighi di legge (ad esempio Golden Boy per scene un po' sessualamente spinte, e gli OVA di Kenshin, a causa di scene troppo truculente) avvertiva prima gli spettatori, e poi magari le trasmetteva a notte fonda integralmente. RAI4, purtroppo, dopo la rimozione di Freccero, non si è più sicuri che vi siano spazi per nuovi anime interessanti, però ciò che ha fatto in passato non va assolutamente disconosciuto! La Yamato Video non sempre ha operato bene, sia a livello di doppiaggi (nel senso dei cast) sia nelle edizioni per l'home video, specialmente quelle in DVD, con doppiaggi storici, tracce originali ma privi di sottotitoli (vedi ad esempio Kamui) o con sottotitoli che trascrivevano il doppiaggio storico (e pieno di strafalcioni e/o censure, come nella vecchia versione di Waga seishun no Arkadia) italiano. Però questa volta mi pare abbia proprio cambiato direzione, riconoscendo che il pubblico chiede maggior cura ed attenzione per le opere distribuite. Se poi per te questo non è abbastanza allora posso solo consigliarti, se hai l'età giusta e la possibilità di andare ad imparare la lingua in Giappone, ci sono molte scuole che fanno corsi a diversi livelli. Frequentandole per un paio d'anni potresti acquisire una padronanza sufficiente della lingua a non dover più dipendere da doppiaggi o fansub. Altrimenti ti tocca arrangiarti con quello che c'è qui, come fa la maggior parte di noi, me compreso! @Cobra: Sei sicuro che taglieranno le immagini per adattarle da 4:3 a 16:9? Se fosse così sarebbe davvero brutto! Il formato originale dell'Arcadia della mia giovinezza era proprio 4:3, come di molti altri film d'animazione dell'epoca, tipo la trilogia di Gundam, e questo credo sia stato perché questi erano pensati per essere poi passati in un secondo tempo anche in televisione.
Per quanto riguarda il formato: siamo sicuri che al cinema non siano comunque andati con un 16:9 ritagliato? L'unico esempio di questo tipo che mi viene in mente - ma ce ne potrebbero essere altri - è quello dei film di Sailor Moon. Il formato integrale è in 4:3, ma al cinema sono andati in 16:9. La cosa però è stata pensata sin dal principio, infatti, rispetto alla serie TV, le trasformazioni delle guerriere sono fatte in modo da non risultare pesantemente decurtate dal mascherino (la cosa si poteva vedere molto bene nel DVD Shin Vision, che aveva sì il film in 16:9 ma anche lo special make-up - formato originale TV 4:3 - scioccamente presentato con un loro 16:9 arbitrario. Nel film le trasformazioni sono godibilissime, nell'episodio speciale mancavano dei pezzi considerevoli delle gambe). Di solito un passaggio voluto in origine da un 4:3 a un 16:9 sensato si può vedere dal fatto che non è stato semplicemente applicato il mascherino, ma che l'inquadratura ritagliata è via via spostata per inquadrare al meglio la scena, per esempio favorendo le teste rispetto ai piedi. Mi sembra che anche diversi classici Disney disegnati in 4:3 venissero trasmessi al cinema in un 16:9 di questo tipo.
@anonimo Ero in sala a vedermi "Il giardino delle parole", dove il corto iniziale e gli extra post film sono stati proiettati in lingua originale coi sottotitl. Ci credi che di questa pratica è riuscito pure lamentarsi chi PER ANNI mi ha venduto i DVD tarocchi Taiwan che era davanti a me? Quindi non solo la mia amica che di animazione giapponese conosce solo Miyazaki, non solo l mio fumettaro attuale, ma anche chi in pratica mi ha introdotto alla visione di opere sub only ha trovato tutto ciò INDATTO alla proiezione cinematografica. Solo io non ho fatto storie, ma perchè so che Dynit più di così non poteva fare. Le proiezioni al cinema sottotitolate per ora sono impossibili, a meno che non si riesce a creare un cine club apposito. E forse grazie alla ia amica la possibilità in paese ce l'avrei... ma scommetti che sarebbe un fallimento?
