Al di là di chi abbia ragione o torto, si nota che Hyakuta sta sbagliando, semplicemente perché lancia solo insulti, senza toccare mai l'argomento reale: il suo film. Mi convinco sempre di più che al giorno d'oggi, siano in pochi a poter parlare senza arrivare agli insulti (velati o no), soprattutto se di opinioni differenti. Certi dibattiti, non li pubblicizzerei nemmeno :/
Accusare Si Alza il Vento di militarismo e revisionismo storico significa che del film non si è capito nulla. Mi spiace ma è così, e ciò non implica che il film sia piaciuto o meno: prima bisogna capire il messaggio, e poi giudicare. Non conosco nulla di Hyakuta, ma da come si esprime mi basta per girare al largo.
Io non credo che la censura sia arrivata per Miyazaki, penso invece che in Giappone un tale livello di maleducazione non sia approvato (e giustamente). Se ci si vuole difendere da accuse che si ritiene ingiuste si argomenta spiegando il perché non si è d'accordo, non si insulta l'altra persona e basta. Io trovo comunque che chi accusa il film di Miyazaki di militarismo, primo, non abbia capito nulla del film e, secondo, non sappia proprio nulla di Miyazaki e questo indipendentemente dal fatto che il film sia piaciuto. Tra l'altro trovo questa frase di Hyakuta particolarmente emblematica: "io sono un semplice patriota, le persone che odio sono coloro che hanno sentimenti anti-giapponesi e i traditori". Una frase simile sembra provare le parole di Miyazaki, invece di negarle. Perché in Giappone i non-patrioti sono quelli che, come Miyazaki, vogliono che la nazione si scusi con Cina e Corea ed ammetta i propri crimini di guerra. Ricordo infatti di avere letto che, all'uscita di Kaze Tachinu, Miyazaki ricevette parecchie critiche dai nazionalisti e messaggi che lo accusavano di aver tradito il Giappone. Notizia di pochi giorni fa, parlando sempre di guerra e revisionismo storico discutibile, lo Yomiuri Shinbun si è scusato per aver ripetutamente parlato di "schiave del sesso" nei suoi articoli, riferendosi alle donne costrette a lavorare nei bordelli giapponesi, quando il termine corretto è "donne di compagnia", termine preferito anche dal primo ministro Shinzo Abe (che è nazionalista). Tornando al film The Eternal Zero, ho intenzione di guardalo comunque, visto che non amo farmi opinioni a priori, preferisco giudicare dopo averlo visto.
Naoki Hyakuta. il suo film proprio The Eternal Zero ha vinto UDINE FAR EAST FILM FESTIVAL di quest'anno. http://www.fareastfilm.com/EasyNe2/Homepage.aspx
Di "Eternal Zero" avevo letto in proposito alle accuse di nazionalismo legato alla trasposizione cinematografica, volta 'glorificare' le truppe giapponesi durante la guerra.
In questo vespaio di polemiche mi pare che un po' tutti stiano stiracchiando la "verità storica" dal proprio punto di vista.
@ryotomita; da quel che so Naoki Hyakuta ha scritto il romanzo, ma a produrre il film è stato il regista Takashi Yamazaki
effettivamente Musashi ha ragione, a quanto pare in Giappone per "traditori e non patrioti" si intende proprio la gente che cerca di dire che il Giappone dovrebbe scusarsi, è una questione molto spinosa che meriterebbe molti approfondimenti che avrebbero appesantito questo articolo, ma sicuramente è un qualcosa di interessante.
