Di mio, posso soltanto dire che raramente mi è capitato di dialogare su di un film ai livelli in cui l'ho potuto fare con Kyon. Per me è stata davvero un gioia, è stato un privilegio, come pure tutto il commento col pubblico del dopo film, che è stato altrettanto vero e intenso. Certo, questo film ha dei contenuti universali, profondi, vividissimi. Non è un film qualunque, no. Ma anche l'interlocutore (Kyon), la sua preparazione, la sua attenzione intellettuale erano qui di livelli davvero altissimi. E' meraviglioso quando si può guardare un film e poi parlarne, per poi parlare di temi e valori ancora più ampi, toccati dal film. Davvero il più grande valore che la finzione possa darci, ben al di là di due ore di "intrattenimento". Dovremmo ricordarcene più spesso, se non sempre. Grazie quindi a Kyon, davvero, e chiaramente grazie al regista Takahata Isao e allo Studio Ghibli per avere realizzato questo grandissimo capolavoro.
Anche io nel film ho notato un marcato contrasto tra shintoismo e buddhismo. Tuttavia la matafora buddhista di fondo persoonalmente l'ho trovata molto marcata.
Ringrazio ancora vivamente Shito per la disponibilità e l'estremo interesse delle sue considerazioni sul film. Il richiamo che ha fatto, durante il dibattito, alla figura di Ifigenia, mi ha fatto riflettere ulteriormente sul significato del personaggio di Kaguya. La ragazza può anche essere vista come un'eroina tragica, doppiamente devota, ma doppiamente 'ribelle'. Se si sforza in qualche modo di compiacere il padre e si lascia ricondurre sulla Luna dai Seleniti, è ancor più vero che si oppone al destino di sposa-ragazzina destinata a un uomo d'alto rango e di fanciulla celeste sottratta alle passioni terrene. Quasi fosse un'Antigone. Che rimane fedele al proprio cuore. E "fa come se il tempo non esistesse".
Bell'intervista (anche se senza conoscere bene il prodotto posso comprendere fino ad un certo punto), che ha stuzzicato un po' di più la mia curiosità di vedere questo film! Da quanto ho capito, fra i temi trattati viene anche ripreso un tema che non mi aspettavo in questa storia, quello di chi desidera nascere ed avere un corpo: mi ricorda un vecchissimo film, Alla ricerca della felicità, con Shirley Temple, che si ispira alla storia narrata anche in un vecchio anime, L'uccellino azzurro, e che mostra ad un certo punto i bambini protagonisti che incontrano le anime di coloro che devono ancora nascere. E' anche molto interessante il fatto che la vita di formalità non paia più vita: mi viene molto da pensare alla vita di oggi, troppo condizionata dalle regole più assurde... Comunque dato che non sono mai andata a fiere del fumetto fuori dalla mia città è la prima volta che vedo Shito di persona (anche se finora ho letto spesso i suoi commenti in un forum dove lui scrive spesso e che io visito per tenermi aggiornata sulle novità ghibliane)... Ha detto cose interessanti, ma ha omesso (immagino di proposito, ma io provo lo stesso a chiedere) la più interessante: quando si prevede più o meno l'uscita de La storia della principessa Kaguya in DVD?
"E' anche molto interessante il fatto che la vita di formalità non paia più vita: mi viene molto da pensare alla vita di oggi, troppo condizionata dalle regole più assurde... "
Credo che con questa analogia tu sia precisamente su uno dei punti chiave del film.