Riguardo agli "errori" Mediaset, dimostri di saperne poco, anzi nulla. Rubber sì, è stato un vezzo di Margaria ammesso proprio qui su AnimeClick.it, ma Pegasus è stato IMPOSTO dal distributore di giocattoli (se ti fa schifo la cosa, allora non conosci il perchè per decenni sono stati fatti cartoni animati in Giappone, soprattutto robotici), mentre Ash è un nome voluto dal licenziatario americano (a sua volta licenziato da Nintendo, difatti anche nel ridoppiaggio si tengono i nomi del VIDEOGIOCO).
Per avere pretese bisogna prima conoscere, altrimenti si fa la figura dei viziati capricciosi. Se poi conoscendo la situazione rimani della stessa idea è un conto, ma almeno, si sappia come sono i fatti.
Ah... il fatto di Akira non ridoppiato non è inspiegabile, la spiegazione fu data: era finito il budget, prosciugato dall'acquisto del doppiaggio di Sailor Moon.
Ah, dimenticavo: in Giappone i cartoni vengono chiamati "manga", abbreviazione di "terebii manga", i fumetti invece "comikku" (scritto COMICS). Il termine "anime" è usato solo dagli otaku.
Quindi SONO cartoni. Rabbrividisci quanto vuoi, non cambia la realtà. Al massimo, cambia la tua ignoranza, per favore, che mi sa che sei giovane, hai tempo per imparare, se lo vuoi.
Piccolo off topic Sempre per il nostro amico anonimo: non so come dirtelo - spero di non darti un dolore o di distruggere il tuo castello di carta - ma la romanizzazione ufficiale del nome del protagonista di One Piece è Luffy non Rufy...
Ryogo: un applauso per la questione "cartoni animati"! Mi viene un nervoso quando i soliti bimbetti indispettiti se ne vengono fuori con "Sono anime, non cartoni, gnè gnè gnè!" (e, purtroppo, noto che sono in diecimila...).
mii-kun (anonimo)
- 10 anni fa
10
Leggendovi, non mi sento più sola ad apprezzare questo film che ho visto in diverse lingue e sottotitoli per cercare di capire cosa gli autori esattamente volessero dire... mi sembra incredibile che possa uscire al cinema, e con emozione resto in attesa di vederlo. Riguardo ai suffissi, in questo film non ce ne sono quasi, solo Maya viene chiamata -sama 1-2 volte ... In generale ho notato che i "manga" degli anni 70-80 non fanno molto uso dei suffissi (in particolare quelli legati al Capitano), al contrario di quelli prodotti molto dopo. Voi ne sapere il motivo? Cambio di usanze? Grazie
Evitiamo magari 4 post di fila la prossima volta. Cmq se il formato era 4:3 l'adattamento sarà cmq lesivo dell'originale. Le uniche eccezzioni sono i film realizzati in matte (T! mi sembra lo fosse), ma non credo che anime così datati usassero quella tecnica.
@RyOgo: lo dici tu ai conferenzieri giapponesi dello scorso manga festival che usavano un termine sbagliato?
Un bel po' di anni fa (circa 15 anni fa) parlavo con un mio collega giapponese e gli dicevo che dai noi erano stati trasmessi tanti anime. Al che lui non capisce e mi chiede di ripetere. Gli dico "ma si', anime, japanese cartoons" al che mi risponde che da lui si sono sempre chiamati manga TV, non anime. Ho il sospetto quindi che in Giappone sia avvenuto quello che e' avvenuto in Italia; da noi si e' passati da cartoni animati (usato ancora adesso dalla stragrande maggioranza della vecchia generazione) ad anime (usato dai giovani), in Giappone da manga TV ad anime. Quindici anni fa probabilmente in Giappone il termine anime lo conoscevano solo gli otaku e lui non lo era.