A questo punto "rido" pensando alle critiche mosse verso Miyazaki, che non voglio commentare come persona (poco me ne frega di quel che fa) ma dire che sia un guerrafondaio... e mi fermo qua
Dzerzinskij (anonimo)
- 9 anni fa
00
Io non ho visto le due opere, ma leggere di questi argomenti mi da da pensare, per anni dopo la guerra l'esercito in giappone è sempre rimasto l'ombra di se stesso,i giapponesi infatti affidano la loro difesa completamente agli stati uniti e non potrebbero nemmeno reagire se provocati, almeno in teoria,la cosa però sembra vera al punto che l'unica volta che sono andati in missione all'estero, in Afghanistan se ricordo bene, gli era vietato amcje rispondere all'eventuale fuoco ed erano scortati in modo umiliante da un contingente australiano. Per molti giapponesi sembrava che entrare nelle forze di autodifesa fosse una cosa da sfigati (strano pensando alla passione per le armi modello che hanno in molti), ma da qualche tempo c'è una diatriba sul cancellamento dell'articolo della costituzione (voluto dall'America dopo la guerra, la costituzione giapponese è praticamente scritta da loro)che impone le suddette restrizioni e anche quelle sugli effettivi e gli armamenti e le fdad organizzano questo corsi per normali cittadini, spesso apposta per le donne in età arruolabile (forse per attirare anche i maschi di conseguenza ), dove fanno una specie di campo militare in versione "light" e divertente e gli viene spiegato cos'è l'esercito e che opportunità offre. Insomma si stanno investendo parecchi soldi per far di nuovo cambiare idea ai giapponesi sulla guerra e sull'esercito. In altri momenti sarei daccordo che io giappone ha il diritto di potersi difendere da solo e di avere un esercito come gli altri, ma in questo momento ci sono gli usa che stanno facendo delka manovre per circondare il continente asiatico e la Russia insieme e il giappone è un tassello fondamentale per poter chiudere l'accerchiamento di basi nato e paesi allineati, sembra infatti che ci siano delle lobby governative americane dietro a tutta la pressione che viene fatta da parte della politica giapponese in questo senso, e non sarebbe strano se fosse vero a mio parere...
Volendo criticare Kaze Tachinu, si potrebbe ben dire che fare un film "in tributo a un personaggio storico" mischiandone biografia reale e finzione scenica è quantomeno bislacco. Questa sarebbe una critica almeno sensata, direi. Ma non vedo traccia di militarismo o revisionismo nella pellicola di Miyazaki, che mi pare incentrata sulla psicologia di un uomo tutto assorbito nella sua passione, vissuta nei tempi in qui quell'uomo ha vissuto. ^^;
Utente43925
- 9 anni fa
60
Se la critica di miyazaki era mossa soltanto dal fatto che il film di hyakuta contenesse delle inesattezze storiche, allora qua (da fan del maestro) prendo le difese del secondo. Mi spiego meglio, un film può essere una trasposizione fedele di fatti reali (ma penso succeda ben poche volte) come una reinterpretazione oppure direttamente un'opera di pura fantasia. Penalizzare un film soltanto per questo è qualcosa di illogico, pure in questo caso per quanto mi riguarda si tratta di censura, basata anche su un pregiudizio stupido. Posso godermi il film e prendere il messaggio per quello che è. Sicuramente hyakuta dicendo velatamente che miyazaki è fuori di melone, si è sparato sui piedi da solo. Comunque continuo a provare dispiacere leggendo gli insulti velati a miyazaki nei commenti, ho capito che quando qualcosa diventa mainstream va necessariamente denigrato, però vorrei capire cosa centra con l'articolo : (e se pensavate che miyazaki potesse censurare la TV nazionale...)
Wow quante critiche, solo perché esalta le truppe giapponesi (cioè, non ho visto il film, mi rifaccio ai commenti precedenti). Quando gli americani esaltano le proprie guerre nessuno si lamenta mai, però... Comunque non mi schiero dall'una o dall'altra parte, ancora non ho visto nessuna delle due opere
Dalla visione di Si alza il vento ho ancora ben chiaro il messaggio di Caproni, che voleva sviluppare la ricerca aeronautica per costruire un hotel 5 stelle volante per cento persone. Jiro mi sembra che fosse sulla stessa lunghezza d'onda, la sua passione erano gli aerei e lavorava duramente per crearli. Purtroppo l'indole umana (e il momento storico) tirano fuori il peggio di sé, e le prime applicazioni delle nuove scoperte sono sempre in campo militare: stessa sorte è toccata ai più o meno coetanei radar e all'energia nucleare. Jiro ha sviluppato la sua passione nell'unico modo che gli era possibile, ma le sue intenzioni erano tutt'altre: com'è possibile accusare di militarismo un film che lascia passare questo messaggio?
A Franzelion, Miyazaki regista sopravvalutatissimo? Posso chiederti la cortesia di elencarmi le tante motivazioni che ti spingono ad affermare questa cosa? Grazie!!!