Quella parte dell'intervista mi ha colpita moltissimo (nonostante non abbia ancora visto il film e sia perciò in attesa di vederlo): troppe volte si sa chiaramente cosa si dovrebbe fare in una determinata situazione, come si potrebbe risolvere un problema ostico, ma viene detto al TG che non lo si può risolvere, bisogna andarci coi piedi di piombo, perché c'è una legge o una procedura, magari universalmente sbagliata, che si deve seguire alla lettera, perché non la si può semplicemente cancellare di punto in bianco! E questa è una cosa che mi fa sempre rabbrividire, forse anche di tutte le tragedie con cui ci invade anche troppo ossessivamente la TV, perché mi induce a pensare che l'essere umano, che si autodefinisce la razza superiore, civilizzata, sia in realtà la razza vivente che sta messa peggio, perché troppo spesso non si liberi di vivere seguendo non solo le proprie personali convinzioni, ma nemmeno ciò che è palesemente, moralmente ed universalmente giusto... E tutto questo soltanto per un assurdo cavillo, magari nemmeno di univoca interpretazione, scritto su un insignificante pezzo di carta! Comunque se Takahata tocca proprio questo tema questo non è altro che l'ennesimo punto a favore che potrei dare al maestro, che non ho apprezzato soltanto in Una tomba per le lucciole, ma anche in Pompoko nonché negli anime da lui diretti, primo fra tutti Heidi, che ripasso ad ogni sua replica!
Davvero una bella intervista , pensare che c'è ancora chi pensa che sono "solo cartoni animati" e invece siamo qui a riflettere su argomenti così profondi e complessi. Io sono andato a vedere il film senza nessuna aspettativa e sono rimasto impressionato dalla sua poesia e bellezza , mi ha colpito in particolare modo la scena della fuga dalla festa , mi ha impressionato sia dall'aspetto grafico (Kaguya sembra quasi un demone) che dalla musica di Joe Hisaishi : davvero da pelle d'oca !!! Tornando agli argomenti trattati nell'intervista io credo che quando l'Imperatore stringe a se Kaguya sia rappresentata una sorta di violenza (forse sessuale) dopo la quale Principessa pone fine alla propria esistenza terrena (suicidio) ... da qui ne deriva l'arrivo successivo degli esseri celesti e l'impossibilità di rimanere sulla terra. Voi che ne dite ? Grazie.
Personalmente, anche io ho interpretato l'abbraccio del Mikado come il simbolo di una violenza molto più "spinta". Per contro, ho anche sempre visto nel "volo" di Principessa e Sutemaru la metafora di un'unione fisica felice tra un uomo e una donna. Sia il modo in cui Principessa "accoglie" (ovvero "riceve2) lui nel suo abbraccio, sul suo corpo, sia il fatto che prima chieda "al cielo e alla terra" di "accettarla il loro", mi hanno sempre dato la sensazione di una fanciulla che si dispone al compimento del più naturale, del più animale degli atti dati all'uomo: quello amoroso. Come "gli uccelli, gli insetti e le bestie".
Sul "volo" non ci avevo riflettuto ... ma sono d'accordo.. Tutto torna!! Secondo voi è corretto affermare che nel film è presente la celebrazione dell'istintività della vita semplice e legata ai cicli della natura in contrapposizione con i rigidi formalismi e costrizioni della vita sociale (ancor di più evidente nei nostri giorni) ? Grazie per l'attenzione.
Di più: io credo che il punto dell'intero film sia proprio la celebrazione della naturalità della vita umana, fatta di passioni e turbamenti e gioie e dolori, opposta a qualsiasi tipo di statica "anti-vita", dalla rigida formalità delle etichette sino all'atarassia predicata dal buddhismo amidista.
Ti racconto un aneddoto. Quando il signor Chii Takeo, l'allora anziano e oggi compianto doppiatore giapponese del Tagliatore di Bambù, fu richiesto dal regista, prima di accettare il ruolo lesse il copione e si sincerò direttamente con Takahata Isao: "Ma tu non starai mica facendo in film che nega la vita?", e Takahata: "No, no, l'hai capita alla rovescia: io sto facendo un film che *afferma* la vita!". E così il signor Chii poté accettare il ruolo.
.. Forse è poco pertinente , ma mi chiedevo se e quando è prevista l'uscita del Dvd/BluRay .. qualcuno lo sa ? E' prevista la pubblicazione in italiano di The Art Of Kaguyahime Book ? Grazie
Non mi pare sia stata ufficialmente annunciata una data, ma mi pare ragionevole pensare che i supporti DVD e BD per Kaguya usciranno nei primi mesi del 2015.