anonimo
- 10 anni fa
07
@antoine ti Sbagli anche Rufy e Corretto tanto che lo scrive Animeclick
io non sono un bimbetto ho 15 anni e sono cresciuto a pane e Fansub da quando conosco Internet e mi viene il dispiacere nel vedere Gli ANIME trattati in modo improprio dalle televisioni (sangue Marroni, nomi cambiati le sigle stupide di Inazuma Eleven) e gli Anime sono per Grandi e Maturi con Morali e sentimenti, i cartoni sono spesso stupidi e piatti e senza morali
Appunto, sei un giovinetto. E vista la tua età sei stato "fortunato" con le censure, rispetto a chi ha vissuto quelle degli anni Novanta! (Tu non eri davanti alla TV allibito per l'ultimo episodio di Sailor Moon, oppure degli ultimi tre episodi di Slayers fusi in uno, tanto per ricordare qualcosina). E sei pure di coccio, visto che continui a fare distinzione tra anime e cartoni animati, nonostante ti abbiano spiegato che non c'è differenza (questo termine, mettitelo in testa, indica un prodotto, una tecnica, non le produzioni occidentali!).
P.S. Rufy non è "corretto". In giapponese non c'è distinzione tra la pronuncia della R e della L, inoltre le doppie non vengono espresse (per un giapponese Rufy e Luffy sono la stessa cosa, perché si pronunciano allo stesso modo e si trascrivono allo stesso modo; per un occidentale chiaramente non è così). I katakana - i caratteri con cui si trascrivono le parole, comprese quelle straniere, secondo le sillabe vocaliche - sono limitati. La traslitterazione del nome di quel protagonista è una sola, "Rufi", le romanizzazioni possibili invece sono molte (Rufi, Lufi, Rufy, Lufy, Ruffi, Luffi, Ruffy, Luffy). Quella ufficiale è una sola: Luffy. Certo che prima di farti un discorso di questo tipo, dovrei consigliarti di ripassare la grammatica italiana. A quindici anni non dovresti scrivere in quel modo.
Insomma, il termine "anime" in Giappone è usato solo dai lavoratori del settore (lavoratori, i finanziatori li chiamano "manga" pure loro). La differenza è che i "manga" sono considerati appunto cartoni per tutti, gli "anime" invece solo come cosa per appassionati. E non sono certo visti bene questi qui, anzi...
A 15 anni non si è bambini, ma si è sicuramente giovani, e non ho nulla contro chi è bambino o chi è giovane. Ma se chi ha meno della metà dei miei anni si mette a volermi insegnare qualcosa, beh... tenga conto che il JoJo che tanto adora adesso e Dragon Ball li conosco da prima che nascesse (e pure One Piece, vista la pubblicazione su EXPRESS lo conosco da prima che sapesse leggere). E la mia maglietta ufficiale TOEI ha la scritta LUFFY PIRATES.
Mi scuso per i 4 post in fila, ma sono mesi che non mi è permesso di modificare i post dopo l'invio, e mi succede sia con IE che con Firefox.
@micheles: Mah?! Da quello che ho letto io, mi pare nel saggio "Anime al cinema" il termine "anime" è stato introdotto in giapponese alla metà degli anni '70 (di fatto è un barbarismo, perché è la contrazione della parola inglese "animation") dopo la diffusione in TV della prima stagione di Uchuu Senkan Yamato proprio per marcare un po' l'evoluzione come tematiche e target delle produzioni televisive verso una platea di pubblico anche più matura. Però è anche possibile che tale termine sia rimasto confinato un po' nella cerchia degli addetti ai lavori e agli appassionati. Probabilmente tutti gli altri hanno continuato a chiamarli "manga eiga" o "terebi manga", ed ecco spiegato perché il tuo collega giapponese non conoscesse il termine "anime".