Il Giappone durante la WWII ha fatto delle porcate tali da far rivoltare lo stomaco a chiunque, e il massacro di Nanchino e le schiave del sesso sono solo i casi più noti. Katyn potrebbe essere un paragone discreto se non fosse che in quel caso a essere massacrati furono dei militari e non dei civili inermi (non rende la cosa meno brutale, ma il diritto di guerra in generale lo è di suo) Che un esercito che si è macchiato di cose simili venga quasi idolatrato, al punto che per molti non si può parlare male di quanto fatto in quegli anni, chi lo fa è un "traditore" e il revisionismo sui libri di storia va ancora alla grande, è disgustoso. "esalta solo le truppe giapponesi" un paio di balle se mi permetti.
Miyazaki è il primo che deve stare zitto, quando qualcosa non è affine al suo pensiero ecco che parte subito all'attacco, vedasi la critica alla locandina dell'ultimo film Ghibi in lavorazione. Il film ha falsità storiche ed esalta il militarismo? Perchè, i suoi film non esaltano sempre la natura ed i bambini non inserendo falsità, ma evitando accuratamente di mostrare il brutto concentrandosi solo su ciò che gli piace? Esattamente come in Si alza il vento. Hyakuta comunque poteva essere un poco più diplomatico, ma ci può stare che ti salti la mosca al naso quando un lavoro su cui ai sudato viene criticato da qualcuno che nei suoi lavori di certo non mostra le cose con fedeltà.
Non conosco l'altra opera in questione, quindi non posso giudicarla, ma dire che il film di Miyazaki inneggi alla guerra vuol dire non avercapito niente del film: quest'uomo avrà anche visto - se ha visto - l'opera, ma, volendo a tutti i costi dimostrare la propria tesi, senza "ascoltare" le battute e il significato del film. Quanto alle supposte bugie, essendo archivista, posso asserire che, al di là dell'opera in questione, non ci vuole niente a manipolare la realtà storica se: 1) non si accede a fonti storiche documentate, possibilmente agli archivi, non a romanzi e a biografie che non hanno uno studio storico dietro, ma sono solo una versione dei fatti del protagonista; 2) se le fonti storiche di quel periodo non sono state manomesse (che sia essa volontaria oppure causata da incendi o cataclismi naturali). Tutto ciò per dire che sulle parole di Miyazaki non posso esprimermi non conoscendo tutta la questione anche da un punto di vista storico-documentario, mentre posso affermare che Hyakuta, tenendo conto di ciò che ho detto precedentemente, non ha fatto per niente una bella figura. Quanti anni hanno, 'sti due? No, perché mi sembra quasi una scaramuccia da bambini dell'asilo.
Ha ragione Franzelion sul fatto che Miyazaki sia sopravvalutato, eh. Tante sue opere sono la noia fatta film, sono di una lentezza inaudita e, anche a livello di contenuti, non è che siano tutta questa gran cosa.
A mio parere, uno che attacca l'altra persona o l'altra opera invece che rispondere alle critiche (legittime o meno) sulla sua opera si mette automaticamente dalla parte del torto, qualunque sia la qualità della sua opera. Certo, se MIyazaki ha commentato senza aver visto l'opera, ha decisamente sbagliato anche lui.
A Heinsenberg25 Pensa un po'io mi sono annoiato leggendo il tuo commento,ahahahah,E' una battuta ovviamente!!!
Pan pepato (anonimo)
- 9 anni fa
10
Praticamente si accusano a vicenda per il fatto di aver parlato di un tabù,Miyazaki è intoccabile? Cosa buona e giusta,se in giappone iniziassero a parlare in modo chiaro e tondo su quello che è stato, i registi riuscirebbero a capire entrambi i film,la mancanza di cultura storica sfortunatamente crea questi disagi. Off topic:Ma che cavolo c'entra il fatto che sia popolare o no scusate? Non si sta parlando della qualità(dico qualità perchè per gli ignoranti popolarita= bassa qualità, all'infuori dell'argomento del film).
Che venga censurato solo perchè stava esprimendo il proprio parere su Miyazaki è assurdo e su questo credo saremo tutti d'accordo.
Resta però che avrei preferito sentire una risposta nel merito, chessò, un'argomentazione che indicasse questo suo odio per le guerre e per le apologie, una chiave di lettura che inquadri questi temi nella sceneggiatura (oggetto della critica).
