Incredibile la storia di queste tavolette!... Ne ho una presa al santuario di Itsukushima, sull'isola di Miyajima, e raffigura il celebre torii gigante e proprio un cavallo bianco! Purtroppo non so cosa ci sia scritto! Grazie Hachi!
Anch'io sono rimasto sorpreso nel sapere che il nome deriva dai cavalli offerti ai templi. Mi ha incuriosito molto sapere che nel periodo edo esistesse una scuola pittorica che era l'equivalente delle nostre tipografie
Altro piccolo approfondimento della cultura giapponese, molto interessante.. *cerca se ha a disposizione delle tavolette di legno su cui scrivere*
Che bello come sempre che è questo angolo! Tante cose che vediamo da sempe in anime e manga acquisiscono ora un altro significato! Mi piace anche avere sempre più informazioni sul periodo Edo, che mi ha sempre affascinata.
Articolo bellissimo come sempre Hachi194, conoscevo le tavolette degli Ema, ma non credevo che avessero questa storia alle spalle, molto interessante ^^
"Se molti appassionati di musica sentendo la parola "ema" penseranno subito all'acronimo degli European Music Award della famosa emittente televisiva Mtv"
Allora è "normale" aver pensato a quello come prima cosa meno male!
Gli Ema non si vedono spesso come gli omamori (personalmente mi ricordo di averli visti solo in una storia di Ranma 1/2) però hanno anche loro un certo fascino, non mi dispiacerebbe provare.
"Se invece volete esprimere anche voi un desiderio non preoccupatevi: non esistono regole rigide. È sufficiente scrivere quello che vi sta a cuore sul retro della tavoletta con il vostro nome e il vostro indirizzo, lasciarlo appeso insieme agli altri e sperare nella grande magnanimità delle divinità!"
Nome e indirizzo? Forse per aiutare la divinità a trovarci se ha deciso di avverare il nostro desiderio? Un pò come si fa con la letterina per Babbo Natale.
KUMA-29
- 9 anni fa
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Ne voglio comprare uno come souvenir dal Giappone .
Ottimo articolo, come sempre, Hachi194! Questa volta ignoravo del tutto il nome e la funzione di queste tavolette di legno, però mi hanno riportato alla mente una scena, che lì per lì non avevo compreso del tutto, di un episodio di Sasuke. In pratica il padre del protagonista, il ninja Sarutobi Oozaru era stato sfidato da un giovane guerriero dello stesso suo clan, Saizou Kogenta (il quale, desideroso di ottenere fama, aveva deciso di duellare con il più famoso ed abile dei combattenti di quel tempo), ma aveva dovuto rifiutare di battersi perché poco prima era stato ferito agli occhi da un'esplosione. Così era stato costretto ad ammettere l'umiliante sconfitta subita dal giovane Kogenta, il quale poi diffuse la cosa in tutto il paese. Tra i diversi modi di fare circolare la notizia c'era anche uno di questi pannelli di legno appeso in un tempio, raffigurante su una faccia una scimmia che si copriva gli occhi (ovvio riferimento alla cecità di Oozaru) ed una freccia spezzata (che simboleggiava la rinuncia a combattere da parte del grande Sarutobi), e dall'altra un cavallo al galoppo. Adesso, grazie a questo articolo, ho capito cosa significava quel cavallo!
Complimenti per l'articolo! Gli Ema li ho sempre visti nei video delle persone che vanno in Giappone, ma, pur conoscendo la loro funzione, non conoscevo affatto la loro storia! Se un giorno riuscirò ad andare in Giappone sicuramente ne prenderò uno!