@RyOGo: Non mi stupisce affatto che il tuo fumettaro e la tua amica si siano trovati a disagio a vedersi al cinema la versione originale sottotitolata. Purtroppo è l'effetto di un'abitudine radicata da ben 80 anni nel nostro paese, e che credo non si sradicherà mi più! Tutto questo è avvenuto per motivazioni storico/socio/politiche, che per quanto diverse nel nostro tempo, credo che ben difficilmente lo spettatore medio possa accettare un cambiamento. A me tutto sommato non da nemmeno fastidio seguire i film in lingua straniera con i sottotitoli, anche se poi è comunque un poco più faticoso e richiede comunque una certa attenzione. Pensa che qualche anno fa seguivo persino film e documentari della TV vietnamita sottotitolati in inglese, e non mi sembrava nemmeno poi così difficile comprenderli. Solo che per quanto riguarda anime e dorama dopo un po' in me emerge una sorta di quasi "frustrazione"; già perché aumenta in me il desiderio di comprendere meglio la lingua giapponese, cosa che però mi risulta impossibile. Già perché purtroppo credo che per arrivare ad un livello tale da riuscire a capire decentemente i dialoghi l'unico modo sia andare a studiare la lingua in Giappone, cosa che con la mia età è la mia situazione lavorativa è completamente impossibile! Però in ogni caso viva i fansub!
@Antoine: Hai ragione in pieno, a livello di censure ciò che venne fatto negli anni '90 dai biscionati è incredibile se lo si raffronta alla situazione di oggi!
@Anonimo: Ah, allora ho proprio visto giusto! Sei giovane come l'acqua! Ecco perché sei così accalorato con i fansub! Però io se fossi in te volgerei in positivo questa tua passione per l'ascolto in lingua originale piuttosto che lamentarti per la qualità dei doppiaggi! Quando ti avevo consigliato di andare in Giappone a studiare la lingua non lo dicevo in tono ironico. Giovane come sei alla fine delle superiori, non so che scuola stai facendo, potresti davvero fare una vacanza/studio in Giappone, ci sono diverse possibilità al giorno d'oggi e so per certo che ci sono associazioni di amicizia italo-giapponesi che promuovono tali esperienze. Non faccio nomi perché qui non sta bene fare pubblicità ma se cerchi sul web le trovi di sicuro. In ogni caso sarebbe senz'altro un'esperienza di vita, potresti renderti conto di come'è la realtà di quel paese, e nel caso ti piacesse potresti anche continuare gli studi con la prospettiva di farti una carriera di interprete/traduttore, e se fossi fortunato magari lavorare nel settore dell'adattamento di dialoghi per qualche casa di distribuzione italiana di film giapponesi o casa editrice per i manga! Pensa che all'epoca in cui avevo la tua età (oggi ho quasi il triplo dei tuoi anni) e cioè a metà esatta degli anni '80, dovevo quasi vergognarmi di andare a dire in giro che guardavo i disegni animati giapponesi in TV, specialmente in una cittadina di provincia dove abito, all'epoca mi avrebbero preso per un mezzo scemo e tutto rimbambito, se avessi detto che li amavo così tanto da voler imparare il giapponese! Oltretutto all'epoca tutti credevano, e non c'era nessuno che smentisse, la leggenda dei cosiddetti "cartoni giapponesi fatti al computer" e di informazioni per quanto riguardava autori e produttori di anime neanche l'ombra. Tra l'altro mi ricordo pure di quel periodo un articolo talmente parziale ed ipocrita uscito su "La Stampa" sui manga dove in pratica prendeva solo in considerazione quelli di genere erotico spinto (per non dire pornografico) che in pratica li definiva letture adatte solo per repressi sessuali patologici, come se fossero gli unici e soli fumetti che si producessero in Giappone! Pensa tu in che ambiente vivevamo! E naturalmente internet nessuno sapeva cosa fosse, all'epoca era appannaggio solo dei militari, il massimo dell'informatica a cui si poteva aspirare erano lo ZX Spectrum Sinclair ed il Commodore 64! Rifletti bene su quel che ti ho detto, oggi tu hai delle possibilità che quelli della mia generazione all'epoca non si sarebbero mai nemmeno sognati!