La seconda frase sul patriottismo non fa ben sperare, sembra una di quelle retoriche che sono tanto care anche qui...
Cosa cavolo vuol dire poi anti-giapponesi? Chi mai sarebbero i traditori? Un italiano che quando serve critica giustamente il suo paese e la sua storia per me è un vero patriota. Uno che difende la patria con sguardo acritico e per partito preso è più simile ad un fanatico o ad un tifoso.
"A Franzelion, Miyazaki regista sopravvalutatissimo? Posso chiederti la cortesia di elencarmi le tante motivazioni che ti spingono ad affermare questa cosa?"
Ma con piacere.
1-I suoi film sono contenutisticamente tutti molto simili tra loro ad eccezione di un paio 2-Non è che siano chissà quanto profondi concettualmente 3-Tematiche trattate a volte in modo ipocrita (come quest'ultimo film, che vuol far capire la sofferenza della guerra senza però mostrarla davvero) 4-Ritmo narrativo INUTILMENTE lento, ogni volta (non come nei film di Oshii ad esempio, dove la lentezza ha un suo perchè e significato, ad esempio la prima parte di Si alza il vento è inguardabile per quanto è vuota e lenta) 5-Concezione dell'amore miyazakiana molto discutibile (vedasi La città incantata e Si alza il vento soprattutto)
L'intento (dichiarato) di Kaze Tachinu *non è affatto* "far capire la sofferenza della guerra".
L'intento (dichiarato) di Kaze Tachinu è "descrivere l'uomo a tutto tondo" e "raccontare il vento di un'epoca".
Credo infatti che il film centri proprio questi obiettivi. Più precisamente direi che il film "descrive un otaku a tutto tondo" (più che un "uomo" in generale, lol), ma davvero non si può criticare un'opera altrui perché non fa quello NON intende fare, ma NOI vorremo appiccicargli come intento.
Per avvicinarsi a un'opera altrui bisogna innanzitutto realizzare che ciò che è *altrui* non siamo *noi*. Ed è una cosa che costa sforzo, certo. Ma senza questo presupposto di base, qualsiasi comunicazione artistica è impossibile da principio.
EDIT: avevo slatato "tutto tonto" per "tutto tondo". Parlando di lapsus freudiani, direi che trattandosi dell'Horikoshi Jirou di Miyasan sia stato davvero un refuso fantastico. XD
per gli ignoranti popolarita= bassa qualità, all'infuori dell'argomento del film
This. Ma vedi caro Pan pepato, andare "controcorrente" e "contro la massa" (in questo caso Miyazaki) per taluni soggetti, è l'unico modo che hanno per sentirsi "importanti", allo scopo di mascherare la loro enorme ignoranza sull'argomento. E sulla persona. Infatti se noti bene, usano sempre i soliti 3/4 vocaboli...
A Franzelion Si qualcuno dei suoi film forse puo' avere qualche difettuccio in quel senso li,(lentezza di trama) ma da qui a dire che i suoi lavori non hanno significato (scusa se te lo dico) mi e' scappata una di quelle risate. . .questo e' il tuo pensiero e credo uno dei pochi,anche perche' visto che il sensei ha ammiratori in tutto il mondo un motivo ci sara' e non credo che tu e quei pochi che la pensano come te siete dei GURU e i suoi milioni di ammiratori (fra i quali mi ci metto anch'io) siamo tutti ciechi e fessi. . .un saluto
Il problema è sempre il solito: nella società delle comunicazioni, spesso si sente il bisogno di "avere un'opinione", perché altrimenti ci si sente poco interessanti. Questo fa nascere tifoserie e partigianerie, perché per gli uomini esiste anche una certa necessità di appartenere a un gruppo. "Tu sei quello che va contro questo, tu sei quello che va a favore di quello". Dalla politica alle battaglie etiche alla musica agli autori al calcio: guardatevi intorno, soprattutto i più giovani: vi renderete conto che l'umanità è fatta così. Si creano fazioni per ogni cosa, e dopo un po' i seguaci di questa op quella non sanno neppure realmente di cosa stiano parlando. Questo perché maturare un giudizio critico realmente onesto, realmente individuale, è una cosa difficile e faticosa, che peraltro non garantisce alcun riconoscimento. Ma questa è una di quelle verità che l'umanità preferisce ignorare, negare, rifuggire. ^^;
anche perche' visto che il sensei ha ammiratori in tutto il mondo un motivo ci sara' e non credo che tu e quei pochi che la pensano come te siete dei GURU e i suoi milioni di ammiratori (fra i quali mi ci metto anch'io) siamo tutti ciechi e fessi. . .un saluto
No ma mettiamo Justin Bieber nei libri di musica perchè ha fan in tutto il mondo, che sono tutti sordi e fessi i suoi fan? Miyazaki, al di là di alcune qualità vende perchè, esattamente come Justin, è un personaggi vendibile. Grafica dei film accattivante ( suo più grande pregio ), regia e sceneggiatura comprensibile da tutti, messaggi triti e ritriti che fanno sentire lo spettatore " acculturato " quando in realtà vede sempre le stesse cose.