Io seguo anime e dorama con i sottotitoli da anni senza nessun problema, ma onestamente mi darebbe fastidio vedermi un film sottotitolato al cinema in Italia. Ma come, ti pago 8 o 10 euro e me lo proponi sottotitolato? Diverso se fosse un cineforum o un cinema d'essay, ma per un cinema "normale" mi aspetto la fatica di doppiare quello che mi fanno vedere. Lo so benissimo che invece all'estero i film sono in lingua originale sottotitolati (ho vissuto per anni all'estero e mi trovavo bene cosi'): tuttavia qui siamo in Italia e mi aspetto un servizio diverso. Solo se mi proponessero il film sottitolato a prezzo INFERIORE allora mi andrebbe bene. E' che psicologicamente da buon italiano un prezzo pieno per un film sottotitolato mi parrebbe una truffa.
@micheles: Beh, senz'altro hai ragione per quanto riguarda il costo dei biglietti del cinema! 8 o 10 Euro sono effettivamente un prezzo esagerato, ed un invito quasi esplicito, lo so non dovrei dirlo, a cercare registrazioni pirata sul peer to peer! Però la faccenda del doppiaggio sì/doppiaggio no è ancora diversa. Tutto nacque con il sonoro nel cinema, circa 80 anni fa. A quel tempo esistevano ancora sacche molto vaste di analfabetismo o di bassissima scolarità, che facevano sì che una cospicua parte della popolazione, specialmente quella rurale leggesse con fatica e molto lentamente. Questo ovviamente precludeva la possibilità della visione delle pellicole straniere. Ma c'era pure un altro motivo, il cinema era considerato dalla dittatura fascista al potere, in quel periodo, come uno strumento di propaganda e controllo dell'opinione pubblica, per questo era più facile con le versioni doppiate, manipolando opportunamente i dialoghi, nascondere idee e concetti che potevano provenire da film americani,inglesi o francesi, invisi al regime. Benché la situazione dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale fosse mutata totalmente, e poi la ripresa dell'economia e l'estensione del diritto allo studio abbiano forgiato generazioni di italiani ben più istruite delle precedenti, ormai l'abitudine ai doppiaggi era consolidata, tanto che anche oggi è impensabile una proiezione, o trasmissione televisiva, con i soli sottotitoli, se non nell'ambito di iniziative tipo cineforum, o trasmissioni ad hoc come Fuori orario di RAI3. All'estero esistono le situazioni più disparate: nei paesi anglosassoni in pratica non si doppia quasi nulla, questo perché da loro si è sempre usato fare così, visto che l'analfabetismo era stato combattuto e sconfitto ben prima che da noi, e poi comunque la quantità di film in lingua straniera che passano da loro è irrisoria rispetto alle pellicole in inglese. In Polonia, Russia ed altri paesi ex Sovietici, invece c'è l'abitudine di abbassare al minimo l'audio originale ed introdurre la voce di uno o due narratori, solitamente un uomo ed una donna che spiegano i dialoghi dei personaggi dei due sessi. Per noi Italiani è semplicemente una follia, ma là è un'abitudine talmente radicata che quando tentarono di vendere le VHS di Golden Boy in Russia doppiate in russo, molti si lamentavano perché non erano abituati a questo tipo di edizione. LA cosa però non è uguale in tutti i paesi dell'Europa orientale, in Romania ad esempio non si doppia nulla, viene tutto sottotitolato, mentre in Ungheria ho visto che invece doppiano (dal sat ho visto un canale ungherese che trasmetteva i film di Fantozzi e di Bud Spencer doppiati). Nei paesi latino americani invece sembra abbiano più o meno la nostra stessa abitudine. Come vedi non esiste un solo modo di intendere la distribuzione e l'adattamento delle opere cinematografiche. Capisco anche la tua osservazione sul fatto che un film non doppiato e solo sottotitolato ha senz'altro un costo inferiore per il distributore, che quindi potrebbe farlo proiettare facendo pagare un biglietto meno caro allo spettatore, però dubito che anche così la gente si convincerebbe ad andare a vedere al cinema film in lingua originale.
Infatti penso che anch'io che i film sottotitolati, pur se fossero a prezzo inferiore, avrebbero poco successo in Italia. Pero' mi piacerebbe che ci fosse questa opzione. A qualcuno sicuramente interesserebbero e inoltre sarebbe cosi' possibile fare uscire anche film che al momento non escono perche' il doppiaggio costerebbe troppo.
Non sarei così sicuro dei costi. Una minor distribuzione, plausibile per un film sottotitolato, potrebbe anche costare di più allo spettatore. I costi delle visioni in linuga originale non mi sembra siano più bassi, o forse ricordo male.
@RyOgo: ma noi siamo in un certo senso "del settore", cosa c'è di sbagliato a usare un loro termine? C'è però da dire che in Giappone ogni anno cambiano idea su che termine usare...
@Araldo degli inferi: Beh, in effetti il tuo ragionamento mi sembra corretto, se potenzialmente c'è molta meno richiesta di pellicole sottotititolate, i costi per il distributore alla fine non sarebbero minori. Sinceramente non saprei dirti quanto incide il doppiaggio in percentuale nei costi finali per la casa di distribuzione, però credo che alla fine non siano poi così gravosi. A questo punto l'unica caratteristica positiva che può essere dalla parte della sola sottotitolazione sia la velocità con cui può essere disponibile un titolo. Comunque credo che anche micheles abbia buttato lì l'ipotesi come una cosa desiderabile, ma sapendo che è difficilmente realizzabile. Comunque sia, dagli aggiornamenti sul doppiaggio di Waga seishun no Arkadia, si può già apprezzare il lavoro che si sta facendo, e da questi spezzoni già si può fare il confronto di quanto siano meglio rispetto alle fesserie che avevano messo in bocca a Phantom F Harlock II ed al povero antenato di Tochiro nel vecchio doppoiaggio Fininvest! Credo proprio che sarà un ottimo lavoro!
Mario Cordova, Marco Mete, Cinzia De Carolis. Però, si sono dati un gran da fare, il cast è di assoluto livello. Al cinema probabilmente non riuscirò a vederlo, rimedierò in seguito.
@ micheles : quello che vuoi tu e' impossibile. Ti racconto un piccolo aneddoto. Qualque anno fa certi film venivano proiettati in lingua originale coi sottotitoli italiani e non in cinema sperduti. Esempio : la guerra dei mondi di Spielberg. Beh sai quanti erano i sala (uno dei cinema piu' noti di milano centro) ? Meno di 10. Capito ? Meno di 10 e il film era proiettato in un orario favorevole. Ed era un film in inglese non giapponese.
L'italia, come la francia, la germania e la spagna sono nazioni dove il doppiaggio e' fondamentale. La roba sottotitolata sono in genere film da festival che non vengono mai proiettati in maniera capillare su tutto il territorio.
Io sono pro doppiaggio (fatto bene s'intende). I giapponesi i loro film se li guardano in giapponese, e i film esteri vengono doppiati (perche' e' piu' comodo per la gente). Non vedo perche' dovremmo rinunciare al doppiaggio. E una cosa utile e rende il film molto piu' fruibile che non usando i sottotitoli. E una soluzione imperfetta ma la migliore perche' evita di dover diventare un poliglotta.
flanders (anonimo)
- 10 anni fa
01
Dai lidi della mia "meravigliosa nostalgia" mi fionderò al cinema a vedere questo film. E comprerò il dvd, alla faccia di fansubbers che portano via il lavoro alla gente onesta e agli animatori sottopagati e agli editori tartassati da un governo ladro. Comprerò il dvd alla faccia di localizzatori che adattano i film di registi che odiano ma che però gli riempiono la borsa di palanche e alla fine ne avrò guadagnato q.sa di appagante per la mia passione.