L'intento (dichiarato) di Kaze Tachinu è "descrivere l'uomo a tutto tondo" e "raccontare il vento di un'epoca".
Beh, mi dispiace per Miyazaki ma questo punto l'ha completamente cannato. Se non fosse stato detto espressamente nel film nessuno avrebbe potuto dire che i fatti avvenissero durante la seconda guerra mondiale. Descrivere l'uomo a tutto tondo? Quale uomo si comporta come se nulla fosse quando è evidente che il suo lavoro sta macinando morte? Non dico che Miyazaki doveva far interrompere il lavoro al protagonista ma almeno fargli prendere atto che, nonostante la passione infusa nel suo lavoro, passione lecita e ammirabile, i suoi aeroplani contribuivano a distruggere vite umane. Invece niente, figuriamoci, per Miyazaki quello che pensa lui ( gli aerei sono belli, la natura è buona, i bambini buoni ) è sempre bene, nessun lato oscuro. Il vento di un'epoca certo.
Credo infatti che il film centri proprio questi obiettivi. Pià precisamente direi che il film "descrive un otaku a tutto tondo"
No, descrive ciò che di bello c'è nell'essere otaku, ignorando completamente la realtà dei fatti visto che giustamente l'otaku in Giappone è visto come qualcosa di negativo perchè si estranea completamente dalla realtà. Miyazaki dal canto suo ha semplicemente evitato di far vedere la realtà del tempo per non rendere il suo protagonista un personaggio con delle sfaccettature anche negative( e non basta la storiellina d'amore scontata come due soldi per renderlo credibile ed umano )
Non ho visto il film di Hyakuta, certamente, al di là di chi ha torto e chi ha ragione, poteva essere un tantino più educato. Ma a parte questo, se davvero le sue dichiarazioni sono state censurate semplicemente perché riferite a Miyazaki ho davvero paura. Come se in Italia uno non potessero fare una critica pubblica a Benigni. Spero davvero non sia così.
Riguardo a Si alza il vento, le chiacchiere stanno a zero, chi accusa quella pellicola di militarismo e revisionismo semplicemente non l'ha vista. La seconda dichiarazione riportata di Hyakuta cita apertamente la frase: ''le persone che odio sono coloro che hanno sentimenti anti-giapponesi e i traditori'', si riferiva forse al fatto che nel film l'esercito giapponese e il governo dell'epoca vengono, specialmente in certe sequenze, derisi apertamente? Che Miyazaki appartenga alla frangia di coloro che credono che il Giappone debba scusarsi per le sue follie belliche mi pare chiaro.
Cerchiamo di evitare di far scendere di nuovo la questione su Miyazaki-si, Miyazaki-no, si sta parlando d'altro. Addirittura leggo paragoni con Justin Bieber ma per l'amor del cielo, si rispetta l'opinione di tutti ma un po' di pudore quando si scrive non guasta. Lo ripeto sempre, i suoi film possono piacere o meno, ma è considerato uno dei più influenti esponenti di questa forma d'arte non dai suoi fan-boy o da quelli di Biberòn o come si chiama, ma dal suo stesso settore, poi lo si può criticare per le sue dichiarazioni, per le scelte fatte e altro ancora, per carità, non è un Dio, ma negare questo vuol dire evitare di guardare in faccia alla realtà.
Twinkle spero che con quel messaggio non ti stia riferendo a me perchè in quel caso stai prendendo un granchio pazzesco, visto che io stesso critico quel tipo di persona.