Dagli spezzoni sembra che stia venendo un grande doppiaggio con somma gioia di tutti immagino, ma con i nomi coinvolti c'è solo da aspettarselo e stiamo avendo conferma di ciò!
Davvero un ottimo lavoro, mi piacciono le voci che hanno scelto, tutti doppiatori degni di nota. Però che facciano lo stesso con i titoli che hanno annunciato, alcuni li aspetto ancora con ansia. Spero che almeno questo sia il segno che qualcosa abbia ricominciato a muoversi.
@Monfrin vedi di scrivere una recensione di questa nuova edizione se no lo staff che cura i commenti verrà a cercarti ^^.
AH @Cobra, purtroppo dici una verità...Però c'è una possibilità, proporli all'interno di manifestazioni ad hoc si certamente diretto ad un pubblico comunque che "sceglie di andare alla manifestazione" un publico pre determinato spesso, questo è il punto. Però al festival di Udine funziona eccome. Personalmente accetto - ma cum iudicio le opere sottotitolate, e più l'animazione che i live- i nostri doppiatori sono molto bravi ed essendo cresciuto con loro non posso più farne a meno. ( I problemi del doppiaggio in questi anni sono alra questione)
@Cobra: In effetti hai proprio centrato il problema! Se già titoli di grande richiamo, proiettati in lingua originale, come quelli di Spielberg fanno un risultato così misero in una sala cinematografica in una metropoli come Milano; figuriamoci un film d'animazione giapponese, per di più anche piuttosto datato, quanti ne potrebbe fare proiettandolo in una sala di una cittadina della provincia di Alessandria? Forse 2, al massimo 3, di cui uno sarei io! Tra l'altro anche i titoli che ha presentato Dynit nella scorsa primavera un solo giorno infrasettimanale, e comunque doppiati, non è che attraessero poi un così grande pubblico. Quelli di Evangelion, che sono senz'altro i più attesi riuscivano, ad occhio, ad avere circa 60-70, spettatori. Altri come Yamato live action o Il giardino delle parole, neanche la metà, e per di più formati a stragrande maggioranza da persone da 30 anni in su di età! Figuriamoci se fossero stati solo con i sottotitoli quanti spettatori avrebbero avuto? I doppiaggi per restano l'unica opzione realmente possibile, e, concordando con te, anch'io pretendo siano fatti bene, a partire dall'adattamento de dialoghi, e realizzati da cast di valore! E a proposito di ri-adattamenti e ri-doppiaggi, devo con rammarico segnalare un episodio che mi ha fatto incavolare non poco: quando sono andato a vedere al cinema la nuova edizione di "Princess Mononoke" sono uscito davvero soddisfatto, anche perché l'adattamento della Buena Vista ne aveva stravolto in gran parte il senso dei dialoghi, portando lo spettatore ad un coinvolgimento fin troppo ideologicamente marcato verso la tematica ecologista, cosa che però nel testo originale non era così smaccatamente presente. Una volta finito il film però ho sentito il commento di un ragazzotto sui 17, massimo 20 anni, che diceva: "Che schifo! E' tutto diverso da quello che c'è sul mio DVD, che è 100 volte meglio!". Me ne sono stato zitto per buona educazione, e perché non conoscevo affatto il tipo in questione, però in cuor mio si è scatenata una tempesta di improperi e di maledizioni verso tanta spocchiosa ignoranza! E questo purtroppo fa capire quanto sia scarsa la cultura ed il rispetto dello spettatore medio italiano verso chi con passione e competenza cerca di adattare più fedelmente nella nostra lingua le pellicole straniere, ancor più se si tratta di opere assai complesse come "Mononoke Hime", che io reputo il miglior film di Hayao Miyazaki! @SoniKK: Anch'io spero che questo segni una svolta positiva nel modo di lavorare di YV! @Debris: Se troverò il tempo la scriverò, senz'altro! Mi piacerebbe tanto assistere al festival di Udine, purtroppo è piuttosto lontano da dove abito io! Però in futuro, chissa?!...