"ma da qui a dire che i suoi lavori non hanno significato"
Ci risiamo, quando le motivazioni vengono a mancare l'unica arma rimasta è il ficcare in bocca cose che non si sono mai dette. Miyazaki fa bei film, non capolavori, neanche schifezze. I suoi film hanno discreti contenuti, non un granchè ma nemmeno pessimi. Ti sembra che lo reputi un regista piatto e vuoto? No, voglio solo dire che è un buon regista (più per questioni tecniche che contenutistiche comunque), nulla di più. E che il suo ultimo film è comunque il peggiore della sua carriera probabilmente. All'inizio anch'io "credevo" di essere un appassionato di Miyazaki avendo guardicchiato qualcosa lì e qualcosa là, ma quando mi sono messo seriamente a vedere i suoi film mi sono accorto che non è mai scattata la scintilla, mai fatto un capolavoro, l'unico che ci si avvicina un po' è Totoro. E dopo quello il suo miglior film è probabilmente Kiki consegne a domicilio, l'unico che affronta temi originali e maturi (e guarda caso è il film che viene considerato di meno...).
"anche perche' visto che il sensei ha ammiratori in tutto il mondo un motivo ci sara' "
Ah bene, se una delle tue principali prove per sostenere la tua argomentazione è la popolarità allora siamo a cavallo. Devo davvero abbassarmi a dimostrare l'infondatezza di questa frase? No perchè saprebbe farlo anche un bambino. E se vuoi comunque te lo dico perchè è così apprezzato dai "più": splendida confezione (regia, disegni ed animazioni) e morali conformiste. Che è quello che cerca la persona media. E comunque posso rigirarti la tua frase: ci sarà un motivo se quasi nessuno dei VERI appassionati d'animazione giapponese - che la conoscono a 360° gradi - idolatra Miyazaki, ti pare?
E se stai pensando che il mio pensiero sia in qualche modo mosso da pregiudizi o sia partito prevenuto, beh posso assicurarti che ogni volta che mi accingo a vedere un suo film penso "dai che questa volta sarà un capolavoro come dicono" (cosa mai successa).
Allora, come al solito si scatena un gran casino. ognuno nei propri film può veicolare il messaggio che gli pare e piace, l'importante è come lo si fa questo messaggio.
Poi morale e idee devono essere scissi dal prodotto artistico di per sé, ci sono film che veicolano messaggi controversi ma comunque nolenti o volenti hanno contribuito a progredire il cinema. Ad esempio Nascita di una Nazioen di Griffith del 1915, ha inventato il montaggio analogico, però nell'arco della pellicola il regista giustifica il razzismo e la nascita del Klux Klan. Ora quello che voglio dire, è che l'arte pur essendo usata per veicolare messaggi, comunque ha una dignità propria rispetto al contenuto che esso veicola.
Il film di questo regista quindi può avere messaggi nazionalisti e quant'altro, ma se il film è bello, c'è ben poco da discutere e Miyazaki dovrebbe starsene zitto e capire che c'è gente che ha idee politiche diverse dalle sue socialiste.
Detto questo Miyazaki è un ottimo regista volenti o nolenti, chi lo nega faccia altro, ma non parli di cinema. E' anche vero però che è esaltato (che è diverso da sopravvalutato, imparate a usare i termini) troppo negli ambienti occidentali a discapito degli evidenti difetti.
Poi morale e idee devono essere scissi dal prodotto artistico di per sé.
Ma anche no, se un regista sulla sua morale ci basa tutta l'architettura del film ( Ikuhara, Oshii ) questa non può essere scissa, anche perchè senza poi non capisci neanche il perchè di certe scelte stilistiche ( il ballo di Utena e Anty nel film della serie ad esempio, il comportamento fuori di alcuni personaggi di Lamù in " Beautiful Dreamer " ). In altri casi, come ad esempio La finestra sul cortile che tratta anche della vita di coppia, questo tema non è stilisticamente importante ai fini registici, ma solamente contenutistici. In merito a Miyazaki, i suoi film possono essere visti anche senza la sua morale visto che questa influisce giusto sui dogmi della sceneggiatura " i bambini saranno sempre buoni, la natura sempre buona " che sono ininfluenti al fine di capire la trama. Però se qualcuno comincia a sviolinare la morale di Miyazaki come punto aggiunto ai suoi film beh, qui c'è da criticare, soprattutto in " Si alza il vento " visto che castra pesantemente il film ( gli arei e chi li costruisce non possono essere visti come male dunque eliminata tutta la drammaticità della seconda guerra mondiale ed un'ipotetica, quanto logica, questione di coscienza da parte de personaggio ).
A Franzelion Ma no dai,non ti abbassare al mio livello non sia mai che cadi dal piedistallo,scusi tanto eccellenza,non osero' mai piu obbiettare sul suo illuminante parere. . .
Starnuto catartico (anonimo)
- 9 anni fa
11
"ci sarà un motivo se quasi nessuno dei VERI appassionati d'animazione giapponese- che la conoscono a 360° gradi - idolatra Miyazaki" E' un po' come dire "Avengers è sopravvalutato perchè i veri fan marvel non hanno trovato nulla dei fumetti ed è piaciuto alle persone comuni" Tu non hai idea di quanto sia difficile rendere appetibile qualcosa di nicchia ad un pubblico vasto(e qua stiamo parlando di successi mondiali).
Solo chi ha visto tutte le opere del maestro sa che lui è stato sempre contro la violenza e la guerra, quindi non venitemi a dire che è un guerrafondaio. Per concludere in "Si alza il Vento" viene narrata la passione e il sogno di un uomo.
Tu non hai idea di quanto sia difficile rendere appetibile qualcosa di nicchia ad un pubblico vasto(e qua stiamo parlando di successi mondiali).
Qualcosa di nicchia? L'animazione non è più di nicchia da quando Walt Disney ha cominciato a produrre film, l'animazione giapponese non è più di nicchia dagli anni '90 con la seconda ondata di anime sulle reti italiane. Miyazaki non è di nicchia anzi, è un autore che più mainstream non si può, proprio grazie ad uno stile grafico accattivante, una tecnica semplice e trame senza chissà quale morale e/o difficoltà narrativa dietro. Certo, poi tra tante cose ti tira fuori capolavori come la Città incantata e Mononoke, ma per il resto è nella media. Se dovessi paragonarlo ad un regista direi Nolan ( non una scarpa, ha sfornato capolavori come Memento e The Prestige ma per il resto è un buon mestierante con più di un difetto, ottimo regista mainstream )
In Giappone non è vietato criticare Miyazaki, è vietato per legge dare del malato di mente a qualcuno (il manga di Patlabor insegna). Da quel che vedo, un vecchio rincoglionito hippie otaku critica un altro otaku solo perché vede le cose diversamente,ve a questo gli sono girate, e se la fonte è la stessa che non sa che è vietato dare del pazzo e non parlar male di un regista, l'articolo è spazzatura (e non certo per colpa dello staff di AnimeClick che ci fa il favore di tradurre, grazie per tutto il lavoro che fate). La cosa comica è che nei commenti si parla di negazionismo nei libri scolastici quando siamo in una nazione dove la differenza tra i partigiani bianchi e partigiani rossi non si trova facilmente nei nostri testi scolastici...
EDIT: Non date LCL (che "don't feed the troll" è mainstream)
Enmar (anonimo)
- 9 anni fa
20
X franzelion; Scusa se ti prendo in causa pure io, ma la discussione su miyazaki è intrigante e vorrei provare a replicare ai tuoi punti ed averne una tua opinione. 1) Miyazaki nei suoi film spazia dalla guerra, all'eterno conflitto tra tecnologia e difesa dell'ambiente, all'odio e amore, parla di malattie, di adolescenza e scelte future e molto altro...si può contestare il fatto che abbia uno stile molto personale, ma a mio parere non mi sembra cosi concettualmente monotono. 2)Partendo dal fatto che un film "facile da capire" (passami il termine) non sia poi cosi negativo, ma siamo sicuri che siano cosi semplici? mononoke ad esempio è pieno zeppo di leggende e storie prettamente giapponesi che non so nemmeno se l'ho capito tutto o meno. 3)Si alza il vento secondo me è più incentrato sulla tenacia ed il coraggio di un uomo che nonostante le avversità combatte e cerca comunque di "vivere", la protesta sulla guerra è secondaria a mio parere, penso sia un inno alla vita e un incitamento a combattere nonostante le badilate sui denti che ci tirano i nostri simili e la vita stessa. 4)Tranne quest'ultimo, i suoi film non mi sembrano cosi lenti, visto che di solito sono pieni di azione e di dialoghi a mio parere interessanti o divertenti. 5)Esiste una concezione dell'amore non discutibile?