@Cobra Lo so che e' impossibile. Il mio era un wishful thinking. Pero' al giorno d'oggi in Italia ci sono tanti stranieri, piu' che in passato, e' forse per loro che un'iniziativa del genere sarebbe piu' interessante. Per gli italiani ci sono poche speranze, tranne iniziative pensate per gli studenti di lingue, passando per le scuole oppure cineforum.
@micheles: Uhmm, stranieri in Italia? Intendi immigrati? Non sono sicuro che sia così sentita come esigenza. Che sappia io la maggior parte degli stranieri immigrati arriva da paesi come Romania, Albania, Nord Africa, Ucraina e Cina. Film da quei paesi ne sono arrivati assai pochi, per non dire quasi nessuno, (forse qualcosina in più dalla Cina ultimamente), la percentuale degli anglofoni credo sia assai minore, forse qualcosina in più di francofoni (paesi come Algeria, Tunisia e Marocco hanno come seconda lingua il francese, così come altri africani). Il tutto però resterebbe confinato per lo più in ambito di manifestazioni culturali, di certo la distribuzione cinematografica non avrà mai il coraggio di tentare un'operazione simile. Per gli anime è ancor meno fattibile, visto che di giapponesi in Italia ce n'è un numero assai inferiore alle nazionalità di cui dicevo prima, quindi anche qui speranze di proiezioni in lingua giapponese possono esserci solo in iniziative ad hoc, tipo il festival di Udine, oppure le fiere del fumetto. Per quanto riguarda scuole e/o cineforum, iniziative del genere già ci sono. Però, da quando sono stati introdotti i DVD, queste iniziative non sono più così sentite, almeno credo.
@ micheles : tutti questi discorsi su doppiaggio, adattamenti e lingua originale mi ha fatto venire in mente l'episodio singolare della vecchia edizione D/Visual di Grendizer/Goldrake. Ci mettevano dentre la traccia giapponese senza nessun sottotitolo in italiano. Certo anche questa potrebbe essere una soluzione, si risparmia anche sui sottotitoli. Ma non so quanto possa andare a genio al pubblico nostrano.
@Cobra: In pratica la D/Visual faceva la stessa cosa della Yamato Video nei primi tempi! Gli OVA di Kyashan, Lupin III 1a serie, Conan, Kamui erano usciti tutti quanti con la traccia originale ma senza sottotitoli, rendendo l'audio giapponese inservibile al 99% degli acquirenti! Gli unici che potevano essere contenti erano solo i giapponesi di passaggio in Italia, che così potevano acquistare dei DVD a prezzo inferiore che in patria! Solo dopo Lady Oscar si decisero a metterli, tra l'altro traducendo i dialoghi originali, non quelli del doppiaggio Fininvest, pieni di censure! E dire che, da quello che strombazzavano quelli della D/Visual sul web, i DVD di Grendizer avrebbero dovuto contenere i sottotitoli in italiano, e pure anche la trascrizione in rômaji dei dialoghi giapponesi. Quindi erano solo banfate?! O_o
Il doppiaggio storico mi piaceva molto, ma sono contento che ci sarà un nuovo doppiaggio più fedele e con un cast di così alto livello. Non vedo l'ora di ascoltarlo (purtroppo, mi sa, direttamente in DVD, perché mi sa che esce quando non sarò in Italia... uffi, è uno dei miei film preferiti). A questo punto direi che è sicuro che alla fine sentiremo la bella canzone giapponese e non la nostra simpatica sigla, che faceva a pugni con la drammaticità della situazione. Molto bene!
Spero che l'edizione da collezione non costi uno sproposito. Se si assesta tra i 30 e i 40 € penso proprio che la prenderò.