Sono d'accordo con te sul fatto che non vuol dire niente o comunque poco, aver ammiratori in tutto il mondo, so solo che mangio fumetti ed anime da quando sono ragazzino e di conseguenza mi ritengo un poco appassionato di anime a 360 gradi, e ritengo che miyazaki sia un grande regista con a mio parere almeno un capolavoro (mononoke) tra le sue opere, e che più che sopravvalutato secondo me è troppo osannato, quello si.
Riguardo al topic principale penso che le opinioni si controbattano con le opinioni, non con le offese, indipendentemente da chi abbia ragione.
Ti ringrazio in anticipo se leggerai tutto sto papiro.
@Ryogo La cosa comica è che nei commenti si parla di negazionismo nei libri scolastici quando siamo in una nazione dove la differenza tra i partigiani bianchi e partigiani rossi non si trova facilmente nei nostri testi scolastici...
Non mi sembra che l'Italia a differenza del Giappone abbia mai negato le atrocità della guerra. E' inutile il falso moralismo, sul negazionismo il Giappone ha solo da insegnare.
@Enmar Partendo dal fatto che un film "facile da capire" (passami il termine) non sia poi cosi negativo, ma siamo sicuri che siano cosi semplici? mononoke ad esempio è pieno zeppo di leggende e storie prettamente giapponesi che non so nemmeno se l'ho capito tutto o meno.
Sì, è semplice, la difficoltà che hai riscontrato verte unicamente sulla diversa cultura presente nell'anime.
)Si alza il vento secondo me è più incentrato sulla tenacia ed il coraggio di un uomo che nonostante le avversità combatte e cerca comunque di "vivere", la protesta sulla guerra è secondaria a mio parere, penso sia un inno alla vita e un incitamento a combattere nonostante le badilate sui denti che ci tirano i nostri simili e la vita stessa.
Avversità? Quali avversità, in piena Seconda Guerra mondiale questo tipo non ha avuto un briciolo di rimorso, badilate sui denti? Lui lavorava imperterrito come un Otaku fregandosene di tutto e di tutti, un aspetto che più negativo non si può e per questo Miyazaki ha semplicemente eliminato la realtà per far passare il protagonista come un esempio di virtù perchè quello che pensa Miyazaki è sempre bene. 4)Tranne quest'ultimo, i suoi film non mi sembrano cosi lenti, visto che di solito sono pieni di azione e di dialoghi a mio parere interessanti o divertenti.
Totoro era di una lentezza senza precedenti, uguale Howl ( per poi arrivare ad un finale in cui succedeva di tutto in cinque secondi ), idem Ponyo sulla scogliera e potrei andare avanti. 5)Esiste una concezione dell'amore non discutibile? No, ma esistono storie d'amore scritte/raccontate bene, e quella di " Si alza il vento " è banale e francamente pure inutile.
Il modo in cui Fma35 passa giudizi personali per dati obiettivi è francamente sconcertante. Posto che già una cose come "la velocità narrativa" non è facilmente misurabile in modo oggettivo, soprattutto il fatto che la (presunta) "lentezza" sia un male, un vizio, un difetto non è affatto oggettivo. Il valore che si dà alle cose, ovvero chiamarle "belle" o "brutte", "buone" o "cattive" è del tutto soggettivo. Io per uno -e non conto niente, si intenda- non amo ovvero non gradisco i film holliwoodiani dal ritmo incalzante, serrato, sensazionalistico. Mi sembrano delle baracconate. Ma non dirò che "sono troppo veloci!", dirò che sono fatti in un modo che non incontra il mio gusto. Mentre ad altri piaceranno proprio per quello, immagino. A ognuno il suo, no?
Mi convinco sempre di più che al giorno d'oggi, siano in pochi a poter parlare senza arrivare agli insulti (velati o no), soprattutto se di opinioni differenti. Certi dibattiti, non li pubblicizzerei nemmeno :/